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Autore: MaggieMary    21/04/2014    7 recensioni
«FISHES' STORIES»
Storie di pesci
« Lo senti? »
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« È il rumore della pioggia che cade. »
[Baekyeol♡]
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Fishes’s stories.
Storie di pesci.



Era notte, tarda sera.
Il cielo, che solitamente era di un blu scuro, era coperto da una coltre di nuvole grigie che facevano scomparire le stelle e quella luna, che avrebbe dovuto illuminare le case nella periferia di Seoul.
Un bambino di soli 10 anni osservava il mondo e quel temporale estivo, uno dei tanti che aveva visto in solo un mese.
Seduto sul parquet di fronte alla porta-finestra che portava in quel piccolo balcone, rannicchiato e con le braccia che abbracciavano le proprio gambe, lasciava che i suoi occhi si perdessero nel contare le migliaia di goccioline che si posavano su quella lastra di vetro.
Cominciava a fissarsi su una goccia di pioggia, cercando di vederla scorrere per tutta la lunghezza della finestra. Ma questa presto scompariva, scoppiando in goccioline più piccole o unendosi ad altre.
Quel bambino osservava tutto con i suoi occhi vispi, affascinato da quella semplice cosa.
La pioggia rendeva anche quel piccolo quartiere così affascinante.
Si avvicinò di più al vetro, spiaccicando quasi la faccia contro la porta-finestra e attendendo l’arrivo di un tuono.
Non aveva mai avuto paura dei temporali, anzi tutt’altro.
Li trovava affascinanti. Non riusciva ancora a concepire che tutto quel frastuono di luci e rumori provenisse dalla natura e non da qualcosa creato dall’uomo.
Osservare un temporale era più interessante che vedersi un film in tv.
Alla fin fine, i film si assomigliano tutti e non cambiano mai finale. Se non vuoi più vederlo, ti basta spegnere la tv.
Mentre i temporali sono inaspettati e incontrollabili. Ma soprattutto, sempre diversi.
Non puoi mai prevedere la durata o l’intensità di un temporale. Puoi solo cercare di indovinare o rimanere ad osservarlo.
E a Chanyeol piaceva vedere i temporali.
Ma non era così per tutti.
Il bambino sapeva con certezza che c’era qualcuno che invece li detestava e ne provava una grande fifa.
Un giovane della sua stessa età, che frequentava la sua classe, aveva rivelato di provarne una grande paura durante uno dei compiti che aveva assegnato la loro professoressa.
Chanyeol non capiva cosa ci fosse di spaventoso in quelle luci e rumori, ma non poteva fare a meno di pensare a cosa stesse provando in quel momento il bambino.
Quel bambino che era anche il suo vicino di casa.
Avevano sempre abitato in appartamenti vicini, eppure non avevo mai stretto un particolare legame di amicizia.
I loro caratteri erano particolarmente diversi ed entrambi sapevano che si sarebbero ritrovati a scontrarsi facilmente se fossero diventatati amici. Per di più, non era mai capitata una particolare occasione per conoscersi meglio.
Erano semplicemente due bambini, compagni di classe e vicini di casa. Nulla più, nulla meno.
Eppure, in quel momento Chanyeol non faceva altro che pensare. Non faceva altro che pensare a Baekhyun.
Si chiedeva se non fosse spaventato.
A scuola, le volte in cui era venuto un temporale mentre erano a lezione, Baekhyun era sempre stato più irrequieto del solito.
Ma la sera non enfatizzava ancora più il tutto?
Chanyeol amava i temporali notturni, li trovava ancora più impressionanti. Ma anche spaventosi.
A Chanyeol quella paura dava un’improvvisa scarica di adrenalina, ma a Baekhyun no, l’avrebbe potuto dire con certezza.
Il bambino dalle grandi orecchie da elfo si alzò da terra e aprì l’armadio per prendere un impermeabile.
Senza nemmeno riflettere, spalancò la porta-finestra e in pochi secondi si ritrovò su quel balcone, mentre la pioggia stava cominciando ad aumentare pian piano.
Rimase per un po’ ad osservare il cielo, e la gocce di acqua piovana che gli cadevano sul palmo della mano che aveva rivolto verso l’alto, affascinato da tutto solo come un bambino potrebbe fare.
Ma non era uscito in balcone per ammirare tutto ciò, no.
Se avesse voluto fare solo quello, si sarebbe accontentato a starsene seduto davanti alla porta-finestra come aveva avuto fino a quel momento, al posto di bagnarsi.
No, Chanyeol era uscito per controllare Baekhyun.
I loro balconi erano collegati, divisi solamente da un basso muretto di mattoni chiari. Aveva visto spesso il bambino in quel balcone, che osservava la gente che occupava quelle affollate strade o che semplicemente voleva respirare un po’ d’aria.
E in quelle occasioni si erano salutati.
Chanyeol sapeva che la porta finestra di quel balcone portava alla cameretta di Baekhyun.
Ancora sotto la pioggia, mezzo protetto dal davanzale del piano superiore, allungò appena il collo per osservare la stanza del giovane.
Ma era buio e le tende erano tirate, segno che probabilmente Baekhyun stava già dormendo, come avrebbe fatto in una qualsiasi notte.
Chanyeol voleva darsi dello stupido per essere uscito dalla sua camera solo per assicurarsi che il bambino stesse bene, un bambino di cui appena conosceva il nome e nient’altro.
Eppure, in un qualche modo, era sollevato.
Sollevato del fatto che non fosse ancora sveglio ed impaurito da quei tuoni.
Chanyeol fece per rientrare nella sua stanza e a rimettersi ad ammirare quel temporale da dietro la lastra di vetro della porta-finestra, ma prima si avvicinò di più al muretto che lo separava dal vicino.
Così, si disse, solo per controllare da più vicino.
Ma controllare cosa poi?
Chanyeol scosse la testa. Doveva essere davvero fuori se ora si preoccupava per un quasi - sconosciuto.
Fece per ritornare sui suoi passi, quando una figura rannicchiata attirò la sua attenzione.
Seduto a terra, con le spalle appoggiate al muretto di quel balcone e con addosso un impermeabile di un accesso color giallo, se ne stava con la testa nascosta dal cappuccio.
Fermo, con le braccia intorno alle gambe.
Metà del suo corpo era protetto sotto il davanzale, mentre l’altra metà stava venendo bagnata da quell’acqua piovana.
Chanyeol piegò la testa di lato, confuso.
Che ci sta facendo chi fuori?, si chiese semplicemente.
Sapeva benissimo di chi si trattava. Non poteva essere nessun’altro che lui.
“Baekhyun?” – parlò la sua voce senza che Chanyeol potesse averne il minimo controllo, attirando così l’attenzione del suo coetaneo.
Il bambino alzò la testa, che aveva tenuto affondata tra le gambe fino a quel momento, girando la testa poi verso l’altro giovane, dall’altra parte del muretto.
Gli occhi solitamente vispi e tranquilli, erano spalancati dallo stupore.
Spalancati in un modo che Chanyeol non poté non trovare adorabile.
Ignorò questi pensieri, però, e si limitò a riaprire bocca – “Che ci fai qua fuori? Non vedi .. ? Sta piovendo.”
Come se non l’avesse notato, Yeol, lo rimproverò una vocina nel suo cervello che cercava di farlo sembrare meno stupido di quanto sembrasse, Non si sarebbe messo l’impermeabile se non avesse visto la pioggia.
Baekhyun non rispose, limitandosi a fissarlo con i suoi grandi occhi marroni.
La pioggia continuava a cadere e sembrava che la sua intensità continuasse ad aumentare man mano che i secondi passavano.
Gli alberi di fronte a quel palazzo si muovevano a destra e a sinistra, spinti da una forza che già conoscevano, ma che comunque non erano in grado respingere.
Baekhyun allora parlò.
“Ho paura dei temporali.” – si limitò a dire.
Chanyeol annuì – “Questo lo so. Ma perché te ne stai fuori?”
Baek sembrò rifletterci per un po’, indeciso se dire tutto a quel bambino o continuare a starsene zitto.
Scelse la seconda opzione e se ne tornò a fissare un punto indefinito del suo impermeabile, sperando che il giovane dalle orecchie a sventola e i dolci occhi se ne sarebbe presto andando, lasciando solo. Com’era stato solo fino a poco prima.
Ma Chanyeol non aveva alcuna intenzione di andarsene.
“Ho paura dei temporali.” – si ritrovò a ripetere Baekhyun, per poi aggiungere – “Proprio non li sopporto.”
L’altro bambino lo ascoltava con attenzione, in piedi davanti a quel muretto, mentre Baek continuava a dargli le spalle e a guardare in basso.
“Non riesco a dormire quando ci sono i temporali. E starmene da solo in camera, al buio con solo dei lampi improvvisi a illuminare, è spaventoso.”
Chanyeol annuì comprensivo, anche se non trovava proprio nulla di spaventoso nella sua descrizione.
Ma per una volta cercò di mettersi dalla parte di Baekhyun.
“E allora perché non te ne vai in camera con i tuoi genitori? Mamma mi fa sempre dormire con lei quando faccio degli incubi.”
Baekhyun scosse la testa, stringendosi in quell’impermeabile – “Non vogliono. Dicono che devo superare le mie paure prima o poi.”
Chanyeol arricciò il naso, confuso - “E le superi stando sotto la pioggia?”
Anche questa volta Baek impiegò un po’ di tempo a rispondere.
Poi, spostando lo sguardo verso la strada – “Fa meno paura. Posso vedere le macchine che passano e so di non essere l’unico sveglio. So di non essere solo.” – si ritrovò ad ammettere – “Fa meno paura. O almeno credo …”
Non sapeva perché stavo dicendo queste cose.
Per tutti i suoi 10 quasi 11 anni si era portato dietro quella sua paura senza dire nulla a nessuno. Rivelando la sua fifa solo a se stesso. E cercando conforto solo in lui.
Un conforto che il più delle volte non era sufficiente.
I suoi genitori continuavano a ripetergli che ormai era grande, che ormai doveva superare quella sua paura dei temporali. Una paura che per loro era troppo infantile per la sua età.
Ma quanto può essere adulto un bambino di 10 anni?
Senza meditare sulle sue parole, Chanyeol gli rispose – “E hai intenzione di startene tutto il tempo qui fuori .. ? Finché non smetterà il temporale??”
Baekhyun si limitò ad annuire, senza fissarlo direttamente negli occhi.
Il più alto tra i due fece una smorfia che l’altro non poté vedere.
Era la cosa più scema che avesse mai sentito.
Eppure non trovava comunque la forza di lasciarlo solo. Lasciarlo lì solo e tornarsene nella sua camera.
Aveva sentito, per pochi secondi, quasi un percettibile filo che lo attirava verso Baekhyun.
Forse si stava semplicemente immaginando tutto. Forse era solo la sua mente infantile che gli stava giocando brutti scherzi. O forse era solo colpa di quel temporale estivo.
Chanyeol non lo sapeva, ma ora si sentiva legato al bambino dall’impermeabile giallo acceso.
“Vieni.”
Baekhyun sobbalzò, sorpreso di sentire ancora la voce del giovane.
Pensava che ormai se ne fosse tornato al caldo della sua camera.
Ed invece eccolo lì, dall’altra parte del basso muretto, che gli allungava una mano con un sorriso stampato in faccia.
È strano quando sorride, penso subito Baekhyun, notando un occhio più chiuso dell’altro e tutta la sua dentatura che brillava alla luce dei lampione in strada.
Eppure lo trovava anche così rassicurante.
“Dove?”
Chanyeol gli sorrise ancora, avvicinandosi di più e allungandogli nuovamente una mano, quasi sfiorando il suo volto.
“Se passerai tutto il tempo qui fuori ti ammalerai. Se non vuoi stare da solo, ti farò compagnia.”
Erano semplici parole. Parole di un bambino di quasi 11 anni. Eppure Baekhyun giurò di non aver mai sentito parole così belle.
Nessuno gli aveva mai riservato simili attenzioni e non sapeva se fidarsi o meno di quel giovane.
Erano compagni di classe e vicini di casa ma non erano mai stati particolarmente amici.
E Baekhyun era molto scettico e remissivo verso chi conosceva poco.
Decise di rifiutare l’invito di Chanyeol.
Ma quando fece per declinare l’offerta, il primo di tanti lampi illuminò il cielo, seguito da un frastuono di rumori che fece rizzare i capelli di Baekhyun, o più comunemente chiamato tuono.
Baek scattò in piedi spaventato. Forse l’idea di uscire, per non starsene al buio della sua stanza, non era stata delle migliore.
O forse era l’idea peggiore che gli fosse mai venuta e solamente ora la trovava scema.
“Allora?” – richiamò la sua attenzione, persa nell’imbarazzo della sua stupida idea.
Baekhyun alzò la testa trovandosi l’altro bambino di fronte a lui.
Cercò di non spalancare la bocca per la sorpresa. Quel giovane era incredibilmente alto per avere solo 10 anni.
Perché non l’aveva mai notato prima d’ora?
Forse perché non gli aveva mai riservato particolari attenzioni.
Baekhyun si ritrovò a stringere la mano di Chanyeol, che lo aiutò a scavalcare il muretto che li divideva, e in un attimo era sull’altro balcone.
Incrociò nuovamente i suoi occhi con quelli del vicino, che subito gli rispose con un altro sorriso sghembo e gli aprì la porta-finestra, per farlo entrare al caldo della sua stanza e proteggerlo da quel temporale.
Subito richiuse la porta dietro di loro e, dopo un attimo di incertezza, parlò nuovamente – “Dammi il tuo impermeabile. Lo mette in lavanderia … così si asciuga.”
Baekhyun annuì come in trance e si tolse il suo impermeabile giallo, dandolo in mano all’altro bambino e rivelando un pigiama dalle tinte pastello.
Chanyeol scomparve e Baek ebbe appena il tempo di guardarsi intorno e notare che in fondo quella camera non era tanto diversa dalla sua, che subito l’alto giovane fece la sua comparsa.
“Sei solo in casa?”
Chanyeol annuì – “Mamma lavora fino a tardi. Ma c’è la nonnina del primo piano che a volte mi viene a dare un’occhiata … anche se credo che si sia ormai addormentata da un pezzo.” – disse con una bassa e controllata risata.
“E perché tu sei ancora sveglio … ?”
L’alto bambino si mise a sedere sul bordo del suo letto – “Mi piace vedere i temporali. E poi non riesco ad addormentarmi finché non so che mamma è rientrata …”
Baekhyun strinse le spalle.
È così maturo, pensò subito, Ha la mia stessa età, eppure sa già prendersi cura di se stesso.
Baekhyun non lo conosceva, ma sapeva che viveva solo con un sua madre in quell’appartamento. Non sapevo dove fosse suo padre, ma non aveva ancora abbastanza confidenza per chiedergli maggiori informazioni.
In realtà, non avevano proprio nessuna confidenza.
Infatti, il silenzio calò tra i due bambini. Uno di quei silenzi che si presentano sempre in simili situazioni, quando due persone non si conoscono ma devono passare del tempo insieme.
“Vuoi fare qualcosa?” – gli chiese dopo un po’ Chanyeol, indeciso su come avrebbero potuto passare il tempo.
Baekhyun parlava poco e per il resto del tempo si limitava ad accordare o discordare su una determinata affermazione.
Il più alto tra i due si stava spremendo le meningi per pensare ad un qualche tipo di gioco da fare insieme, ma l’altro bambino si limitava a fissarlo, accigliato, quasi fosse infastidito da quella situazione, mentre se ne rimaneva in piedi davanti alla portafinestra di quella stanza.
Chanyeol arricciò il naso, annoiato da quell’improvviso atteggiamento da superiore che Baekhyun si stava portando addosso.
“Guarda che puoi anche tornartene sotto la pioggia se preferisci.” – gli disse, acido.
Gli era dispiaciuto vedere quel bambino spaventato da quel temporale, ma se non gli mostrava nemmeno un minimo di gratitudine o spirito di collaborazione, allora se ne poteva benissimo andare.
Chanyeol era un bambino solare, sempre col sorriso stampato in faccia e pronto a risollevare il morale di chiunque ne avesse bisogno.
Ma questo bambino è proprio antipatico, pensò.
Baekhyun incrociò le braccia al petto, stringendo gli occhi e fissandolo, offeso e arrabbiato allo stesso tempo.
Pensava di aver fatto male ad accettare l’invito di quel bambino. Non sarebbero mai andati d’accordo.
Poteva benissimo tornarsene in camera sua e superare quel temporale da solo, come aveva sempre fatto fino a quel momento.
Non gli serviva l’aiuto di nessun Chanyeol.
Fece una smorfia in direzione dell’alto bambino, che rispose al gesto alzando gli occhi al cielo.
Ma quando fu sul punto di aprire la portafinestra e tornarsene nella sua camera, senza più il suo impermeabile giallo, un lampo illuminò il cielo ed il suo volto.
Strabuzzò gli occhi, cadendo all’indietro e finendo a terra col sedere, e attese l’arrivò del tuono che non tardò a giungere
Il labbro inferiore di Baekhyun tremò appena, mentre non riusciva a muovere nessun muscolo.
Odiava come i temporali potessero fargli questo.
Odiava come potessero farlo tremare e spaventare.
Sono una cosa normale, dettati dalla natura, gli avevano sempre detto.
Eppure Baekhyun non ci credeva. Baekhyun continuava ad odiare i temporali.
E qualcosa gli diceva che questa sua paura non sarebbe mai scomparsa.
“Ehi, …. tutto bene?” – gli chiese una voce alle sue spalle.
Baek spostò lo sguardo, e vide Chanyeol in piedi davanti al suo letto, e si ricordò solo in quel momento della sua presenza.
Il più basso tra i due boccheggiò, alla ricerca di una risposta. Ma prima di riuscire a parlare, ecco che un altro lampo illuminò la stanza, e prima che il tuono potesse sentirsi, Baekhyun aveva già portato le mani sulle sue orecchie.
L’arrogante forza, con la quale prima il piccolo aveva fatto lo spavaldo, ora si era completamente sgretolata, rivelando il suo lato insicuro e spaventato.
Chanyeol non sapeva che fare.
L’odio, che aveva provato poco fa, se n’era andato.
Ora voleva solo trovare un modo per far distrarre Baekhyun, e per mettere fine a quello scontro di luci che illuminavano la stanza.
L’altro bambino non si muoveva, con la testa appoggiata alle ginocchia piegate, e ancora i palmi delle mani che gli coprivano le orecchie, nella vana speranza di non sentire quel frastuono di rumori quasi metallici e sconnessi.
“D-Dai … non preoccuparti …” – cercò di rassicurarlo Chanyeol. Ma sembrava che nessuno potesse smuovere il giovane.
“Vedrai che passa …” – continuò a parlare – “Di solito fanno solo un gran frastuono …”
Ma Baekhyun ancora tremava, spaventato, e Chanyeol non sapeva cosa fare.
Avrebbe voluto stringerlo forte in un abbraccio, per scacciare via tutta la sua paura. Ma sapeva che, se l’avrebbe fatto, avrebbe solo peggiorato le cose.
Baek intanto continuava a farsi piccolo, sempre più piccolo, raggomitolato quasi su se stesso su quel parquet chiaro.
“Su … in fondo è solo acqua, no? Acqua e luci. Quasi fosse un oceano … e gli oceani sono belli, no, Baekhyun?”
E mentre quest’ultimo non rispondeva, troppo preso a controllare la sua paura, a Chanyeol venne un’idea.
Ho trovato!!” – quasi urlò, attirando l’attenzione di Baekhyun e saettando in giro per la stanza, come alla ricerca di qualcosa.
Il più basso lo guardava, confuso, dimenticandosi – ma solo per poco – del temporale.
“Ecco dov’era finito!”
Baekhyun sbatté le palpebre, osservando la confusione che aveva creato in tutta quella camera, i libri sparsi a terra e gli armadi spalancati, solo per quella scatola di medie dimensioni che ora teneva tra le mani, con un sorriso fiero e soddisfatto.
Il giovane non fece in tempo a chiedere spiegazioni, che Chanyeol aveva già tirato fuori il contenuto da quel cartone blu.
Una lampada-proiettore?
Baekhyun non capiva che utilità potesse avere quella lampada, ma non fiatò, limitando ad osservare l’altro bambino che l’accendeva.
E poi milioni di miliardi di pesci cominciarono a nuotare tra le pareti di quella stanza.
La bocca di Baek si allargò in una “o”, ma fece presto a richiuderla prima che Chanyeol potesse notare il suo stupore.
È solo una semplicissima lampada che proietta uno sfondo marino, si disse.
Eppure, in un qualche modo, lo aveva fatta distrarre.
“Se ti sdrai sul letto, li vedi meglio.” – parlò Chanyeol, mettendosi comodo sul suo letto e cominciando ad osservare i pesci che si muovevano sulle pareti.
Baekhyun fece una smorfia, guardando come stava sorridendo l’altro.
Perché mai mi dovrei sdraiar-, ennesimo tuono, Ok … mi sdraio.
Baekhyun fece in tutta fretta i passi che li separavano da quel letto, prima di sprofondarci.
Chanyeol al suo fianco gli sorrise. Ma lui non si scompose, rimanendo impassibile e sobbalzando ad ogni tuono.
Il fattore ‘lampo’ era stato risolto, infatti ora quello scontro di luci si incastravano in quello sfondo marino, quasi fosse proiettato dalla stessa lampada.
“Sono belli, vero?”
Baekhyun un’altra volta non seppe rispondere.
Quei pesci luminosi ed artificiali si muovevano velocemente su tutte le pareti della camera, in un flusso continuo.
Erano semplici, così dannatamente semplici, eppure avevano attirato l’attenzione del bambino.
“Si, sono bell- .” – cercò di concordare Baekhyun, ma ecco che l’ennesimo tuono lo fece sobbalzare dalla paura.
Chanyeol al suo fianco lo guardava chiudere gli occhi e tapparsi le orecchie con entrambe le mani.
Doveva trovare un modo per distrarlo anche dai suoni …
“Vedi quel pesce?”
Baekhyun si voltò verso di lui, togliendosi le mani dalle orecchie e puntando gli occhi verso ciò che il dito di Chanyeol stava indicando.
“Quale?”
“Quello. Quello arancione che sta passando proprio ora.”
“Lo vedo … e quindi?”
Chanyeol sorrise, felice che Baekhyun avesse finalmente parlato.
“Quello … è un pesce famoso.”
Il più grande fra i due spalancò gli occhi, girando la testa verso l’altro bambino che gli stava sdraiato accanto.
“È solo un pesce.” – gli rispose secco – “E’ proprio identico a quest’altro che sta passando, e a quello lì, e a quest’altro ancora!”
“Ma no no, non capisci! Lui è il pesciolino più famoso di tutto l’oceano!”
Baekhyun fece una smorfia – “E’ solo un’altra immagine riflessa dalla lampada. Trasmette sempre lo stesso branco di pesci.”
“Aish, ma lui è speciale! Vedi com’è ammirato da tutti gli altri pesciolini?? E guarda quante pescioline vanno dietro a Ermenegildo!”
Baek sbatté più volte le palpebre.
Aveva sentito bene?
Ammirato … pescioline … Ermenegildo , rifletté Baekhyun allarmato, Questo è matto. È matto forte … oddio, sono finito nella casa di un pazzo. Oddio è pure mio vicino di casa. Oddio oddio è anche mio compagno di classe!
“Baek?” – richiamò la sua attenzione.
Baek? E questa confidenza improvvisa cos’è?!, avrebbe voluto rispondergli, ma ora temeva la pazzia del bambino.
“Vedi quest’altro pesce? Questo blu??”
Baekhyun si limitò ad annuire.
“Ecco, quello è proprio un pesce cattivo!”
“Pesce c-cattivo … ?”
Chanyeol mugugnò in assenso – “Si, … fa degli scherzi a tutti! Guarda come gli stanno lontano, … uhm bisogna proprio girare a largo da Eustacchio!”
“Tu sei fuori. Ma non vedi che è sempre la stessa immagine che si ripete?! Sono sempre gli stessi pesci, … non hanno nulla di speciale.
Il più alto tra i due non la prese come un’offesa personale, limitandosi a rimanersene in silenzio.
Anche perché il suo piano stava funzionando.
“Baek, Baek!”
L’interessato strinse i denti, evitando di tirare un pugno a quel ragazzo.
“Che c’è?”
“Vedi la pesciolina rosa? Ecco, quella è Addolorata.”
“E perché si chiama Addolorata?” – gli chiese, stando al suo gioco. Tanto ormai non serve a niente dargli dello stupido.
“Perché il suo fidanzato l’ha lasciata … per una pesciolina davvero bruttina a parer mio …”
Baekhyun sbadigliò – “Ah si?”
“Si, si, ti giuro! Dovevi vedere come piangeva la poveretta!”
Altro sbadiglio – “Immagino … immagino …”
“E poi c’è Bartolomea! Ahh credimi Baek, quella è proprio una pesciolina ribelle!”
“E perché … ?” – gli chiese, stropicciandosi entrambi gli occhi.
Chanyeol sospirò con fare teatrale – “Una volta ha nuotato lontano dal branco e per giorni nessuno l’ha vista! Finché non l’hanno ritrovata al fianco di Geronimo, eh … quel pesciolino gli aveva promesso di fargli visitare tutto l’oceano più blu … Ma l’oceano è troppo grande per essere visitato tutto, .. vero Baek che è impossibile?”
Nessuna risposta.
“Baek??”
Chanyeol si voltò verso di lui, trovandolo con gli occhi chiusi e la bocca semi-aperta. Il petto si alzava e si abbassava a ritmi regolari, mentre si poteva sentire il suo leggero respirare.
Il bambino sorrise a quella vista.
Baekhyun si era addormentato.
Chanyeol era soddisfatto. Soddisfatto e felice.
Era riuscito nell’impresa di distrarre il giovane, suo coetaneo.
Si era dovuto inventare tutte quelle assurde storie di pesci e poteva giurare di essere passato come un perfetto cretino agli occhi di Baekhyun.
Eppure non gli importava.
Si chiedeva cosa avrebbe fatto Baekhyun a quest’ora se Chanyeol non l’avesse invitato da lui?
Probabilmente sarebbe stato ancora sveglio.
Perché il temporale non era smesso, no, non era mai smesso.
I lampi però si erano mescolati in quello sfondo marino e il frastuono di rumori dei tuoni si era perso tra le storie di pesci di Chanyeol.
Baekhyun era stato così occupato ad osservare quelle immagini riflesse sulle pareti e a dare dello stupido, mentalmente, all’altro bambino, da dimenticarsi completamente del temporale.
Chanyeol si allungò per afferrare un sottile lenzuolo in fondo ai loro piedi e coprì bene il giovane che dormiva al suo fianco.
“Buonanotte, Baekhyun … sai che il tuo nome mi ricorda il bacon? Ho deciso! D’ora in poi ti chiamerò così! ... Buonanotte Bacon ~ ”
E per la prima, dopo tanti anni, dormiva.

Dopo tanti anni, Baekhyun stava dormendo serenamente con un temporale.
 


 
 
 
- ∞ -
 
In un giorno qualsiasi di inizio estate, un alto, altissimo, ragazzo stava correndo per quelle strade affollate, mentre un giovane dietro di lui cercava di raggiungerlo, senza però riuscire a tenere il suo stesso veloce passo.
"Non è che avresti voglia di rallentare un pochino?! Non capisco questa tua improvvisa voglia di farti uscire un polmone a furia di correre!"
L'interpellato si bloccò di colpo per dare appena il tempo all'amico di raggiungerlo, prima di rimettere in moto le sue lunghe e slanciate gambe che il più basso dei due gli aveva sempre invidiato.
"Ma che noia che sei, Baekhyun!" - gli rispose a tono senza accennare a voler rallentare - "L'estate è alle porte e fra poco inizierà la pausa estiva! Non ti senti pieno di energia?"
"Per niente a dire il vero, Chanyeol." - ribatté, afferrando un volantino che gli era stato offerto e cominciando poi a sventolarselo addosso a mo' di ventaglio - "E questo caldo mi ha già più che stufato!"
L'alto ragazzo rallentò per giungere al suo fianco e riservargli una boccaccia.
"Beh,  si sa che l'estate è una cosa per giovani."
Baekhyun si voltò di scatto verso di lui - "Che vorresti insinuare? Che sono vecchio?!"
 "Dopotutto sei un mio hyung."
Il più basso tra i due sbuffò rumorosamente, sventolando con furia il suo 'ventaglio' - "Ma che hyung e hyung?! Sono semplicemente nato qualche mese prima di te!"
"Sarà ... ma il tuo fisico è come quello di un vecchio--" - e con ciò, Chanyeol non poté che meritarsi una sonora gomitata in pancia da parte del suo migliore amico.
Migliore amico ... già.
Quand'è che avevano iniziato a chiamarsi in quel modo?
Quand'è ch erano diventati amici?
Potevano trovare un istante preciso in cui erano passati da essere sconosciuti ad addirittura migliori amici?
Erano in grado di stabilire l'esatto momento del cambiamento del loro legame?
No, non potevano.
Forse era stato l'anno dopo quella fatidica notte di pioggia.
Forse era stato il mese dopo.
O forse era successo nell'istante esatto in cui le loro mani si erano toccate, quando Chanyeol aveva proposto di stare insieme in quel temporale, a segnare il punto di cambiamento per la loro relazione.
Non lo sapevano però. Nessuno dei due lo sapeva con certezza.
Ma nemmeno se lo chiedevano.
Sia Baekhyun che Chanyeol erano felici del tipo di relazione e confidenza che avevano in quel momento.
Dopotutto, in un'amicizia è inutile cercare di stabilirne un inizio. L'importante è credere che essa non finirà mai.
Ed in questo modo si rende un legame infinito, senza tempo.
E quello tra i due era proprio così.
Per anni si erano semplicemente accontentati di scambiarsi qualche saluto di cortesia quando si incontravano durante le lezioni o mentre rincasavano nei loro rispettivi appartamenti.
Mai si sarebbero aspettati di arrivare a diventare addirittura migliori amici.
Avevano sempre pensato l'uno all'altro come ad un semplice compagno di classe e vicino di casa, ed entrambi avevano addirittura pensato che sarebbero arrivati ad odiarsi se avessero cercato di forzare un qualche tipo di amicizia.
I loro caratteri erano troppi diversi. O così avevano sempre sostenuto.
Eppure, allo stesso tempo, erano anche simili.
Come tasselli di un puzzle.
Ognuno di questi ha una forma e un colore diverso dall'altro, ma sono necessari tutti i pezzi per creare un'immagine completa.
E così si poteva definire la relazione tra Chanyeol e Baekhyun. Come un puzzle.
Le infinite sfumature delle loro personalità si sommavano a quelle dell'altro, dando così forma ad una stupenda immagine.
Immagine di cui né Chanyeol né Baekhyun erano però ancora a conoscenza.
Perchè mancava ancora un pezzo.
Il perno centrale di tutto il puzzle era ancora sconosciuto.
 
Che mancasse ancora qualcosa per completare il gioco?
 

 
 
Due paia di gambe si stavano muovendo tranquille verso una destinazione che ormai conoscevano a memoria.
Sarebbero riuscite ad arrivare a quella casa anche senza il comando dei propri padroni, probabilmente.
Ed era un po' quello che stava succedendo in quel momento.
Perchè entrambi i ragazzi erano più impegnati a pensare agli affar propri che a camminare.
Come sempre del resto.
E, mentre il più giovane tra i due fischiettava una canzone qualsiasi mentre si beava dell'inizio della tanto attesa pausa estiva, l'altro ragazzo non poteva far altro che fissarlo.
"Perchè ti sono amico?" - intervenne poi all'improvviso, facendo quasi sobbalzare Chanyeol dallo spavento.
"Uh? Come te ne salti così all'improvviso? E cos'è quello sguardo accigliato...?"
Baekhyun di proposito strinse ancora di più gli occhi, guardandolo dall'alto verso il basso, per quanto gli fosse possibile vista la loro differenza d'altezza.
"Sono davvero diventato amico di una simile persona?"
Chanyeol gli sorrise - "Che vorresti mai insinuare? Ti stai ancora riferendo al mio essere felice?"
L'altro ragazzo storse le labbra - "Un po' per quello." - concordò - "Ma anche per il fatto che sei l'unico in tutta Seoul a girare con un ombrello in mano quando ci sono probabilmente più di 30°!"
Il più alto portò una mano sulla testa di Baekhyun, prima di scompigliargli velocemente i capelli.
"Sarà." - gli rispose - "Ma sono certo che oggi verrà a piovere."
"E come fai a dirlo? A me sembra che sia una splendida giornata--"
Ma Baekhyun ebbe appena il tempo di finire la frase che qualcosa bagnò la punta del suo naso.
Alzò la testa verso il cielo, prima di venir però attaccato da infiniti puntini umidi che cominciarono velocemente a precipitare sulla sua faccia basita.
Il cielo era ancora azzurro ed il sole splendeva sui loro corpi, eppure pioveva.
Gocce d'acqua continuavano a cadere sul viso confuso di Baekhyun che non comprendeva come potesse piovere con il sole.
Ma la visuale di quel cielo azzurro fu presto sostituita con il tessuto rosso di un ombrello.
Il ragazzo si voltò verso l'amico che, come aveva sospettato, era lì al suo a sorridergli mentre teneva coperti entrambi con quel suo ombrello.
"Che ti avevo detto?"
Baekhyun sbuffò, preferendo rimanersene in silenzio.
Non aveva assolutamente alcuna voglia di dare una qualche soddisfazione a Chanyeol.
"Smettila di fare quella faccia! Sembri un fesso!" - lo rimproverò con poca delicatezza, come suo solito - "E tieni l'ombrello più basso: mi sto completamente bagnando!"
"Non è colpa mia se sei alto come un nano ~" - gli cantilenò, scatenando così l'ira funesta di Baekhyun che prese con forza l'ombrello dalle mani dell'amico.
Chanyeol in un attimo si ritrovò schiacciato sotto quel piccolo ombrello, mentre l'altro giovane pareva improvvisamente soddisfatto.
"Molto meglio così." - lo sentì commentare, mentre proseguivano per quelle strade che via a via stavano diventando desolate.
La gente correva verso le proprie destinazioni, presa alla sprovvista da quella pioggia di inizio estate.
"Molto meglio per te, magari." - precisò l'alto ragazzo - "Di questo passo mi verrà il torcicollo a stare così piegato!" - si lamentò, cominciando già a massaggiarsi il collo con fare dolorante.
Baekhyun sbuffò nuovamente - "Smettila di fare la lagna e continua a camminare! Non ho voglia di prendere ancora molta pioggia!"
Chanyeol voltò lo sguardo verso l'amico, prima di tornare a fissare la strada davanti a loro, per quel poco che ci riusciva.
"Non sei cambiato per nulla." - si ritrovò poi a commentare, senza averci nemmeno riflettuto.
Attirò così l'attenzione dell'amico - "Uh?"
"Non sei cambiato proprio per nulla." - ripetè Chanyeol, ignorando la domanda del basso ragazzo.
"Non ti seguo." - ammise Baekhyun, non capendo come mai il giovane fosse uscito con una simile affermazione proprio in quel preciso istante. Proprio mentre la pioggia cadeva forte su di loro.
"Nonostante siano passati tanti anni, diventi sempre più irrequieto quando piove."
L'interpellato ci pensò un po' su, prima di rispondere all'amico.
"Non è la pioggia a rendermi irrequieto."
Chanyeol annuì comprensivo - "Già... Speriamo che smetta di piovere in fretta allora."
"Pff, se è per me può benissimo piovere quanto gli pare, basta non si tratti dell'inizio di un temporale estivo..."
"Già ..." - si ritrovò a ripetere il più alto tra i due.
Per un po' il silenzio calò tra di loro.
Non era certo la prima volta che i due si ritrovavano a camminare senza essere seguiti dalle loro chiacchiere, eppure a Baekhyun pareva ci fosse qualcosa di strano.
Era come se quell'improvviso silenzio nascondesse qualcosa di più.
Come se quel silenzio non fosse segno di una mancanza di parole, ma più che altro una copertura per qualcosa che non si voleva dire.
Eppure, quelle parole si sarebbero presto fatte sentire.
Fatte sentire sotto quella pioggia che cadeva col sole.
"Vorrei che venisse un temporale."
Baekhyun si ritrovò a sobbalzare. Un po' per quell'improvvisa assenza di silenzio, un po' per ciò che era stato detto.
"Sei per caso impazzito, Park Chanyeol?!"
"Forse."
Il più basso tra i due lo guardò storto.
"Si, sei davvero impazzito." - arrivò a questa conclusione.
Baekhyun però non capiva.
Il ragazzo era uno dei pochi, se non l'unico, a conoscenza della sua grandissima paura de temporali.
Come poteva ora arrivare ad augurargli che se ne presentasse uno proprio in quell'istante?
Come suo amico, non avrebbe invece dovuto sperare che tutto ciò non accadesse?
Baekhyun non capiva e non comprendeva nemmeno questo improvviso cambio di umore di Chanyeol.
Dov'era finita tutta quella vivacità che aveva avuto fino a prima? Non doveva essere felice del fatto che finalmente le vacanze estive erano giunte?
Il più basso tra i due si girò verso l'amico, incontrando così il suo sguardo fisso e apatico che fissava la strada davanti a sé.
Che cosa gli era successo? Baekhyun gli aveva forse detto qualcosa di inopportuno?
Eppure, Chanyeol era a conoscenza del suo carattere. Era impossibile che se la fosse presa per una sua parola di troppo.
Di questo ne era perlomeno certo.
Ma mentre la sua mente continuava ad essere impegnata in infiniti giri di parole, Chanyeol riaprì bocca.
"Se venisse un temporale, tu correresti subito da me."
Baekhyun alzò un sopracciglio - "Che vorresti dire?"
"Se venisse un temporale .. " - ritornò a dire - "Tu staresti con me."
"E con questo? Sei mio compagno di classe e vicino di casa. Non stiamo per caso sempre insieme?"
Chanyeol arricciò il naso e fece qualche passo prima di tornare a rispondere all'amico.
"Ma è diverso." - commentò - "Quando piove, sei diverso. Diventi vulnerabile e in quell'istante mostri la tua vera persona."
Baekhyun si fermò di colpo, costringendo così anche Chanyeol a bloccarsi.
"E' così allora? E' così divertente vedermi in difficoltà?!"
L'alto ragazzo strabuzzò gli occhi, già normalmente grandi di loro, per poi spingere Baekhyun a ricominciare a camminare.
"Hai frainteso." - lo corresse - "Non era quello che volevo dire."
"E allora cosa intendevi?!" - ribatté Baekhyun che non aveva ancora smaltito quella rabbia improvvisa che aveva provato nel sentire pronunciare quelle parole dall'amico.
"Mi piace quando ci sono i temporali perché in quell'istante sei te stesso. Quel te stesso che non ha bisogno di fare il duro o di nascondere le proprie paure, per quanto infantile o meno possano essere."
Il più grande tra i due sbatté più volte le ciglia.
"Non capisco il perché di questa conversazione." - ammise poi alla fine - "E non capisco nemmeno perché stai augurando che venga un temporale..."
"Non te l'ho già forse detto? Vorrei che tu stessi con me."
Baekhyun si ritrovò nuovamente a sbattere le palpebre, sempre più confuso dalle parole dell'amico.
Aveva sempre pensato di conoscerlo, eppure in quel momento, da come si stava comportando e da come stava parlando, non gli sembrava altro che uno sconosciuto.
"Channie, abitiamo a nemmeno un metro di distanza. Posso perfettamente venire a trovarti anche con il sole."
L'alto ragazzo, schiacciato sotto quell'ombrello rosso fuoco, scosse la testa con forza - "Non è la stessa cosa." - replicò - "Solo quando c'è un temporale mi stai appiccicato."
Baekhyun sgranò gli occhi alle parole dell'amico.
"Questa conversazione sta diventando parecchio strana, lo sai?"
"Già..."
Il silenzio di poco prima tornò a farsi sentire, chiaro e forte. Quasi come se fosse qualcosa di concreto che in quel momento stava schiacciando il povero corpo confuso di Byun Baekhyun.
Aveva capito ben poco della conversazione di Chanyeol, ma allo stesso tempo aveva paura di averne compreso anche i significati nascosti.
"Vieni da me oggi? Anche se smette di piovere intendo.."
Il ragazzo più basso non poté far altro che annuire - "Basta che mi prometti che tornerai ad essere l'allegro e stupido Chanyeol di sempr--"
"Pensi che quello che abbia detto siano solo sciocchezze?"
"Perchè? Non lo sono?"
Chanyeol sospirò, attirando così l'attenzione dell'amico.
Che accidenti ha?! Perchè continua a parlare in questo modo?!, avrebbe voluto sapere.
Ma forse presto o tardi l'avrebbe saputo.
"E' così difficile da capire?" - tornò a parlare Chanyeol, con un tono di voce diverso da quello che aveva avuto poco prima.
"C-Cosa?"
"Quello che sto cercando di dirti!"
"Si. A quanto pare, SI."
L'alto ragazzo si grattò furiosamente la testa con una mano, mentre entrambi continuavano a camminare per quelle strade oramai del tutto desolate.
Baekhyun non riusciva a spostare lo sguardo da lui e dal suo strano e improvviso comportamento.
Non conosceva quella parte di lui.
Non sapeva cosa volesse.
"Sei davvero impazzito, Park Chanyeol." - gli ripeté nuovamente, non riuscendo a dare una spiegazione plausibile ai suoi gesti e alle sue parole.
L'alto ragazzo sbuffò aria calda, prima di tornare a parlare.
"No, non sono impazzito se è questo che vuoi sapere. Perchè ti ostini a giustificare il mio comportamento con la pazzia?!"
"Perchè non c'è nessun'altra spiegazione se no!" - ribatté il più basso tra i due, con il suo stesso alto e adirato tono di voce.
Perchè doveva essere Chanyeol a fare la parte dell'arrabbiato? Non doveva piuttosto esserlo Baekhyun che di quella situazione non stava capendo pressoché nulla?
"Non sono impazzito." - tornò a precisare, prima di aggiungere - "Sono semplicemente innamorato di te, Byun Baekhyun."
Gli occhi dell'interpellato si spalancarono dopo aver sentito quelle parole.
Parole che gli suonavano così strane e assurde che per un attimo pensò di essersele semplicemente immaginate.
Eppure, quando il suo cuore cominciò a battere troppo forte, capì che ciò che aveva sentito non poteva essere nient'altro che la pura realtà.
E questo lo spaventava ancora di più.
"N-Non dire s-scemenze..." - riuscì poi a balbettare con la sua mente confusa - "Non dovresti dire certe cose con una simile leggerezza. Non si scherza su quest--"
"Ma io non sto assolutamente scherzando! Sono serissimo, Baekhyun!" - replicò a voce troppo alta.
Il più basso tra i due scosse forte la testa.
"S-Smettila .."
"No, smettila tu invece, Baekhyun!" - non poté far altro che gridargli contro, mentre gli prendeva entrambe le spalle, in modo che finalmente smettesse di camminare - "Stammi a sentire! Io--"
"NO! Basta!!" - fermò Chanyeol, cercando di scrollarsi dalla sua forte presa.
Ma l'alto ragazzo non sembrava avere nessuna intenzione di volerlo lasciare andare via da lui.
"Perchè continui a fare così, Baekhyun?! Perchè non vuoi capire quello che ti sto dicendo?! Ho appena dichiarato di amarti, perchè vuoi far finta di niente?!" - la voce di Chanyeol era alta e forte, eppure sembrava traballare in un qualche modo. Quasi fosse lui stesso insicuro e preoccupato di ciò che stava dicendo.
"BASTA! Non voglio più starti a sentire!" - gli urlò nuovamente contro, riuscendo finalmente a staccarsi da Chanyeol e dalla sua presa.
Baekhyun non alzò più lo sguardo.
Si limitò a correre via da lì, lasciando l'amico da solo.
Quell'amico che non cercò nemmeno di provare a rincorrerlo.
Quell'amico che per anni aveva custodito un forte sentimento nei suoi confronti e che l'aveva sempre tenuto nascosto.
Quell'amico che in quel momento si pentiva di non avere semplicemente continuato a nascondere il suo amore.


Baekhyun corse via, lasciando Chanyeol sotto la pioggia, senza nemmeno un ombrello a proteggerlo.
Ma non erano le gocce bagnate che cadeva dal cielo a preoccuparlo, erano più che altro quelle che avevano iniziato a scorrere sul suo viso
che lo spaventavano.


 

 
 
Baekhyun non era mai stato un ragazzo particolarmente atletico, ragione per cui si era sorpreso di sé stesso.
Si era sorpreso di sé stesso in quel pomeriggio di inizio estate quando era arrivato velocemente nel suo appartamento. Con una velocità che nemmeno lui sapeva dove avesse tirato fuori.
Sapeva solo che era voluto scappare velocemente via e così era stato.
Anche se in quel momento, giunto finalmente nel caldo della sua camera, non era certo di aver preso la decisione migliore.
Di sicuro, quella di scappare era stata una decisione involontaria che non aveva potuto in alcun modo controllare.
Troppe cose gli si erano presentate davanti senza nemmeno un accenno di avvertimento.
Cosa si era aspettato Chanyeol? Che lo avrebbe accolto a braccia aperte?
Ma come avrebbe potuto?
Erano stati migliori amici per tanti anni e Baekhyun l'aveva sempre visto solo e semplicemente come un amico.
Non aveva mai prestato particolare attenzione nel riflettere sui sentimenti nei riguardi dell'amico.
Per lui era solo un'amicizia, una grande amicizia. Quindi non c'era alcun bisogno di riflettere.
O così aveva sempre creduto fino a quel giorno.
Baekhyun si mise a sedere sul bordo del suo letto, mentre ascoltava il silenzio di quella casa vuota, coperto solo dal continuo ticchettio di quella pioggia che si faceva sempre più forte e fitta.
Il cielo azzurro di poco prima aveva lasciato spazio ad un paio di nuvoloni grigi, che non auguravano nulla di buono.
Il ragazzo in altre situazioni sarebbe corso nell'appartamento accanto.
Appartamento accanto nel quale sapeva che avrebbe sempre trovato un riparo da quei forti temporali estivi.
E sapeva che avrebbe trovato qualcuno che l'avrebbe protetto fino all'ultimissimo tuono.
Baekhyun strinse i pugni sulle sue gambe, mordendosi in contemporanea il labbro inferiore.
Quel giorno però era diverso. Non sarebbe potuto andare da Chanyeol.
Non dopo tutto quello che era successo.
Il ragazzo stava ancora riflettendo su ciò che era successo, ancora poco consapevole di tutto.
Che mi sia semplicemente immaginato tutto? Magari non è successo davvero .. Magari è solo un altro semplicissimo giorno ..., si ritrovò a pensare.
Eppure immagini precise gli tornarono alla mente, insieme a frammenti di alcuni discorsi.
Il suo cuore, che ancora non si era calmato del tutto, ricominciò a battere forte, in modo incontrollato, mentre la parola "amore" si faceva spazio tra i suoi mille pensieri.
Come ho fatto a non accorgermi mai di niente? Lui mi ha sempre guardato con occhi diversi?
Perchè da come ne aveva parlato, non sembrava che Chanyeol si fosse innamorato di Baekhyun solo recentemente.
Il giovane si alzò in piedi pronto ad andare verso una destinazione precisa.
Eppure, ecco che subito tornò a mettersi a sedere su quel soffice letto.
Non ce la faccio, ammise a sé stesso, Come faccio a ricontrarlo dopo tutto ciò?
In un qualche modo, Baekhyun si sentiva in colpa.
Si sentiva in colpa di essere scappato via da lui e averlo lasciato sotto la pioggia.
Si sentiva in colpa di non aver notato il suo amore nei suoi confronti per tutti quegli anni. 
Sapeva che tutti questi sensi di colpa non se ne sarebbe semplicemente andati lasciando passare un po' di tempo.
Doveva andare da lui e risolvere la situazione.
Baekhyun si alzò per la seconda volta in piedi, ma per la seconda volta si rimise anche a sedere.
Non posso presentarmi da lui come se nulla fosse!, si ritrovò a riflettere.
Ma ecco che un oggetto di un acceso color rosso attirò la sua attenzione.
Il ragazzo gonfiò le guance e strinse più forte i pugni, prima di decidersi di mettersi in piedi una volta per tutte.
Senza nemmeno rifletterci, afferrò l'ombrello rosso che aveva lasciato abbandonato a terra e si diresse verso l'appartamento di Chanyeol.
Senza avere alcuna idea di ciò che gli avrebbe detto, ma con solo l'intenzione di restituirgli l'ombrello.
Magari non è ancora tornato a casa ..., si disse una volta arrivato davanti alla porta dell'appartamento dell'amico, Magari è ancora fuori ...
Baekhyun sospirò prima di decidersi a bussare.
Fa che non ci sia, fa che non ci sia, fa che non ci sia, fa che non ci sia, cominciò a ripetersi mentalmente quasi fosse una sorta di mantra.
Un paio di minuti passarono, ma di Chanyeol nemmeno l'ombra.
Forse è davvero fuori ..., si arrese alla fine, Mi limiterò a lasciargli l'ombrello appeso alla maniglia--
Ma il destino volle che proprio in quell'istante Chanyeol aprisse la porta.
Baekhyun si ritrovò ad alzare lo sguardo verso l'amico che lo guardava con un espressione confusa.
"Ah .." - gli disse poi - "Sei tu."
Il più basso tra i due percepì quel cambiamento nella sua voce. Quell'assenza di vivacità che caratterizzava il ragazzo.
Baekhyun rabbrividì. Era per colpa sua che ora Chanyeol si stava comportando in quel modo?
Sembrava arrabbiato e in un qualche modo deluso.
L'altro giovane cercò però di smorzare quella situazione con un sorriso.
"Grazie per l'ombrello." - gli disse, cercando di sembrare il più allegro e normale possibile, quando invece non lo era per niente.
Chanyeol prese quell'oggetto che gli stava porgendo l'amico, per poi chiudere velocemente la porta di quell'appartamento senza degnare Baekhyun nemmeno di un altro sguardo.
Quest'ultimo strabuzzò gli occhi quando si ritrovò la porta di legno davanti a sé invece dell'amico.
L'aveva fatta così grossa questa volta?
Baekhyun giurava di non aver mai visto il ragazzo in quelle condizioni.
Non sopportava quella situazione e quello che non sopportava di più era il fatto che fosse stato proprio lui a causare tutto ciò.
Ma questa volta il giovane non sarebbe corso via a gambe levate.
Sbuffò nuova aria calda prima di tornare a bussare.
Questa volta attese meno dell'altra e subito Chanyeol venne ad aprirgli, rivolgendogli poi un apatico - "Che c'è?"
A Baekhyun si formò un groppo in gola nel sentire le secche parole che gli stava continuando a rivolgere l'amico, ma non mollo.
Era colpa sua se erano giunti a quel punto, quindi toccava a lui riportare tutte le cose come agli inizi.
Il ragazzo fece per rivolgergli un semplice saluto di cortesia, ma poi notò come sia i capelli che gli abiti di Chanyeol fossero passati d'acqua.
Baekhyun provò l'impulso di rimproverarlo, come sempre faceva quando gli si presentava conciato in certi modi, ma poi si ricordò a chi era dovuto tutto ciò.
Mando giù un groppo di saliva prima di aprire bocca - "S-Sei bagnato"
Chanyeol piegò la testa di lato - "Lo so."
L'amico gli sorrise, accennando un passo in direzione dell'appartamento dell'alto ragazzo.
"Sarà meglio che ti asciughi allora, se non vuoi beccarti una brutta influenza!" - gli disse - "Fammi entrare così ti do una mano ad asciugare questi vestiti--" - gli offrì.
Ma tutto quello che ottenne fu un categorico "no".
Però, arrivati a quel punto, ben poco sarebbe riuscito a demoralizzare Baekhyun che riuscì a bloccare la porta prima che Chanyeol potesse richiuderla nuovamente.
Quest'ultimo guardò l'amico negli occhi, cercando di comprendere come mai si stesse comportando in quel modo e gli stesse sorridendo.
"Non riesci a capire che voglio starmene da solo?"
Baekhyun ignorò la sua domanda e spostò delicatamente il corpo bagnato dell'altro ragazzo, in modo da poter entrare in quella casa ormai a lui molto conosciuta.
Varcata l'entrata cantilenò un sonoro "Permesso ˜", come era suo solito fare quando entrava in quel posto. A volte solo per il gusto di svegliare un pigro Chanyeol che si era appisolato da qualche parte di quella casa quasi sempre deserta.
L'alto ragazzo osservò come l'amico si togliesse le scarpe e si addentrasse nella casa, come se nulla fosse, per poi tornare a rivolgersi a lui.
"Vatti a cambiare, io intanto--"
"Che stai facendo, Baekhyun?"
L'interpellato si morse le labbra, prima di distenderle in un altro di quei tanti sorrisi tirati.
Volle rispondergli, ma qualcosa attirò prima l'attenzione.
Corrugò la fronte, prima di appoggiare il dorso della mano sulla fronte di Chanyeol che non poté far altro che sobbalzare sorpreso.
"Lo sapevo!" - esclamò Baekhyun, appoggiando poi una mano anche sulla sua fronte - "Hai davvero la febbre!"
Il basso ragazzo si arrotolò le maniche della sua camicia dalle tinte chiare, prima di spingere Chanyeol verso la sua camera, che dal canto suo era troppo debole per continuare a lamentarsi di quelle sue attenzioni, che poi tanto indesiderate non erano.
"Coraggio..." - esordì  - "Cambiati e mettiti sotto le coperte! Io intanto vado in cucina a prepararti qualcosa di caldo!"
"M-Ma..:"
"Niente MA. Fai come ti ho detto!" - concluse, prima di chiudere la porta di quella camera da letto alle sue spalle e sgambettare verso la cucina.
 
Chanyeol sospirò un ultima volta prima di fare come gli era stato ordinato.
 
 

 
 
Chiuso in quella cucina, Baekhyun cercò di preparare quel cibo nel miglior modo possibile.
Né lui né Chanyeol erano due ragazzi particolarmente ordinati, ma se il più alto fosse stato in salute lo avrebbe di sicuro rimproverato per la confusione che aveva fatto in quella piccola stanza.
Quando ebbe terminato, Baekhyun mise tutto su un piccolo cabaret e si diresse verso la camera da letto.
Non sapeva se ciò che aveva cucinato era commestibile o meno, ma non avrebbe fatto attendere ancora l'amico.
Era colpa sua se si era preso la febbre dopotutto.
Baekhyun aprì la porta della stanza dell'amico, aspettando di ritrovarselo magari a gironzolare in giro.
Invece aveva fatto come gli era stato detto ed era ormai addormentato nel suo letto.
Questo Chanyeol così obbediente non è tanto male dopotutto, si ritrovò a pensare sorridendo, mentre appoggiava il cibo sul comodino.
Facendo meno confusione possibile, prese la sedia dalla scrivania e l'avvicinò a quel letto, in modo da poter stare meglio al fianco dell'amico.
Chanyeol sembrava dormire profondamente con la bocca socchiusa e il petto che si alzava a momenti regolari.
Baekhyun non poté far altro che continuare a sorridere, prima di appoggiare una mano sulla fronte del ragazzo, che subito però ritrasse.
"E' bollente!" - gli sfuggì l'esclamazione mentre scattava in piedi - "Che faccio? Che faccio? Che faccio??" - si ritrovò a domandarsi, osservando in giro come alla ricerca di una risposta.
Non era la prima volta che si ritrova a fronteggiare una malattia, ma era di sicuro la primissima volta che doveva occuparsi di un Chanyeol dalla febbre sempre più alta.
Non farti prendere dal panico, Byun Baekhyun, si rimproverò mentalmente, Rifletti a mente lucida! Un panno bagnato! Vai a prendere un panno bagnato, Baekhyun!
Il ragazzo fece come la sua mente gli stava suggerendo ma, nemmeno il tempo di muovere un passo, che inciampò sul tappeto di quella stanza, cadendo così rovinosamente a terra.
"Ahio.." - non poté far altro che esclamare, mentre sperava che Chanyeol non si fosse accorto di nulla.
Ma la fortuna non sembrava essere dalla sua parte...
"B-Baekhyun ...?"
Il giovane si rialzò velocemente da terra, raggiungendo così l'amico che lo aveva chiamato.
"Si, sono io. Dimmi. Che succede? Come stai? Hai male a qualcosa? Vuoi mangiare? Da bere? Un panno bagnato? Un furetto? Oh, giusto! Vuoi il tuo furetto? Si si, il tuo furetto! Il tuo furetto ti farà sicuramente stare meglio! Aspetta che--"
"B-Baekhyun ..."
"Si si, sono io. Non c'è bisogno che lo ripeti. Non sforzarti a parlare se non te la senti--"
"Baekhyun ..."
"Si, sono qui..." - gli disse, stringendogli una mano tra le sue, mentre Chanyeol faticava a tenere gli occhi aperti per fissarlo - "Vuoi qualcosa--"
"Baekhyun ..."
"Ma sei sicuro di stare bene...? Non intendo dire di salute ... Ma con la testa ci sei? Non mi sembri molto sveglio al momento--"
"Baekhyun .."
"Stai delirando? E' grave?? Io l'avevo detto che stavi impazzendo--"
È la febbre, razza di idiota!, tornò a rimproverarlo la sua mente.
"O-Oh giusto ... la febbre.... "
"Baekhyun.."
"D-Dimmi, Chanyeol..."
"F-Fa male..."
"Cosa? Dove? Come? Quando??"
"F-Fa tanto male ..."
Baekhyun, già piuttosto fuso di suo, non sapeva più come comportarsi.
La febbre di Chanyeol sembrava continuare a salire ed il ragazzo aveva giustamente cominciato a lamentarsi di quei dolori improvvisi.
Baek continuava a tenere stretta quella mano caldo che ormai aveva fatto diventare calde anche le sue.
Si inginocchio davanti a quel letto, per poi osservare Chanyeol che era tornato a portare gli occhi chiusi, ma che stringeva i denti per il mal di testa incessante.
Il ragazzo al suo fianco sospirò.
"Che posso fare per farti distrarre dal dolore?"
In quella stanza silenziosa, gli unici rumori erano il respiro affaticato di Chanyeol ed il ticchettio della pioggia che continuava a cadere incessantemente.
"Di questo passo ..." - cominciò a dire Baekhyun - "Se non smette di piovere, Seoul diventerà un vero e proprio oceano ..."
Il ragazzo ritornò a fissare il volto dolorante dell'amico, ma poté farlo solo per pochi secondi.
Perchè ecco che gli venne un'idea.
"CI SONO!" - esclamò ad alta voce, facendo sobbalzare anche Chanyeol - "Non capisco come non abbia fatto a pensarci prima!" - continuò a dire, mentre lasciava il fianco dell'altro giovane e si dirigeva verso il suo armadio - "Chissà dove sarà finito però ... ECCOLO! L'HO TROVATO!!" - esordì alla fine, prendendo tra le mani una piccola scatola azzurra e svuotandone il contenuto, sotto gli occhi sempre più sorpresi dell'ammalato che non comprendeva minimamente che intenzioni avesse.
Ma presto lo avrebbe capito.
Lo avrebbe capito nell'istante esatto in cui la sua camera diventò un vero e proprio oceano.
Baekhyun tornò al suo fianco e cercò di spostare il peso dell'amico, in modo da potersi sdraiare anche lui in quel letto. Per quel che poteva.
"Me lo ricordavo più grande questo letto però--" - commentò, facendo di conseguenza sorridere l'amico.
"O eravamo noi più piccoli ..." - riuscì a dire Chanyeol.
"Nah ˜" - ribatté l'amico - "E' sicuramente il letto ad essersi ristretto!"
L'ammalato non poté far altro che tenere tirati gli angoli della sua bocca, mentre il mal di testa continuava a farsi sentire.
"Fa tanto male?" - gli chiese Baekhyun al suo fianco.
Chanyeol annuì, portandosi una mano alla fronte, mentre migliaia di pesci nuotavano per le pareti di quella stanza.
"Sono belli, vero?"
"G-Già..."
Il basso ragazzo gli aveva rivolte parole improvvise, che però a lui suonavano tanto di dejà vu.
Chanyeol però non sapeva ancora che quello era solo l'inizio...
“Vedi quel pesce?”
L'alto ragazzo strabuzzò gli occhi - "C-Come ...?"
"Quello lì! Quello grasso che sta passando proprio ora!"
"Baekhyun ..."
"Lo vedi, no? Quel pesciolino è proprio un mangione! Pensa che una volta ha mangiato anche la porzione di cibo di tutta la sua famiglia ... te ne rendi conto, Chanyeol?"
"Baekhyun .."
"Ma non sono tutti come lui per fortuna! Se no che fine farebbero mai i pesci? Ci sono anche pesciolini generosi, proprio come quello rosso che nuota insieme a tanti altri!"
"Baek ..."
"Però il mare non è fatto solo di pesci così ... Sai, Channie, ci sono anche dei pesciolini cattivi e codardi che fanno del male ai propri cari amici ... Come quello azzurro che sta passando proprio ora in compagnia di un altro pesciolino un po' più grande di lui ... Lo vedi? Quello è davvero un pesce cattivo. Ha fatto stare male il suo migliore amico e gli ha pure fatto prendere una brutta influenza ... Quel pesciolino è stato davvero un codardo a scappare in quel modo e ora ne è tanto tanto dispiaciuto ..."
Chanyeol si voltò verso Baekhyun che stava continuando ad osservare il 'mare' sopra le loro teste, torturandosi però le labbra con i suoi denti bianchi.
"Bacon ..."
L'interpellato sorrise - "E' da tanto che non mi chiamavi così .."
"Però ..." - cominciò a dire Chanyeol - "Il pesciolino azzurro non ha tutta la colpa ... E' stato anche a causa del suo amico se è successo tutto quello ... Il suo amico è stato davvero un imprudente e ha parlato senza riflettere ... L'amico del pesciolino azzurro vorrebbe semplicemente far tornare le cose come erano prima--"
"NO!"
L'ammalato sobbalzò nel sentire la forte esclamazione da parte dell'altro ragazzo, che di colpo si era tirato su a sedere su quel letto.
"C-Cosa?"
"NO E POI NO!! Il pesciolino azzurro si è comportato da codardo, ma se il suo amico gli dice che vuole far tornare tutto come prima, non gli sta proprio bene! Il pesciolino azzurro ha sbagliato, però questo lo ha fatto riflettere!"
"R-Riflettere...?"
Baekhyun annuì convinto, tenendo le spalle a Chanyeol che continuava a rimanersene sdraiato, non trovando la forza di riuscire a mettersi a sedere anche lui.
"Il pesciolino azzurro ha capito di essere innamorato anche lui. Ha capito che non vede più il suo amico pesce come un semplice amico ... Forse non l'ha nemmeno mai visto come tale ora che ci pensa .."
Il giovane ammalato si ritrovò a strabuzzare forte gli occhi, mentre i battiti del suo cuore acceleravano sempre più.
Né lui né il suo cuore erano pronti per una simile dichiarazione e mai lo sarebbero stati.
La pioggia batteva forte, scandendo i secondi che passavano, insieme ai battiti accelerati dei due giovani ragazzi chiusi in quella camera da letto.
Chanyeol allungò una mano verso quella di Baekhyun, in modo da potergliela stringerla forte. L'amico gliela strinse di conseguenza.
L'alto ragazzo sdraiato nel letto sorrise - "Sai, Bacon? Ti bacerei se non avessi la febbre--" - disse, o perlomeno ci provò.
Le sua bocca fu infatti velocemente bloccata da qualcosa. Qualcosa sconosciuto alle sue labbra ma che Chanyeol aveva invece sempre ammirato, come anche il resto del corpo di quel giovane.
Baekhyun si era chinato su di lui per baciarlo e lo aveva fatto con una velocità impressionante.
E questo non poté che rendere ancora più felice il ragazzo.
O meglio, entrambi ragazzi.
Entrambi ragazzi che inconsapevolmente o meno avevano sempre atteso quel momento.
Il momento in cui le loro labbra si sarebbero dolcemente ma profondamente toccate.
Il momento in cui si sarebbero finalmente decisi a rivelare il loro amore l'uno per l'altro.
Baekhyun staccò le sue labbra da quelle del suo amico.
"Sei bollente. Hai intenzione di bruciarmi la bocca o cosa?" - gli domandò ironico con il suo solito fare saccente.
Come risposta ottenne la sonora risata di Chanyeol che, nonostante la febbre, riuscì a ridere e a stritolarlo tra le sue forti braccia.
Baekhyun si sarebbe voluto lamentare.
Avrebbe voluto dirgli che stava soffocando e che non era più un bambino, ma non lo fece.
Non lo fece perchè dopotutto trovava quell'abbraccio meraviglioso.
Si accoccolò sul petto di quello che era stato il suo migliore amico, ma che ora poteva definirsi in ben altro modo, iniziando ad ascoltare il battito improvvisamente più regolare dell'amico.
Di quel passo si sarebbe beccato di sicuro anche lui un febbrone, ma ben poco gli importava.
"Lo senti?" - intervenne all'improvviso Chanyeol.
"Uh? Cosa?"
"È il rumore della pioggia che cade."
"Già." - gli rispose Baekhyun.
Per un po' si limitarono ad ascoltare il ticchettio incessante della pioggia, mentre mille pesci continuavano a nuotare sulle pareti della stanza.
Ma improvvisamente un lampo illuminò la camera, seguito dal dovuto tuono.
Chanyeol sobbalzò, aspettandosi che anche l'altro ragazzo facesse lo stesso.
Eppure non fu così.
"Come?" - esclamò - "Non hai più paura dei temporali?"
Baekhyun sospirò - "Io l'avevo detto che eri impazzito."
"Uh?"
 

"Come faccio ad avere paura dei temporali quando sono al tuo fianco?"

 
 
 


Note dell'autrice
Terza one-shot sugli EXO e seconda Baekyeol che scrivo ˜ E come è mio solito, sono riuscita a scrivere solo tanto nonsense. Oramai sarò diventata famosa per scrivere storie senza un minimo di senso compiuto ; ; However, ci ho messo un'eternità a scrivere (e rileggere--) questa "cosa" lunga e infinita quindi, anche se non ne sono pienamente soddisfatta (come sempre, del resto) ci tenevo a pubblicarla ;; Il fandom degli EXO sforna fanfiction ogni tre secondi e ne scrive anche di bellissime, quindi non so quanto verrà considerata questa semplicissima one-shot ˜ Comunque, grazie mille mille a chiunque abbia letto TUTTA questa infinita storia di pesci (?) (io non so davvero come mi vengano certe idee-- ...ormai non me lo chiedo nemmeno più /?) e sarei felice se lasciaste anche solo una riga di commento˜ (anche solo per dirmi che avete impiegato tre ore delle vostra vita per leggere questa cosa e che sono state tre ore sprecate-- ; ; /?) Sapevo di dover scrivere qualcos'altro e ringraziare qualcuno, ma al momento la mia mente è vuota, quindi saluto solo mia sorella (ciao manzo♡)(?) lol
Grazie ancora per tutto, bellissimi ♡
Ci si rivede, eh;
 
Love you♡
Maggie

Ps. Scusate gli eventuali errori ;;
PPS. Mia pagina autore appena nata(?): https://www.facebook.com/pages/Maggiemary-EFP-/657116371016674

 
   
 
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