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Autore: treautunni_    23/04/2014    3 recensioni
E Calum rimane lì, fermo ancora per qualche secondo perché quella ragazza è davvero bella, ma è pur sempre una sconosciuta, una sconosciuta che non rivedrà mai. E poi Calum non è sentimentale, lui è un duro, lui è freddo e distante.
E Lena si allontana velocemente, il cuore che le batte forte e le mani che le tremano. Quel ragazzo è bello, molto bello e le ha fatto uno strano effetto allo stomaco sentire la sua pelle entrare in contatto con quella di lui. È bello sì, ma è pur sempre uno sconosciuto, uno sconosciuto che non rivedrà più. E poi Lena non è sentimentale, lei è una forte, fredda e distante.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calum Hood, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Forti,freddi e distanti.'
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Capitolo uno
 
 
 
Calum Hood potrebbe essere tranquillamente definito un bel ragazzo, i lineamenti marcati sul suo volto e l’aria da duro lo rendono ancora più affascinante. È il tipo da skinny jeans, canotte di band conosciute da pochi e camicie a quadri allacciate in vita. Lui, Luke, Michael e Ashton sono indubbiamente belli, l’uno diverso dall’altro, è vero, ma tutti e quattro belli a modo loro. Luke, col sorriso da bambino a incorniciargli il volto, capelli biondo cenere e occhi in cui annegare. Michael, stravagante forse, ma dagli occhi profondi e dal sorriso dolce e poi c’è Ashton. Ashton, quello delle bandane a trattenere i capelli del colore del sole e le fossette a renderlo ancora più dolce di quanto non sia già. E loro lo sanno, di essere belli, ma non ostentano proprio nulla. Sono timidi loro e l’aria da duri c’è, è vero ma chi sa se non nasconde altro.
 
 
 
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Calum Thomas Hood cammina lentamente, affiancato da Luke Hemmings, in direzione di quell’edificio che è costretto a frequentare ogni mattina –più o meno- se non fosse per le rare volte in cui decide di prendersi una pausa e fare un giro col suo migliore amico “evitando” una giornata di scuola e cinque ore di lezione che aumentano soltanto la sua voglia di non prendere il diploma e trasferirsi lontano da Sydney. Poi però ci ripensa perché ama Sydney e non lascerebbe quella città per nulla al mondo e poi c’è Luke e dove lo trova più un amico così? E Ashton e Michael? No, non potrebbe proprio andare via. Così, con passo strascicato, si dirige verso la porta d’ingresso del Norwest Christian College, ancora troppo assonnato per dire qualcosa e ancora impreparato per la lezione di chimica che ha alla prima ora.
 
 
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- Hood, noto con piacere che stamattina ci ha degnato della sua presenza-, starnazza la professoressa Wilson e lui è costretto ad alzare il viso verso di lei e ad annuire sbuffando. Quella vecchia zitella –come la chiama Luke - non la può proprio vedere e lo stesso vale per la donna che s’innervosisce solo alla vista del viso del moro. E dopo questa breve frecciatina la professoressa si avvicina alla lavagna, fa strisciare il gesso sulla superficie e inizia a scrivere delle equazioni chimiche che in seguito dovranno essere bilanciate dallo sfortunato ragazzo che verrà interrogato e Calum prega non sia lui perché ieri il libro di chimica non l’ha nemmeno aperto, troppo impegnato a suonare il basso con Michael. Ma – Hood, illuminaci con le tue capacità e bilancia queste equazioni- squittisce la donna e Calum ha appena capito che oggi non è proprio la sua giornata.
 
Il moro esce dal laboratorio di chimica mezzora dopo e subito si avvicina a Luke, troppo impegnato a parlare con Ashton per accorgersi del suo arrivo, gli posa una mano sulla spalla e batte un cinque al batterista. Si guarda intorno e- Michael dov’è?- chiede subito dopo e – Credo sia uscito prima, doveva fare una cosa, non mi ha detto altro.- risponde Luke distrattamente. Calum non sa cosa stia combinando Michael ma una vaga idea ce l’ha e sa che presto dovrà intervenire. Neanche dieci minuti dopo sente il cellulare vibrare nella tasca dei suoi skinny jeans neri e – Cal, avrei bisogno di te. Oxford Street, 34- legge ed ha già preso la tracolla, diretto verso il centro di Sydney.
È fermo alla fermata del tram, fino ad Oxford Street non può arrivarci a piedi, è dall’altra parte di Sydney e stamattina non ha nemmeno preso la moto per andare a scuola, ha preferito fare quattro passi con Luke per parlare un po’. Luke è strano e Calum capisce al volo quando ha qualcosa che non va, sospetta ci sia sotto una ragazza, ma tanto dopo passerà da Luke e se lo farà dire quello che gli passa per la testa.
Il tram arriva dopo una quindicina di minuti e lui entra, trovando posto poco dopo tra un’anziana signora e una ragazza sulla ventina che non smette di guardarlo. Odia tutto questo, il tram, la puzza dovuta a tutta quella gente ammassata in uno spazio così piccolo e la ragazza che continua a fissarlo. Sbuffa Calum e ringrazia che la sua fermata sia arrivata e che lui possa scendere. Perché Calum lo si conosce per la sua calma onnipresente, ma è sicuro che avrebbe dato di escandescenza di lì a poco se non fosse sceso da quel mezzo di trasporto entro pochi minuti.
 
Il moro si dirige con calma verso il luogo scrittogli dall’amico e quando arriva, nota una grande insegna , Train recita e  -bel nome- pensa Calum ironico ridendo e dirigendosi all’interno subito dopo aver notato dalla vetrina i capelli bicolore di Michael. Entra facendo tintinnare il campanello posto sulla porta e si dirige verso il tavolo, dove Michael sta nervosamente ticchettando le dita. È nervoso, si vede lontano un miglio e Calum sa anche il perché o meglio sospetta il motivo di tanto nervosismo. – Cal, lei è così… così… - si ferma Michael sbuffando nervoso e – Così cosa Mickey? Okay è indubbiamente una bella ragazza ma non vedo perché tu debba essere così nervoso. Che ne è stato del Michael che conosco io?- dice il moro e prima che l’amico possa dire qualcosa – e lo so che le stai dietro da anni ma sono anche sicuro che andrà bene.- gli dice. E Michael lo ringrazia silenziosamente con un semplice sguardo che vale più di cento parole e- ora è meglio che vada, suppongo che Lila stia per arrivare e non è il caso che io stia qui- dice e sorride all’amico come a incoraggiarlo nuovamente e in seguito va via, lasciando qualche dollaro sul tavolo per pagare il caffè appena bevuto.
 
 
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Lena Warder cammina lentamente, con le cuffiette nelle orecchie e le converse ai piedi. Dovrebbe essere a casa in questo momento, le lezioni sono finite da un pezzo ma lei ha voglia di una tazza di te e sa che solo al “Train” può trovare ciò che desidera. Anne l’ha salutata qualche minuto prima, doveva correre in biblioteca per finire il progetto di storia per il giorno dopo. Fortuna che Lena ha completato quel progetto la settimana scorsa soprattutto grazie all’aiuto di Harold, suo migliore amico ma soprattutto “cervellone” del gruppo. Prende il cellulare Lena, e vorrebbe tanto scrivere un messaggio a sua mamma per avvertirla del ritardo che sta per fare ma poi sente il suo petto scontrarsi con qualcosa di duro, alza gli occhi e ne incontra un paio scuri e- Scusami, non ti ho vista- e- lo so che non mi hai vista, non credo che tu vada a sbattere contro chiunque faccia la tua stessa strada di proposito- risponde lei con una punta di acidità. E Calum la guarda, è davvero bella, stretta in quel paio di skinny jeans chiari e in quella canotta bianca con i capelli neri a toccarle le spalle. E Calum non fa in tempo a dire altro perché lei è già andata via e lui non se n’era neanche accorto fino a qualche secondo prima.
 
E Calum rimane lì, fermo ancora per qualche secondo perché quella ragazza è davvero bella, ma è pur sempre una sconosciuta, una sconosciuta che non rivedrà mai. E poi Calum non è sentimentale, lui è un duro, lui è freddo e distante.
 
E Lena si allontana velocemente, il cuore che le batte forte e le mani che le tremano. Quel ragazzo è bello, molto bello e le ha fatto uno strano effetto allo stomaco sentire la sua pelle entrare in contatto con quella di lui. È bello sì, ma è pur sempre uno sconosciuto, uno sconosciuto che non rivedrà più. E poi Lena non è sentimentale, lei è una forte, fredda e distante.

 
 
 
Sera a tutti <3
So di avere già una long in corso su Luke ma oggi mi sentivo ispirata ed ho scritto il primo capitolo di questa nuova long. Ringrazio Bunnys per avermi dato l’idea e per leggere ciò che scrivo. Grazie davvero per tutto , spero tanto che questo primo capitolo (e la storia) ti piaccia :)
 
Ringrazio anche tutti coloro che sono arrivati sino alla fine ed hanno letto <3 Grazie davvero, significa molto per me. Mi farebbe piacere leggere cosa ne pensate della storia, se avete qualche consiglio o volete dirmi qualcosa <3
 
La long si basa su una mia OS:  'What I like about you' , se vi va, cliccate sul titolo per leggerla. <3
 
Poi se vi va la long su Luke si chiama "The only reason" :) <3  
Per qualunque cosa contattatemi su efp.
A presto
 
Grazie ancora
 
Yeli_

 
  
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