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Autore: Black Firework    26/04/2014    4 recensioni
Nella grande era dei pirati, molti uomini partono per mare alla ricerca di fama, onore e ricchezza.
I pirati, personaggi simbolo di quest'epoca, persone straordinarie guidate da sogni e libertà al solo scopo di realizzarli e dimostrarli, conquistano le acque oceaniche distinguendosi.
Tra di loro, diversamente, due piratesse solitarie, senza ciurma ma solo legata tra loro, si fanno conoscere nel grande mondo: due valchirie, guerriere,che sostenendosi a vicenda, sono divenute temute anche dai più alti piani della Marina e del Governo Mondiale.
Una, la perfetta visione della combattente, solare, esuberante e con un occhio sempre puntato davanti a sé, l'altra la pigrizia personificata, riflessiva e con un'abilità per l'osservazione fuori dal comune: insieme formano una coppia unica nel suo genere, che sconvolgerà Vecchio e Nuovo Mondo, e tutte i fronti che li compongono!
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eustass Kidd, Nuovo personaggio, Trafalgar Law, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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In quel momento rimpianse del tutto l'idea di essere entrata nella locanda. Se doveva rischiare la vita poteva almeno non essere per una sciocchezza come una stanza dove passare l'ultima notte; voleva morire, non ne poteva più, ma voleva finirla con le sue mani. Però ora si ritrova alzata per aria, tenuta solo per il collo da una grossa e ruvida mano: la mano di un pirata.

Più che un pirata, un bandito di mare, e quel termine era solo di superficie perché i pirati erano si fuorilegge, ma liberi da tutto e tutti; quelli che la minacciavano erano legati ai soldi e toglievano ad altri la libertà, il che non era un comportamento da pirata, ma da fuorilegge e basta.

Ma in quel momento la ragazza poteva anche essere in mano a un ammiraglio della Marina o a un dinosauro stitico, però rimaneva il fatto che la sua vita era sul filo del rasoio, anche se fino a qualche minuto prima, di questa non gliene fregasse più di tanto, ma ora la situazione era ben diversa. Non sapeva se sarebbe morta, ma di certo non avrebbe passato nulla di buono.

Quando quei manigoldi l'avevano adocchiata a ritirare le chiavi della stanza, non avevano esitato a chiederle compagnia, ma la giovane donna, un po' per l'apatia data dalle sue intenzioni personali, un po' per il fastidio della richiesta, aveva declinato l'offerta. E ora eccola lì a boccheggiare tra una parte e l'altra.

E quando l'uomo se la riportò all'altezza del viso la fissò con occhi che esprimevano ben più che rabbia, ma vera furia:-Brutta puttana... Ti pentirai di quello che hai detto, anzi vorrai rimangiartelo!- le urlò il capo del gruppo scaraventandola a terra con forza. La ragazza gemette dal dolore e tentò di rimettersi in piedi, facendo leva sulle braccia, ma un piede pesante la inchiodò di nuovo a terra:- Ora sai che ti faremo, troietta? Non che tu abbia chissà quale fisico o viso, ma venderai bene come schiava. Chissà... Magari verranno alla luce le tue qualità nascoste!- il bandito scoppiò a ridere e di seguito, anche tutto il suo gruppo mentre la giovane donna era lì per piangere l'ennesimo destino ingiusto e crudele che le sarebbe toccato.

 Ma il silenzio piombò di nuovo quando il capo si accorse che una persona si era alzata e ora camminava nella direzione della giovane donna. Quando fu abbastanza vicina si chinò all'altezza della giovane:-Scusami? Potresti toglierle il piede da lì? Le stai schiacciando la cassa toracica...- pronunciò calma una voce chiaramente femminile, anche se il sesso non si era definito bene dato che il viso era coperto dal cappuccio della felpa.

I banditi si guardarono tra loro come a chiedersi se quella era seria o ironica. Ma il piccolo bagliore, sicuramente gli occhi, erano perfettamente seri, decisi, inamovibili; per un attimo il capo si inquietò davanti a quella luce singolare, ma cosa che passo in fretta:- Ecco la famiglia di puttanelle al completo!- riprese l'uomo allargando le braccia come a mostrare al mondo una meraviglia universale:- Non avevo capito che anche tu eri una donna come questa qua, e senti come parli colto!- continuava a deriderla lui e, per dispetto e ripicca, premette di più il piede e la ragazza si sentì schiacciare e il respiro le si fece affannoso:- Sentite che bei suoni che fa la nostra troia! Oh scusa ragazzina avevi detto di toglierlo? Che sbadato oggi capisco tutto al contrario...- continuò e stava per riprendere a ridere quando un poderoso calcio alla mascella non lo fece volare sulla parete, crepandola.

Nessuno dei suoi compari aveva visto la ragazza incappucciata caricare il colpo e sferrarlo, e ora questa stava aiutando la giovane donna a rialzarsi da terra. Si assicurò che questa riuscisse a reggersi in piedi per farla risedere a una sedia del bancone:- Io vado a sistemare queste femminucce, tu resta qua, ordina da bere, fa quel che vuoi, ma vedi di non farti salvare di nuovo!- puntualizzò la ragazza tirando fuori da un pacchetto una sigaretta e accendendosela, venendo subito ripresa dal proprietario del locale.

Tra sbuffi e sospiri di disapprovazione, al terzo tiro di paglia, la gettò a terra, e si rimise in posizione di guardia davanti alla banda di uomini, i quali avevano già abbandonato l'incredulità per il loro capo sconfitto, per far posto a catene, tirapugni e coltelli per cercare vendetta. In risposta, lei ghignò e la luce nei suoi occhi si accese ancora di più, e continuò a spendere come fari nell'oscurità che le celava il viso, quando iniziò a deviare i colpi indirizzati a lei.

I pugni con un tocco deciso venivano spinti a colpire l'aria, i tirapugni sferzavano colpi a destra e a manca, evitando del tutto però il loro bersaglio, e i coltelli venivano fermati nella loro corsa con un colpo deciso al polso di chi li teneva. Eppure in quella piccola rissa, che tanto rissa non sembrava dato che nessuno colpiva nessuno, la combattente sembrava pure divertirsi, testimone le leggere risate ogni volta che uno dei "pirati" imprecava per il suo colpo a vuoto. Poi la giovane donna al balcone volle guardare il tavolo a cui prima sedeva la sua salvatrice e si rese conto che non era vuoto: qualcuno era rimasto seduto e sembrava neanche accorgersi del combattimento in corso, dato che continuava a scrivere appunti su un quadernetto con meticoloso metodo; ma anche di questo non si vedeva bene il viso, non perché era incappucciato ma per via della voluminosa montagna di libri che sembrava costruire una fortezza intorno a sé.

La giovane donna voleva vedere di più di quel misterioso personaggio, che ancora sembrava non prestare attenzione a nulla di quello che lo circondasse, a parte il libro che leggeva, ma non riuscì a distrarsi un secondo di più che un calcio ben caricato le passò sulla testa e andò a schiantarsi sul cranio di un uomo, che andò letteralmente a divorare le assi del pavimento di legno:- Tutto qua? Mi sarei aspettata molto di più da dei pirati...- rise la misteriosa combattente di loro mettendo anche le virgolette con le dita alla parola pirati. Ma uno di loro, ripresosi prima del tempo, caricò il colpo con un coltello da caccia e lei non riuscì a far altro che indietreggiare, ma rimettendoci il cappuccio.

Questo si squarciò di netto e calò sulla sua schiena penzolante, liberando una moltitudine di morbidi ricci cioccolato, e mettendo in luce le linee morbide che percorrevano tutto il viso, occhi inclusi, a tinta unita con la chioma. La ragazza deformò il viso in una completa smorfia di sufficienza alla vista del suo cappuccio che ora si poteva tranquillamente scambiare per una coda, cosi si tolse del tutto la felpa e la gettò in direzione del suo tavolo. Con solo una leggera canotta aderente, metteva meglio in mostra il corpo e le braccia torniti da qualche allenamento di arti marziali, e queste ora si flettevano antagonisticamente mentre le riscaldava per continuare lo scontro.

Per un momento gli uomini si fermarono a rimirare chi avevano davanti: quella che fino a un momento prima era colei che gli stava facendo il culo, ora era il loro più recondo istinto sessuale personificato. Floride curve si erano sistemate nel corpo di quella ragazza, ora in bella mostra, la quale dimostrava al massimo diciott'anni. Ma si ripresero subito quando lei si mise a battere il piede nervosa e puntando le nocche nei fianchi:-Allora? Finito di guardare la merce, sporchi e luridi porci di bassa lega? Mi sono letteralmente rotta il cazzo di sta storia, uno mi dice che non si fuma, un'altro mi da della troia, l'ennesimo mi distrugge la mia felpa buona... Perfetto! La cosa mi manda in estasi come una capra morta!- si sfogò questa, rimettendosi in posizione, anche se in una posa leggermente diversa:- E infatti questa storia sta durando anche troppo.... Ora la finiamo!- e con uno scatto degno di un velocista si piazzò in mezzo al gruppo e iniziò a colpire veloce e precisa i suoi avversari. Erano colpi forti, ma anche ben calibrati, costole fluttuanti, plesso solare, vertebre, mirava nel punto giusto e colpiva nel modo giusto; un esperta.

Poi a polvere diradata, solo lei era rimasta in piedi, ghignante e soddisfatta. Respirò a fondo e andò a tirare su da terra la felpa, scrollandola dalla sporcizia del terreno, e se la legò in vita in totale calma, sotto lo sguardo attonito della ragazza al bancone, del titolare del locale e dei pochi clienti che erano rimasti. La riccia si riavvicinò alla giovane donna sorridente, ma nel momento in cui stava per parlare, un rumoroso sbadiglio ruppe il silenzio, e la provenienza era dal fondo della locanda, seduta a un tavolo, assediato da libri e appunti e, tra poco, anche da sguardi infastiditi pronti a incenerire, da parte della mora.

 

 

Post scriptum

 

Ok... Che dire... La mia mente malata partorisce aborti sopratutto in stato di inattività -.-

Ho deciso di scrivere questa nuova storia, che è una specie di collaborazione con la mia migliore amica, che per la precisione è una delle protagoniste, e da tanto volevo scrivere questa cosa tutta nostra ed ecco!

Sinceramente spero che vi piaccia, ma ho dei dubbi, però anche solo per dare un opinione lasciate una recensionina, anche negativa così mi sveglio e mi metto a scrive decentemente o mi do all'ippica! 

Spero di essere in orario anche con l'altra fan fiction ma con l'Odissea di verifiche di Maggio sarà una cosa difficile però mi impegnerò, credo...

                         un bacione Black Firework <3

  
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