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Autore: Mimi18    15/07/2008    4 recensioni
«Sas’ke, hai la camicia sporca», la mano di Hinata andò al segno delle labbra stampato sul suo collo.
Sorrise malizioso, lui, girando il capo verso una coda di cavallo bionda,
che tentava inutilmente di nascondere le labbra che, ormai, avevano perso il colore rosso fuoco del rossetto.
[Sasuke x Ino]
[SasuIno comes back cool and is hot in the bed]
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Sasuke Uchiha
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ho notato che ci sono davvero pochissime FF su Sasuke Uchiha e Ino Yamanaka

My dirty, little secret

Mimi18 ©

Masashi Kishimoto ©

 

Il mondo poteva apparire in due mondi, da qualsiasi angolazione l’avessi guardato:

-la parte bella, quella ricca, rigogliosa, piena di allegria e spensieratezza.

-la parte povera, in cui si tira avanti in modo precario, dove i soldi mancano e l’unica cosa prelibata che puoi mangiare è il ramen.

La Tokyo del ventunesimo secolo era così: un enorme spaccatura nel mezzo, che separava i luoghi malfamati dalle ville sontuose degli esponenti più in della città.

E noi, ora, ci andremo ad occupare di loro: di due ragazzi, in particolare, le cui vite si sono incrociate, le cui storie si sono unite, i cui cuori sono legati.

 

Is this a Dream? [No, it isn’t]

 

Sasuke si allacciò la cravatta, un nodo perfetto che suo nonno gli aveva insegnato a fare. Tratteneva fra i denti la guancia interna, come agitato per qualcosa, mentre si osservava con criticità mista a scetticismo allo specchio.

Dal piano inferiore arrivava il vociare continuo degli ospiti di quella festa, organizzata in tutta fretta dai suoi genitori per festeggiare il suo diciottesimo compleanno.

Il tuo ingresso in società, aveva detto sua madre con una leggera carezza sulla guancia, quando lui, stupito, aveva visto il catering richiesto da suo padre portare antipasti, fiori, statue nel giardino di casa Uchiha.

Ovviamente, aveva lasciato correre. Non poteva ribellarsi, non era l’erede, ma sicuramente avrebbe fatto la differenza in quella famiglia.

Era un tipo in gamba, voti perfetti, ammissione all’università assicurata, un futuro come avvocato già deciso.

Ed una perfetta e splendida fidanzata che lo attendeva al piano di sotto.

Era una ragazza, come lui, figlia di esponenti importanti: un magistrato famoso, amico di suo padre fin dai tempi dell’università.

Un fidanzamento combinato, insomma. Fortunatamente, si era accaparrato una giovane piuttosto tranquilla, le uniche parole che si scambiavano erano qualche saluto e frasi [inutili] di circostanza.

Sasuke viveva la sua vita come voleva, non curandosi poi molto di Hinata Hyuuga.

-Sasuke, sei pronto?-

La voce di sua madre lo riscosse dai suoi pensieri: si voltò ad osservarla, tenendo le mani affondate nei pantaloni neri ed eleganti che indossava.

-Sì. Arrivo..-

Mikoto, dopo aver lanciato un’occhiata indecisa al figlio, sparì.

Sentì il rumore ovattato dei tacchi sparire per le scale, e si girò a guardarsi allo specchio, di nuovo.

Si chinò a terra, per afferrare il fazzoletto che gli era caduto dalle tasche: quando risollevò lo sguardo sullo specchio, trovò due occhi azzurri che lo osservavano divertiti.

-Buonasera.-

 

Buttò giù il bicchiere di gin tutto d’un fiato, mentre Naruto li accanto cantava ad alta voce l’inno della squadra stonato.

Teneva stretta a sé una ragazza dai capelli di un vivacissimo color rosa [tinti, probabilmente] a cui ogni tanto scoccava dei baci sulle labbra, alternandoli alla bocca della bottiglia.

Si era riunita l’intera squadra di calcio per festeggiare la loro prima partita [4-0] del campionato scolastico dell’ultimo anno.

Erano tutti su di giri, eccetto lui.

Si sentiva solamente un po’ accaldato, forse aveva le guance un po’ rosse, ma nulla di grave.

-Sasuke, non c’è nessuna che t’interessa? Bisogna festeggiare!-

Lui sbuffò divertito, passandosi una mano sul volto accaldato: Naruto era sempre il solito deficiente.

-Potrei chiamare Ino-chan, sicuramente è qui imboscata da qualche parte!-, esclamò la voce di Sakura, qualche nota troppo alta forse a causa dell’alcool.

Sentì un urlo animalesco provenire dagl’altri componenti della squadra, al suono del nome dell’amica di Sakura.

-Chi è...-, Sasuke non fece in tempo a chiedere nulla.

Una mano bianca ed affusolata si poggiò sulla sua spalla.

-Buonasera-, la voce calda e bassa gli fece venire i brividi.

-Ino-chan! Eccoti, dov’eri sparita?-

Dietro di lei, la figura trasandata di Kiba Inuzuka si trascinava a sedere in fianco a Shikamaru, che osservava con criticità la bionda.

Si sedette in braccio a Sasuke, senza nemmeno essersi presentata, ed afferrare il suo bicchiere vuoto e riempirlo, senza chiedere permesso.

-Ehi!-, sbottò Sasuke, facendo saltare le ginocchia.

La bionda, con il bicchiere in mano, inarcò un sopracciglio divertita.

-Che vuoi, Uchiha?-

Rimase perplesso: com’è che lei lo conosceva mentre per lui era la prima volta che sentiva il suo nome?

-Ti conosco-, trillò lei come se gli avesse letto nel pensiero, -perché sei il ragazzo di Hinata Hyuuga. Frequenta il corso di matematica con me.-

-Oh.-

Lei gli sorrise accattivante, prima di scolarsi il contenuto del bicchiere.

-Allora-, esclamò guardando gli altri, muovendosi appena sulle gambe di Sasuke –che si fa di bello? Non rimarremo qui tutta sera, voglio sperare!-

E tutti obbedirono: sembrava che Ino Yamanaka dettasse le regole di quella serata.

In men che non si dica, si ritrovarono all’aperto, i ragazzi a prendere i motorini, le tre ragazze della compagnia ad attenderli.

-Sakura-chan, monta su!-

La rosa cacciò un sorrisetto, montando dietro a Naruto e stringendo con forza la sua vita.

Ino, senza nemmeno chiedere, andò dritta al motorino nero di Sasuke.

-Andiamo?-, domandò stringendosi a lui e facendo aderire il petto alla schiena del giovane.

Sasuke non ribatté nemmeno: si limitò ad obbedire, per una volta.

Dopo dieci minuti di viaggio, però, fu bloccato dalla Yamanaka, che indicava una stradina diversa dalle altre.

-Gira a destra!-

E lui aveva eseguito, ancora.

E si erano ritrovati, soli, di fronte ad una casa enorme, quasi quanto Villa Uchiha.

-Uhm...che posto è?-

Ino si era ravvivata i capelli, sistemandosi il top che si era leggermente scostato.

Andò di fronte a lui, poggiando le mani sulle gambe del giovane e, senza alcun preavviso, baciandolo.

Un bacio leggero, seguito dalla lingua di Ino che si leccava le labbra, maliziosa e sensuale.

Rimase interdetto, ma solo per pochi secondi.

Perché poi, la consapevolezza di avere di fronte a sé una ragazza pronta a donarsi a lui, prese il sopravvento.

Afferrò la sua nuca, lasciando scorrere una sua mano lungo il fianco di Ino, baciandola poi non più leggermente.

 

L’aveva raggiunta in pochi passi, senza nemmeno darle il tempo di parlare, la teneva già fra le braccia, schiacciata dal peso del suo corpo, sdraiata su quel letto.

Gli occhi di Ino si erano spalancati, mentre la bocca di Sasuke già si era abbattuta sul suo collo, avida come non mai di quel sapore di more che la pelle di Ino possedeva.

Lo lasciò fare, imperterrita, ben attenta, però, di non sporcargli i vestiti: sarebbe stato faticoso spiegare ai genitori o a Hinata stessa il perché di una macchia di rossetto rosso sulla camicia bianca o di phard sulla giacca nera.

Era già successo troppe volte, erano stati additati decisamente troppo come amanti, per rischiare in quel modo.

Eppure...sin dalla prima volta che Sasuke aveva baciato Ino, o meglio, Ino si era seduta sulle sue gambe, una scossa elettrica [passione, intrisa a desiderio] aveva fatto vibrare il suo corpo.

L’aveva portato il quel circolo voluttuoso, in cui cadeva ogni qual volta gli occhi di Ino lo solleticavano con lo sguardo.

 

-Sas’ke, hai la camicia sporca-, la mano di Hinata andò al segno delle labbra stampato sul suo collo.

Sorrise malizioso, lui, girando il capo verso una coda di cavallo bionda, che tentava inutilmente di nascondere le labbra che, ormai, avevano perso il colore rosso fuoco del rossetto.

 

Fine...o no?

 

N/a

Di nuovo, lo ripeto, sono arrugginita.

Io non ho più idee per questa coppia. Mi piacciono esteticamente, nell’angst più profondo, ma non riesco più a scrivere cose decenti che li riguardino in prima linea.

Mi escono meglio le Sasu/Saku! ò_ò

Comunque, dedico questa fic a Linktroll [xD] per il motto->Sasu/Ino come back cool and is hot in the bed.

Insomma, è adattissimaH a sta fic!xD

Poi la dedica speciale alla Koi. Alla Koi a cui voglio tanto, tanto, tanto bene. ù_ù

E alla Ele, che non conosco, ma che adoro.

E a Miki, idem a sopra!xD

Perché loro sanno il motivo per cui le adoro.

E poi dedicato a chi non smetterà mai di amare questa coppia, perché anche se la coppia subisce degli insulti, questa persona diventa più forte.

E...bhè, ho finito le mie parole.

State sicuri che non mi vedrete più sul fronte Sasu/Ino almeno fino al regalo di natale per Rael!xD

 

Mimi

 

 

 

 

   
 
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