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Autore: RoloChan105    22/04/2014    11 recensioni
"Quanto vorrei riuscire a zittire le tue labbra unendole alle mie.
Qualcosa non va, non sei lo Zoro di sempre, sei diverso. Se non ti avessi davanti a me, direi che sei sull'orlo di una crisi di pianto."
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Feeling you


Il suono delle pistole e delle spade che cozzano tra di loro sembra come attutito.

Non sento più quei rumori, solo l'assordante e frenetico battito del mio cuore. Il tempo sembra andare a rilento e l'aria afosa di cui mi lamentavo non appena eravamo sbarcati, sembra essere scomparsa. Dei malsani brividi freddi attraversano il mio corpo, rendendomi quasi apatica.

È una sensazione strana, mai provata.

Dovrei sentire calore, scoppiare di vita nell'essere tra le tue braccia, ma non ci riesco.

Vedo le tue labbra che convulse, scandiscono bene il mio nome.

Non sento la tua voce, non riesco a sentire niente.

I tuoi occhi che tanto amo sembrano così preoccupati...tu sembri preoccupato, quasi distrutto.

Non capisco, non ne ho la forza.

Vorrei riuscire a smuovere le labbra e parlarti, dirti “Zoro, alza la voce”, ma tutto sembra costarmi un dispendio di energie enorme.

Anche il solo sbattere gli occhi è difficoltoso per me.

L'unica cosa che posso fare è vederti, osservarti e cercare di capire.

Le tue spade sono gettate a terra, sporche di sangue e fango. Avrai un gran da fare dopo nel pulirle e lucidarle alla perfezione.

Ti vedo sai, ti osservo, so quanto per te siano preziose. Un tesoro, una promessa, qualcosa di più forse.

Ti avvicini, digrigni i denti e cauto, mi passi una mano tra i capelli accarezzandomi con delicatezza la nuca. Non è da te, tutto questo, non è sicuramente da te.

Quanto vorrei riuscire a zittire le tue labbra unendole alle mie.

Qualcosa non va, non sei lo Zoro di sempre, sei diverso. Se non ti avessi davanti a me, direi che sei sull'orlo di una crisi di pianto.

Alzi la mano libera e la posi sul mio petto.

Se ne avessi le forze, ti prenderei a sberle, ma nemmeno quel contatto così intimo riesce a infondermi calore. Qualcosa di appiccicoso imbratta le tue mani, tingendole di un rosso scuro. Ti guardi attorno, muovi ancora le labbra e finalmente, riesco a comprendere i tuoi gesti: sto morendo...e tu, stai cercando ancora una volta di salvarmi.

Con questa consapevolezza, sento gli occhi riempirsi di lacrime e il petto, iniziare a dolermi.

Ho così paura...

Non voglio morire...

Ho ancora tante cose da fare, il mio sogno da realizzare...

Ti chini con il volto stampandomi dei leggeri baci sulla fronte. Parli ancora e io, non riesco a sentirti.

Che cosa starai dicendo?

Non so che darei per saperlo...




-Non lasciarmi-Ripeto come una nenia ormai da un paio di minuti. Ti stringo forte a me, sentendomi inutile per la prima volta in vita mia.

Non è vero quello che sta accadendo.

È tutta una bugia, una menzogna.

Una terribile fandonia!

Non può essere capitato a te. Perchè non a me? Perchè?!

Non sai cosa darei Nami, per invertire le nostre posizioni. Sarei onorato di dare la vita per la tua salvezza. Per quanto il mio sogno sia grande, tu sei ancora più importante.

Sono stato stupido, un emerito idiota.

Mi sono accorto solo ora di questi sentimenti quando potrebbe essere troppo tardi.

-Nami!- Ti vedo piangere e le lacrime, si mischiano al sangue che lento, scende dalla tua bocca.

Hai paura, lo posso comprendere. Molte volte ho visto questa espressione sul volto della gente che hanno visto la fine per mano mia.

-Nami- Non lasciarmi.

Non abbandonarmi... Non ora.

Ti bacio la fronte più e più volte cercando di nascondere le lacrime che senza controllo scendono crudeli dai miei occhi.

Chopper è troppo lontano, tutti sono troppo lontani. Non sentono la mia voce, nessuno la ode più.

Non puoi morire Nami...

Non così, non tra le mie braccia.

Sento il calore del tuo corpo abbandonarmi, raffreddarsi poco a poco e la tua vita scorrere via.

Non posso sopportare un dolore così grande di nuovo.

Non senza di te.

La mia guida.

La mia meta.

La donna che amo...

-Zo...-



-Zo...-Dischiudo le labbra. È doloroso, terribile, una vera agonia.

Ma non posso non farlo.

Non posso privarmi di un tale sollievo. Lo ripeto mentalmente: Zoro, Zoro, Zoro!

Voglio che mi guardi, che tu sia con me.

Ormai è giunta la mia fine, non posso più rimandarla. Lo capisco, lo comprendo.

Sono felice che tu sia con me, non ho il rimpianto di non averti visto un ultima volta. Ho così tante cose da dirti: il classico “ti amo”, molte raccomandazioni e l'essere forte.

Lo sei stato per anni, sei la mia colonna portante. Quella colonna che non mi faceva piegare, che mi rendeva sicura, perchè sapevo che eri con me.

Prenditi cura di Rufy, guidalo. Realizza il suo sogno e...anche il mio.

Raggiungi il tesoro.




Mi fissi e in quello sguardo colgo mille parole.

Sentimenti ricambiati, parole non dette.

Mi odio, mi detesto.

Avrei voluto capirlo prima.

Con dolore, ti osservo andartene, librarti in cielo tra le mie braccia.

I tuoi occhi si chiudono, il tuo corpo si raffredda e i rumori tutt'attorno tornano assordanti.

Rimango immobile a osservarti: hai un espressione serena.

Nami...oh Nami!

Ti stringo con forza tra le mie braccia e urlo.

Urlo come una bestia assetata di sangue.

Urlo di dolore della perdita a me più grande.

Urlo.

E tutti finalmente, riescono a sentirmi.




Non ho mai pianto per una storia da me scritta.

Questa idea mi è sorta prima di spegnere il pc e cogliendo l'ispirazione, l'ho trascritta immediatamente.

Non è un capolavoro, ma sono sorpresa che il mio cervello possa partorire idee così alle 11 di sera.

Il tema della morte di uno dei due è stato già scritto più e più volte, ma volevo renderlo un po' differente. Ho giocato molto sulla parola “sentire” sia per l'udire, che nel comprendere i sentimenti.

Insomma...lo zonami non è morto ( anche se detto in questa fic fa ridere!)

La dedico a Place.

Non scoraggiarti.

Una zonami lo resta per sempre.

   
 
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