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Autore: Cam17    25/04/2014    5 recensioni
Matteo ha intenzione di partecipare alla programmazione di Dark Souls 3, ma la Bandai Namco lo permetterà? Dark Souls è più reale di quanto si possa pensare.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Matteo era finalmente riuscito ad entrare nella sede degli sviluppatori di uno dei videogiochi più amati e difficili della storia: Dark Souls. L’obiettivo era di poter partecipare alla realizzazione del terzo capitolo. Si diceva che solo chi era bastardo fin dentro le ossa poteva sviluppare quel gioco. Davanti alla porta inghiottì faticosamente, la aprì ed entrò spedito. Di fronte a lui c’erano sette uomini seduti attorno ad un tavolo circolare. Erano vestiti di nero ed erano tutti sulla quarantina. Arrivò alla sedia e si sedette.

Quello a capo tavola iniziò a parlare: << Salve. Ci è stato detto che lei vorrebbe partecipare al progetto Dark Souls 3. Mi dica, in quali case videoludiche ha prestato servizio? >>.

<< Beh ho lavorato per molto tempo alla Capcom >>. Iniziò Matteo.

<< Iniziamo male, lo sappia di già! >>. Disse l’uomo con evidente incazzatura.

<< Ma… io veramente… >>.

<< Mi stia a sentire: qui vogliamo persone bastarde come non mai. Non ci servono individui che lavorano con gli zombie e che poi trasformano un bellissimo horror in una pagliacciata action! Ha idea di quanto sia difficile sviluppare un gioco dove ci sono tranelli, boss invincibili e dove, minimo minimo, facciamo partire 2000 bestemmie al secondo in tutto il pianeta? >>.

<< Beh… immaginavo che sarebbe stata dura, si >>.

<< Perfetto, allora risponda: quand’è stata la prima volta che ha accoltellato suo padre? >>.

Matteo rimase a bocca aperta: << Ma che dice? Io non ho mai fatto una cosa simile! >>.

Gli uomini si scambiarono sguardi severi. La situazione si stava facendo drastica.

<< Capisco, signor Matteo. Allora mi dica: a quando risale l’ultimo stupro? >>.

<< Ma non bisogna fare queste cose per sviluppare un semplice videogioco! >>.

L’uomo si alzò dalla sedia, rabbioso più che mai: << Semplice!? Dark Souls non è un gioco semplice! Per la cronaca, da bambino ho fatto lo sgambetto a mia nonna per ben tredici volte, facendola cadere dalle scale! E la tredicesima volta ho smesso perché la povera vecchia era crepata! La nostra discussione finisce qui! >>. Cinque uomini si avviarono all’uscita, mentre due rimasero nella sala << Uccidetelo. Noi andiamo dal capo >>.

I due presero delle mazze chiodate da sotto al tavolo. Matteo prese la sua borsa e la utilizzò come scudo per difendersi dagli attacchi nemici. Attacchi che però non venivano del tutto attutiti dalla borsa, facendo in modo che Matteo subisse danni. Prese l’attaccapanni  e contrattaccò al momento opportuno, uccidendo uno dei due con tre colpi alla testa.

<< Forza fatti sotto! >>. Urlò pieno di adrenalina.

L’assalitore si lanciò contro di lui, Matteo gli spostò l’arma mentre stava per portare a termine l’attacco, stordendolo. Contrattaccò con violenza, perforandogli lo stomaco ed uccidendolo al primo colpo.

Riprese fiato. Quelle due morti gli avevano fatto guadagnare circa 500 anime. Prese le sedie e le mise tutte sul tavolo. Prese un accendino, lo accese e lo lanciò in mezzo alla roba, creando un caldo e confortante falò. Si sedette ed un forte calore gli fece recuperare le forze. Utilizzò le anime per migliorare forza e vitalità. Ora si sentiva decisamente meglio.

<< Salve >>.

Matteo si girò velocemente a destra e vide un individuo vestito di bianco, con un sacchetto del cibo in testa e con un Sole decorato all’altezza della fronte, seduto vicino a lui, che lo guardava.

<< Cavoli ho avuto paura. Ma tu chi sei? >>.

<< Sono il ragioniere del Sole >>.

<< … chi? >>.

<< Sono un ragioniere che crede nel Sole e lo venera. Sia lodato il Sole! Se hai bisogno di aiuto cerca il mio simbolo per terra, così verrò in tuo soccorso >>.

<< Beh ti ringrazio, ma non credo che mi servirà il tuo aiuto. Buona giornata >>.

Matteo si alzò e, all’improvviso, fu attaccato: << Ma che cazz… >>.

I nemici che aveva sconfitto erano resuscitati.

<< Mannaggia al respawn! >>.

Matteo tentava di difendersi con tutte le forze, ma i due non mollavano.

<< Hei dammi una mano! >>.

<< Che? >>. Disse il ragioniere del Sole.

<< Dammi una mano! >>.

<< Scusa ma non hai trovato il mio simbolo. Non mi hai chiamato >>.

<< Ma lo sto facendo adesso! >>.

<< Trova il mio simbolo, ho detto >>.

Matteo riuscì nell’impresa di sconfiggere nuovamente gli avversari, poi, stremato, si girò verso il ragioniere del Sole e lo guardò irato. Il ragioniere sorrise e lui gli sputò sull’elmo di cartone.

Matteo lasciò la sala e prese le numerose scale che portavano al piano successivo; voleva vendetta e l’avrebbe ottenuta. Nessuno prendeva in giro lui, la Capcom e quel gioco action che tanto aveva fatto piangere dalla gioia tutti i fan degli horror.

Raggiunse le scale ed aprì una grossa porta. Si ritrovò in un atrio, dove, in fondo, c’era un’enorme porta ricoperta dalla nebbia.

<< Cazzo… non mi sentivo così eccitato come quando sviluppai le curve di Jill Valentine! >>.

Avanzò lungo l’atrio, dove due ragionieri iniziarono a lanciargli delle calcolatrici. Erano così pesanti e sofisticate che la sua borsa si ruppe. Il meglio che poteva fare allora era schivare. Ne attaccò uno, uccidendolo, poi fu il turno dell’altro. Oltre alle anime ci fu uno strano oggetto che Matteo trovò sul cadavere di uno dei due. Era una bottiglietta di aranciata. La prese e trangugiò. La bevve in un solo sorso e l’energia si ristabilì. Si avvicinò alla nebbia e vide il simbolo di evocazione del ragioniere del Sole. Lo chiamò.

<< Mi hai chiamato? >>.

<< No, ho toccato la scritta per caso. Dammi una mano, ho paura che qui dietro ci sia un boss! >>.

Il ragioniere del Sole annuì ed insieme varcarono la soglia.

C’era un’enorme quantità di fumo in una stanza molto spaziosa. Un uomo gigantesco stava seduto sulla sedia. Aveva un sigaro in bocca. A quanto pare la nebbia era in realtà del fumo passivo.

<< Hei sei tu il boss? >>. Chiese Matteo.

<< Hahahahahaahah certo che sono io! >>.

<< Lo batteremo, Sir Matteo >>. Disse il ragioniere del Sole.

L’uomo gigante si alzò, si avvicinò e gli buttò addosso un ventata di fumo, maledicendoli e pietrificandoli.

<< Ha! E’ stato facile! >>.

 

 

Di nuovo al falò

<< Non parlare più, iettatore! >>.

<< Matteo ma che cosa credi? Hai idea di quante altre volte morirai lungo questo tragitto? >>.

<< Porco Sole vuoi stare zitto!? >>.

<< Senti il mio consiglio è di fare un giro della zona e di trovare dei segreti. Hai bisogno di anime e di migliorarti! >>.

<< E lo farò, stai sicuro! >>.

Si alzò, ma uno dei due nemici iniziali lo attaccò alle spalle, uccidendolo al primo colpo.

 

 

 

Di nuovo al falò…

<< Cosa ti avevo detto? >>. Disse il ragioniere del Sole.

Matteo era fuori di sé dalla rabbia. Guardò in cielo ed imprecò: << Oh Sole questo respawn dei nemici mi sta già sui coglioni! >>.

   
 
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