21/04/2014
6 recensioniHAPPY EASTER GOLDEN SCHOOL!
-Buona Pasqua Raf!-
Aprii lentamente gli occhi, combattendo contro l'istinto di richiuderli e girarmi dall'altra parte. -Uriè...- mugolai con un filo di voce. Le lezioni erano sospese per festività, inoltre i terreni erano alle prese con le loro famiglie, e questo per noi era un bene: sapevamo che, almeno per il giorno di Pasqua, il loro comportamento sarebbe stato impeccabile. Che motivo aveva per svegliarmi a quest'ora?
-Raf dormigliona che non sei altro!- sbraitò lei, e io le risposi con una smorfia che indicava tutto il mio disappunto. -Che te ne pare?- mi chiese, indicandomi una sorta di composizione di rami di melo e coloratissime decorazioni pasquali.
-E quello cosa sarebbe?- le domandai sfregandomi gli occhi.
-È un albero di Pasqua! È una tradizione nordica. La madre di Ginevra è svedese e ho visto che in famiglia lo stavano preparando, così ho pensato "Ma perché non farlo anche noi!" Insomma, secondo la madre della mia Terrena rappresenta non solo il vero spirito pasquale ma anche la rinascita della natura a primavera-.
Le sorrisi. -È molto bello- le dissi prima di sbadigliare -ma la prossima volta, prima di svegliarmi, puoi anche aspettare un po'!-
Uriè rise. -Sei l'angelo più dormiglione che io conosca! Ricordati che chi dorme non piglia pesci, e oggi c'è la grande sfida pasquale della Golden School! Non possiamo arrivare in ritardo-
-Ma neanche in anticipo di due ore!-
Entrambe ridemmo di gusto e ci abbracciammo. -Non gliela daremo vinta a quei diavolacci!- mi sussurrò all'orecchio Uriè con tono di sfida. La fissai: i miei occhi azzurri brillavano.
-Certo che no... -
Insieme poi urlammo: -Angel's Friends: Forever Together!-
-Guarda quelle che si avvicinano... sono per caso uova di Pasqua alate? Ah, no, sono solo le Angels!-
-Ma come ti permetti! Noi siamo alla moda... Al contrario di voi! Per caso il vostro stile è rimasto al giorno di Halloween? -
Non c'era incontro, o meglio scontro, tra Angels e Devils che non si aprisse con un battibecco tra Dolce e Kabalé.
"Litigano così spesso che potrebbero diventare migliori amiche..." pensai, mentre il mio sguardo si posò su una figura maschile che stava volando verso di noi. Il sorriso si spense sulle labbra. Kabalé e Dolce non sarebbero mai diventate migliori amiche, così come io e Sulfus...
No. Non volevo pensarci.
-Buona Pasqua Angioletto!- mi disse non appena giunse di fronte a me. -Sei pronta per la sfida pasquale?-
I suoi occhi color dell'oro splendevano. In loro potevo scorgere un vortice impetuoso di desiderio... che mi piaceva da impazzire. "Un Angel non dovrebbe pensare certe cose" mi dissi, ma entrambi sapevamo che non ero un'Angel come le altre.
-Diamo inizio alla sfida!-
-Che razza di luogo sarebbe questo?- Di fronte al luogo idilliaco che avevo scelto come teatro della sfida, un prato verdissimo ricoperto da fiori di ogni forma e colore, Sulfus era rimasto disgustato.
-La pianura del Coniglio Pasquale-
-Ma tu credi ancora a queste storielle?-
Non meritava neanche una risposta.
Il Devil sbuffò. -Cerchiamo di rendere questo luogo più consono al Grande Sulfus...-
-Fire fly!- urlò, distruggendo il giardino con le sue terribili raffiche di fuoco.
-Cosa stai facendo?- gridai -Così non troverai il Coniglio Pasquale!-
-Il cosa?-
-Vince la sfida il primo che trova il Coniglio Pasquale...- annunciai -Possibilmente non arrosto!-
Sulfus si arrestò di colpo. -Scusami Angioletto: che razza di sfida è questa?-
Dovevo ammetterlo, per quanto mi costasse: mi piaceva vederlo alterato. Il suo volto assumeva un'espressione che trovavo irresistibile. Gli sorrisi con aria innocente.
-Volevo farti immergere nel vero Spirito della Pasqua-
Lui mi rivolse uno sguardo malizioso. -Vorrei dirti che ne sai una più del diavolo, ma questo proverbio non ti si addice... Ora scusami: ho una sfida da vincere!-
-Macro Fly!- si trasformò, raggiungendo dimensioni colossali. Con i suoi enormi passi scuoteva la terra, provocando piccoli terremoti che mi costrinsero a levarmi in volo e cercando di convincere il Coniglio a lasciare la sua tana. La sua strategia era interessante, ma come sarebbe riuscito a prenderlo?
Al contrario, io avevo un piano molto più sicuro.
-Think Fly-
Cercai la mente del Coniglio tra tutti quelli delle creature che abitavano il prato. Evitai accuratamente la mente di Sulfus e mi destreggiai tra i pensieri di talpe, insetti e altri piccoli animali. Finalmente lo trovai, nascosto dietro un cespuglio fiorito.
-Dove stai andando?- mi chiese Sulfus, precipitandosi verso di me e riducendo le sue dimensioni. Ci trovammo così ai due estremi del cespuglio: in mezzo a noi stava una piccola palla di pelo bianco, con due lunghissime orecchie, il Coniglio Pasquale.
-Vieni coniglietto!- lo invitò Sulfus con voce falsa e melliflua.
-Non ti seguirà mai se glielo dici in quel modo- lo stuzzicai, prima di rivolgermi dolcemente all'animaletto.
-Piccolino, vieni qui!-
Il coniglio mi fissò, poi si volse verso Sulfus e di nuovo verso di me-
-Mannaggia al Coniglio- sbuffò il Devil, che aggiunse -Ora di fa a modo mio!-
Sulfus gli saltò addosso e io scattai come una molla per impedirglielo. Ci trovammo così in una strana situazione: io avevo afferrato il Coniglio Pasquale per la coda e lui per le orecchie.
-Gli fai male!- dissi al Devil.
-Mollalo tu!- rispose lui.
-Guarda che la sfida è finita: abbiamo pareggiato!-
Sulfus sbuffò e tornammo in aula sfida.
Alla fine il torneo pasquale si concluse con un pareggio. Miki e Gas non avevano terminato il loro incontro, in quanto il Devil si era sentito male prima della sfida per un'indigestione di cioccolato; Dolce aveva sconfitto Kabalè mentre Cabiria aveva avuto la meglio su Uriè. Io e Sulfus invece...
-Possibile che voi due dobbiate fare sempre i diversi?- ci chiese Miki.
Io e Sulfus ci limitammo a sorridere e a guardarci a vicenda.
La sera mi incontrai di nascosto Sulfus in una delle aule deserte della scuola. Aveva detto che doveva darmi una cosa... E io decisi di fidarmi di lui. Indossavo il vestito azzurro pastello, quello che si intonava ai miei occhi e che mi dava un'aria bon ton e molto primaverile. Sulfus lo avrebbe apprezzato... forse. Probabilmente avrebbe preferito uno stile più provocante.
Il Devil apparve da un corridoio buio, vestito di blu. Reggeva... Un'uovo di pasqua!
-Sulfus!-
Mi salutò. -È per te!- disse porgendomi l'uovo. -
Io risi -Non sono più una Baby Angel... Sono grande per queste cose!-
-Sei troppo grande per un uovo di Pasqua eppure credi ancora al Coniglio Pasquale?-
Beccata.
-Aprilo su! E dimmi cosa ne pensi-
-Mi appoggiai a un banco, scartai l'uovo e lo ruppi con un pugno secco. -Che violenza Angioletto!- commentò sarcastico Sulfus. Lo ignorai e puntai dritto alla sorpresa. Chissà cosa c'era nell'uovo?
La mia curiosità fu presto soddisfatta: all'interno vi era una piccola scatolina blu. Arrossii di colpo e fissai il Devil con aria interrogativa. Lui mi rivolse un sorriso sincero.
-La sorpresa non è la scatola: guarda dentro- mi incitò.
La aprii lentamente, quasi spaventata dal suo contenuto. il mio cuore si fermò: all'interno c'era un anello, di quelli che avevo visto nei film romantici, di quelli che a Angie Town mi potevo solo permettere di sognare. Un anello di oro bianco con un piccolo diamante, che nell'aula buia, sembrava brillare di luce propria.
-Cosa significa Sulfus?-
-Buona Pasqua Angioletto-
...E mi baciò.
Buona Pasqua a tutti! Anche alla Golden School hanno festeggiato :D (*love is in the air, everywhere I look around... Lalala*)
Spero di tornare presto ad aggiornare anche Il Talismano,
Aspetto le vostre recensioni! Ditemi che ne pensate!
Alla prossima
Dawn