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Autore: Lylawantsacracker    21/04/2014    4 recensioni
Il giorno di Pasqua in un momento dell'infanzia di Sam e Dean. Dean ha voglia di festeggiare come qualsiasi altro bambino, ma il padre, come sempre, è seccato dal fatto che suo figlio non si comporti come un adulto.
Genere: Angst, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, John Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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Dean si svegliò presto, la mattina di Pasqua. Non vedeva l’ora di scovare le uova nascoste dal celebre coniglio, atteso quel giorno da tutti i bambini. L’anno precedente non l'avevano potuta festeggiare, in quanto avevano dovuto viaggiare in macchina l’intera giornata per scovare un covo di vampiri. Per fortuna, suo padre John era riuscito ad ucciderli, decapitandoli proprio davanti ai suoi occhi.
Spettacolo piuttosto scioccante per un bambino di sei anni; infatti Dean ebbe gli incubi per mesi.

Ma ora stava iniziando ad abituarsi a quella vita. Prendersi cura di Sam quando il padre era via, imparare a maneggiare pistole ed armi varie, spostarsi da un motel all’altro, e trovarsi ogni tanto davanti qualche mostro leggendario, erano diventate ormai attività del tutto normali.

Dean iniziò a preparare la colazione. Non sapeva ancora destreggiarsi molto bene ai fornelli, avendo solo sette anni, quindi si limitò a versare latte e cereali nelle tazze. Poi andò a svegliare Sam.

- Sammy, Sammy, è Pasqua, alzati! - disse pieno di allegria.

Il bambino si destò all’istante, e si unì all’entusiasmo del fratello. - Che bello Dean! - Poi parve riflettere un momento. - Ma…cosa si fa a Pasqua?

Infatti Sam non l’aveva mai vissuta davvero. L’ultima Pasqua che la famiglia Winchester aveva festeggiato era stata quella di tre anni prima. Sam sarebbe nato solo un mese più tardi, quindi non poteva sapere cosa si facesse in quell’occasione.

Dean iniziò la sua spiegazione. - Devi sapere, Sammy, che nel giorno di Pasqua il coniglio pasquale gira di casa in casa e nasconde le uova nei giardini. Chi le trova per primo, vince. Verrà qui da noi, anche se viviamo in un minuscolo appartamento senza nemmeno un cortile. Forse nasconderà le uova nel parcheggio.

Sam sembrava molto contento all’idea. Saltellando sul posto, esclamò: - Oh, che bello Dean! Le cerchiamo adesso, vero?

Dean scosse la testa, sorridendo. - No, Sammy, mi dispiace. Dobbiamo aspettare papà!

Sam mise il broncio per qualche minuto, ma poi corse a guardare il suo cartone animato preferito in tv, seguito presto dal fratello maggiore.

Dopo un po’ Dean, annoiandosi, decise di aspettare il rientro del padre decorando il modesto alloggio. Fece disegni che ritraevano colombe, uova e conigli, che poi appese al muro.

John tornò nel tardo pomeriggio. Emanava un forte fetore di alcol; probabilmente aveva passato la giornata a bere con gli amici.

Vedendo i muri coperti dai disegni di Dean, sbuffò. - Cristo, Dean, cosa sono tutte queste stronzate?

Dean non perse l’entusiasmo davanti all’evidente irritazione del padre. - Oggi è Pasqua, papà! Ho voluto mettere un po’ di decorazioni.

- Sì, papà, Dean ha decorato casa mentre aspettava che tornassi! - si intromise Sam. - Ora dobbiamo cercare le uova nascoste dal coniglio pasquale, vero Dean?

John sospirò, scocciato. - Sam, vai in camera per favore. Subito!

Sam obbedì, spaventato.  Poi John si rivolse a Dean, guardandolo con ferocia.

- Dean, il tuo compito è quello di badare a Sam, non quello di riempirgli la testa di stronzate. - disse ad alta voce. -Lo sai benissimo che quel fottuto coniglio non esiste, così come non esistono Babbo Natale e la fatina dei denti. Mi stai facendo perdere la pazienza con queste idiozie.

- Ma papà - si impuntò Dean. - Se esistono le cose cattive, esistono anche le cose buone!

- No. Ho una certa esperienza, ormai, e posso assicurarti che non è così. Quindi smettila di voler festeggiare cose che non hanno senso.

- Ma con la mamma le festeggiavamo sempre! Con la mamma cercavamo le uova insieme e decoravamo l’albero di Natale e…

Stava per continuare a parlare, quando uno schiaffo del padre lo zittì. Dean scoppiò a piangere.

- Non nominare più Mary, razza di idiota. Sai che fine ha fatto tua madre, eh? È stata arsa viva da un fottutissimo demone. Altro che conigli pasquali.

Con un impeto di rabbia, Dean iniziò ad urlargli contro. - Papà, certe volte sei proprio cattivo! Se la mamma ti vedesse ora, penserebbe che sei malvagio proprio come il mostro che l’ha uccisa!

John lo colpì nuovamente, con una forza tale da farlo cadere a terra. Stava per avvicinarsi con l’intenzione di schiaffeggiarlo ancora una volta, quando il bambino, terrorizzato, corse a chiudersi in camera.

Ragazzino di merda. - borbottò tra sé e sé. Poi, barcollando, si diresse verso il divano divorato dai tarli, e vi si gettò sopra sgraziatamente.

Dean, intanto, singhiozzava disperatamente sul letto, raggomitolato su se stesso. Si chiedeva perché dovesse fare quella vita, quando i bambini della sua età giocavano e venivano protetti dai genitori. Pensava che quei bambini fossero molto fortunati; non dovevano imparare a sparare prima di apprendere a leggere e scrivere bene, non dovevano essere consapevoli dell’esistenza di creature maligne e non erano costretti a difendersi da esse.

Sam lo guardava impotente. Poi all’improvviso uscì dalla stanza, e vi rientrò cinque minuti dopo con un uovo in mano. 

Salì sul letto del fratello, che era rivolto verso il muro, e gli mise una mano sulla schiena.

-Vattene via! - esclamò Dean, senza voltarsi.

- Dean, devo darti una cosa. - disse Sam, scuotendolo.

Dean si girò, e vide il fratello che gli porgeva un uovo. Era tutto scarabocchiato. Sembrava che Sam avesse provato a disegnarvi sopra un volto, senza riuscirci. Lo prese, sorridendo tra le lacrime. - Grazie, Sammy.

Sam, con aria seria, gli strinse la mano. - Buona Pasqua, Dean.

I due fratelli si addormentarono così, con le mani intrecciate.

 

 

 



——————

Ho sempre immaginato che John uscisse spesso a bere, quando non era impegnato della caccia.
Non mi piace affatto questa fanfiction, ma volevo descrivere l'immagine che ho di John durante l'infanzia di Sam e Dean è.è
Vabbé, fatemi sapere cosa pensate di questa roba.

Ho ritardato di tredici minuti, ma non fa niente, buona Pasqua lo stesso! v.v

  
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