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Autore: ramona55    18/07/2008    3 recensioni
Certe volte non sei tu a cercarle, le storie. Sono loro che trovano te, e portano con sè i propri protagonisti.
E' successo a me, con questa brevissima storia...
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FF Probabilmente, se qualcuno ha già letto le altre mie storie, si stupirà di vedermi pubblicare un ff dedicata a Severus Piton, un personaggio che, lo ammetto, non ha mai riscosso molto la mia simpatia. Ora che ci penso, in effetti, questa è la prima ff che scrivo che non abbia per protagonisti Ron o Hermione... Mettiamola così, nonostante io non ami Piton in sè, come personaggio riesco a trovarlo affascinante per la sua complessità.
Ed è stato proprio questo, assieme ad un fatto che mi è successo, a far nascere la ff che vi propongo. Perchè, come scrivevo nell'introduzione, certe volte non sei tu a cercarle, le storie. Sono loro che trovano te, e portano con sè i propri protagonisti.

Fatemi sapere cosa ve ne pare ^_^


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Ombrello Nero



“Come puoi vestirti di nero in una giornata come questa?”

La sua voce ti giunge inattesa, mentre te ne stai disteso a piedi nudi sul prato dietro casa e le parole sgradevoli di quel vecchio pipistrello di tua madre rimbombano ancora fastidiose nella tua testa.

Sollevi un po’ il capo e fai per dire qualcosa, nervoso, ma Lily ti sorride e tu non puoi che tacere. Guardi altrove, mentre lei si siede accanto a te, poi si gira su un fianco e infine si sdraia a pancia in giù sull’erba appena un po’ umida.

E’ vestita d’azzurro, noti con la coda dell’occhio, un colore che si intona perfettamente con il cielo luminoso e terso di questa giornata senza nuvole.

Punta i gomiti a terra e appoggia il mento sui palmi delle mani, un lieve sorriso le arriccia ancora le labbra.

Come faccia ad essere sempre di buonumore non l’hai mai capito. Di solito cedi volentieri a quell’allegra spensieratezza che niente sembra essere capace di scalfire, ma oggi sei arrabbiato col mondo, che è ingiusto, e non hai voglia di farti contagiare da quel buonumore così poco adatto a te, così poco adatto a chi nella vita sa che si deve faticare sodo per raggiungere una qualche posizione.

Qualunque posizione, purchè ti porti il più lontano possibile da quella casa che odi, dai mobili cadenti, dall’odore stantio della povertà.

Lily ti osserva, con quel suo sguardo curioso e fiero insieme. I suoi occhi verdi ti scrutano e non puoi fare a meno di sentirteli adosso, come un tocco fastidioso e piacevole insieme. Sembra proprio, e quasi sorridi al pensiero, che la tua amica nata babbana sia incapace di accettare un no come risposta. Se vuole qualcosa, che sia anche solo la tua attenzione, riesce sempre ad ottenerla.

Così lasci un momento da parte il tuo malumore e ricambi lo sguardo.

“Si può sapere cos’hai contro il nero?” domandi infine, sostenendo quegli occhi che ti fanno spesso visita di notte, quando sei solo nel tuo letto tarlato.

“Il nero non è male” risponde lei, scansando con la mano una lunga ciocca di capelli rossi che le ricade sul volto. “Può essere elegante, per esempio, e va bene a scuola dove chissà quale mago un migliaio di anni fa ha stabilito che i mantelli degli studenti devono essere tutti di un serissimo nero, ma quando siamo in vacanza, Sev...” e qui scuote il capo, lanciando uno sguardo alla tua maglietta scura, al pantalone largo e liso che indossi. “Il mondo è così luminoso e colorato, è un peccato intristirlo col nero, no?”

Aggrotti la fronte. Lily non ha mai preso in giro la tua povertà come fanno i bulletti senza futuro di Hogwarts e sai che non lo sta facendo neanche adesso, ma ti senti lo stesso a disagio. Tra gli abiti vecchi e sformati che possiedi, quei capi che hai addosso sono i tuoi preferiti.

“A me il nero piace” bofonchi e lei, inaspettatamente, ride di gusto.

“Lo so” dice infine e si rigira su un fianco mettendosi supina. “Fa parte del tuo carattere essere sempre così lugubre, anche in una giornata di sole come questa. Meno male che hai un’amica come me che invece ama i colori. Immagina che fine faresti, altrimenti...” Poi tace e incrocia le braccia sotto la testa, mettendosi a fissare il cielo come facevi tu prima che lei arrivasse, mentre un sorriso compiaciuto le aleggia sul volto.

Tu non rispondi e dopo qualche secondo distogli lo sguardo cercando di non pensare a quello che Lily ha appena detto, senza riuscirci. Perché è vero che sei lugubre, ma non è colpa tua se non trovi proprio niente da ridere a questo mondo.

E poi eccola che arriva, quella sensazione. Quel sentimento che cerchi sempre di dominare quando sei con lei e che tuttavia sempre ti assale. Perché quando stai con Lily dopo un po’ finisci sempre per sentirti così, nonostante l’affetto che lei prova per te e che tu percepisci, sincero, come in questo momento.

Chiudi gli occhi, in attesa, e poi lasci che questa sensazione ti avvolga. Ed ecco che accade: come ogni dannata volta ti senti terribilmente inadeguato.

Inutile. Fuori posto.

Come un ombrello nero in una giornata di sole.








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Breve nota di chiusura:
Ecco l'antefatto.
In una bella giornata di maggio camminavo tranquilla sul lunghissimo ponte dell'università pensando ai fatti miei. Da lontano vedo un vecchio amico che non incontravo da tempo. Mi si avvicina e la prima cosa che mi dice, prima ancora di salutarmi è “Come puoi vestirti di nero in una giornata come questa?”. Pura casualità, ero davvero vestita completamente di nero, scarpe comprese.
Dopo un pò ci separiamo e sulla via del ritorno verso casa quella sua battuta iniziale continuava a venirmi in mente. Forse il nero era dovuto al fatto che quella mattina mi ero svegliata nervosa, mi son detta, anche perchè nonostante abbia i miei momenti di pessimismo fondamentalmente sono una persona positiva. Da qui all'idea di mettere per iscritto la scena vissuta il passo è stato breve e ancor più immediato è stato il pensiero di rendere protagonista della mia storia un giovane mago dagli abiti sformati e dall'aria arrabbiata...

Spero ne sia valsa la pena...

Colgo infine l'occasione per ringraziare chi ha letto e recensito la mia ultima drabble, parte della raccolta La Good Ship in pillole. Grazie a SiJay, stregs87 e soprattutto a Nunki: il tuo commento mi riempie davvero di gioia ^_^

E' davvero tutto, a presto,
patsan


  
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