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Autore: Venice C Hunt    22/04/2014    0 recensioni
Mise le mani a pugno cercando di smetterla di tremare. Da quando avevano preso a tremare?
Fu quando lui si voltò, corrucciando le sopracciglia, che allora ne fu certa. Non si trattava più di una questione estetica. Lei desiderava stare al suo fianco. Desiderava conoscere ogni aspetto del suo carattere, ogni abitudine, ogni difetto. Voleva scoprire ogni sua singola espressione. E litigare, per sciocchezze e non, fare pace subito o nel momento più opportuno. Intrattenere discussioni sull'amore per i libri che entrambi condividevano o su ciò che li rendevano diversi. 
Era Xavier. Era lui il ragazzo con cui voleva condividere una casa, una camera da letto, una vita. Era bizzarro, lo trovava davvero bizzarro. Tutte le emozioni che provava, tutto ciò che sentiva, le parevano un'assurdità. Come poteva tutto questo essere reale? 
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Scena rubata


 
  Lo sentiva nelle sua ossa. Nel sangue che prepotentemente le affluiva alle orecchie e alle guance. Le sue dita che nervosamente giocavano con le zip delle tasche, ed il suo cuore che batteva sempre più forte contro la cassa toracica. 
  Desiderava far scorrere le mani lungo i sentieri dei suoi pettorali. Lasciare teneri e provocanti baci, lungo la sua pelle statica come un cavo elettrico scoperto che scoppietta in scintille. Sentire le sue impronte sulla propria pelle, le sue labbra avidamente abbracciare le sua, il suo naso dritto e perfetto sfiorare il suo. Riusciva quasi a sentire il profumo di cenere di lui invaderle i sensi, mentre i loro corpi si univano come se fossero stati troppo tempo divisi. 
  Voleva allacciare le braccia al suo collo e stringerlo a sé come se temesse di perderlo. Voleva giocare con i suoi ondulati capelli corvino, e spingere la sua nuca per far scontrare le loro bocche ancora di più, sempre di più... 
 “Xavier!” la parola le scivolò dalle labbra. La dolce “r” che aveva pronunciato facendo scivolare la lingua sul palato. Amava dire il suo nome, amava il suono delle vocali che si mescolavano a quello lievemente più duro delle consonanti. Era facile, semplice, ma lei lo trovava così complesso, così enigmatico. Si sentì quasi meravigliata e imbarazzata dei pensieri che vorticavano nella sua mente come un tornado. Come riusciva a farla sentire in quel modo? 
  Doveva essere attrazione fisica quella che stava provando. Xavier era un bel ragazzo. Forte, con quei suoi muscoli definiti, con quel suo sguardo ammaliante, con quel sorriso sempre scanzonato. Le sue labbra che si perdevano in un colore roseo, e così morbide che riusciva ancora a ricordare la sorprendente sensazione che le avevano dato la prima volta. E così la seconda, la terza, …
  Mise le mani a pugno cercando di smetterla di tremare. Da quando avevano preso a tremare?
  Fu quando lui si voltò, corrucciando le sopracciglia, che allora ne fu certa. Non si trattava più una questione estetica. Lei desiderava stare al suo fianco. Desiderava conoscere ogni aspetto del suo carattere, ogni abitudine, ogni difetto. Voleva scoprire ogni sua singola espressione. E litigare, per schiocchezze e non, fare pace subito o nel momento più opportuno. Intrattenere discussioni sull'amore per i libri che entrambi condividevano, o su ciò che li rendevano diversi. 
  Era Xavier. Era lui il ragazzo con cui voleva condividere una casa, una camera da letto, una vita. Era bizzarro, lo trovava davvero bizzarro. Tutte le emozioni che provava, tutto ciò che sentiva, le parevano un'assurdità. Come poteva tutto questo essere reale? 
  Fece un passo.
  Ne era innamorata. 
  Fece due passi.
  Ne era così innamorata. Giusto? Sbagliato? Non le importava più. 
  Al terzo passo, si lasciò andare in una breve corsa. Afferrò la camicia bianca di Xavier, e lo baciò. Assaporò l’amarezza della cioccolata fondente che ancora impregnavano le labbra di Xavier. Lasciò che tutto l'amore si riversasse in quel bacio, così pieno di dolcezza e sentimento. Arrossì, quando le sue forti braccia, si strinsero sulla sua schiena. La ragazza riusciva a sentire il rimbombo del suo cuore nelle orecchie, e quello di Xavier sotto le sue mani così strinte contro il suo petto. 
Quando ripresero fiato, il ragazzo la guardò con quelle sue iridi scure come la pece, e le gambe quasi le cedettero, come ogni volta che si perdeva completamente in quello sguardo.
“Cosa ti è successo?” Xavier sorrise malizioso. Le due parole che desiderava pronunciare rimasero ferme nella sua mente. Era troppo nervosa per ammettere una cosa così importante. Invece, fece scivolare le dita nei capelli di Xavier, e continuò ciò che avevano interrotto. Xavier la strinse di più. 
Forse non era riuscita a dirlo in quel momento, e magari non lo avrebbe detto neppure il giorno dopo, però era sicura del suo amore. E questo le bastava.


Angolo Autrice 
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Un'altra mini OS che avevo pubblicato sul mio vecchio (e cancellato) account. Ho deciso di ri-pubblicarla perché mi dispiaceva perderla.
Anyway, anche questa un po' no sense, ma spero che via abbia almeno fatto passare mezzo minuto sereno. 

Altre mie OS: Enigmatica bellezza (Slash / rating verde) ; Inferno paradisiaco (het / rating arancione) ; Cuore contro cuore (Slash / rating giallo). 

Grazie a chi avrà voglia di recensire (n.b. è molto importante per me, perché sto cercando di migliorare e capire se sbaglio qualcosa, e se sì, dove.)

Bye bye,

Ven

 
  
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