Anime & Manga > Tengen Toppa Gurren Lagann
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Autore: UnOtakuQualunque    26/04/2014    1 recensioni
ATTENZIONE: questa fan fiction basata su "tengen toppa gurren lagann" contiene spoilers su quest'ultima opera, se non hai visto gurren lagann evita di leggere questa storia, poichè non ne comprenderesti al meglio il contenuto e rischieresti di rovinarti la visione della serie o la lettura del fumetto manga.
TRAMA: dopo la caduta di teppelin, Viral, che era a comando delle truppe di sterminio della razza umana, non accettando di collaborare con quelli che un tempo erano i suoi nemici, decide di schiarirsi le idee su cosa sia giusto da fare per il futuro, rimarrà poi coinvolto in una serie di avvenimenti che gli faranno cambiare idea sul conto degli umani.
NOTE: ciao a tutti, volevo solo dirvi che questa è la mia prima fan fiction, quindi ovviamente critiche e consigli sono bene accetti, evitate per favore insulti, che sono poco costruttivi.
Questo capitolo sarà più corto dei successivi, poichè svolge quasi un ruolo di introduzione, quindi buona lettura e spero che la storia sia di vostro gradimento!
Genere: Avventura, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Viral
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Lordgenome era stato sconfitto, Teppelin era caduta e gli esseri umani, un tempo reclusi nel sottosuolo avevano ora invaso la Terra, gli uomini bestia erano stati integrati nella società e ora vivevano insieme a quelli che fino a poco tempo prima erano i loro più acerrimi nemici, nemici che erano stati combattuti portando nelle loro menti dolore e disperazione, tutto ciò era finito e in nessun modo le cose sarebbero tornate come prima, gli esseri umani e le bestie potevano finalmente convivere senza doversi temere l’un l’altro.
Non tutti però erano a favore di questo cambiamento così intenso e improvviso, Viral, l’uomo bestia che aveva sempre disperatamente lottato per impedire tutto questo, che con ogni mezzo aveva tentato di evitare la sconfitta, no lui non poteva accettare quel che era successo…
- Viral, perché continui ad opporti? Perché ti ostini a difendere una causa ormai persa? Non l’hai capito? La guerra tra umani e uomini bestia è finita! Dovresti essere sollevato! -                                                                             
Un generale superstite alla battaglia con Lordgenome continuava a porre questa domanda da giorni a Viral, i due si conoscevano ormai da tempo e non volendo abbandonarlo a se stesso cercava di convincerlo a vivere pacificamente tra gli umani.
- Come puoi dire questo? Hai forse gia dimenticato quanto abbiamo combattuto per impedire l’ascesa del genere umano!? Io no! Non accetto un tale comportamento da chi un tempo lottava al mio fianco per un obbiettivo comune! Forse tu vorrai anche vivere in pace con loro ma io non ci penso nemmeno! Mi disgustano e anche tu mi disgusti!-
-Ma viral io voglio solo cercare di farti ragionare! Non rimanere fisso su un idea sbagliata che abbiamo seguito cecamente per anni! Noi eravamo nel torto e loro nel giusto! Lordgenome era solo un pazzo! Se collaboriamo con gli umani vivremo in pace per sempre! -
- E quindi è così che la pensi uhm? Se tu hai intenzione di unirti agli umani io non ti fermerò, ma non ti aspettare che io farò lo stesso! E ricorda, in questo modo ora sei mio nemico quindi…non rivolgermi più la parola!-.
Detto ciò Viral si voltò e iniziò a camminare dal verso opposto a dove si trovava Teppelin che iniziava pian piano ad essere trasformata in quella che poi diventerà Kamina city
- Dove andrai ora?- - Non è affar tuo! Traditore…  io seguirò la mia strada-.
Viral aveva mentito, lui non ha rifiutato di collaborare con gli esseri umani perché non riusciva ad abbandonare un concetto che aveva seguito per molto tempo, in realtà lui non poteva dimenticare cosa gli avevano sottratto Simon e la brigata DaiGurren, uno scopo nella vita, solo lui conosceva il segreto di Lordgenome, solo lui sapeva che l’unico motivo dell’esistenza degli uomini bestia era spaventare gli esseri umani per non farli salire in superficie.
Spesso Viral non poteva fare a meno di pensare a tutto ciò che aveva fatto, cosa aveva sbagliato? Perché non poteva essere migliore di Kamina? Il corpo indistruttibile che gli aveva donato Lordgenome ora era totalmente inutile, nessuna leggenda sarebbe stata tramandata, perché lui aveva fallito…no… la colpa non era la sua… se Kamina e Simon non avessero tentato di ribaltare le cose ora lui sarebbe ancora a capo della squadra di sterminio degli esseri umani, la colpa era solo loro! Se la sua vita non aveva più senso era colpa loro! Se la sua dignità era andata perduta era colpa loro! Nemmeno il suicidio gli era concesso! A cosa serve vivere se non raggiungerai mai l’obiettivo per il quale esisti?               
Così Viral da solo si incamminò senza una meta ben precisa, cercava la solitudine per riflettere…                 
Passavano i giorni, continuava a camminare per il deserto, senza obiettivo, ma nonostante sapeva che non avrebbe ottenuto alcun risultato non sembrava volersi arrendere, di giorno il caldo dava alla testa, non era difficile avere allucinazioni e miraggi, la notte invece l’opposto, il freddo era tale da non lasciar riposo.
Esausto un giorno Viral si sdraiò sul caldo manto di sabbia, distese le braccia e le gambe, fissava con i suoi occhi gialli il raggiante sole, non gli faceva male, ormai non percepiva quasi più nessuna sensazione e vedeva il sole tramontare e poi sorgere di nuovo, aveva perso la concezione del tempo, i giorni volavano, da quanto tempo era lì? Perché non reagiva? Ormai aveva abbandonato, voleva solo la sua fine in modo da non dover essere ricordato da nessuno, morire solo come solo era stato per tutto quel tempo, il suo corpo resistente lo rendeva praticamente immortale, per questo prima di abbandonarsi totalmente attendendo la morte aspettò molto tempo, forse non si è mai totalmente arreso, in qualche modo dentro di lui sognava di poter avere una fine gloriosa come aveva sempre sognato, ma non aveva scampo, non poteva di certo allearsi con gli umani, tantomeno poteva vivere in quelle condizioni, così la morte era uno spiraglio di salvezza ai suoi occhi.
Il sole era già tramontato, Viral chiuse gli occhi, lasciandosi avvolgere dalla buia e fredda notte del deserto, il suo corpo stava ormai cedendo e la morte era imminente ma…il fato volle che il suo destino fosse diverso, quando ormai si era assopito una figura umanoide che non poteva essere riconosciuta nel buio di quella notte lo vide, decise di aiutarlo, raccolse il suo corpo in fin di vita e lo portò con se.
Il mattino seguente Viral aprì lentamente le palpebre, man mano le figure che gli apparivano sfocate prendevano forma, dinnanzi a lui si ritrovò un uomo anziano –C-chi sei tu…- Sussurrò con una debole voce –Bene, vedo che ti stai riprendendo, è incredibile, ho notato le orme dei tuoi passi, hai percorso una distanza immensa del deserto e sei resistito fino ad ora!- Viral cercò di alzarsi ma sentì una fitta all’addome ed emise un gemito di dolore – Oh no! Fermo lì! Cosa pensi di fare? Ti ho guarito è vero ma non faccio miracoli! Devi riposarti ancora un po’!- - Chi sei vecchio?- -Oh beh come hai detto tu sono soltanto un umile vecchietto, ti ho trovato nel deserto, non eri molto lontano dal luogo dove gli abitanti del mio villaggio vanno a prendere le provviste da portare sottoterra,ti ho notato proprio in quell’occasione, ho aspettato la sera e poi sono tornato a prenderti, nessuno sa che sei qui, non sapevo come avrebbero potuto reagire sapendo della presenza di un uomo bestia nel villaggio! Qualcuno poteva spaventarsi, ti prego di capirmi- - E tu? Tu non sei spaventato?- - Non ne vedo il motivo- - Beh ti sbagli, io ero a capo alla missione di sterminio degli esseri umani, non dovresti fidarti di un uomo bestia lo sai? Non mi faccio problemi ad uccidere un vecchio- -Hahahahahahahahahahaha- - Cosa ti ridi? Ti faccio ridere io? Cos’è mi hai preso per un vigliacco?- -Oh ti prego di scusarmi! Se ho fatto così è solo perché sono sorpreso dal tuo comportamento,  perché mai un uomo bestia così feroce si trovava in quelle condizioni? Intendo prima che ti salvassi, dopotutto ti sei lasciato salvare la vita da un povero vecchio!- -Non dire idiozie! Potevo benissimo cavarmela da solo!- -Ti credo, ma ora vuoi che ti porti dell’acqua?, dovresti essere assetato dopo aver passato chissà quanto tempo nel deserto!-  Viral abbassò lo sguardo, stava morendo di sete e di fame, così fece un mezzo cenno per far intendere che non avrebbe rifiutato dell’acqua e del cibo se ciò gli fosse stato offerto, poi dopo essersi rifocillato decise di riposare per quella notte a casa dell’uomo che lo aveva salvato.
Al sorgere del sole Viral si svegliò, si guardò intorno, non riusciva a scorgere l’anziano uomo, così si alzò dal letto e si incamminò verso una specie di balcone, lì era affacciato il vecchietto, Viral si appoggiò alla ringhiera in legno guardando avanti in un punto non ben definito –Non capisco, dove ci troviamo? Pensavo che il villaggio fosse sottoterra e invece la luce del sole mi ha svegliato- -Vedi, il villaggio di Kibō è andato distrutto e ora nel mentre viene ricostruito siamo costretti a vivere appena fuori dal sottosuolo, il villaggio lo abbiamo chiamato così perché proprio come dice la parola questo villaggio per noi è la nostra sola speranza di sopravvivenza-[ Kibō dal romaji speranza] - E così voi non volete abbandonare il sottosuolo… come mai?- - Il sottosuolo è la nostra casa…abbiamo sempre vissuto qui, non sapremmo come comportarci all’esterno e poi sarebbe troppo rischioso per i miei nipoti- - Nipoti…- - Cosa c’è che non va?- - Niente…- - Ehm senti, mi ero quasi scordato, come ti chiami?- - Il mio nome è Viral- - Viral! Che bel nome!- - E lei come si chiama?- - Oh il mio nome è Kashikoi, sono stato chiamato così perché ritenevano sapessi sempre prendere la decisione giusta! E dato che ti ho salvato forse non è nemmeno un ragionamento sbagliato!- [kashikoi dal romaji saggio] I due rientrarono nell’abitazione, Kashikoi si assentò un istante, Viral nel frattempo si rimise i suoi abiti che erano gli erano stati sostituiti da delle bende fresche che partivano dall’addome e arrivavano fino al petto e poi nuovamente dalle spalle fino ai polsi, si avvicinò alla porta e appoggiò la mano sul pomello della porta – Già te ne vai? Speravo saresti rimasto per conoscere i miei nipoti - - Ehm…io non sono un tipo da bambini, preferisco andarmene- - Ma come? Io ti stavo preparando qualcosa da mangiare, abbiamo dell’ottimo grappopotamo!- - Davvero, preferisco andare- Viral girò il pomello della porta aprendola e in quell’istante entrarono tre bambini, due maschi e una femmina – Nonno nonno! È lui il signore che hai trovato nel deserto?- disse uno dei tre che sembrava essere il più grande anche se non avrà avuto più di otto anni – sì è proprio lui, è un peccato però perché se ne stava giusto andando…- - Ma come!? Dai signore non può rimanere almeno per oggi??- i bambini si attaccarono alle gambe di Viral supplicandolo di rimanere – Per favore! Non andare già via!- - Ehi! Levatevi! Ho detto che devo andare!- la bambina che sembrava essere la più piccola, tra i cinque e i sei anni, che prima era rimasta in disparte si avvicinò e prendendogli la mano disse – Signore, mi farebbe tanto piacere se rimanesse questa sera e ci raccontasse una storia- La voce innocente della bambina e le parole che disse, fecero riflettere Viral, raccontare storie era il suo scopo nella vita prima della morte di Lordgenome e la dolcezza di quella bambina lo decise a cedere, si staccò dalle gambe i due bambini e poi sfilò la mano da quella della bambina – E va bene! Basta che la smettete di darmi fastidio! Levatevi di dosso! Rimango questa sera solo perché non ho altro luogo dove andare! Ma domani all’alba partirò e non provate a fermarmi!- i bambini ringraziarono in coro, Kashikoi sorrise e poi disse – Visto? Gli piaci un sacco! Quello più grande si chiama Todd, il secondo genito è Mark e la bambina invece è Lilì, vedi loro madre è morta e loro padre lavora in un altro villaggio quindi sono io ad occuparmi di loro-  - Cosa me li dici a fare i nomi? Tanto da domani non dovrò rivederli più!- - Beh eppure il mio nome l’hai voluto sapere no?- Viral socchiuse gli occhi e fece una smorfia di non curanza e si voltò .
Quella sera Viral e i suoi ospiti cenarono insieme, lui sembrò quasi sorridere, aveva un aria serena e tranquilla, quell’espressione sul suo viso non si vedeva da molto tempo, dopo ebbe anche l’occasione di raccontare come fosse arrivato nel deserto fino ad essere trovato sa Kashikoi.
Al mattino Kashikoi si svegliò, andò nella camera dove riposava Viral ma lui non c’era, guardò un po’ in ogni stanza e pensò se ne fosse andato senza salutarlo, così andò come faceva solitamente sul balcone, in quel momento scorse Viral che, con un gomito appoggiato sulla ringhiera per sostenere la testa con il palmo della mano, guardava il villaggio – Bello vero?- Viral non si voltò, ma rispose – Perché noi uomini bestia non abbiamo mai avuto l’opportunità di vivere così?- - Beh se ti piace l’idea perché non resti?- - Ti ho già detto di essere un tipo solitario- - E allora perché invidi questa vita? Non lo trovi incoerente?- - Tsk non hai capito niente! Io parlavo della serenità di questo villaggio, la vita di noi uomini bestia è sempre una continua lotta…- - Te lo ripeto, rimani qui!- - No, anzi credo sia l’ora per me di andare- Viral si diresse verso la porta, Kashikoi rimase in silenzio e lo salutò.
Viral era di nuovo in viaggio ma sta volta era nuovamente senza una meta! Dopo non molto sentì dei rumori provenire dal villaggio, si voltò, dalle dune di sabbia incandescente si scorgeva del fumo, voltandosi corse a vedere cos’era successo, le case bruciavano e iniziavano a sentirsi grida di paura e disperazione, riconosceva quelle urla, erano le stesse che causava quando attaccava gli umani, non sapendo cosa fosse successo tornò indietro velocemente.
In quell’inferno cercava la casa dove era stato ospitato – Kashikoi! Dove sei!? Cos’è successo!?- poi si sentì una voce – Viral scappà! È pericoloso!- -Kashikoi!- il vecchio era seppellito sotto un cumulo di macerie, Viral inziò a spostarle per cercare di salvarlo – Fermo! Lasciami qui! Non devi pensare a me, la mia vita è comunque giunta alla fine! Ti prego… cerca i bambini… giurai a loro madre che li avrei protetti!- - Non posso lasciarti qui dopo che tu mi hai salvato!- - Se vuoi sdebitarti salva i bambini ma lasciami qui!- Viral si voltò, dietro di lui si espandevano le fiamme e riuscì a scorgere in lontananza i bambini che correvano in preda al panico – Tornerò dopo per salvarti! Resisti un minuto!- - Grazie… Viral…- così Viral velocemente prese Todd e Mark per mano e li portò fuori dal villaggio in un luogo sicuro, si accorse che Lilì non l’aveva seguito, così tornò di nuovo tra le fiamme a cercarla – Lilì! Lilì dove sei!? Rispondimi!!!- - Sono qui!- urlò la bambina, si trovava bloccata dentro la casa e le fiamme le impedivano di uscire, così Viral entrò nella casa in fiamme e prese in braccio la bambina, mentre cercava di uscire le travi ormai diventate venere cedettero, i due caddero, Viral avvolse Lilì col suo mantello e la protesse dalla caduta atterrando di schiena, velocemente si rialzò e la portò al sicuro – Restate qui, io torno fra poco- - Ti prego Viral- disse Lilì – Salva il nonno!- fece un cenno con la testa e poi  tornò per l’ultima volta in quell’inferno, velocemente, spostò le macerie, sollevò Kashikoi sulla schiena, le gambe del vecchio erano incapaci di camminare – Stai tranquillo, visto? Ho salvato tutti quanti!- disse Viral, una volta portati tutti al sicuro, rimasero a vedere come il villaggio bruciando crollava – Quella era la nostra unica speranza…perché…- - Non lo so Kashikoi…non lo so…- in lontananza Viral notò due gunmen, uno somigliava molto al Gurren Lagann mentre l’altro  era molto più sullo stile dei vecchi gunmen degli uomini bestia, in quel momento capì, era stata una battaglia tra quei due a coinvolgere il villaggio distruggendolo, ma rimase muto e non lo disse a nessuno.
Decisero di portare i bambini al villaggio dove viveva il padre essendo ormai Kashikoi incapace di accudirli, durante la strada verso il villaggio si fermarono più volte per far riposare il vecchio, ma nonostante Viral cercasse di non farlo affaticare, non poteva tenere il passo con le gambe in quello stato.
Quella sera Kashikoi si spense, i bambini piansero, Viral cercò di consolarli, non versò lacrime, doveva apparire forte di fronte ai bambini che altrimenti si sarebbero sentiti demoralizzati, ma dentro di se anche Viral era avvolto da una profonda tristezza per la perdita.
Il percorso verso il villaggio di Midorinomori [parola data dall’unione di midori no mori, dal romaji bosco verde] fu faticoso e lungo, i quattro impiegarono tre giorni per arrivare a destinazione, una volta arrivato Viral cercò il pare dei ragazzi e quando lo trovò – Tu! Uomo bestia! Cosa ci fai con i miei figli!?- un uomo molto alto e robusto si avvicinò a Viral con aria minacciosa – Stai tranquillo papà lui ci ha salvati!- dissero i bambini – Cosa!? Ma che state dicendo!? Voi non dovete fidarvi di questo qui!- - Ehi! Io non ho fatto nulla di male! Ho solo portato da lei questi tre ragazzini che altrimenti sarebbero rimasti da soli!- - Non ha importanza ciò che fai! Sei e resterai sempre un uomo bestia! E ora vai via da questo villaggio subito!- - Non avevo intenzione di restare comunque!- in quel momento Lilì disse – Ma papà, non ha un posto dove andare! Dopo che ci ha salvati non possiamo trattarlo così!- - E allora? Quelli come lui devono solo crepare!- Viral strinse i pugni, inarcò le sopracciglia e tirò fuori i denti, poi guardando i bambini capì che non poteva provocare una rissa, avrebbe dato ragione al padre così e i bambini avevano già subito abbastanza traumi, così si girò e fece per andarsene, una voce lo fermò – Ehi tu! Dove stai andando?- una ragazza stava correndo da quella parte, bionda con gli occhi azzurri, sulla ventina d’anni, non molto alta e abbastanza gracile – Devo ringraziarti! Hai accompagnato qui sani e salvi i miei nipoti! Io sono la sorella del padre, piacere di conoscerti mi chiamo  Elza e tu?- - Sorellina cosa fai? Non hai notato che stai parlando con un uomo bestia?- - E allora? Ha salvato i tuoi figli! Portagli rispetto!- -Esattamente dovresti portarmi un po’ di rispetto anche perché ho risparmiato la tua inutile vita- - Hai sentito!? Come si è permesso di rivolgersi a me in questo modo?!- - Beh hai cominciato tu!- - Cosa fai!? gli dai ragione?- - Mi pare ovvio fratello- - Basta fate come vi pare! Io me ne vado!- l’uomo si allontanò portando con se i bambini – Scusalo, gli uomini bestia non gli stanno  molto simpatici, anche se poverino lo capisco, devi sapere che è stato proprio un uomo bestia ad uccidere sua moglie- - Tsk, io dovevo solo portare i bambini, del resto non mi importa- - Non vorresti fermarti un po’ in questo villaggio? Non devi andare da nessuna parte tanto giusto?- - Io veramente…- - Ma sì dai! Allora è deciso! Rimarrai un po’ qui da noi al villaggio!- Elza prese per mano Viral e lo portò a vedere il villaggio insieme a lei.

 

  
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