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Autore: B e l l e    21/04/2014    5 recensioni
Personaggi Disney trapiantati a Hogwarts.
Adam si è invaghito di Belle, ma, anche se non lo ammetterebbe mai, è geloso del suo rapporto con Tarzan. Belle non sopporta Adam, ma non ammette scherzi immaturi nei confronti di nessuno.
Se l'indole di Belle cambiasse per sempre quella di Adam?
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[Terza classificata al contest [Disney & Dream Works] Once upon a pairing]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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ENCHAINED


 

 

 

Campo di Quidditch, 10.30 a.m.

 

Era una giornata uggiosa, il cielo era costellato da nuvole nere che promettevano pioggia e, in lontananza, riecheggiavano tuoni cupi.
La partita tra Grifondoro e Serpeverde era iniziata da un pezzo e il risultato era favorevole alla squadra rosso-oro. Il Boccino non si vedeva da nessuna parte, ma Adam, il cercatore di Serpeverde, non aveva nessuna intenzione di rinunciare. I suoi occhi scattavano di qua e di là, alla ricerca della pallina ribelle, e la sua scopa sfrecciava per tutto il perimetro del campo, a destra, a sinistra, su, giù. Ogni volta che passava davanti alla tribuna gremita di studenti e professori, si alzava un boato: chi lo incitava, chi lo fischiava, chi semplicemente lo acclamava. Le ragazze di ogni casa lo guardavano meravigliate, più che dalla sua velocità, dalla sua bellezza. Infatti, Adam era considerato il bello della scuola; nonostante la sua arroganza, riusciva sempre ad avere le ragazze che voleva. Tutte, tranne una. Un anno prima, si era invaghito della secchiona Corvonero – come la chiamava lui – e aveva provato a sedurla, ma, per la prima volta in vita sua, non era riuscito nel suo intento. Belle Vaillant non lo guardava neanche, era indifferente al suo fascino e non sopportava la sua presunzione, né la sua superficialità.
Adam girò la testa verso la tribuna: la secchiona stava applaudendo quell'idiota di Greystoke, tutto muscoli e niente cervello, che aveva appena parato l'ennesimo tiro del Cacciatore verde-argento. Belle Vaillant e Tarzan Greystoke erano ottimi amici, nonostante la considerevole differenza di intelligenza e cultura, e Adam non riusciva assolutamente a digerire la cosa. La secchiona e lo stolto... impossibile! Inaccettabile! Dannatamente fuori luogo.
Distolse lo sguardo dalla bella Corvonero e volò vicino al Battitore della sua squadra.
"Hook, dammi la mazza!" gridò. James lo guardò, ghignando, e gliela lanciò.
Adam prese la mazza al volo e, appena un bolide arrivò alla sua portata, lo colpì con tutta la forza che aveva in corpo, in direzione del portiere di Grifondoro.
Tarzan venne colpito in pieno stomaco e cadde violentemente dalla scopa, sfracellandosi a terra. Lo stadio si ammutolì. Alcuni professori corsero giù dalle gradinate per soccorrere il ragazzo, mentre il portiere di riserva si preparava ad entrare in campo.
"Brutto figlio di..." gridò minacciosa Mulan, bacchetta alla mano, ma fu interrotta da Madama Bumb che, con il fischietto in bocca, aveva fermato il gioco.
"Signorina Fa, non è permesso l'uso della bacchetta durante la partita, lo sa bene" sentenziò la professoressa, con tono severo. Poi, la suddetta si girò verso Adam, che se la rideva insieme a James, e lo ammonì, sottolineando che alla prossima scorrettezza sarebbe stato espulso. Inoltre, tolse cinquanta punti al punteggio di Serpeverde, per il brutto fallo commesso su Tarzan. In quel momento, dunque, Grifondoro vinceva con novanta punti di scarto.
La partita riprese di lì a poco, mentre il portiere titolare dei rosso-oro veniva condotto in infermeria. Adam, soddisfatto del suo gesto, continuava a cercare il Boccino, senza esito e, quando si voltò verso la tribuna, scoprì che la ragazza dei suoi sogni non c'era più.

 

La partita era finita con la vittoria di Serpeverde: Eric Fish, il portiere di riserva rosso-oro, era decisamente scarso e, inoltre, Adam aveva preso il Boccino.
Tarzan era in infermeria, con una spalla lussata e una gamba rotta, e Belle aveva passato tutto il pomeriggio al suo fianco. Aveva chiesto al suo migliore amico chi era stato a colpirlo così violentemente, ma Tarzan non ne aveva davvero idea.
Ad un tratto, arrivarono alcuni compagni di squadra del portiere ferito, delusi dal risultato finale della partita, e tolsero il dubbio a Belle. Era stato Adam Bête a colpire Tarzan. Quel Serpeverde arrogante che le stava sempre intorno. Perché mai lo avrebbe fatto? Non era il Battitore della sua squadra, dunque, lo aveva fatto intenzionalmente.
"Non la passerà liscia" disse Eric.
"Cosa intendi fare?" chiese Belle, incuriosita. Era furiosa con Adam, ma non era nella sua indole fare del male a qualcuno o vendicarsi.
"Lo vedrai. Fatti una passeggiata per il castello, stanotte" disse minaccioso il Grifondoro, sapendo che Belle non lo avrebbe fatto.
La ragazza cercò di dissuaderlo dal suo intento, ma non ci riuscì.
Il gruppetto rimase intorno al letto di Tarzan finché non arrivò l'ora di cena; dopodiché, i ragazzi si recarono in Sala Grande e si divisero da Belle, che si sedette al tavolo dei Corvonero.


Dopo cena, Adam, invece di filare dritto nei sotterranei, decise di andare fuori dalla Sala Comune di Corvonero, ad aspettare la sua Belle. Le avrebbe detto che la vittoria era dedicata a lei e le avrebbe chiesto il motivo della sua fuga dallo stadio. D'altronde, non era meglio ammirare il più bel ragazzo della scuola che sfreccia su una scopa e afferra il boccino, che assistere lo stolto in un letto dell'infermeria? Decisamente meglio. Quell'imbecille di Greystoke non si era accorto di niente, era stato così facile...
"Bête, brutto bastardo!”
Una voce ferma e rabbiosa lo aggredì alle spalle, prima ancora che riuscisse a raggiungere la torre di Corvonero. Le scale avevano deciso di cambiare, proprio mentre Adam stava salendo, e si era ritrovato in un corridoio avvolto dall'oscurità; quindi, quando si voltò per vedere a chi appartenesse la voce, non vide nessuno. Qualcuno stava cercando di fargli uno scherzo, di spaventarlo?
“Chi c'è?” gridò, cercando di scorgere anche un minimo movimento nel buio.
“Incarceramus!”. Un fascio di luce partì da un punto davanti a lui e apparvero delle corde invisibili che lo legarono, immobilizzandolo.
“Hey! Che diavolo stai facendo? Chi sei? Che vuoi da me?” gridò il Serpeverde, cercando di liberarsi, invano.
“È inutile che gridi, Bête, da qui non ci passa proprio nessuno!” ridacchiò quello che, ascoltando la voce, ad Adam sembrava un ragazzo. “Buonanotte!” aggiunse.
“No! Hey... mi lasci qui? Liberami subito! Te ne pentirai... scoprirò chi sei!” gridò Adam, in preda al panico, cercando ancora di liberarsi dalle corde incantate. Si sentì una risata in lontananza, poi silenzio. Doveva essere Fish, quella checca...
Non poteva muoversi, non c'era anima viva nelle vicinanze, non un quadro, nessuno. Si sentiva in gabbia, lontano da tutto e da tutti. Si maledì per aver seguito le scale in un corridoio così isolato. Non poteva fare niente, sarebbe rimasto lì fermo finché qualcuno non fosse passato, per sbaglio o per miracolo, da quelle parti.

 

Belle era sconvolta. Dopo cena, era passata a dare la buonanotte al suo amico Tarzan, ancora in infermeria, e questi le aveva riferito che Eric aveva immobilizzato Adam in un corridoio isolato del castello. Tarzan rideva, divertito dalla scena che immaginava nella sua testa, mentre lo raccontava alla ragazza. Lei, però, nonostante non sopportasse il Serpeverde, non aveva accolto quella notizia con entusiasmo, anzi, si era arrabbiata e aveva cominciato un monologo sull'immaturità di certi componenti della casata rosso-oro.
La ragazza non aveva nessuna intenzione di farsi trovare fuori dal letto, dopo il coprifuoco, ma non voleva nemmeno che Adam rimanesse legato tutta la notte. Non le andava a genio quel ragazzo, per niente, e la cosa che aveva fatto a Tarzan era imperdonabile, ma non era comunque giusto. Era combattuta sul da farsi e avrebbe voluto incontrare Eric per dirgli quanto fosse stupido quello che aveva fatto.
Alla fine, decise di andare a dare un occhiata. Il coraggio non le mancava, il castello non la spaventava e avrebbe saputo spiegare la situazione se, un professore o il signor Gazza, l'avessero sorpresa in giro.
Se ci fosse stato qualcuno, la luce della bacchetta di Belle avrebbe attratto la sua attenzione e, sicuramente, anche quella di Adam. Lei non voleva farsi vedere, neanche dal ragazzo, così, prese una candela e se la nascose sotto il mantello, in modo da illuminare solo la strada che percorreva.
Quando arrivò nell'ormai famoso corridoio, alzò la candela all'altezza del mento e vide, poco lontano, Adam che le dava le spalle e si dimenava, borbottando istericamente tra sé.
"Finitem Incantatem!" esclamò, puntando la bacchetta verso di lui. Le corde invisibili lasciarono il corpo del ragazzo che, improvvisamente, si ammutolì. Cos'era successo? Qualcuno era passato di lì, allora? Era stato liberato o era svanito l'incantesimo, da solo?
"Lumos!" disse, sfoderando la propria bacchetta e alzandola a mezz'aria. Non c'era nessuno davanti a lui. Si voltò di scatto e riuscì a scorgere il castano degli occhi di Belle, illuminati dalla candela che la stessa ragazza aveva in mano. Abbassò la bacchetta, mentre Belle si voltava e faceva per andarsene.
"Hey, aspetta!" provò a raggiungerla, ma la ragazza non accennò a voltarsi.
"Hey, Belle!" chiamò ancora.
"Non ho niente da dirti, Adam. Fai conto di non avermi mai vista", rispose la ragazza senza girarsi; poi, sparì dietro un angolo e, probabilmente, su per le scale.
Adam rimase interdetto. Quella ragazza non gli aveva mai prestato attenzione o dato importanza. Belle non voleva neanche parlargli, in quel momento, meno che mai. Però, la Corvonero era andata a liberarlo, lo aveva fatto di proposito, si capiva. Non aveva mai visto la ragazza in giro per il castello di notte, tanto meno in zone come quella. Inoltre, come era arrivata, se ne era andata, dallo stesso lato del corridoio.
Quegli occhi... illuminati dalla candela... gli avevano incatenato il cuore.
Adam si sentì arrossire. Non gli era mai successo e si maledì. Si stava innamorando della secchiona? Non era possibile.
No, Adam non lo avrebbe mai ammesso apertamente, ma si disse che avrebbe dovuto ringraziarla e che, da quel momento in avanti, si sarebbe rivolto a lei in maniera più gentile, senza presunzione o arroganza. Se non era amore quello, per un tipo come Adam, allora non c'era davvero speranza.




NdA: mi sono ritrovata all'ultimo minuto a finire questa storia, quindi, non mi convince a pieno.
Ho dato dei cognomi inventati ai miei personaggi:
Belle Vaillant (dal francese, valoroso)
Tarzan Greystoke (come la sua famiglia d'origine)
Adam Bête (dal francese, bestia)
Eric Fish (dall'inglese, pesce)
James Hook (Capitan Uncino)
 

   
 
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