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Autore: xcliffordsmile    23/04/2014    13 recensioni
“E mi mancava quella persona perché era l’unica che colmava i miei vuoti, l’unica che uccidesse i miei demoni. L’unico che mi ricordava che io ero viva, l’unico che mi faceva vivere. L’unica forza, l’unica speranza. L’unica ancora di salvezza su cui aggrapparmi quando stavo per cadere.”
***
Tratto dal testo:
Tutti dicono: ‘l’amore è bello.’
Io, invece dico che l’amore fa soffrire. L’amore è bugiardo.
Tutti dicono: ‘l’amore fa sognare.’
Io, invece dico che l’amore li distrugge i sogni.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                      I miss you.
 
 
Where are you and I'm so sorry
I cannot sleep, I cannot dream tonight
I need somebody and always
[…] 
Don't waste your time on me you're already
The voice inside my head
I miss you, I miss you
I miss you, I miss you.
 
“E mi mancava quella persona perché era l’unica che colmava i miei vuoti, l’unica che uccidesse i miei demoni. L’unica che mi ricordava che io ero viva, l’unica che mi faceva vivere. L’unica forza, l’unica speranza. L’unica ancora di salvezza su cui aggrapparmi quando stavo per cadere.”
 -lacrimesorrisi- on Tumblr
 

 
 
Harry quel giorno era vuoto, era tornato nella sua città natale per le vacanze della band, era distrutto. Guardava il cielo sulla finestra di casa, era stato costretto a far trasferire la famiglia in un’ altra abitazione, era già troppo subire i ricordi che emanava quella città non poteva subire anche le urla delle fan. Voleva urlare, voleva sfogarsi contro il muro, voleva prendere a pugni un sacco da box ma preferì stare calmo a fissare il cielo. Il cielo colorato come le sue iridi azzurre, il cielo d’estate, solare come il suo sorriso. Quando pioveva le ricordava le sue lacrime, quando nevicava le ricordava la sua freddezza quando era arrabbiata.
Sky.
Sky.
Sky.
Harry si ritrovò a chiudere le tende lasciando che l’unico spiraglio di luce se ne andasse dalla stanza. Il  campanello della casa suonò facendo chiudere gli occhi a Harry, aveva voglia di aprire la porta e picchiare chiunque ci fosse fuori. Strinse i pugni e lasciò perdere l’idea, quando si calmò corse verso la porta e guardò nel buco della porta. Il postino, aprì la porta
“C’è posta?” Domandò al postino che annuì frugando nel suo borsone.
“Queste sono le fatture di Anne Cox.” Gli porse le bollette “ Questi sono gli articoli di Robin.” gli porse alcune riviste di una pellicola trasparente. Harry stava per chiudere la porta ma la voce del postino lo fermò. “E questa lettera è per lei signorino Styles. E’ molto vecchia, stava nella sua vecchia casa.” Annuì senza aprire bocca, prese la lettera osservandola nelle mie mani prima di chiudere la porta.  Posò tutto sul tavolo della cucina tranne la lettera; quella giaceva tra le sue mani e aspettava di essere letta. Harry l’aprì lentamente mentre si sedette sulla prima sedia che gli capitava. E lesse, lesse sentendosi la gola secca, lesse assimilando ogni parola. Lesse:
 
 Caro Harry-
Tutti dicono: ‘l’amore è bello.’
Io, invece dico che l’amore fa soffrire. L’amore è bugiardo.
Tutti dicono: ‘l’amore fa sognare.’
Io, invece dico che l’amore li distrugge i sogni.
Si perché tu hai distrutto i miei sogni. Sembra stupido, ma io credevo ai tuoi “ti amo” credevo a quando mi accarezzavi il volto e mi sussurravi : “Non ti abbandonerò mai.”
Eppure l’hai fatto. Te ne sei andato a realizzare i tuoi sogni e hai distrutto i miei.
Hai istrutto il sogno del mio futuro insieme a te. Si, perché io ci credevo eppure ero una completa stupida.
Ricordo ancora il tuo ultimo sorriso prima di andartene da Holmes Chapel, mi guardasti negli occhi e facemmo quella promessa:
 
“Prometti di aspettarmi, prometti che quando tornerò tu sarai qui, prometti di amarmi sempre e io farò lo stesso.”
“Te lo prometto.”
 
Ti vedevo ogni giorno alla televisione, vedevo i tuoi sorrisi e lì mi resi conto che ti stavo perdendo, stavo perdendo una parte di me. Ora non so perché ti sto scrivendo e non so neanche se leggerai questa lettera ma volevo sfogare il mio odio verso di te. Si, perché io ho imparato a odiarti e allo stesso tempo ho imparato a convincere me stessa ad odiarti.
 Ti odio, ti odio, ti odio, ti odio.
Solo ora capisco che non mi ero innamorata di te... Non mi sono  innamorata del ragazzo che va a tutte le feste importanti, mi ero innamorata del ragazzo che preferiva stare a casa a leggere il sabato sera, non mi ero innamorata del ragazzo che sul palco è sicuro di se, mi ero innamorata del ragazzo che era nervoso ogni volta che doveva esibirsi con la sua piccola band.
Infatti, io non mi sono  innamorata di te, mi sono innamorata dell’immagine che avevo di te. Tu sei cambiato e io non sono innamorata di questo ragazzo famoso, io mi sono innamorata del ragazzino timido e insicuro.
Io non mi sono innamorata di Harry Styles, io mi sono innamorata di Harry, semplicemente Harry.
 
20102013 .Sky.-
 
 
Sky
Sky
Sky
Sky
Questo ripeteva la sua testa, la paura di risentire quel nome, la paura di sentire che aveva sofferto tanto quanto lui, aveva paura di tornare da lei e scoprire che magari non era stata fedele alla promessa. Aveva paura di tornare e scoprire che l’aveva dimenticato, aveva paura di tornare e vederla felice con un altro. Preferì lasciarsi cambiare dalla vita che aveva intorno, preferì fingere con tutti e con tutto. Una lacrima scese lungo le sue guance, Harry si diede dello stupido mentale, aveva pianto, ‘solo i deboli piangono.’ Si ripeteva eppure tre anni fa avrebbe pianto anche per ore senza farsi nessun pregiudizio mentale. Sky aveva ragione, era cambiato. Ma a lui mancava la sua Sky, a lui mancava quel sorriso debole accendere le sue giornate. Non sapeva che emozioni stava provando ora- ‘Harry Styles non amava, non più’- eppure il cuore gli martellava in petto prosciugando il suo essere, gli martellava così forte che dovette mettersi una mano sul cuore per riuscire a respirare regolarmente.
 
***
 
Erano passati tre giorni da quando Harry aveva letto quella lettera eppure la stava leggendo ancora.  Voleva soffrire, soffrire per tutto il male che aveva fatto a Sky e ci stava riuscendo: ogni volta che leggeva quel pezzo di carta si sentiva un vuoto allo stomaco, non riusciva a respirar. Era seduto sotto l’albero nel centro di Holmes Chapel, era ai piedi del fiume dove aveva dato il primo bacio, dove aveva baciato Sky.  Quel posto era cambiato, era più triste, le foglie dall’albero erano secche, i fiori che ricoprivano l’erba erano appassiti. Era come se tutto quello che legava il loro amore si fosse distrutto insieme a loro. Harry non si spiegava il perché del vuoto nel suo stomaco. Quel vuoto non era fame era qualcosa che lo consumava, qualcosa di pesante da portare dentro. Stava male da tre giorni anzi stava male da tre anni e mezzo ma in quel momento era come se il mondo gli fosse crollato addosso. Harry si alzò dal posto, era distrutto e aveva bisogno di una doccia fredda, il suo cuore gridava di andare a cercarla mentre il cervello gli diceva di stare fermo e si sa Harry Styles sceglie sempre il cervello al cuore. Una lacrima scese lungo le guance di Harry, lui subito l’asciugò ma non poteva fermare la tempesta che stava scorrendo dai suoi occhi.
 
Sky pov. (terza persona)
 
 
Sky odiava quel parco, odiava i ricordi che emanava. Sky odiava quell’albero ma non poteva fare a meno di andarci. Si sedette dal lato opposto dell’albero, guardava le persone, guardava la normalità del mondo. Era così felice così colorato, invece lei si sentiva bianca, senza emozioni, l’unica che avesse mai provato era andata via insieme al suo creatore.
L’amore.
Ma quell’emozione non era tanto bella come se l’ha immaginava, l’amore distruggeva le persone, le uccideva piano piano come il peggiore dei killer.
Sky sentì dei rumori, le parve d udire dei singhiozzi. Si guardò intorno in cerca di risposte ma vedeva solo facce sorridenti. Chiuse gli occhi per trovare un po’ di pace, ma subito questa venne interrotta.
“Basta, basta, basta.” Una voce rotta dal pianto la fece sobbalzare. “Basta.” Urlò questa volta la voce che apparteneva probabilmente a un uomo. Subito capì che la voce non era poco distante da lei e proveniva dalla parte opposta dell’albero. Rimase immobile per cercare di non fare rumore ma il suo piede sinistro venne premuto su un ramo involontariamente. Sky si maledisse mentalmente per il rumore che aveva procurato. “Chi sei?” Domandò la stessa voce spezzata dalle lacrime, era così roca che da farle venire i brividi.
“Scusami, non sapevo che ci fosse qualcuno qui, ora vado.” Disse la ragazza alzandosi velocemente dal posto.
“Non ti preoccupare ora me ne vado io.” Ripulì la gonna da i fili d’erba che erano caduti su di essa e non fece in tempo ad alzare il capo  che una figura alta si ritrovò dinanzi a lei. Quando alzò la testa per scoprire chi fosse se ne pentì subito. Indietreggiò fino ad appoggiarsi all’albero.
“S-Sky.” Disse. La sua faccia era contornata dalle lacrime seccate e dal naso rosso mentre la sua voce era così roca da mettere i brividi. Mise una mano sul cuore per cercare di recuperare i battiti. Aveva paura di incontrarlo, paura di rivivere le stesse emozioni, aveva paura di distruggersi ancora di più. Ce riaprì gli occhi un paio di volte sperando che fosse un sogno ma invece non lo era, era la realtà, la dura realtà.
Tu..” Non riusciva a parlare, forse preferiva scrivere come aveva fatto con quella lettera, era un modo da codardi ma aveva paura di questo, di lui. “Che ci fai qui?” Domandò corrugando la fronte per non piangere, sentiva il groppo in gola soffocarla.
“Sky io posso..”
“Spiegarmi? Spiegarmi cosa? Ho già capito tutto, Harry.” Prese una pausa mentre osservava l’espressione del riccio difronte a lei. Prese tutta la forza che aveva e cominciò a parlare. “Hai scoperto qualcosa di più grande, la fama. Io non sono niente rispetto alla fama, rispetto a quelle modelle con cui avvolte ti vedo in prima pagina, non sono niente. E per questo che ho capito, non devi spiegarmi nulla.” Mentre parlava delle lacrime solcarono lungo le sue guance, avvolte la verità faceva male e faceva più male rivelarla  a se stessi.
Sky odiava la verità, preferiva le bugie come quella che Harry le disse prima di andare a Xfactor, quella era stata la bugia più bella che le avessero mai detto.
Harry strinse gli occhi come se stesse per piangere di nuovo e infatti delle lacrime solcarono dai suoi occhi rigando le sue guance.
“Sky, ascoltami.”
“No Harry, è troppo tardi.” E mentre si stava girando la mano di Harry afferrò il suo polso.
Ti chiedo solo un minuto, per favore, dopo potrai anche non rivedermi per il resto della vita.” Ma Sky voleva rivederlo, lo voleva ma sapeva che era sbagliato  volerlo. Sky annuì a bassa voce.
“Sky guardami negli occhi.” E lei lo fece, guardò nei suoi smeraldi colmi di lacrime, temeva quegli occhi, temeva l’effetto che facevano su di lei. “Fai bene.” Disse solo.
“A fare cosa?” Domandò.
“Ad odiarmi. Anche io mi odio, mi odio per averti fatto del male, e mi odio perché mi sto distruggendo giorno per giorno.” Strinse i denti e continuò “Mi odio perché ero un codardo, anzi sono un codardo. Non avevo il coraggio di tornare a Holmes Chappel e vederti felice con un altro. Mi odio perché dopo aver letto quella lettera  dovevo cercarti invece di mettermi a piangere per giorni, come stavo facendo dietro quell’albero.” Il groppo in gola salì lungo la gola di Sky. Le lacrime sulle guance di Harry non aiutavano, voleva abbracciarlo, ne aveva bisogno. Ma era sbagliato, sbagliato, sbagliato.
Harry riaprì gli occhi che aveva chiuso per un po’ e continuò: “Non posso più andare avanti così, Sky. Pensavo di averti dimenticato ma ogni volta  che guardo il cielo ripenso a te. Hai ragione, sono cambiato, sono l’individuo peggiore sulla faccia della terra. Pensavo che la fama mi avrebbe fatto dimenticare te ma non ci è riuscita, nessuno ci è riuscito. Mi manchi.”
Rimase ferma a guardarlo mentre le parlava, chiuse gli occhi per non piangere ma ormai era troppo tardi. Il silenzio calò tra loro, si sentivano solo il suono dei loro singhiozzi. Sembravano dei bambini a cui avevano strappato le proprie caramelle.
“Harry per favore abbracciami.” Ne aveva bisogno, aveva bisogno dio sentire quel calore che quasi aveva dimenticato, aveva bisogno di sentire sulla sua pelle quanto era cambiato, aveva bisogno di sapere quanto forte riusciva ad abbracciarla, voleva sapere quanto importante fosse per lui. Harry si avvicinò tremante e strinse il suo corpo contro il suo, così forte da che Sky si sentì in equilibrio, per tanto tempo aveva camminato su una corda senza un appiglio e invece ora si sentì sorretta, lui era la sua ancora, la sua ancora di salvezza e solo ora se ne era accorta. Si sentiva protetta, e amata… “Anche tu mi sei mancato.”
 
 
Non potevano più pressare i loro sentimenti, non potevano più morire sapendo che il motivo della loro vita  lo avevano difronte a loro. Loro due si salvavano a vicenda, si completavano come un pezzo di un puzzle.
Entrambi si  avvicinarono tremanti, avevano paura di sbagliare di nuovo. Paura di soffrire ancora di più di quanto abbiano fatto in questi due anni, paura di vivere.
I loro nasi si sfiorarono, il loro respiro era accelerato e i loro cuori stavano impazzendo.
Le loro labbra vennero a contatto, così morbide, quasi avevano dimenticato cosa si provasse a baciare la persona amata, quasi avevano dimenticato come si baciasse, perché quello non era un bacio come gli altri, Harry desiderava quel bacio per vivere, Sky desiderava quel bacio per ritornare ad essere felice.
Muovevano le labbra uno contro l’altra, avevano troppa fame di loro stessi , troppa paura di staccare il bacio e scoprire che era uno stupido sogno. Ma quello non era un sogno, no perché Sky aveva sognato troppo in questi due anni e ora sapeva distinguere la finzione con la realtà.
Le labbra di Sky si schiusero lasciando entrare la lingua sicura di Harry. Le loro lingue si rincorrevano, troppo affamate, sono state troppo impazienti di ritrovarsi.
 
 
 
 
HI I’M HERE

 
Eccomi qui ragazze, questa è la mia nuova OS. Verde. In questo periodo ho iniziato molte nuove storie e quindi non potevo scrivere una Long ma un giorno stavo sentendo “i miss you” (cover by 5sos) ho pensato di scrivere una trama del genere e dalla trama sviluppare poi la storia. Bhe la  storia mi soddisfa molto. E’ la mia prima OS. Verde quindi vi chiedo di essere clementi.
In questa storia ho voluto descrivere la vita di Harry nel modo più somigliante alla sua vita reale, e aggiungere un tema importante “ la  fama” si perché ad alcune persone la fama da alla testa (non nel caso di Harry) ma mi sono ispirata a questa come trama.

 
   
 
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