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Autore: Rebbss    26/04/2014    1 recensioni
–Sai, Finnick, grazie per avermi regalato una famiglia. Ora che ci penso a Capitol City la mia tortura era quella di saperti in pericolo. L’elettroshock non era niente. Il problema era la vasca dove mi immergevano. L’acqua, tu che nuoti... troppi ricordi. E nel sonno vedevo te mentre un branco di ibridi ti inseguiva. E io strillavo e Peeta, il povero Peeta che tentava di consolarmi. Ma io non potevo mostrarmi debole. Primo perché ero Johanna Mason e poi perché lui stava peggio di me. A lui alteravano i ricordi della sua amata. E gli ce voluto molto per sapere che quell’amore non fu distrutto. Tranquillo Finnick, neanche il mio sarà mai dimenticato-. Una brezza leggera si alza, sa di mare, e dell’acqua mi bagna le labbra. Anche questa sa di sale, ma so che sono lacrime. Sento un sussurro di quelli maliziosi che solo tu sai fare.
Genere: Fluff, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta, Finnick Odair, Johanna Mason
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Non entrare lì. Gli uccelli...- Gli uccelli devono essersene andati, ma preferisco che nessuno entri là dentro. Nemmeno lei.  – Non possono farmi niente. Non sono come voi. Non mi è rimasto nessuno a cui voler bene- dice Johanna, liberando la mano con un gesto impaziente. 
Hunger Games, La ragazza di fuoco.
Entro nella foresta, per prendere un po’ d’acqua da bere. Ho paura delle Ghiandaie, ho paura che capiscano che io, a qualcuno ci tengo. Ma loro non vedono dentro i tuoi pensieri. Sono gli Strateghi che fanno dire agli uccelli quelle voci. Certo, è logico. Ma forse in un certo senso desidero questa tortura. Magari capirebbe. Che tutte le volte che tornavamo a Capitol City per fare da mentori io ci soffrivo, quando mi raccontava di Annie. Anche quando andava dalle sue amanti. Sapevo che non le amava. Ma il problema ero che io amavo e amo lui. Sono sollevata a sapere che lui è felice con Annie. Ma mi si trafigge il cuore quando osservo il sorriso sulle tenere e decise labbra del mio Finnick. Io morirei pur di farlo uscire vivo da qui. Mi farei torturare da Capitol, pur di farlo scappare e farlo vivere felice dopo la rivolta.
***
Ho raggiunto il mio obiettivo, farlo uscire vivo dai Giochi. Ora spero che riesca a superare la rivoluzione. Guardo i pass-pro. Nelle scene d’azione è bellissimo, benché abbia su l’orrenda divisa grigia del 13. E quando aiuta Annie durante le sue crisi, è perfetto. Dolce, premuroso, ma anche deciso. Bellissimo, malizioso, ma anche serio e vero. Gli puoi raccontare tutto. Lui ti ascolta, e ti comprende. Oh,il mio Finn.
___
-Finn, Joh! Sono tornata!- Annie è tornata dalla sua visita medica, dalla madre di Katniss. Finn, che ormai ha 8 anni, è tanto grande il mio ometto scatta ad abbracciare la mamma e le mostra il suo disegno. Le sorrido, sono contenta che sia tornata, loro sono la mia famiglia. E mentre lei è spinta dal piccolo incamera io guardo fuori, guardo il mare. –Sai, Finnick, grazie per avermi regalato una famiglia. Ora che ci penso a Capitol City la mia tortura era quella di saperti in pericolo. L’elettroshock non era niente. Il problema era la vasca dove mi immergevano. L’acqua, tu che nuoti... troppi ricordi. E nel sonno vedevo te mentre un branco di ibridi ti inseguiva. E io strillavo e Peeta, il povero Peeta che tentava di consolarmi. Ma io non potevo mostrarmi debole. Primo perché ero Johanna Mason e poi perché lui stava peggio di me. A lui alteravano i ricordi della sua amata. E gli ce voluto molto per sapere che quell’amore non fu distrutto. Tranquillo Finnick, neanche il mio sarà mai dimenticato-. Una brezza leggera si alza, sa di mare, e dell’acqua mi bagna le labbra. Anche questa sa di sale, ma so che sono lacrime. Sento un sussurro di quelli maliziosi che solo tu sai fare. –Ti amo anch’io Odair. Ma non solo come amico. - Adesso sto piangendo a dirotto e sento una gocci precipitarmi sui capelli. – Sempre in vena di scherzi, eh?- gli rispondo, ma poi mi accorgo che anche lui sta piangendo. –Johanna?- è Annie, la mia carissima amica. –Arrivo!- mi volto un ultima volta, verso il tramonto sul mare. –A presto!-
Eccomi tornata!!!!!!!!
Allora ragazzi è la prima volta che parlo di Johanna quindi spero di non averla resa troppo OOC. Ho diviso tutto in tre parti: nell’arena dopo l’attacco a Katniss e a Finnick delle Ghiandaie Chiaccherone, durante la rivolta, e dopo di essa. Ditemi se ho sbagliato, spero di ricevere un po’ di recensioni, con consigli soprattutto. Sarò felice di seguirli e di rispondervi. A presto, Reby.
  
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