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Autore: aturiel    22/04/2014    8 recensioni
Un dipinto per cercare "lei"...
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Vincitrice del contest "Emozioni al primo sguardo", con immagine n°1
Partecipa al contest "Il meglio di me"
Partecipa al contest "Dentro l'anima fino a farsi male"
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lei…

 

 
Una dolce linea scende lungo la schiena.

Sicura. Netta. Morbida.

Le setole del pennello percorrono la colonna vertebrale.

Una carezza.

Non c’è bisogno di guardare continuamente il soggetto, non c’è necessità di una luce particolare per avere quell’effetto.

Anna è sempre lei.

È lei in ogni gesto, in ogni luogo, in ogni posizione.

Anche seduta mollemente tra le lenzuola, con una sigaretta tra le labbra e lo sguardo rivolto verso il muro.

È lei.

Pensieri affollati, scomposti e accaldati si muovono nella mente di Andrea.

È lì, a pochi centimetri di distanza dalla bellezza.

E può ritrarla, tentare almeno di imprigionare una piccola scintilla di quella sensualità dirompente e accoglierla tra le volute scure dei suoi colori.

Nero. Grigio. Bianco.

Non c’è bisogno di nient’altro.

Non può toccare la sua modella, Andrea lo sa bene: andrebbe contro l’accordo.

Ma forse non c’è bisogno delle mani.

In fondo la sta già sfiorando lentamente, sta già assaggiando ogni centimetro di pelle con quelle sottili linee che spuntano sul bianco cadaverico della sua tela.

Sta già esplorando tutto di lei, ne conosce già i polsi sottili, i capelli ricci, le gambe lattee, la schiena curva e le dita, quelle dita eleganti che avvolgono la sigaretta con fare noncurante.

Non può vedere le labbra di Anna socchiudersi per lasciar uscire il fumo, non può vedere i suoi occhi morbidi osservare qualcosa in lontananza, qualcosa che va oltre la carta da parati rovinata, le mura della camera da letto, lo squallido condominio, la città sporca.

Vanno oltre.

Dove sono gli occhi dolci che Andrea cerca?

Forse sono oltre le colline.

Il dipinto sta per concludersi. Manca poco, troppo poco.

Andrea non vuole che finisca.

Ma l'accordo dice che invece ci deve essere una conclusione.

Le ultime pennellate sfiorano le vertebre cervicali di Anna, la sigaretta accesa e quelle lenzuola sfatte.

Sono come dita bianche e disperate di un amante che si aggrappano alla carne, agli ultimi brandelli di piacere, prima di vedere la propria donna andare via, gli ultimi tocchi.

Un sospiro d’attesa, di rassegnazione.

«Finito.»

Andrea si volta.

Sente la stoffa strusciare su quel corpo caldo, sente il respiro regolare di Anna, sente i passi leggeri sul parquet, sente le scarpe infilarsi, sente un “ciao” smozzicato, sente la porta chiudersi.

Ma non vede niente, come non vedeva i suoi occhi persi e le sue labbra socchiuse.

Andrea si volta nuovamente.

Anna se n’è andata.

La sigaretta è spenta nel posacenere sul comodino.

Andrea guarda il quadro.

Anna non è abbastanza lei.
   
 
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