Questa storia ha inizio in un corridoio, il corridoio di una scuola dove Jimmy un bambino di undici anni è seduto.
Perchè sia in corridoio e non in classe vi chiederete, vedete a Jimmy non piaceva stare in classe durante le lezioni del professore di science, il professor Crim, le trovava al quanto noiose e poco divertenti, quando aveva lezione con Crim Jimmy trovava tutte le scuse possibili per saltarle come ad esempio: “Pfofessore non mi sento tanto bene, posso andare in infermeria?” o “ Professore devo andare urgentemente al bagno” non sempre il professor Crim lasciava uscire Jimmy dalla classe, ma quando lo lasciava andare Jimmy si sentiva libero.
Jimmy aveva una fervida immaginazione, che laciava libera di uscire in questi attimi di solitudine, ma a volte era talmente forte da immaginare anche nel bel mezzo delle lezioni.
Purtroppo questa sua immaginazione era anche oggeto di discussione a casa sua, i suoi genitori volevano che Jimmy passasse meno tempo a immaginare e più tempo a impegarsi, a giocare con gli altri bambini, “loro non capiscono” pensava Jimmy “io non ho amici, io nei miei pensieri posso fare e essere ciò che voglio”, ed era così, quante volte Jimmy aveva immaginato di immergersi nelle acque più profonde, nuotare con i pesci e perchè no, riuscire a farseli amici, o incenerire con un solo schiocco delle dita Crim.
Anche adesso mentre era li seduto, la sua mente stava viaggiando chissà dove.
-Ancora fuori a spasso Jimmy?- disse una voce davanti a lui, alzò lo sgurado... era Annie.
Annie era una sua compagna di classe, aveva anche lei undici anni ed era molto carina, e questo non facilitava molto le cose a Jimmy essendo lui molto timido.
-No, sto poco bene- rispose alla sua domanda.
-Ah si? E come mai non sei in infermeria?- dssè lei con voce ironica.
-Ehm bhe...- Jimmy stava pensando a una scusa plausibile.
-Stai tranquillo, anche a me non piacciono molto le lezioni di Crim.- disse Annie avvicinandosi alla porta della loro classe, -Non dirò nulla, ma forse ti conviene non stare a spasso per i corridoi, potrebbero vederti.- detto questo entrò nella classe.
A Jimmy Annie piaceva moltissimo, e come poteva non piacergli, era sempre gentile con lui, molte volte si sedeva vicino a lui nella ricreazione, e parlavano per tutto il tempo, o almeno lei parlava, perchè Jimmy per via della sua timidezza riusciva solo a dirgli poche parole prima che essa prevalesse su di lui.
Jimmy si avvicinò alla finestra e mentre guardava il cortile esterno pensò “perchè non posso essere un guerriero come quello nei racconti? Potrei essere sempre coraggioso e non aver timidezza o paura, salvare principesse in pericolo e vivere meravigliose avventure.” ma sapeva che questo succedeva solo nei racconti che leggeva nei libri prima di dormire.
E mentre Jimmy fantasticava su come sarebbe stato vivere quelle avventure, vide qalcosa, qualcosa che sembrava al quanto fuori posto dove si trovava.
In mezzo al prato tra l’erba, qualcosa luccicava al sole.
Incuriosito Jimmy uscì fuori dalla porta sul retro assicurandosi di non essere visto, si avvicinò a quel scintillio allungò una mano per prenderlo e tornò subito all’interno della scuola.
Andò nei bagni e chiuse la porta, si portò le mani vicino al viso e le aprì lentamente... era una moneta d’oro.
“Una moneta d’oro?” pensò Jimmy “Da dove è sbucata? Chi poteva mai averla persa?”
Ma non aveva il tempo di farsi altre domande, la campanella stava suonando era ora di tornare a casa.