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Autore: jaseylover    25/04/2014    0 recensioni
Corradino di Svevia è passato alla storia come l' ultimo erede della casata degli Hohenstaufen, lo sfortunato nipote di Federico II, giustiziato a soli 16 anni per mano di Carlo D' Angiò. Ma Konradin fu forse molto di più che un povero giovane sacrificato sull' altare del potere: un principe che ebbe il coraggio di tentare un' impresa immane, di lottare per riconquistare un regno ormai finito. L'amico sino alla morte per Friedrich von Baden, l' amore di una vita per Cara von Ulraden.
Una preda inerme negli artigli di Charles d' Anjou.
Genere: Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Medioevo
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26 Maggio 1254

Ludwig si aggirava quasi febbricitante per le navate laterali della Cattedrale di Messina.
I suoi passi riecheggiavano per il duomo, scandendo ritmicamente il flusso caotico dei suoi pensieri. Guardò ancora una volta il feretro, che sembrava conservare ancora quell’ antica fierezza senza virtù che l’ imperatore aveva avuto in vita, e si accorse con sollievo che la messa volgeva ormai al termine.
Un sorriso beffardo gli si disegnò sul volto. Quel funerale era quanto di più insensato e beffardo fosse mai stato concepito dalla corte imperiale. Non solo quella ridente cattedrale, dorata e splendente com’ era, sembrava del tutto inadatta alla mesta solennità di un rito funebre, ma, pensò il duca, era un paradosso dell’ altromondo che uno scomunicato lasciasse questo mondo con un rito cattolico.

La funzione finì con lo stesso silenzio con cui era iniziata, e per un alcuni attimi i presenti si trattennero attorno al feretro. Solo Elizabeth parve accorgersi di suo fratello, e gli si avvicinò con discrezione, raggiungendolo nella navata laterale.
“Ludwig...”
Il duca si voltò lentamente, con un accenno di sorriso, e portò la mano della regina alle labbra. “Sorella... Forse un giorno capirò perchè avete voluto che a vostro marito fosse concesso un funerale così...”
La sovrana lo interruppe con un lieve cenno del capo, mentre una ricciolo biondo le sfuggiva dal velo nero che aveva sul capo. “Vi prego, Ludwig...”
Respirò a fondo, e le sembrò già una fatica immane. Era stanca. Quell’ aria di mare le pungeva le narici forse più del dolore, e per un attimo contemplò l’ idea di non tornare più in Baviera. Di continuare ad andare avanti senza in realtà muoversi, lasciarsi scorrere via come aveva fatto negli ultimi cinque giorni, dalla morte del marito. Ma si fece forza, e si risolse a sostenere lo sguardo del fratello. “Voi non capite. Non importa niente. Niente di quanto l’ imperatore sembrava aver ottenuto negli ultimi mesi ha più importanza ora che è morto.”
“Credete davvero che Corrado fosse ancora imperatore? Di quale impero, sorella? Di quello che Innocenzo IV vuole dare a quel gobbo d’ Inghilterra?”
Elizabeth trattenne a stento la smorfia di disgusto di fronte all’ impudenza del fratello. Strinse i pugni attorno ad un lembo del corpetto della sua veste, e trovò piacevole il contatto pungente con il pizzo nero dell’ abito. “Il papa l’ ha scomunicato, ma non ha chiesto che persino suo cognato gli mancasse di rispetto anche da morto.”
Ludwig sorrise, e con un gesto brusco le sollevò il mento. “Non sono io che spazzerò via la memoria del grande Corrado IV di Svevia!” le sussurò, sperando che il fiele del suo sarcasmo potesse pervaderla come un tempo lo aveva fatto il seme degli Hohenstaufen. “Ci penserà il figlio bastardo del suo stesso padre.”
“Manfred... Manfred non è ancora Re di Sicilia. E di certo non avrà mai il ducato di Svevia.”
“E’ questione di tempo.”
“No, Ludwig: Corrado ha affidato nostro figlio alla custodia della Chiesa. Non capite? Così ha fatto sì che il papa potesse essere nominato reggente delle terre degli Hohenstaufen in nome di Konradin. Ormai Innocenzo IV non potrà dare la Sicilia nè a Manfred nè tantomeno ad Edmondo di Inghilterra. Sarebbe uno stolto, se lo facesse.”
“Konradin... Manfred vorrà sbarazzarsi di vostro figlio proprio come ha fatto con vostro marito. Non crediate alla storia della malaria. Corrado è stato avvelenato.”

Note:
Ok uhm, scusate se i primi cap sono brevi ma sono ancora in fase di collaudo, è la prima prima ff ^_^
Allora, per chiarire un po’: siamo arrivati al 1254, Konradin ha due anni quando lui, sua madre Elizabeth e suo zio Ludwig von Wittelsbach si recano a Messina per i funerali di Corrado IV, padre di Konradin e Re di Germania, di Sicilia e di Gerusalemme e duca di Svevia. Corrado IV si era scontrato con il suo fratellastro Manfredi, principe di Taranto, che, dopo averglielo inizialmente consegnato nel 1251, avanzava pretese sul regno di Sicilia, e con il papa Innocenzo IV, che non accettava che uno Svevo riavesse la sovranità sull’ Italia meridionale, e tentava quindi di insediare altri pretendenti sul trono di Sicilia (tra cui Edmondo il gobbo).
Dopo questa pallosa pappardella.... vi prego, recensite!! ^_^ mi fareste davvero felice! Un bacio!!
 
  
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