Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-gi-oh
Ricorda la storia  |       
Autore: Achernar    22/04/2014    6 recensioni
Antica Tebe. Un controverso legame di odio-amore lega profondamente tre persone vicine tra loro, alcune più di quanto dovrebbero essere e altre meno. Avete mai sentito narrare la storia del farone Atem, del suo amante e della Sposa Reale?
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Atemu, Nuovo personaggio, Yuugi Mouto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tuo imagine yours


Premetto di non aver mai scritto nulla ambientato nell'antico Egitto (se escludiamo un paio di brevissime OS della mia raccolta Think Angst) perchè ho sempre paura di non riuscire a rendere bene l'atmosfera di una corte reale di tre millenni fa, di finire con l'inventare situazioni storicamente inesatte, di cadere nella banalità ecc. Però ultimamente è diventato un po' il mio fetish: ogni volta che una nuova idea per una storia guardacaso riguarda l'antico Egitto e una di quelle più martellanti è la vita passata di Atem. La sua famiglia, i suoi amici, la sua giornata, i suoi sogni, le sue paure, i suoi amori... Sono capitoli della sua vita di cui non sappiamo praticamente nulla e su cui mi piacerebbe tanto poter fare un po' di luce. Ecco come nasce questa storia, la cui protagonista è un personaggio da me inventato ma verosimile: la sposa reale di Atem (e poi ho dovuto ficcarci Yugi perchè lo sappiamo tutti che senza quei due insieme io non vivo).
Spero vi piaccia,
buona lettura!


-o-X-o-


È sera ormai.

Il vento caldo di Akhet sfiora le tue guance abbronzate.
Scompiglia le tue chiome colorate.
Fa socchiudere i tuoi occhi preziosi.
Agita le tue vesti di lino finissimo.

A cosa pensi o faraone? Cosa turba la tua mente, cosa sconvolge il tuo cuore? Chi sconvolge il tuo cuore?

Ti vedo, in piedi sulla grande terrazza della nostra stanza, nel lussuoso palazzo della capitale. Circondati da natura verdeggiante e stoffe preziose, cibi raffinati, musiche suadenti, libri antichi, soffitti dipinti dagli artisti più noti, migliaia di servitori, migliaia di sudditi. Siamo nel lussuoso palazzo di Tebe. Nel tuo palazzo. Tutto qui è tuo. Sei il farone in fondo. Tutto ti appartiene. Anche io, sono tua.

Eppure lo so, fra tutte le cose che possiedi faresti volentieri a meno di possedere me. Soprattutto quando devi farmi tua davvero. Allora lo vedo: vedo i tuoi occhi rosso rubino, sempre così luminosi, spegnersi a poco a poco, il luccichio della lussuria li accende per un attimo, nel momento più intenso, ma non è nulla in confronto alla loro solita luce. Vedo la tua bocca bellissima piegarsi in quella smorfia di dolore e costrizione e mi verrebbe da piangere, perché un faraone non dovrebbe mai sentirsi costretto, mai sentirsi in trappola. Ed è così che io ti vedo, o mio sposo: in gabbia.

Oh, credi che non abbia mai concesso il mio corpo a un altro uomo? Per tutti i miei amanti queste mie braccia, questo mio petto sono un dolce rifugio. Per te una prigione insopportabile.

Il vento ti scompiglia un ciuffo ribelle, ti scopre una porzione di viso e gli ultimi raggi dorati del sole che tramonta mi permettono di vedere le tue labbra. Stai sorridendo. E credo di sapere perché.

Fai un cenno con la mano, ricevi una risposta, impercettibile poi rispondi a tua volta, abbassando il capo in segno di assenso. So cosa stai dicendo: sì, è tutto finito, hai assolto ai tuoi doveri anche per oggi, sì, dopo potrete incontrarvi, sì, lo ami anche tu, no, lei dorme.

Ti appoggi completamente al parapetto di argilla rossa, ma io ti vedo. È un bacio quello che gli stai inviando, e se non ho perso ancora del tutto il mio senno, lui ti avrà risposto.

Ecco chi sconvolge il tuo cuore. Un giovane di cui non ricordo nemmeno l’estrazione sociale, ma era un tuo cugino se la memoria non mi inganna. È carino sai, sì: ovvio che lo sai. Ti somiglia così tanto, con quei suoi capelli colorati proprio come i tuoi, il portamento fiero eppure meno regale, lo sguardo intenso eppure più dolce.

Coraggio mio splendido marito, presto potrai lasciare queste odiate stanze che devi condividere con la tua sposa reale, potrai andare ad abbracciare il tuo amante, ridere con lui, raccontargli quanto ti sia mancato, gioire della sua risata dolce e cristallina, dei suoi occhi color notte, della sua pelle ambrata. Potrete poi giocare a rincorrervi come due ragazzini al loro primo amore, ritrovarvi in un cespuglio, in un angolo remoto del giardino quando ormai è già buio e fare l’amore sotto la luce delle stelle e la complicità silenziosa della luna.

Io non mi opporrò.

A che serve?

Un faraone possiede tante cose, possiede il suo regno, i suoi sudditi, le sue mogli. Ma resta pur sempre un essere umano, anche se la tradizione vuole che sia un dio. E tu, mio, e forse non così mio, amato sposo sei pur sempre un ragazzo di diciassette anni. E come ogni ragazzo di questa età hai bisogno delle tue avventure e del tuo amore impossibile per fuggire alle responsabilità, troppe, che già pesano sul tuo capo. Per dimenticare, nei dolci momenti che trascorrerete insieme, chi tu sia veramente.
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-gi-oh / Vai alla pagina dell'autore: Achernar