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Autore: Taila    18/07/2008    4 recensioni
Sorrido alle sue parole, e Naruto arrossisce prima di ricambiarlo. Poi non è più tempo per i giochetti, la voglia che ho di baciarlo sta diventando tanto impellente da farmi male: appena le mie labbra toccano le sue tutto scompare, non riesco a percepire nient’altro che lui, niente del mondo esterno riesce a penetrare la bolla dorata in cui siamo avvolti. Il tepore che mi trasmette il suo abbraccio ha il potere di calmarmi, di farmi sentire in pace con me stesso ed il resto del mondo; mi sento come se avessi finalmente afferrato il fine ultimo della mia esistenza! Ora non sono più Subaku no Gaara, per me non esiste né il passato né il futuro, solo questa meravigliosa scheggia di presente. Quando ci allontaniamo per riprendere fiato, riapro gli occhi ritrovando il suo sguardo innamorato nel mio, uno sguardo che lascio penetrare fin sotto la mia pelle per farmi invadere da tutto il suo amore; spero che Naruto possa leggere nel mio sguardo quanto io lo ami, quanto sia importante e necessario per me… Riavvicino il mio volto al suo e gli lascio un bacio veloce sulle labbra, tentandolo a ricominciare. Rapido come il lampo che ha saettato nelle sue iridi azzurre, Naruto mi stringe il volto nei palmi delle sue mani, trascinandomi verso di lui per un bacio lungo, lento, sensuale…
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Sabaku no Gaara , Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Abbiamo tutto il tempo per imparare.
Autore: Taila.
Serie: Naruto.
Genere: Romantico.
Tipo: yaoi, one-shot, pow di Gaara.
Raiting: giallo.
Pairing: Naruto Uzumachi e Subaku no Gaara.
Desclaimers: Naruto e Gaara appartengono a Masashi Kishimoto, ho scritto questa fic solo per puro divertimento.
Note: questa fic è il seguito ideale di ‘Non andare via’. Non avendo trovato altre puntate della seconda serie che potessi usare per una nuova fic su questa fantastica coppia, ho deciso quindi di utilizzare la puntata 251 come un semplice punto di partenza. Ho girato e rigirato questa fic molte volte, indecisa sul risultato: questo Gaara mi piace molto, confesso, ma ho sempre paura di non saper rispecchiare i caratteri originali dei personaggi. Volevo descrivere un Gaara che ama e desidera Naruto fino a sentire male, ma che comunque ha paura di quello che potrebbe accadere tra loro, come un salto nel buio, quindi spero che risulti comunque credibile ^^’’
Ringrazio: Alexiell e Na-Sasu-Fan per aver messo 'Non andare via' tra i loro preferiti. Ringrazio NekoRika per aver lasciato un commento: sono felice che ti sia piciuta e che anche tu ami questa coppia ^.^ Lo so che non era molto da Gaara fare la prima mossa, ma, com ho scritto nella nota, mi sono divertita a fargli fare una cosa non da lui ^.^. Spero che vi piaccia anche questa fic, di sicuro io ce l'ho messa tutta per scriverla bene ^.^. Ringrazio ancora tutti coloro che hanno letto l'altra fic e che leggeranno questa.
Non mi resta che augurarvi buona lettura, alla prossia fic ^.^


Abbiamo tutto il tempo per imparare.

Sono passati tre mesi, tre lunghi mesi senza di lui, tre mesi di solitudine profonda.
Certo avevo Temari e Kankuro al mio fianco che mi sostenevano ed aiutavano, ma era sempre come se mi mancasse qualcosa.
Una causa fra tutte l'assenza di Shukaku, il demone tasso.
Bene o male lui è stata l’unica compagnia che mi sia concesso per tanti anni, quando vivevo isolato e temuto da tutti, anche dai miei fratelli. Ogni secondo della mia esistenza avvertivo il peso della sua presenza e la sua voce irridermi dentro la testa. Ora invece per quanto cerchi di concentrarmi, al suo posto trovo solo silenzio, un silenzio inquietante e destabilizzante.
Per tutta la vita ho cercato di liberarmi del fardello che mi portavo dentro ed ora che finalmente ci sono riuscito mi sento strano…
Scuoto la testa indignato dai miei stessi pensieri. Ha ragione Kankuro: questa sensazione è dovuta solo alla novità, presto mi abituerò e nemmeno mi renderò più conto della differenza.
Eppure portare Shukaku dentro di me, mi ha causato tante e tali ferite che non credo che potranno mai cicatrizzarsi. Per troppo tempo ho bruciato nell’odio, distruggendo tutto quello che mi circondava. Solo grazie a Naruto sono potuto risorgere dalle mie cenere e ricominciare daccapo…
Naruto…
Sono due mesi che non ho più sue notizie, nell’ultima lettera che ho ricevuto, tra tutte le lamentele verso il suo nuovo compagno di squadra, mi ha informato che sarebbe partito per una missione delicata e pericolosa: avevano trovato una traccia che li avrebbe condotti da Uchiha, se fossero stati fortunati avrebbero potuto catturarlo e riportarlo a Konoha.
Nemmeno io so cosa mi abbia trattenuto dal corrergli dietro, forse solo la consapevolezza che tante persone dipendono da me ora.
Eppure quando ho letto il nome di quel traditore e quanta speranza di ritrovarlo ci fosse nascosta fra quelle poche righe, il sangue ha iniziato a ribollirmi nelle vene.
Per Naruto quel traditore è un amico importantissimo, quel fratello che non ha mai avuto, la sua unica famiglia, tra loro c’è un legame profondo, ed io dovrei capire quanto sia importante per quelli come noi che per una vita intera sono stati sempre da soli…
… Eppure questa gelosia non vuole saperne di andarsene, ma anzi si intensifica, offuscandomi il cervello, compromettendo le mie capacità di giudizio.
Punto i gomiti sul ripiano della scrivania, intreccio le dita e poggio la testa sul loro dorso; sospiro frustrato da questa incertezza, divorato dalla voglia di sapere dov’è Naruto in questo momento; voglio sapere se è riuscito a ritrovare Uchiha, se si sono nuovamente scontrati e quali ferite, fisiche e morali, abbia riportate…
Serro le palpebre e mi mordo le labbra nel tentativo di soffocare questa fitta che mi sta trapassando il petto da parte a parte. Non sopporto più questa situazione, voglio vederlo!
Sono geloso di ogni momento che hanno passato insieme, di tutte le cose che Uchiha conosce di Naruto e che io invece ignoro, di ogni sorriso che Naruto ha rivolto al suo amico, di ogni volta che ha pronunciato il suo nome, e non il mio.
Ed ho paura! Ho paura di quel loro legame così particola, fatto di affetto e rivalità, amicizia ed odio. Spesso in questi mesi mi sono chiesto cosa Naruto proverebbe nel ritrovarsi Uchiha davanti, quali sentimenti si scatenerebbero dentro di lui…
… Ho paura che un giorno Naruto possa scoprire che l’affetto che lo lega all’Uchiha è molto più profondo di quello che creda, ed allora cosa ne sarebbe di me?
Se Naruto mi lasciasse solo per seguire quel traditore, cosa ne sarebbe di me? Tornerei ad essere il Gaara di prima, violento e rabbioso, indifferente alla vita umana?
Non voglio!
Serro le palpebre e digrigno i denti nel tentativo di scacciare questa dolorosa gelosia. È una sensazione tanto irrazionale quanto potente, che mi attanaglia, mi avvolge nelle sue spire infuocate, confonde i miei pensieri e mi mozza il respiro in gola.
- Naruto!- .
Un nome che esce dalle mie labbra come un gemito, una disperata invocazione a questo silenzio che invade il mio studio.
- Dimmi!- .
Una voce, la sua voce, mi sferza le orecchie all’improvviso facendomi sobbalzare. Rimango ancora a lungo nelle stessa posizione, non credendo alle mie orecchie, temendo che sia solo il frutto della mia immaginazione, del desiderio di rivederlo. Alla fine mi decido ad aprire gli occhi, non saprò mai se è un’allucinazione o no se continuo a restare così, mi rimprovero mentre lentamente sollevo la fronte raddrizzando la testa e la schiena. Quello che vedo ha il potere di riempirmi di una sensazione di gioia e calore, che non avevo mai sperimentato prima d’ora: Naruto è in piedi davanti a me, poggiato mollemente allo stipite della porta chiusa, le braccia conserte, la gamba sinistra piegata davanti quella destra, con l’estremità del piede puntata contro il pavimento. Ma quello che mi mozza il fiato in gola non è tanto la sorpresa di averlo davanti, non solo almeno, ma l’espressione con cui mi sta guardando: uno sguardo ed un sorriso di una dolcezza struggente, così carezzevoli da sembrare di volermi avvolgere in un abbraccio. Ed anche questa volta tutto scompare, lasciando solo lui che avanza a passi lenti e misurati nella stanza senza mai staccare lo sguardo dal mio, incatenandolo senza via di scampo, per poi fermarsi davanti la mia scrivania.
- Naruto?- chiedo ancora una volta, per accertarmi che sia realmente qui con me.
- Esatto! Proprio io: il grande Naruto Uzumachi!- e la sua risata allegra riempie il mio studio sempre così tristemente silenzioso.
Sono così confuso e stupito, che solo alla fine mi ricordo di chiedergli come ha fatto ad entrare senza che me ne accorgessi e perché non sono stato avvertito del suo arrivo. Lui ridacchia ancora una volta mentre arrossisce vistosamente: mi piace vederlo così, è delizioso.
- Non prendertela con Kankuro e gli altri: gli ho chiesto io di non dirti niente perché volevo farti una sorpresa!- e mentre parla assume l’espressione di un monello che ha appena compiuto una marachella.
Sorrido anch’io, preoccupandomi un po’ per l’intesa che Naruto ha raggiunto con mio fratello: la sola idea di sapere quei due alleati contro di me mi spaventa un po’. Poi un sospetto si fa largo nella mia mente…
- Da quanto tempo eri li?- .
Alla mia domanda la guance di Naruto arrossiscono talmente tanto da sembrare che stia andando a fuoco, mentre sorride timidamente e si passa una mano sulla nuca, come fa sempre quando è imbarazzato.
- Da un po’…- risponde ridacchiando per scacciare il nervosismo.
- Come da un po’?- davvero non capisco perché non sia entrato subito.
- Perché volevo osservarti un po’! – confessa lui con una semplicità ed una dolcezza sconcertanti, mentre un bellissimo sorriso gli illumina il volto – Vedi era parecchio tempo che non ti vedevo e tu eri così bello così concentrato, che mi sono incantato ad osservarti!- .
Non mi sarei mai aspettato di sentire parole simili rivolte a me, subito avverto un certo calore concentrarsi sotto la pelle delle guance, mentre la testa mi si svuota completamente. So che dovrei dire qualcosa, qualsiasi cosa per fargli capire quanto le sue parole mi abbiano piacevolmente sorpreso, ma sono totalmente impreparato, non so cosa pensare né cosa dire, rimango solo a guardarlo imbambolato. Per glissare gli indico la sedia davanti la scrivania e lo invito a sedersi, lui ci crolla sopra emettendo un sospiro sollevato. Lo osservo sprofondare di più, in modo da poggiare la nuca sul bordo dello schienale e socchiudere gli occhi.
- Come mai sei così stanco?- domando notando per la prima volta le condizioni in cui si trova.
- Sono tornato quattro giorni fa da una missione, ho fatto rapporto a nonna Tsunade e poi sono partito direttamente, mettici anche che da un paio di settimane Kakashi-sensei mi sta insegnando una nuova tecnica…- ha parlato sempre tenendo gli occhi chiusi, con una nota di stanchezza a colorargli la voce.
Io invece mi sono bloccato alla voglia di rivedermi che hai celato sotto le tue parole Naruto. Rimango in silenzio ad osservare il suo volto apparentemente rilassato: è una mia impressione o questa stanza ora è diventata più luminosa e meno ampia?
- Quanto tempo ti fermerai? Ti faccio preparare una stanza.- nascondo sotto i miei doveri di kazekage il desiderio di sapere quanto tempo starà con me.
- Poco tempo, purtroppo. Quella vecchiaccia non ha voluto sentire ragioni, mi ha lasciato partire solo dopo che ho promesso che per l’inizio della settimana prossima sarò di nuovo a Konoha. Ha minacciato di chiudermi a chiave negli scantinati del palazzo dell’Hokage se non rispetto i tempi, quella maledetta!- borbotta contrariato.
Io cerco di ricacciare indietro la delusione: quattro giorni sono troppo pochi dopo tre mesi di lontananza! Ma infondo capisco l’Hakage-sama: l’Akatsuki sta dando la caccia a Naruto per sottrargli Kiyuubi, è pericoloso per lui andare in giro da solo e senza scorta.
I miei pensieri si interrompono quando mi rendo conto che Naruto ha riaperto gli occhi e mi sta osservando ancora con la testa poggiata allo schienale, piegata di lato. Un broncio adorabile gli increspa le labbra.
- Che… che c’è?- chiedo io imbarazzato da quello sguardo insistente.
- Non mi hai nemmeno salutato come si deve, Gaara!- protesta lui, scurendosi ancora di più.
Non l’ho salutato come si deve? Che significa?
Lo guardo perplesso mentre il suo volto da imbronciata assume una sfumatura divertita che non riesco a comprendere.
- Eppure l’altra volta mi eri sembrato molto più espansivo…- mormora con un tono malizioso che mi fa rabbrividire.
Ed io capisco dove vuole andare a parare…
… al bacio che gli ho dato l’altra volta impulsivamente, in preda al dispiacere di lasciarlo andare via dopo così poco tempo.
Un gesto che ancora non mi capacito di aver fatto e di cui mi sono vergognato tantissimo, non per l’atto in sé o per la persona con cui l’ho fatto, ma semplicemente perché non ho mai fatto niente del genere prima d’allora, non sono abituato, e questo mi imbarazza terribilmente.
Ed ora Naruto vuole da me un altro bacio?
Sposto lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra sorridenti, ripercorrendone il contorno con la vista, ricordando quanto fossero morbide e calde, quanto invitante fosse il suo sapore, quanto mi sia piaciuto baciarlo, ed una morsa di desiderio mi stringe violentemente le viscere.
Quando finalmente mi sono deciso a fare la prima mossa, lui si alza in piedi e, dopo aver aggirato la scrivania ed essersi inginocchiato davanti a me, mi solleva il volto intrappolando il mio mento tra il pollice e l’incide,avvicinandosi a me tanto da accarezzarmi la pelle con il suo respiro delicato e tiepido. Subito vengo avvolto dall’odore di sabbia che ha impregnato i suoi vestiti, mi dispiace davvero di non poter sentire il suo odore… Mentre mi scruta noto che i suoi occhi, che scivolano sui miei lineamenti, ora sono stranamente più scuri.
- Fa niente: per questa volta faccio da solo!- mormora con un tono basso e roco, decisamente sensuale.
Osservo impaziente il suo volto che si avvicina lentamente, troppo per quanto mi riguarda. Alla fine le sue labbra sfiorano le mie in un contatto troppo fugace per non farmi protestare, il contatto si ripete ugualmente rapido, Naruto sta esasperando il mio desiderio con tanti bacetti, che mi fanno perdere la testa, in modo da portarmi a desiderare un contatto più lungo ed appagante. Gli passo le braccia attorno al collo e lo spingo contro di me, Naruto mi da un altro di quei frustanti bacetti, ma questa volta non si allontana, resta così vicino che le nostre labbra si toccano comunque, riapre gli occhi ed io vengo inghiottito in due oceani limpidi come cristalli, densi per il desiderio che prova per me.
- Come fai ad essere così bello?- mormora sulle mie labbra.
Le sue parole si disegnano sulla mia pelle, bollenti come il suo respiro, mentre il suo sguardo adorante mi fa accelerare il battito cardiaco.
Sorrido alle sue parole, e Naruto arrossisce prima di ricambiarlo. Poi non è più tempo per i giochetti, la voglia che ho di baciarlo sta diventando tanto impellente da farmi male: appena le mie labbra toccano le sue tutto scompare, non riesco a percepire nient’altro che lui, niente del mondo esterno riesce a penetrare la bolla dorata in cui siamo avvolti. Il tepore che mi trasmette il suo abbraccio ha il potere di calmarmi, di farmi sentire in pace con me stesso ed il resto del mondo; mi sento come se avessi finalmente afferrato il fine ultimo della mia esistenza! Ora non sono più Subaku no Gaara, per me non esiste né il passato né il futuro, solo questa meravigliosa scheggia di presente. Quando ci allontaniamo per riprendere fiato, riapro gli occhi ritrovando il suo sguardo innamorato nel mio, uno sguardo che lascio penetrare fin sotto la mia pelle per farmi invadere da tutto il suo amore; spero che Naruto possa leggere nel mio sguardo quanto io lo ami, quanto sia importante e necessario per me… Riavvicino il mio volto al suo e gli lascio un bacio veloce sulle labbra, tentandolo a ricominciare. Rapido come il lampo che ha saettato nelle sue iridi azzurre, Naruto mi stringe il volto nei palmi delle sue mani, trascinandomi verso di lui per un bacio lungo, lento, sensuale…
- Ma che carini!- .
Una voce maliziosa e divertita irrompe nelle nostre teste stordite dal piacere, ed entrambi sobbalziamo spaventati. Ci voltiamo solo per vedere le facce entusiaste e maliziose di Temari e Kankuro. Vedo Naruto arrossire di colpo, imbarazzato per essere stato visto in atteggiamenti così intimi. Io cerco di fulminare quei due impiccioni con il mio sguardo più infuriato, ottenendo due diversi risultati: Temari, ovviamente, avanza tranquillamente nella stanza, ignorandomi completamente; Kankuro, invece, si ritrae nascondendo quel fastidiosissimo sorriso malizioso che stava rivolgendo a noi, improvvisamente preoccupato per la sua vita.
- Avete dimenticato come si bussa?- chiedo calmo, ma tagliente.
- Veramente abbiamo bussato per dieci minuti buoni senza ottenere risposta, quindi alla fine abbiamo deciso di entrare comunque!- e sul volto di mia sorella si apre un ampio, inquietante sorriso.
Sposto uno sguardo raggelante su Kankuro che, seppur impaurito, conferma la versione di nostra sorella.
- Come mai tutta questa urgenza?- chiede Naruto imbronciato per essere stato interrotto.
- Il Consiglio richiede la presenza di Gaara per dirimere una controversia; una sciocchezza che anche noi avremmo potuto risolvere in un batter d’occhio, ma i contendenti hanno preteso il giudizio del kazekage.- esclama Temari.
Con la protezione della scrivania Naruto mi stringe la mano nella sua, forte.
- Continuiamo dopo cena!- riesce a sussurrare al mio orecchio mentre si rialza in piedi.
Subito vengo divorato da un senso di ansia ed impazienza, nutrendo sentimenti poco amichevoli verso i due disturbatori. Naruto mi sorride prima di lasciarmi ai miei doveri ed uscire dalla stanza in compagnia di Kankuro; e vedendo quell’ultimo sorriso, mi sembra come se l’ultimo raggio di sole avesse illuminato questo studio prima di spegnersi e lasciare definitivamente spazio alla notte.

La cena è stata una delle più chiassose a cui abbia mai partecipato. Di solito ceniamo noi tre da soli, parlando tranquillamente, scambiandoci opinioni e consigli sul governo di Suna. Ma questa sera la nostra tavola è stata animata dalla presenza di Naruto, che non ha smesso un secondo di chiacchierare allegramente, raccontandoci tutto quello che è accaduto dal loro ritorno a Konoha, o quasi dato che ho avuto la sensazione che abbia tralasciato volutamente qualcosa, scaldandosi ed inalberandosi alle battute pungenti di Kankuro.
È stato quasi come se fosse stata una normale cena in famiglia…
… mi piacerebbe che tutti i nostri pasti fossero così!
Ed ora sono qui davanti la porta della stanza che ho fatto preparare per Naruto, indeciso se entrare o no. Ho un bisogno disperato di stare un po’ con lui, ma allo stesso tempo non so se sia il caso di entrare, non vorrei essere invadente…
Alla fine mi faccio coraggio ed entro: infondo è stato lui a dirmi che avremmo continuato dopo cena, no?! Ed arrossisco appena al ricordo del bacio che siamo stati costretti ad interrompere.
Mi guardo intorno ritrovandomi in una stanza vuota, per un istante temo che se ne sia andato senza dirmi nulla, poi un fruscio mi avverte della presenza di qualcun altro. Mi volto e rimango completamente stregato dalla visione che mi si para davanti: Naruto è appena uscito dal bagno, la pelle ancora umida per la doccia appena fatta, un asciugamano legato mollemente attorno ai fianchi, appena sotto il sigillo, l’altro asciugamano lasciato attorno al collo, i capelli bagnati gli ricadono sulla fronte, sulle guance e sul collo, le labbra socchiuse e quei grandi occhi azzurri che mi guardano un po’ sorpresi. Faccio scorrere uno sguardo stupefatto sul suo corpo perfetto, beandomi della visione delle sue spalle ampie, delle sue braccia e delle sue gambe muscolose, degli addominali perfettamente scolpiti dai lunghi anni di allenamenti, il tutto coperto da un velo di pelle ambrata.
È una visione abbagliante che mi stringe la gola in un nodo, quando Naruto mi sorride con il suo solito, ampio, meraviglioso sorriso smetto totalmente di pensare e respirare…
… vorrei solo ritrovarmi stretto a quel corpo fantastico!
- Finalmente sei arrivato, credevo che quei vecchiacci del Consiglio ti avessero trattenuto ancora!- mi si avvicina e mi getta le braccia al collo stringendosi a me.
Inizialmente non so cosa fare, resto sorpreso dall’inaspettatamente piacevole calore che mi invade a questo contatto, con le mani sollevate a mezz’aria temendo di toccarlo, ma quando mi coinvolge in un nuovo bacio, il mio corpo sembra animarsi di vita propria e le mie braccia si stringono attorno a lui, ed è una sensazione pazzesca quella di sentire la pelle nuda della sua schiena sotto i palmi aperti delle mie mani: la sua morbidezza ed il suo calore innescano dentro di me un procedimento esplosivo che mi spinge a chiedere di più, sempre di più. La mia coscienza non esiste più, sono solo un enorme recettore tattile che gioisce impazzito del contatto con la sua pelle. Rispondo al suo bacio con uguale passione, premendo ancora di più le mie mani che lo stanno accarezzando sulla sua pelle, riempiendomi i polmoni del suo profumo dolce e fruttato. Non so come, ma alla fine mi ritrovo sdraiato supino sul letto, con Naruto disteso su di me, tra le mie gambe, che mi sta baciando il collo mentre passa le sue mani sui miei fianchi con una certa insistenza.
È una situazione dannatamente piacevole, basterebbe poco per lasciarmi andare ed arrivare fino in fondo, so che non me ne pentirei se fosse con lui; eppure, appena mi rendo conto della piega che stanno prendendo le cose, un sottile senso di disagio inizia a serpeggiare dentro di me, irrigidendomi.
Desidero con tutto me stesso le sue mani su di me, il contatto tra i nostri corpi nudi, che lui continui a baciarmi…
… Però ho paura: non voglio che tutto si consumi così velocemente, preda di un desiderio momentaneo, che ci amiamo stanotte per poi pentircene domattina.
L’amore ed i sentimenti non hanno mai fatto parte della mia vita, non so cosa fare, come affrontare questa congerie di sentimenti che mi stanno sommergendo, so solo rimanere paralizzato dall’imbarazzo e dalla vergogna…
Mi sento spaventosamente nudo e vulnerabile davanti questa situazione…
Non ho esperienza in questo genere di cose ed ho paura di commettere qualche errore, di bloccarmi spaventato come ora, di deluderlo…
All’improvviso avverto le labbra di Naruto sulla mia gola fermarsi ed allontanarsi, riapro gli occhi stupito e lo ritrovo a fissarmi serio e preoccupato, prima di sorridermi con un’inaspettata dolcezza che mi scivola sulla pelle rilassandomi all’istante. Mentre mi bacia sulle labbra scivola di lato, distendendosi supino e portandomi con sé, facendomi poggiare il volto contro il suo collo, mentre il suo braccio avvolge le mie spalle, l’altro braccio stretto attorno alla mia vita, mentre mi preme maggiormente contro di sé. Alla fine dell’operazione mi ritrovo le labbra di Naruto sul kanji che porto sulla fronte, impegnate a darmi un bacio dolce, intriso di tutto l’affetto che prova per me.
- Abbiamo tutto il tempo per imparare, tranquillo!- mi dice senza staccarsi dalla mia pelle, rassicurandomi.
Sollevo lo sguardo incrociando il suo, ritrovandomi ad osservare un paio di iridi azzurre limpide e sicure, che mi avvolgono dolcemente, in cui leggo i miei stessi dubbi e paure, occhi persone che non hanno mai conosciuto l’amore prima d'ora.
Sospiro sollevato ed intenerito, mentre mi sistemo meglio nel suo abbraccio, un bozzolo caldo in cui mi sento finalmente al posto giusto.
Rimaniamo a lungo in questa posizione, godendoci in silenzio questa vicinanza, poi la voce di Naruto mi raggiunge in un basso mormorio, come se non volesse infrangere la perfezione di questo momento.
- Ho rivisto Sasuke.- mi informa con un tono cupo.
Mi stringo istintivamente di più a lui per scacciare l’inquietudine: questa è l’unica cosa che non avrei mai voluto sapere! Resto comunque in silenzio ad ascoltarlo, consapole di quanto abbia bisogno di parlarne. Con chi altro dovrebbe farlo poi? Con Sakura o con il loro nuovo compagno di squadra?
- Gli ho parlato, ho cercato di spiegargli che è tutto sbagliato, che Orochimaru vuole solo il suo corpo, ma lui non mi ha ascoltato. La sua potenza è stata schiacciante: ancora una volta mi sono dimostrato così debole da essere sconfitto.- mi sembra così spaventosamente fragile in questo momento...
- Perché fai tutto questo per lui? Perché ti ostini a rischiare la vita per riportarlo indietro? Lui non lo vuole!- parlo dando voce ai pensieri che mi stanno stringendo il cuore in una morsa dolorosa.
- Quando ci scontrammo nella Valle dell’Epilogo, tre anni fa, lui mi disse una cosa che mi è rimasta impressa, sulla quale ho riflettuto a lungo e che mi ha fatto capire che per me è come un fratello e non ho alcuna intenzione di abbandonare un pezzo di quella che ho considero la mia famiglia.- .
- Cosa ti ha detto?- chiedo piano, consapevole di toccare ferite mai rimarginate.
- Mi accusò di non poterlo capire perché io non ho una famiglia, sono stato solo fin dall’inizio e non so cosa ho perso…- ha parlato in un tono ironicamente amaro.
Come ha potuto dirgli una simile cattiveria?
Sento il cuore stringersi in una morsa dolorosa mentre cerco di immaginare come si sia sentito Naruto ad ascoltare quelle parole, mentre l’odio verso quel borioso idiota dell’Uchiha aumenta dentro di me: davvero non riesco a capire come si possa ferire in questo modo una persona già profondamente lacerata come Naruto. Proprio perché è sempre stato solo sa cosa voglia dire non avere una famiglia. Uchiha prima di parlare non ha pensato a quanto dolore ed invidia ha provato Naruto ogni volta che vedeva un bambino in compagnia dei suoi genitori?
La sua mano dalla mia spalla sale ad accarezzarmi i capelli, le sue dita scorrono fra le ciocche gentili e morbide.
- Lui è il primo legame che sono riuscito a stringere con tanta fatica, non voglio lasciarlo andare! – la determinazione nella sua voce mi fa male, riportandomi alla mente tutte le paure ed i dubbi che ho nutrito in questi mesi – Ma devo confessarti che ora ho ottenuto un legame ancora più importante sai?!- .
Cerco di sollevare la testa per guardarlo, incuriosito dal suo tono divertito. Naruto mi fissa con una bella espressione felice sul volto, mentre porta entrambe le mani sulla mia testa, in carezze leggere sul collo, le guance ed i capelli.
- Sei tu il mio legame più importante, l’unico che desideri veramente!- confessa sulle mie labbra prima di baciarmi.
La sua voce, le sue parole e le sue mani hanno saputo scacciare tutte le incertezze che si stavano formando nella mia testa, e dentro di me si fa strada il desiderio di poter fare qualcosa per lui, di farlo sentire amato nello stesso modo in cui sta facendo sentire amato me.
- Il mio Naruto!- .
Bisbiglio io sorridendo mentre gli passo le braccia attorno al collo e mi stringo di più a lui, cercando di imprimere in quell’aggettivo tutto l’amore che provo per lui.
Naruto arrossisce sorpreso ed ammaliato prima di baciarmi nuovamente, ed ancora una volta tutto il resto del mondo perde d’importanza fino a scomparire.

Una lama di luce mi colpisce il volto svegliandomi, anche senza riaprire gli occhi so a chi appartengono le braccia che mi stanno stringendo così possessivamente. Un piccolo sorriso mi incurva le labbra quando osservo il suo volto serenamente addormentato, come se non avesse mai dovuto affrontare lunghe notti solitarie a piangere. Passo una mano leggera tra i suoi morbidi capelli d’oro, prima di riaccomodarmi contro il suo torace aspettando che si svegli.
Naruto il mio unico vero legame, l’unica persona capace di comprendermi, il mio unico amore.
  
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