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Autore: La Mutaforma    23/04/2014    0 recensioni
I suoi grandi occhi si voltavano ovunque. Stai cercando la mamma?, avrebbe potuto chiedergli.
Sakazaki Yuuya sembrava sempre sul punto di piangere, ma non lo faceva mai.
Lo ringraziava; le mani di Leone erano più abituate a sparare, che a maneggiare fazzoletti.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Yuuya Sakazaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Leone gli indicò con un cenno della testa il bersaglio.
“Colpiscilo”
“Devo proprio?”
“Devi”
“Al centro?”
“Al centro preciso”
“E se lo prendo di lato?”
“Mira al centro”
Il ragazzino abbassò la pistola, arrendevole. “Non ci riesco. È troppo pesante per me”
Che inutile moccioso. Ma perché mai si era preso la briga di addestrarlo? Non aveva mai addestrato le reclute; non si era mai nemmeno interessato.
Gli rimise le dita intorno all’impugnatura. “Mira al centro di quel cazzo di bersaglio”
Era un ragazzino spaventato. Lo guardava con quegli occhi liquidi, blu, e sembrava sempre sul punto di piangere.
Lo sparo interruppe i suoi pensieri, attirati magneticamente dal nuovo buco nel muro, a mezzo metro dal bersaglio rimasto illeso.
 
Sakazaki Yuuya, il bambino venuto dall’altra parte del mondo. Non gli aveva neppure chiesto com’era la città che aveva lasciato. Probabilmente nella sua vecchia casa aveva una pistola a pallini con cui si divertiva di più.
“Tieni” gli aveva detto, porgendogli il telefono. Sakazaki lo aveva guardato con occhi spersi.
“Puoi telefonare la tua famiglia”
Aveva respinto il cellulare con la mano troppo piccola per la pistola. “Non ho un numero da chiamare”
I suoi grandi occhi si voltavano ovunque. Stai cercando la mamma?, avrebbe potuto chiedergli.
Sakazaki Yuuya sembrava sempre sul punto di piangere, ma non lo faceva mai.
Lo ringraziava; le mani di Leone erano più abituate a sparare, che a maneggiare fazzoletti.
 
Gli sistemò la pistola tra le mani e gli spinse i capelli dietro l’orecchio.
“Fissa quel maledetto bersaglio. E pensa a quel bastardo che ha ucciso tuo padre”
Le sue dita si strinsero sul calcio della pistola. Ma esitarono.
“Pensa alla faccia di quello schifoso bastardo che ride di te! Glielo lasceresti fare? Codardo!”
Continuò ad urlargli contro; come solo sapeva fare, come avevano sempre fatto con lui.
Il buco sul bersaglio si aprì chiaro e nitido, così profondo che avrebbe potuto affogarci dentro.
“Io non sono un codardo”
Disse, e fece più rumore dello sparo.
 
“In Francia, ho una mamma e un fratellino. Mi manca tanto, sai? Il mio fratellino. Però hanno detto che non posso telefonargli”
Yuuya faceva oscillare la tazza fumante di latte caldo. Era ancora troppo piccolo per il caffè. Ma un giorno gli avrebbe insegnato a berlo. Come tutti gli adulti.
Leone bevve dalla sua tazza di caffè e guardò lontano. Più lontano della casa nella Loira, più lontano del misterioso fratellino, più lontano del sangue nobile e quello bastardo.
Yuuya si era rivelato un bastardo; ma di quelli promettenti.
“E tu non hai una famiglia, Leone? Non hai un fratellino?”
Pensò che in fondo, avrebbe potuto fingere che si somigliassero. Anche per un po’, anche per un momento.  

 
 




La Mutaforma E' FELICE QUINDI CONDIVIDE LA SUA GIOIA:
Doveva essere per il compleanno di Yuuya, ma questa fanfic serve a festeggiare il giorno della fondazione della gloriosa sezione di Hatoful Boyfriend per cui io e Najmee abbiamo tanto faticato. Quindi, auguri a Yuuya, e a noi. 
Sono così felice. 

 
   
 
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