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Autore: Razor666    21/04/2014    1 recensioni
Vi siete mai chiesti di che materiale sono fatte le Rozen Maiden?
Se ancora non vi ho convinto ad leggere questa storia, vi cito una frase: “Io sono la settima Rozen Maiden, Kirakishou la bambola il cui corpo non è mai stato completato. Questo processo riguarda Shinku, in questo momento lei è accusata del crimine più grave di tutti: l’omicidio di Rozen, nostro padre.”
(Ambientato dopo la seconda stagione dell'anime, ed ispirato al gioco Mad Father)
Genere: Dark, Horror, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Rozen, Shinku
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Mad Father
MAD FATHER


Shinku guardò il suo medium Jun, mentre stava dormendo profondamente sotto le coperte, ella disse, prima con voce normale, ma autoritaria: “Jun svegliati, è ora del mio tè del mattino.”
Nessuna risposta da parte del ragazzo, la bambola aspettò alcuni secondi e poi urlò nuovamente il suo nome, ma anche questo tentativo fallì miseramente, dato che Shinku voleva il suo tè, e non aveva voglia di aspettare salì sopra il letto ed iniziò a schiaffeggiare Jun il quale si alzò di scatto ed urlò: “Si può sapere perché mi hai svegliato Shinku?! Ieri sono rimasto sveglio fino a tarda notte perché dovevo finire un compito….”
Shinku guardò Jun in un modo così autoritario e terrificante che il ragazzo rispose tremante: “Mia padrona, perdona l’irruenza del tuo umile servo.”
La bambola osservò compiaciuta il risultato di un lungo lavoro per rendere servile Jun, anche se sapeva che c’era ancora molto da fare, quindi ordinò: “Jun, anche se è oggi è giorno di vacanza, non posso permetterti di dormire a discapito del mio necessario tè del mattino”
“Non c’è mia sorella che te lo può preparare.”
Domando il ragazzo, speranzoso di continuare il suo sonno, ma in tutta riposta lei gli diede un altro schiaffo dicendo: “Lei è uscita di corsa di casa, dicendo di essere in ritardo ad un appuntamento, ma tu non devi mai più cercare di scappare ai tuoi doveri.”
“O capito…” Rispose Jun controvoglia mentre si stava togliendo il pigiama.

Dopo che Shinku ebbe bevuto il suo tè, Jun disse: “Da quando Suiseiseki se n’è andata per fare compagnia a quel nonno dopo che Souseiseki è…. Comunque sono noiosi questi giorni senza Suiseiseki.”
“Strano, pensavo che a te piacesse la tranquillità.” Ripose Shinku.
“In genere si…. Ma certe volte vorrei che succedesse qualcosa….” Come se Jun se la fosse cercata, ad un certo punto, qualcosa entrò da una finestra chiusa nel soggiorno, rompendola in mille pezzi e causando un onda d’urto. Jun e diversi oggetti nel soggiorno caddero a terra. Shinku invece era rimasta impassibile, finì di bere il suo tè, e disse: “Suigintou, se volevi uno scontro bastava che me lo chiedevi, non c’era bisogno di mettere a soqquadro la mia casa.”
A Jun non piaccque quel mia detto da Shinku, ma prima che potesse fare qualcos’altro, Suigintou alzò lo sguardo verso la sua rivale e disse: “Shinku…dimmi che non l’hai fatto… giurami che Kirakishou si è sbagliata.”
“Fare cosa? Chi è Kirakishou?”
Suigintou ignorò completamente la seconda domanda, ma rispose alla prima con una risposta che nessuno si sarebbe mai immaginato: “Dimmi che non hai ucciso nostro padre!”
Shinku rimase immobile per alcuni secondi, poi sfoderò il suo bastone e disse con tono grave: “Sorella… va bene se mi insulti, ma accusarmi ingiustamente di aver ucciso nostro padre…. NON TE LO POSSO PERDONARE!!!”
Shinku evocò le sue rose mentre Suiginton le sue piume corvine, ma prima che i due colpi potessero impattare, dai frammenti di vetro sparsi per terra, uscirono dei rami spinati bianchi che avvolsero tutti e tre i presenti nella stanza, e gli risucchiarono dentro l’N-Field.

Quando Jun riaprì gli occhi si ritrovò dentro una stanza piena di cristalli di neve, Shinku si trovava davanti a lui, Canaria si trovava alla sua destra, mentre Suiginton era davanti a lei e sopra di lei stava sospesa un'altra bambola sopra gli stessi rovi di prima, che al posto dell’occhio destro aveva una rosa bianca. Improvvisamente si aprì un altro portale da cui uscì Souseiseki.
“Che maniere sono?! Prima di trascinare una…”
“Ora che tutte le Rozen Maiden sono state riunite, il processo può iniziare” Sentenziò la bambola misteriosa.
Souseiseki, che era rimasta a bocca aperta, chiese con la sua solita voce stridula: “Aspetta, aspetta! Chi sei tu? E che processo è questo?”
“Io sono la settima Rozen Maiden, Kirakishou la bambola il cui corpo non è mai stato completato. Questo processo riguarda Shinku, in questo momento lei è accusata del crimine più grave di tutti: l’omicidio di Rozen, nostro padre.”
“Che cavolo state dicendo, Shinku non avrebbe mai fatto una cosa del genere!” Rispose urlando Jun.
Suiginton rispose: “Umano, tu devi stare zitto poiché è una questione che non ti riguarda, ti abbiamo concesso di assistere al processo solo perché se Shinku fosse colpevole di tale crimine, verrà giustiziata immediatamente.”
“E la sua Rosa Mystica verrà consegnata a Suiginton.” Sottolineò Kirakishou.
“Non corriamo troppo, il tardo umano ha ragione, un processo non è valido senza prove.” Esclamò
Kirakishou rispose: “Dato che io posso esistere solo nell’N-Field ho cercato per lungo tempo all’interno di esso una ragione perché io e Suiginton non siamo state completate da nostro padre, ed ho trovato questo.”
Sopra di loro si illuminò la parte di cristallo ed apparì un immagine raccapricciante: Shinku stava seduta sopra il torso di un uomo biondo, ricoperta di sangue, e quest’ultimo era morto poiché il suo corpo era stato pugnalato più volte. La scena era così atroce che Jun vomito, Souseiseki e Kanaria guardarono immediatamente per terra, ma la più traumatizzata di tutte era Shinku che si inginocchiò e sussurrò: “Padre…”Poi si alzò urlando: “Tutto ciò è un inganno, IO NON HO MAI FATTO CIO!!!” Ma si accorse di aver parlato a vuoto poiché il tempo si era fermato.
Shinku non si voltò nemmeno e disse: “Demone di Laplace, ho la sensazione che c’è il tuo zampino in tutto ciò.”
Il bianco coniglio dagli occhi rossi apparve dietro di lei e disse: “In parte sì ed in parte no.”
“Cosa intendi dire? questa volta stai esagerando con le tue menzogne.”
“Hai ragione, quell’immagine è falsa, ma può essere vera, e se è vera la realtà può essere totalmente diversa, oppure nelle tue mani c’è veramente il sangue di tuo padre.”
“Non ne posso più dei tuoi enigmi, voglio la verità!” Rispose Shinku infuriata.
Laplace la guardò negli occhi e disse con una voce più grave: “Perderai ogni tua memoria, ti sveglierai all’inizio di quella notte e compirai delle scelte, il risultato finale corrisponderà alla verità, se non uccidersi Rozen, il suo sangue non graverà nelle tue mani, se sceglierai di ucciderlo allora significherà che lui è stato effettivamente ucciso da te.”
L’ultimo pensiero di Shinku fu quello che lei non avrebbe mai ucciso suo padre, prima di essere risucchiata in un portale Nero.

“Cosa sono tutti questi rumori, una lady come me ha bisogno di dormire la notte” Pensò Shinku avvolta nella totale oscurità del suo scrigno. All’inizio cercò di ignorarli, ma ormai era sveglia e con quel rumore non riusciva a riaddormentarsi. La Rozen Maiden uscì dallo scrigno e lo ricuse, osservo la stanza che suo padre aveva arredato per lei, e fu rincuorata dal fatto che nulla si era rotto, ma il problema dei rumori rimaneva ed erano chiaramente fuori dalla stanza. Shinku uscì dalla stanza usando la porticina che aveva appositamente costruito Rozen per la statura delle bambole, ed una volta fuori si ritrovò nel corridoio, avvolta dalla totale oscurità, ed alla sua destra si intravedevano due ombre che si avvicinavano.
“Fatti vedere, e spiega la tua intrusione.” Disse Skinku come se fosse una regina  che stava rimproverando i suoi cavalieri, ma gli intrusi erano tutt’altro che cavalieri, erano due mostri. Il Primo sembrava un anziano con la pelle del braccio destro completamente scorticata, mentre l’altro era peggiore perché era tagliato a metà all’altezza della vita. Shinku, completamente terrorizzata emise solo un gemitio, ma per sua fortuna qualcuno urlò alle sue spalle: “Stia indietro mia Lady, ci penso io a questi due mostri.” Shinku si voltò e vide un marionetta grande la metà di lei, che aveva già visto inanimata nella stanza di suo padre, fatta completamente di legno, vestiti e capelli compresi, ma entrambi erano colorati di nero, mentre il suo volto aveva una tonalità simile alla pelle umana e gli occhi verdi, ma a differenza di quando era inanimata, nella sua vita erano legati un paio di bisturi. Shinku cercò di fermarlo dato che era così piccolo rispetto ai mostri che poteva essere schiacciato con una loro pedata, ma la marionetta non la considerò ma continuò la sua corsa, quando il mostro che stava in piedi cerco di schiacciarlo, la marionetta fece uscire dal suo corpo un filo che si attaccò al muro quindi lo ritrasse ed esso fu attirato verso il muro, schivando così il colpo, quindi attaccò un altro suo filo al collo del mostro e si scagliò verso la sua nuca, ed estraendo il paio di bisturi, fece un taglio preciso all’altezza della spina dorsale, ma prima che il mostro cadde a terra morto, la marionetta fece uscire altri fili dal suo corpo che entrarono dentro il taglio che gli aveva fatti, quindi prese il controllo del mostro e con una pedata schiacciò la testa del mostro menomato. Infine la marionetta ritrasse tutti i suoi fili ed il mostro cadde finalmente a terra, quindi si avvicinò a Shinku si inchinò e disse:
“La marionetta Eren Jager al tuo servizio.”
“Io invece sono la quinta Rozen Maiden, Shinku. Anche tu sei stato creato da Rozen?”
“Si, quindi direi che siamo fratello e sorella.”
“Allora perché non ti sei animato prima d’ora?” Chiese Shinku dubbiosa.
“A differenza di voi Rozen Maiden, io non posseggo nessuna Rosa Mystica, quindi la mia energia è limitata, ogni volta che mi sveglio mi avvicino sempre di più alla morte.”
“Mi dispiace.”
“Non preoccuparti, finché uccido questi mostri sono felice, dato che nostro padre mia ha creato anche come difesa di questa casa.”
“Anche? Per cos’altro sei stato costruito.”
“Preferirei tenere questa cosa segreta… e molto personale, ed è scortese che una Lady entri in affari personali.”
“Hai ragione perdona la mia irruenza, ma voglio almeno sapere chi sono quei mostri e come hai preso il controllo di quel mostro.” Disse Shinku indicando il mostro con le gambe.
“Quei mostri provengono dall’ N-Field e sono generati dalla maledizione.”
“Maledizione di cosa?”
“Emm… una maledizione che si genera… ogni qual volta viene usata nel mondo una elevata energia mystica, in questo caso usata per crearvi.”
A Shinku non parve che Eren fosse molto convinto, però decise di lasciar perdere, la cosa fondamentale era di assicurarsi che suo padre fosse sano e salvo.
“Comunque riguardo al mostro semplicemente l’ho usato come marionetta, però prima di poter prendere possesso del suo corpo gli ho dovuto tagliare la spina dorsale, poiché per me è impossibile prendere possesso di un corpo controllato ancora dal cervello. Ad ogni modo è meglio se lei ritorni nella sua stanza, nostro padre ha applicato un incantesimo nelle vostre stanze che vi proteggerà dai mostri.”
“Io sono una Rozen Maiden, so combattere, quello in pericolo e nostro padre, quindi adesso noi due lo cercheremo e ci assicureremo che stia bene, e comunque mi puoi dare del tu dato che siamo fratello e sorella.”
“Va bene, però a patto che lei mi stia sempre vicina, è non ammetto obbiezioni.”
Shinku acconsentì ed insieme proseguirono per il corridoio.

I due continuarono a camminare per tutta la casa, il loro primo obbiettivo era la stanza di Rozen, ma una volta entrati videro solo un mostro che fu tagliato seduta stante dai petali di Shinku. Quindi continuarono il loro percorso lasciando una scia di cadaveri di mostri dietro di se.
“Io non lo pulisco tutto questo macello, al massimo lo farà quella stridulona di Suiseiseki.” Disse Shinku tra se a se.
“Tranquilla, una volta che tutti i mostri saranno uccisi, la maledizione perderà potere scomparendo e si porterà nell’N-Field tutti i cadaveri dei mostri.” La tranquillizzò Eren che l’aveva sentita.
“Come hai fatto a sentirmi? Ho parlato pianissimo.”
“Io sono stato costruito per cacciare, quindi è normale che abbia i sensi più fini dei tuoi.”
“Cacciare… mostri ed intrusi? Giusto?”
“Si certo, cos’altro?”
I due continuarono nella perlustrazione, ma non trovarono anima viva, inoltre entrarono nelle stanze delle altre Rozen Maiden per vedere se stavano ancora dormendo e se loro padre era andato nella stanza di una di esse, tutte le altre stavano ancora dormendo, ma non c’era nessuna traccia di Rozen. A quel punto Eren affermò: “Se in casa non c’è… può essere che sia uscito…. No, non può avervi abbandonato durante la maledizione, può essere solo nello scantinato”
Shinku ricordava bene quella porta che suo padre aveva ordinato che lei e le sue sorelle non dovevano mai oltrepassare, ma la quinta Rozen Maiden era troppo preoccupata e disse: “Che stiamo aspettando, andiamo.”
“Lo scantinato?! Voi non dovete mai assolutamente entrare lì dentro! Nostro padre non ve l’ha forse detto.”
“Lo so quali sono i suoi ordini, ma sono troppo preoccupata, quindi o ci andiamo assieme, oppure ci vado da sola.”
“O capito ci andiamo assieme, ma tu devi assolutamente starmi attaccata.” Rispose la marionetta visibilmente preoccupata
A Shinku non piacque il modo con cui Eren gli aveva dato quell’ordine, ma sembrava veramente preoccupato per lei, quindi acconsentì senza dire niente

I due andarono verso la porta proibita e la aprirono, le scale che gli portavano in basso erano vecchie ed usurate, nulla in confronto alla villa dove loro abitavano. Una volta raggiunto il fondo, i due trovarono un ammasso di carne putrida che gli ostruiva completamente il passaggio, quindi la marionetta e la fanciulla cercarono di distruggerlo con i loro attacchi, ma non ebbero successo.
“Nessun problema, in cucina ci dovrà pur essere dei fiammiferi e dell’alcol con cui si può dare fuoco a ciò, tanto i muri di pietra dovrebbero impedire al fuoco di espandersi.”
Shinku era riluttante a dare fuoco qualcosa all’interno della loro casa, ma non avevano altre scelte quindi acconsentì e ritornarono sui loro passi per raggiungere la cucina.
Una volta all’interno della cucina Shinku disse: “Io prendo la bottigli di alcol in quello scaffale, mentre tu prendi i fiammiferi in quel ripiano in alto”
Eren stava per chiedere a Shinku come avrebbe fatto a prendere la bottiglia, ma ella si alzò in volo, quindi la marionetta andò a prendere i fiammiferi a modo suo. Una volta che Shinku raggiunse la bottiglia, si accinse a prenderla quando senti una presenza dietro di lei, si voltò e vide una donna bellissima dalla chioma dorata dietro di se, dalla abito e dal portamento sembrava di origini nobili. Shinku tentò di dire qualcosa, ma la donna misteriosa disse, con un tono misto alla supplica con l’odio: “Shinku…. Ridammelo” quindi la pelle della donna iniziò orribilmente a cadere, come se si stesse squagliando.
Shinku urlò, ma improvvisamente si accorse che la donna era sparita senza lasciare traccia. Eren corse verso di lei, con addosso la scatola di fiammiferi che si era legato alla schiena con i suoi fili. “Cosa è successo Shinku?” Chiese preoccupata la marionetta.
“Nulla è solo la mia mente che mi gioca brutti scherzi.” Rispose Shinku ancora traumatizzata.
Eren capì che non era il caso di indagare oltre quindi presero tutto il necessario e ritornarono nel corridoio di prima. Per prima cosa Shinku lanciò la bottiglia di alcol contro l’ammasso di carne e successivamente Eren gli lanciò un fiammifero acceso. Il mostro prese immediatamente fuoco, e nonostante non avesse bocca, il corridoio fu scosso da un urlò di dolore disumano che sembrava provenire direttamente dall’oltretomba. I due si coprirono le orecchie a causa del forte rumore e dopo pochi secondi del mostro non ne era rimasta nessuna traccia, neppure un granello di carne bruciata.
“Sei sicura di voler proseguire Shinku?” Chiese Eren.
“Per nostro padre questo è altro.” Ripose prontamente Shinku, quindi entrambi continuarono il loro percorso.

Durante il loro percorso attraversarono diverse celle vuote e Shinku iniziò a preoccuparsi, ma Eren la tranquillizzò dicendo: “Tranquilla semplicemente questa villa è stata costruita sopra una antica prigione.”
Ma ad un certo punto davanti a loro apparve un mostro con una gigantesca lama al posto del braccio destro, esso iniziò a correre a velocità folle verso i due, ma per fortuna entrambi riuscirono a schivare l’attacco. Subito dopo Eren si scagliò contro il mostro ma esso cercò di tagliarlo in due con la sua lama, peròla marionetta era molto più veloce e grazie ai suoi fili sembrava volteggiare attorno al mostro. Shinku osservò la marionetta stupefatta, anche lei sapeva combattere, ma Eren sembrava nato per combattere, i suoi movimenti erano rapidi e precisi, ed ogni suo attacco colpiva un legamento del mostro, rallentandolo. La Rozen Maiden credette che Eren fosse un angelo della morte che danzava con la sua vittima, e la cosa più scioccante di tutte e che Eren sembrava divertirsi un mondo. Dopo pochi secondi il mostro si inginocchiò ed a quel punto si sipario si chiuse con un taglio preciso di Eren sulla nuca del mostro, ma prima che Eren potesse scendere dal suo palco di morte, diversi cani zombie lo circondarono, quindi Eren prese il controllo del mostro, si sedette sopra la sua spalla sinistra ed iniziò ad uccidere i cani. Shinku si voltò disgustata dal massacro, e vide la donna di prima camminare verso un corridoio.
Shinku le urlò: “Aspetta!”. Ma ella la ignorò completamente e continuò la sua strada.
Shinku la seguì e la vide entrare dentro una stanza priva di porta, da cui usciva una luce verdognola. Shinku la seguì all’interno di essa, e vide una scena traumatizzante, la donna si era tagliata rapidamente i capelli con una forbice e gli aveva riposti sopra uno scaffale, quindi stava camminando sopra una passerella che finiva dentro un calderone pieno di liquido verdastro, probabilmente un qualche tipo di acido. Shinku si domandò del perché quella donna stava facendo quella cosa, ma appena osservò il suo collo capì orribilmente il perché: la sua nuca era tagliata e finivano al suo interno dei fili, provenienti da Eren che era seduto nella sua spalla. La marionetta scesa dalla donna, e stacco i suoi fili da ella, quindi la donna cadde all’interno del calderone ed il suo corpo iniziò a fondersi. Shinku urlò, ed come in cucina si accorse che la scena non era reale, ma solo un illusione, o forse una scena del passato.
“Non ti avevo forse detto di rimanermi sempre vicino?” Disse Eren completamente insanguinato alle sue spalle.
Sinku si librò in aria evocando le sue rose, urlando: “Sei stato tu a gettare quella donna nell’acido?”
Ma Eren la bloccò con i suoi fili e disse: “Secondo te, e possibile creare la bellezza assoluta senza sacrificarne altra?”
Shinku non capì quello che stava dicendo o forse nel suo profondo aveva capito, ma la sua coscienza non volveva accettarlo. Eren ad un certo punto sentì qualcosa e disse: “Nostro padre sta arrivando, nasconditi in quello scaffale e le tue domande troveranno risposta.” Quindi la liberò e Shinku fece come aveva detto Eren. Dopo pochi secondi un uomo bellissimo dai capelli biondi entro nella stanza, era Rozen, suo padre. Rozen guardò Eren e chiese senza lasciare trapelare alcuna emozione: “Hai controllato se le mie bambine sono al sicuro e stanno dormendo?”
“Si certo” Ripose prontamente Eren “Da quando ho ucciso Clarisse, colei con cui hai creato Shinku, questa maledizione è diventata molto fastidiosa.”
“Purtroppo non avevo altra scelta solo la carne umana sciolta nel acido è il materiale adatto per accettare la Rosa Mystica, comunque ho una buona notizia una ragazza si è intrufolata qui dentro, e sembra essere compatibile sia per creare il corpo di Kirakishou, sia per completare il corpo di Suigintou” Rispose Rozen con una calma sovrannaturale, paragonata all’argomento di cui stava discutendo.
“Povera Suigintou, all’epoca eri ancora inesperto nel lavorare la carne umana sciolta, ed hai sprecato troppo materiale, e quindi Suigintou è rimasta incompleta.” Spiegò Eren.
“Ma oggi non farò lo stesso errore.” Affermo Rozen
“Ne sono sicuro padre, ma non hai problemi con i mostri?” Domando preoccupato Eren.
“Tranquillo, so difendermi” Rispose Rozen mostrando l’elsa di un una sciabola.
Detto questo l’artista se ne andò, e quando Eren fosse sicuro che suo padre fosse lontano. Raggiunse Shinku e disse: “Lo sai Shinku, forse mi sarei dovuto impegnare di più nel cercare di nasconderti la verità, ma ora che ci penso sono curioso di sapere la reazione di una Rozen Maiden, nel scoprire la verità.”
Shinku non disse nulla, semplicemente guardò le sue mani e sussurrò: “Non può essere… queste mani me le ha create solo papà… non appartenevano ad un umana… che viveva… sognava….”
La marionetta allora disse: “Se è questo che ti preoccupa sappi che Clarisse era solo la materia prima, le tue mani sono state create dalla amore di nostro padre, tu sei originale.” Cercò di tranquillizzarla malamente Eren sedendosi di fianco a lei.
Shinku non lo guardò ed urlò: “Questo è solo un incubo, domani mi sveglierò e papà mi abbraccerà per tranquillizzarmi.” Quindi la bambola scappò via dalla stanza.
Eren allora sospirò dicendo: “Suppongo che papà dovrà cancellarli la memoria, spero solo che non si arrabbierà troppo con me. Va be, muoviamoci che stanotte quella ragazza non si butterà nel acido da sola.”

Shinku corse via, cercando di mettere più metri possibile dalla stanza, come se pensava che una volta abbastanza lontana, si fosse svegliata. Successivamente trovò una ragazza svenuta per terra, nonostante il suo stato d’animo, non se la sentiva di abbandonarla, quindi cercò di svegliarla. All’iniziò la ragazza si spaventò nel vedere la bambola animata, ma Shinku la tranquillizzò e le chiese: “Chi sei tu? E perché sei qui dentro?”
“Il mio nome è Gretel, e sono venuta qui perché ho la sensazione che la mia sorellina sia entrata qui dentro, è una bambina dai capelli d’oro ed è molto vivace, l’hai per caso vista?”
Shinku pensò alla descrizione, si chiuse la bocca con le mani, ma gli scappò: “Hinaichigo”
La ragazza rispose: “No, non si chiama così...”
Shinku guardò Gretel chiedendosi se era meglio dirle o non dirle che sua sorellina era ormai morta, quando ad un certo punto dall’alto sentì la voce di Eren che era appeso al muro: “Suvvia Shinku, lo sai che nostro padre non può completare il suo lavoro senza materia prima.”
“Non te la lascerò uccidere!” Esclamò la bambola.
“Mi dispiace, non posso non adempiere al mio lavoro.” Rispose la marionetta, che si scagliò verso la nuca di Gretel, ma Shinku evocò dei petali che scagliarono via Eren. Shinku estrasse il suo bastone e disse: “Non può essere considerato lavoro uccidere persone innocenti”.
“Vuoi andare contro il volere di nostro padre, Shinku.” La bambola non ripose niente poiché sarebbe stato troppo doloroso rispondere alla domanda. I due combatterono per alcuni secondi, poi Eren usò l’agilità dei suoi fili per cecare di portarsi alla spalle di Shinku, per poi immobilizzarla sempre tramite i fili, ma Shinku evocò dei petali che lo scagliarono contro il muro. Shinku raggiunse Eren ed affermò vittoriosa: “Ti sei già arreso.”
“Te l’ho già detto, le mie energie non sono infinite… con il tuo colpo ho perso l’ultima stilla del mio potere.”
“Come è possibile, non puoi essere già a secco…”
“Quando uccido un essere umano, mi ricarico con la sua forza vitale.”
Shinku iniziò a piangere, anche se ci aveva combattuto, era pur sempre suo fratello, che seguiva gli ordini del padre.
“Shinku, ho un favore da chiederti.” Disse Eren con un filo di voce.
“E quale sarebbe?” Rispose Shinku asciugandosi le lacrime.
“Mi abbracceresti? Papà mi ha promesso che una volta che si fosse creata Alice, io mi sarei svegliato e lei mi avrebbe abbracciato avvolgendomi con la sua purezza, ma dato che io…” Prima che finisse di parlare Shinku lo abbraccio, ed Eren sussurrò un grazie prima di addormentarsi per sempre. Shinku pianse per alucni secondi poi guardò Gretel e le disse: “Muoviamoci, ti farò scappare.”
Lei iniziò a muoversi, ma improvvisamente si blocco e cadde a terra addormentata, poiché era stata colpita da un pugnale soporifero… lanciato da Rozen che era dietro di lei.
Rozen guardò Shinku e disse: “Mi dispiace mia bambina, che tu abbia dovuto sapere la verità.” 
“La verità…Vuoi dire che tu hai veramente ucciso sei ragazze pur di completarci?!” Urlo Shinku a suo padre.
“Non avevo scelta, adesso ti prego… lasciami completare le tue sorelle.”
“Anche se sei mio padre, non posso permetterti di uccidere questa ragazza!!!” Dopo che Shinku ebbe detto questa frase, si accorse che aveva in mano un bisturi di Eren che era caduto la vicino. Musica
“Se non vuoi che l’uccida… allora mi dovrai fermare” Disse Rozen tra le lacrime, mentre si incamminava verso Gretel. Shinku allora corse verso suo padre, e gli feri la caviglia con il bisturi. Rozen cadde in ginocchio, ma continuò a procedere verso Gretel. Shinku gli urlò piangendo: “Fermati ti prego!”
Suo padre non ripose, semplicemente continuò ad arrancare, lasciandosi dietro una scia di sangue. Shinku alloro lo colpì nell’altra caviglia e Rozen cadde del tutto a terra, Shinku credeva che fosse finita, ma suo padre continuò a strisciare, come se raggiungere Gretel fosse l’unica ragione della sua vita.
Allora Shinku lo raggiunse, gli diede un calcio per metterlo in posizione sdraiata, salì sopra di lui, e piangendo urlò con tutte le sue forze: “SEI UN EGOISTA!!! SECONDO TE VOLEVAMO ESSERE CREATE UCCIDENDO RAGAZZE INNOCENTI!!! A TE TI INTERESSA SOLO LA TUA ALICE…. MUORI.” Shinku chiuse gli occhi ed iniziò a pugnarlo al torace con il bisturi, dato che l’arma era piccola, gli ci vollero molti colpi per ridurlo in fin di vita. Ad un certo punto Rozen sussurrò: “Shinku…”
La bambola aprì gli occhi e vide suo padre in un lago di sangue, come se le si trovasse lì per caso. Rozen gli accarezzò la guancia e sussurrò: ”Perdonami Shinku… quando Laplace mi ha offerto di creare delle bambole viventi, io mi sono fatto prendere dall’entusiasmo, ed ho creato solo le vostre menti mettendovi nell’N-Field… quando ho scoperto l’unico modo per crearvi un corpo era troppo tardi… o uccidevo, oppure vi lasciavo senza corpo nell’N-Field… perdonami, vi amavo troppo…” E con queste parole Rozen spirò facendo cadere la sua mano che accarezzava Shinku nella sua pozza di sangue.
Shinku guardo il corpo esanime del padre e sussurrò, sentando il suo sangue calo di suo padre ancora nella sua guancia: “Padre… svegliati… papà….PAPA’!!!” Quindi pianse come non ebbe mai pianto prima d’ora.”

Inseguito il tempo si bloccò e tutto scomparve lasciandola nella oscurità. Improvvisamente si ricordò tutto e Laplace apparve dicendo: “Piaciuto il film interattivo?”
“Quindi era tutta un illusione?” Chiese Shinku.
“Quella era un illusione, ma corrispondeva al 100% di ciò che è accaduto quella notte.”
“Non dirmi chè…”
“Le scelte che oggi hai compiuto erano identiche a ciò che è accaduto nella realtà, dopo che tu hai ucciso tuo padre, ho cancellato la memoria a te ed a Gretel, ho trasferito il corpo di Rozen nell’ N-Field, e l’ho diviso in sette parti che le ho trasformate nei vostri spiriti artificiali.”
“No…No…No!!!!” Urlò Shinku ormai impazzita.
“Dato che mi stavo annoiando ho deciso di ricreare l’immagine di tu che uccidevi tuo padre ed l’ho fatta trovare da Kirakishou, poi ti ho fatto rivivere quella notte, dato che ormai i ricordi erano stati completamente cancellati. Adesso non hai un certo processo?”

Shinku si ritrovò nel punto in cui era stata risucchiata da Laplace e Kirakishou, indicando l’immagine di lei che uccideva suo padre domandava: “Allora Shinku, sei stata tu ad uccidere nostro padre?”
“Non è possibile, Shinku non l’avrebbe mai fatto.” Disse Kanaria
“Forza Shinku, dille che sono delle idiote che sono cascate dentro un inganno!” La incitò Suiseiseki.
Shinku si alzò guardò Kirashou e disse: “Confermo tutte le accuse, sono stata io ad uccidere Rozen.”
Suiseiseki: “Visto ve l’avevo detto che Shinku non avrebbe mai….” Appena si accorse che la verità era diversa guardò Shinku e disse cercando di ridere: “Shinku, perché devi scherzare su queste cose.”
“Mi dispiace sorella, la verità è quell’immagine atroce” Disse Shinku indicando il delitto.
Jun si mise tra Shinku e le accusanti urlando: “Un attimo, deve esserci un errore…” Ma dei rovi bianchi lo afferrarono e lo sollevarono.”
Suiguintou guardò Shinku e disse: “Shinku… PERCHE’ L’HAI FATTO!!!!”
Il primo istinto di Shinku fu di dire per filo e per segno l’accaduto, ma si blocco, come avrebbero reagito le sue sorelle nel scoprire la verità. Preferiva portarise il segreto nella tomba, quindi affermò: “Non ricordò il perché l’ho fatto.”
“NON PRENDERMI PER IL CULO SHINKU!!!!” Urlo Suiguintou mentre radunava tutte le sue piume corvine per creare una gigantesca lancia.
“Forse non voleva che noi due venissimo completate.” Ipotizzo Kirashou.
“E così allora… ” disse Suigintou.
Jun urlò: “Suiseiseki, Kanaria, Salvate Shinku.” Ma esse rimasero ferme a guardare il suolo.
“MUORI SHINKU!!!” Urlò Suiguintou mentre lanciava il suo attacco.
Shinku aspettò la sua morte, che però non avvenne, poiché un esplosione di luce bloccò l’attacco. Quando tutte le bambole riaprirono gli occhi esclamarono tutte assieme: “PADRE!!!”
Rozen guardò le accusanti e disse: “Non ho costruito delle Lady perché accusassero una loro sorella senza neppure una difesa.”
“Ma padre, lei ha detto che ti ha assassinato per impedirti di completarci.” Disse Suiguintou balbettando.
“Perdonami mi figlia, è stata solo colpa della mia incapacità se non sei completa, riguardo la mia morte, posso dire che ho chiesto io a Shinku di uccidermi.”
“Ma…ma perché?” Disse piangendo Suiguintou.
“E’ una questione che riguarda solo me e Shinku, volete forse contradirmi?”
“No padre.” Disse Kirakishou.
“Allora terminate questa buffonata e non pensate più all’accaduto.” Detto questo Rozen illuminò tutta la stanza, e quinta Rozen Maiden chiuse gli occhi. Quando gli riaprì vide solo suo padre che disse: “Bambina mia, vuoi che cancelli la tua memoria e quelle delle tue sorelle su ciò che è accaduto oggi.”
La bambola si penso un attimo e disse: “No padre, questa è stata una esperienza terrificante, ma sento di avere imparato qualcosa da ciò, anche se non so cosa, quindi non voglio dimenticare.”
Rozen la abbracciò e disse gentilmente: “Ok bambina mia, ci vediamo… mi dispiace per tutto il dolore che ti ho causato.”
Quindi nuovamente una luce fortissima avvolse Shinku.

Era passata una settimana dall’accaduto e Jun vedeva Shinku che non parlava mai, e che se ne stava seduta senza fare niente, ma Jun lo sapeva che per il momento era meglio lasciarla sola. Il ragazzo pensò: “Cosa posso fare per renderla felice di nuovo?”
Quindi scese giù e si sedette sul divano, ma notò che di fianco a lui c’era una lettera, l’aprì e lesse il suo contenuto, composto di poche righe.



Gentile signore le chiediamo se vuole ricevere il settimanale “Come costruite una bambola vivente da zero”

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ANGOLO DEL DELIRIO
Razor666: Allora lettori vi è piaciuta questa storia, sappiate che l'ho scritta dall' 1:00, fino alle 5:00, poi ho ripreso dalle 11:30 fino alle 16:30, quindi una recensione....
Shinku: Che persona pessima... chiedere recensioni in questo modo.
Suiseikei: Che umano tardo.
Razor666: Sta zitta tu che sono impazzito nel cercare di scrivere il tuo nome bene.
Eren Jager: Vorrei sapere una cosa: cosa ti sei fumato per mettermi in questa storia? Mi hai preso di forza da Shingeki no Kyojin e mi hai piazzato qui ad uccidere umani ed ha morire, e poi che cazzo c'entra la musica durante la morte di Rozen.
Razor666: Io ho deciso che si stava a pennello, e tu non vali un cazzo nelle mie decisioni, spetta ai lettori decidere se ci stava opppure no. E prima che me lo chiedono dico che non lo so se la voglio continuare.
Shinku:  Nessuno vuole che sta ciofeca continui.
Razor666: Ciao a tutti.

  
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