Dolore, quella cosa che strazia il corpo. (Demenziale)
 
Sento di nuovo quella cosa. La cosa che ho sentito solo una volta prima d'ora.
Dolore.
Un dolore atroce.
Nessuno mi aveva mai fatto tanto male.
Bellatrix, forse.
Certo, Rose aveva fatto di peggio quando era uscita dal mio utero, ma ci andava vicino.
La donna mi guardò con un'espressione che mi sembrò a dir poco sadica.
"Si prepari, signora Weasley."
Prepararmi?
Non avrei mai stata pronta a tutto quel dolore.
"Granger." sputai a denti stretti, mentre avvertivo la prima parte della tortura avere inizio.
"Granger?" chiese l'avvoltoio, allontanandosi per un istante dalla sua occupazione.
"Ho mantenuto il cognome da nubile."
Pregai che facesse in fretta.
Con una scrollata di spalle -un cognome non l'avrebbe certo distratta dal compito per cui era pagata- si rimise all'opera.
L'ansia mi mangiava, l'attesa del patimento mi faceva soffrire più dell'azione stessa.
Il momento mi colse impreparata e non riuscii a frenare un urlo, che riecheggiò nella stanza bianca.
L'avvoltoio si chinò su di me, con un sorriso di chi la sa lunga.
"Prima volta che fa la ceretta all'inguine, vero?"
 
 
Dolore, quella cosa che strazia la mente. (Drammatico)
 
Sento di nuovo quella cosa. La cosa che ho sentito solo una volta prima d'ora.
Il desiderio di uccidere qualcuno.
Solo che questa volta non c'é Voldemort a possedermi, non ho scuse per questo folle desiderio che mi strazia il cuore e mi fa prudere le mani.
Vorrei alzare la bacchetta e so che questa volta la Maledizione Senza Perdono non fallirebbe. Non fallirebbe perché il mio desiderio é reale, lo voglio davvero.
Voglio vederli entrambi morti al suolo, riversi su loro stessi, nei loro liquami putridi.
Desidero che entrambi cessino di respirare la mia aria, di soffocare il mio cuore.
Desidero che mia moglie e il suo amante muoiano.
E desidero che sia per mano mia.
Invece volto le spalle a questa idilliaca scena, lasciando Ginny alle sue lussurie.
Come hai potuto?