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Autore: LittleChiari13    25/04/2014    0 recensioni
Tutti abbiamo degli oggetti che compaiono misteriosamente quando si riordina la stanza, ed ogni volta tutti ci soffermiamo ad osservare quei pezzi della nostra vita. Questa poesia vuole essere una rievocazione di questi oggetti e vuole benedirli per il loro portare ricordo eterno.
Genere: Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Meandri dimenticati


Un vecchio baule, polveroso
Dimenticato nell'angolo più tetro della soffitta
Un soffio di vento e la polvere si alza in una danza aggraziata.
Infilo la chiave nella toppa
Risveglio arcani meccanismi
Il coperchio ruota sui cardini.
Estraggo una bambola di pezza,
Coi vestiti rattoppati,
Con un sorriso sbarazzino
Uno di quei sorrisi che illuminerebbero la società moderna
Una bambola lontana dagli attuali canoni di bellezza.
Volevo essere come lei da piccola

Non volevo impastrocchiarmi la faccia di trucco
Non volevo portare tacchi a spillo.
Estraggo ora un diario, dalle pagine ingiallite
Vuoto all'interno, nessuna scritta lo imbratta
Suo ogni foglio un profumo differente
E certamente non mi trattengo dal piangere
Quando risento l'essenza di te.
Tutto così diverso da quegli anni.
Mai avrei immaginato di essere così diversa,
Mai avrei immaginato un mondo omologato,
Mai avrei pensato di avere impresso nella mente
Il ricordo così vivo del tuo sorriso.

 
  
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