“King’s Cross, primo settembre, come ogni anno mi appresto ad attraversare
il passaggio segreto che porta al binario nove e tre quarti e come ogni anno
mia madre gentilmente mi accompagna… ho sempre apprezzato che lo facesse,
è sempre così impegnata, due maledetti lavori per poter tirare
avanti, ma ha sempre trovato il tempo per venire con me in questo giorno così
importante…. Sempre! Ormai esiste un tacito rito tra noi due, colazione
insieme da Orlando’s a Notting Hill e di corsa in metropolitana per raggiungere
la stazione… con il baule è sempre stata un’impresa titanica
ma un taxi non abbiamo mai potuto permettercelo… Dio mi sembra ieri, che
per la prima volta dopo aver ricevuto la lettera di Silente, ho attraversato
la barriera spingendo con quanta più forza potevo il mio carrello, spaesato
e impaurito mi accingevo a frequentare la migliore scuola di magia e stregoneria
di tutta Inghilterra, e oggi come allora mia madre è al mio fianco sorridente”
“Remus tesoro tutto bene?”
“Benissimo mamma, ti ringrazio di essere venuta anche quest’anno!”
“Non sarei mancata per nulla al mondo lo sai!” rispose lei accarezzandomi
una guancia.
“Lo so!” risposi io ricambiando il sorriso continuando a spingere
il carrello “Una donna minuta mia madre, che la si può sollevare
con una mano tanto è leggera, due occhi ambrati che esprimono una dolcezza
infinita e un viso dai lineamenti delicati, che mi ricorda quello di un angelo
anche se anni di sacrifici lo hanno reso stanco e segnato. I lunghi capelli
castani raccolti confusamente e legati con un semplice fermaglio rovinato a
causa dell’usura mi ricordano quanto io ami e sia grato a questa piccola
donna, tanto grande ai miei occhi che neanche se lo immagina, un vero gigante
anche quando per tutti è solo una donnina stanca e trasandata. Un giorno
la ripagherò di tutti i sacrifici che ha fatto e sta facendo per permettermi
di studiare, un giorno le darò ciò che le spetta... sarà
bello vederla riposarsi e godersi la vita come dovrebbe essere.
“A cosa stai pensando?” mi chiede dolcemente, mi conosce non posso
nasconderle nulla.
“A te!”
“A me? E perché mai Remus tesoro?”
“Mamma, so che non te lo dico spesso ma… voglio ringraziarti per
tutti i sacrifici che fai per me, non sai quanto io ti sia grato e…”
“Amore, per te e tuo fratello farei di tutto, non devi ringraziarmi…
sono molto orgogliosa di voi tesoro, siete ottimi studenti e questa per me è
la ricompensa migliore! Vorrei tanto che vostro padre fosse qui per vedervi,
sarebbe molto fiero di entrambi, specialmente di te! Forse tanto quanto lo sono
io, anzi sicuramente di più!”
“La guardo e non posso fare a meno di sorriderle riconoscente. Uno scriciolo
mia madre, ma di una forza incredibile, dopo la morte di mio padre fu lei a
crescere da sola me e mio fratello, due bambini di soli sei e nove anni, non
ci ha mai fatto mancare nulla, certo non abbiamo mai navigato nell’oro
ma abbiamo sempre avuto un tetto sopra la testa, degno di poter essere chiamato
casa, un pasto caldo cucinato per noi amorevolmente, vestiti puliti e tanto
amore. Senza contare che mi ha sostenuto e aiutato molto con il mio problema,
senza di lei non ce l’avrei mai fatta, non ha permesso che mi commiserassi
ma mi ha insegnato a convivere con ciò che mi accadde quella maledetta
notte. Haylin Palmer Lupin è la donna più importante della mia
vita. La guardo ancora e dolcemente la bacio su una guancia mentre insieme attraversiamo
la barriera trovandoci di fronte all’Hogwarts Express, che brillante come
ogni anno, è già pronto per condurre i numerosi studenti in quella
che per quasi dieci mesi sarà la loro casa. “Eccoci qua!”
esclamò felice vedendo molti dei miei compagni di corso.
“Puntuali come sempre!” mi risponde mia madre guardandosi intorno
e notando che numerosi genitori avevano accompagnato i loro figli al treno…
proprio come lei, che mi ci ha scortato ogni anno fin da ragazzino, oggi compreso
che ragazzino non lo sono più… anche oggi che sono un diciassettenne,
che si appresta a frequentare il suo ultimo anno ad Hogwarts.
“REMUS!” sento urlare, è James che si avvicina sorridente.
“James, ciao, come stai? cielo ma questi capelli proprio non riesci a
domarli?”
“Che ci posso fare? Ormai è il mio marchio di fabbrica!”
risponde facendo spallucce e aggiungendo gentilmente “Buongiorno signora
Lupin, come sta?”
“Caro James, benissimo grazie, e tu? A vederti direi che le vacanze ti
hanno fatto molto bene, ma quanto sei cresciuto?”
“Parecchio!” rispose il moro che imbarazzato sorrise e sentendo
la donna complimentarsi per la prestanza fisica, disse “Sa il Quidditch!”
“Ma dove sono i vostri amici?”
“Oh Sirius sarà imboscato da qualche parte… oh mi scusi cioè…
lui sarà…”
“Tranquillo James, sono stata giovane anch’io e so cosa vuol dire
fare strage di cuori!” ribattè con un sorriso dolcissimo Haylin.
“Bhè in effetti Sirius è davvero incredibile, gli muoiono
tutte dietro!”
“Senti chi parla!” esclamò Moony spintonandolo.
“Non sono ai suoi livelli!” cercò di mentire il bel Potter
che in quanto a conquiste non aveva nulla di cui invidiare all’amico.
“Ma smettila Potter, tra te e Black non so chi se ne è fat…
cioè siete sicuramente i più ambiti, insieme a quel simpaticone
di Malfoy!” aggiunse il licantropo arrossendo.
“Ragazzi io devo scappare, il lavoro mi chiama, vi lascio comunque in
buona compagnia, mi raccomando fate i bravi e… Remus, fammi sapere come
sta andando e per favore, sii gentile scrivele!”
“Lo farò mamma, te lo prometto…” rispose il figlio
imbarazzato.
“Scrivere a chi?” chiese James pettegolo.
La signora Lupin strizzò l’occhio al moretto e tacque.
“Un’amica!” rispose l’altro tagliando corto.
“Un’amica chi?” richiese curioso il cercatore euforico di
aver scoperto questa fantomatica ragazza di Remus.
“Un’amica punto!”
Haylin sorrise dell’imbarazzo del figlio, dopo averlo baciato e abbracciato
fece lo stesso e salutò James scappando di corsa mentre urlava “Salutatemi
Sirius e Peter!”
“Lo faremo! Ciao!” ribattè il caposcuola mentre la vedeva
scomparire dietro la barriera.
“Gentile come sempre tua madre!”
“Già! Le voglio molto bene!” rispose Moony voltandosi poi
a guardare l’amico non appena la donna sparì al di là del
passaggio.
“Hey bello non dirmi che tu… che hai…?”
“No, ma diciamo che ho riscoperto una bella amicizia, è una ragazza
che conosco da sempre, siamo praticamente cresciuti insieme e quest’estate
abbiamo passato parecchio tempo insieme!”
“Come si chiama?”
“Joyce! Frequenta Beauxbatons! Ho promesso che le avrei scritto... anche
se… bhè insomma io…” balbettò tremendamente
imbarazzato il nuovo caposcuola dei Grifondoro “Al diavolo, si vedrà!”
“E bravo il nostro Remus!” esclamò il cercatore afferrandolo
al collo senza curarsi troppo di lasciarlo respirare.
“Ough…Jam… smett… mi stai… soff…do, James!”
ansimò per la stretta l’altro che finalmente riuscì a liberarsi
chiedendo “E tu che mi dici? Come va con Lily?”
Il sorriso canzonatorio di Potter svanì immediatamente e facendosi serio
tendente al triste anche se cercava di nasconderlo, rispose “Bhè,
direi che stiamo attraversando una fase di… di… pausa riflessiva!”
“Che hai combinato stavolta? Possibile che dobbiate sempre discutere?”
“E’ che lei se la prende troppo, sai come siamo io e Sirius quando
ci mettiamo in testa di combinare qualcosa?”
“Certo che lo so e ci sono sempre guai in agguato quando lo fate!”
“Ecco diciamo che non ha apprezzato molto lo scherzetto che abbiamo fatto
a Snivellus a Diagon Alley l’altra settimana, mi ha accusato di essere
un bambino arrogante e dopo avermi tirato la cinquina del secolo, di cui ancora
sento lo stampo…” disse massaggiandosi la guancia destra “Se
ne è andata… è da allora che non la sento e non la vedo”
finì di spiegare sconsolato il moro.
“Dovete lasciarlo in pace, che vi ha fatto Severus, non è così
male!”
“E’ un serpeverde Remus, dovresti sapere che i serpeverde…”
“Sono studenti uguali agli altri!” finì per lui il bel licantropo
che in quanto a bellezza non aveva nulla da invidiare ai suoi due migliori amici.
“Parli sul serio?” chiese James stupito “Non farti sentire
da Sirius o gli piglia un colpo!”
“Sirius è uno sciocco quando fa questi ragionamenti e poi scusami,
come fai a dire queste cose? Lily Evans, la tua Lily, la ragazza per la quale
ti butteresti nel fuoco e che ami da morire da…” esitò un
istante per fermarsi a guardare l’orologio dell’amico “Direi
ben sette anni, tra cinque minuti, anche lei è una serpeverde!”
“E’ diverso, Lily è speciale!” mormorò imbarazzato
James cominciando a guardarsi le scarpe che mai come in quel momento erano state
così belle.
“Già una serpeverde dannatamente speciale, lo so che è proprio
questo che ti affascina in lei, perché ti ostini a dire che quelli della
sua casa non ti piacciono?”
“Da quando sei diventato così saggio Moony?” domandò
Ramoso guardandolo compiaciuto.
“Da quando ho a che fare con te e con quello scellerato di Sirius, qualcuno
deve pur tenere a bada il vostro caratteraccio!” rispose ridacchiando
l’amico.
“Ciò non toglie che Snivellus e Malfoy non meritano il nostro rispetto!”
disse James deciso.
“Chiunque merita rispetto James, se lo pretendi lo devi anche dare!”
ribattè Remus sorridendogli e battendogli una pacca sulle spalle “Comunque
non mi sembra il caso di parlarne ora, è un discorso che deve sentire
anche Paddy, a proposito... ma dov’è?” domandò Moony
guardandosi in giro.
“A quest’ora sarà con una delle gemelle Bishop!”
Remus ridacchiò, scosse la testa e chiese “Che ne dici di salire
sul treno o non troveremo nessun posto libero?”
“Ottima idea, guarda sta arrivando anche Peter!”
“Hey Pete, come stai?” domandò il lupacchiotto vedendolo
avvicinarsi.
“Mai stato meglio!” rispose l’altro con un sorriso a quarantanove
denti.
“Che hai fatto?” domandò Potter felice di vederlo così
contento.
“Vi ricordate Carolyn, quella biondina di Tassorosso?”
“Chi la Wade?”
“Sì, bhè diciamo che quest’estate abbiamo avuto degli
incontri ravvicinati e… si insomma… noi, bhè noi direi che
stiamo insieme!”
“GIURA?” urlò James estasiato da quella notizia abbracciandolo,
Peter era sempre stato un po’ appiccicoso, specialmente con lui, e saperlo
felicemente accoppiato non poteva che renderlo contento per l’amico ma
soprattutto per se stesso. Niente più nottate insonni per consolarlo,
niente più imbarazzanti uscite a tre con lui a reggere la candela o rinunce
dell’ultimo minuto per non lasciarlo solo. Peter aveva finalmente una
ragazza.
Minus annuì e rosso come un peperone abbozzò un timido sorriso
e trascinò il suo baule sul treno. Gli amici si guardarono e scoppiarono
a ridere, l’imbarazzo del compagno di stanza faceva tenerezza, così
lo aiutarono e fecero altrettanto occupando il primo scompartimento vuoto.
Una volta sistemati tutti i bagagli i tre si sedettero accaldati per lo sforzo
sui sedili e sorrisero soddisfatti, stava per iniziare il loro ultimo anno ad
Hogwarts ed era impossibile non pensare a quanto si sarebbero divertiti. Non
che gli altri anni non fosse successo ma tutti sapevano che quell’anno
sarebbe stato speciale per più motivi.
“Ragazzi, perdonatemi ma voglio andare a cercare…”
“Carolyn!” esclamarono in coro James e Remus che videro l’amico
diventare bordeaux e uscire dallo scompartimento.
“Perché invece tu non vai a cercare Lily?” domandò
Moony all’altro che fece per ribattere un secco no, ma cambiando idea
nel vedere lo sguardo di monito dell’amico annuì e rispose “Torno
subito!”
“Ti aspetto!”
James uscì dallo scompartimento e sparì, proprio in quell’istante
il treno cominciò a muoversi, Moony guardò preoccupato fuori dal
finestrino, cercava Sirius con lo sguardo ma non lo trovava, possibile che fosse
così impegnato da non accorgersi che l’espresso per Hogwarts stava
partendo?
“Dimmi tu, se tutti gli anni deve sempre…?” si chiese ad alta
voce il caposcuola che sentì una voce alle sue spalle dire “Buongiorno
Moony, felice di vederti!”
“Buongiorno a te Paddy!” rispose l’amico voltandosi “Era
ora, ma dov’eri finito? che… che cavolo hai fatto?” chiese
vedendolo appoggiato alla porta dello scompartimento completamente sporco sul
viso di quello che a prima vista poteva sembrare sangue.
“Oh bhè sai com’è, un paio di persone erano parecchio
felici di vedermi… così io non… perché deluderle!”
spiegò il moro aprendosi in un sorriso raggiante che entrò, sistemò
il suo baule e chiuse la porta dietro di sé.
“Tieni pulisciti, Casanova!”
“Grazie!” rispose Sirius afferrando il fazzoletto che l’amico
gli aveva gentilmente passato mentre gli si sedeva accanto.
Una volta pulito, l’erede di casa Black aveva se fosse mai stato possibile,
raddoppiato la sua bellezza. Remus notò che come James, e d’altronde
anche lui, Paddy era cresciuto parecchio durante l’estate, si era alzato
almeno di una spanna e la sua corporatura si era modellata ancora di più.
I lucenti capelli corvini, che sembravano sottili fili di seta nera, gli arrivavano
quasi a metà schiena, i suoi occhi blu risaltavano più che mai
e come sempre indossava vestiti di primissima qualità che gli donavano
un’aria elegante e molto signorile.
Moony non potè non pensare che Sirius fosse davvero un bel ragazzo, come
stupirsi se aveva tutte le ragazze della scuola ai suoi piedi, oltre ad appartenere
ad una delle famiglie purosangue più potenti e famose di tutto il mondo
magico era anche simpatico e maledettamente attraente, solo una cieca non si
sarebbe accorta di lui.
“Chi era stavolta?” chiese Remus sorridendogli senza stupirsi più
di tanto di quei pensieri.
“Chi?” domandò innocentemente l’altro.
“Quella o meglio quelle che ti sei fatto?”
“Oh dunque, sono arrivato e Deborah Carlyle mi è praticamente saltata
addosso, poi ho salutato la Bishop e Teresa Duncan di Corvonero e infine ho
scambiato due chiacchiere con Pam…”
“Pam? E chi sarebbe?”
“Pamela Bullock, serpeverde!” rispose sornione il moretto.
“Ma non eri quello che detestava i serpeverde?”
“Uomini, mio caro Moony, le ragazze serpeverdi sono le migliori di tutta
la scuola, sono così passionali e… come dire… disinibite!”
“Oh capisco... sei incredibile Paddy, non sei ancora arrivato a scuola
e ti sei già fatto quattro ragazze, ma come fai?”
“Fatto? Baciate, piuttosto ho sognato o mi è sembrato di vedere
Peter avvinghiato a quella biondina di Tassorosso… come si chiama?”
“Carolyn Wade, niente sogni, Peter e lei stanno insieme!”
“Non ci credo, e bravo Peter, chi l’avrebbe mai detto… ma
dov’è?”
“Indovina?”
“Giusto, deve recuperare il tempo perso...” ridacchiò Felpato
che un attimo dopo chiese “E James?”
“In questo momento direi in ginocchio da Lily a chiederle perdono, avete
fatto un bel casino a Diagon Alley, ma che diavolo vi prende certe volte?”
“Snivellus e Malfoy riescono a scatenare il peggio di me!” rispose
imbarazzato Sirius che chiese “E tu che mi dici Moony, conquiste?”
L’amico scosse la testa e fece per rispondere ma un’altra voce lo
anticipò dicendo “Oh il caro Remus ha spezzato il cuore ad una
bella francesina!”
“J, come stai?” domandò il suo migliore amico alzandosi per
abbracciarlo.
“Bene, credo di aver chiarito con Lily… ciao rubacuori con chi diavolo
ti sei infrattato questa volta?”
“Storia lunga te la dico dopo, piuttosto questa novità di Moony
m’interessa di più, racconta un po’!” disse risedendosi
accanto al bel caposcuola che paonazzo continuò a scuotere la testa.
“Bah lui sostiene che…” iniziò a dire Potter che venne
però interrotto dall’amico che disse “C’è poco
da spiegare perché non è successo nulla, siamo solo amici”
“Si inizia sempre così, prima si è amici e poi…”
sussurrò Sirius strizzandogli l’occhio.
“Non lo sai Moony che non è possibile essere amici di una donna?”
aggiunse ramoso sorridendogli.
“Ma smettetela scemi, Joyce non…”
“Joyce, bel nome!” esclamò il cacciatore dei grifoni incrociando
le braccia e lanciando uno sguardo d’intesa a James che rincarò
“Di un po’ Moony, amici quanto, te la sei già…”
“No, ragazzi, non me la sono fatta se è quello che volete sapere,
ci siamo solo… solo… baciati!” rispose con un filo di voce
Remus che ormai rasentava un fantastico colore purpureo.
“Baciati come?” domandò Sirius malizioso.
“Cosa vuol dire come? Come si baciano due persone?” chiese a sua
volta l’interrogato allibito.
“Oh caro mio, ci sono parecchi modi sai, il timido casto bacio da toccata
e fuga, il contatto più lungo ma sempre piuttosto censurato o l’approfondimento
appassionato in cui dopo esservi mordicchiati sensualmente a vicenda le labbra,
la tua e la sua lingua si stuzzicano e si provocano senza ritegno, lo stesso
che toglie il fiato e accende la passione più travolgente?”
Il bel lupacchiotto divenne se possibile ancora più viola e schiarendosi
la voce rispose “Bhè… ecco noi… Abbiamo iniziato con
il primo e dopo un tentativo doveroso con il secondo… direi che ci siamo
concentrati maggiormente sul terzo modo”
James e Sirius scoppiarono in grida di giubilo e si complimentarono con l’amico
che aggiunse “Finitela, mi state facendo vergognare come un cane!”
“Andiamo Remus, di cosa ti vergogni?” chiese Paddy “E’
una bella cosa se hai trovato la ragazza giusta per te!”
“Già, tu che dicevi che nessuna ti avrebbe mai amato per quello
che sei!” rincarò Potter che continuò “Di un po’
lei sa?”
“Sì!”
“Fantastico allora!”
“Ragazzi non saprei, Joyce mi piace però non provo per lei qualcosa
che credo sia amore, è strano, ma mi sembrava di baciare mia cugina…”
“Da quando baci tua cugina?” domandò Paddy sorpreso.
“Scemo, non bacio mia cugina, anche perché ho solo cugini maschi!”
“Oh… bhè da quando ti piace baciare tuo cugino?” richiese
malizioso il moro.
“Finiscila, era un modo per farvi capire che non credo di voler continuare
questa relazione… senza contare che lei sta a Beauxbatons e riuscirei
a vederla solo a Natale quando andrò a casa… chi ce la fa ad aspettare
fino ad allora!”
“Bhè Moony Joyce o non Joyce, sai che quest’anno c’è
la scommessa da chiudere!” esclamò James sorridente.
“Quale scommessa?” domandò il caposcuola sorpreso.
“Dobbiamo avere tutti una ragazza per il ballo di fine anno!”
“Già!” rincarò Paddy “Abbiamo una promessa da
mantenere o te lo sei scordato?”
“Capirai che fatica per voi due! Tutto il popolo femminile di Hogwarts
vi cade ai piedi, non avete che da scegliere!”
“Mettila così non puoi farti battere da Peter… se l’ha
trovata lui devi riuscirci anche tu!”
“Dio mio, è vero anche Peter è accoppiato… cielo prevedo
un anno di uscite ad Hogsmeade in solitaria!” commentò Moony portandosi
una mano in fronte.
“Ma smettila che ti muore dietro metà scuola!” esclamò
convinto Sirius dandogli una gomitata.
“No caro, quello sei tu, comunque ti ringrazio, vedrò di darmi
una svegliata lo stesso!” disse Remus alzandosi.
“Dove vai?” chiese Paddy deluso di vederlo andare via.
“I doveri di caposcuola mi attendono, tornerò tra poco!”
“Ah già dimenticavo che sei il nuovo caposcuola di Grifondoro!”
sorrise l’amico.
“Lo dici come se fosse una sciagura!”
“No, è solo che mi chiedevo… non è che poi…
ci punirai vero? Non è che ci toglierai punti o ci controllerai per…”
“Farvi rispettare le regole? Non lo so, vedrò!” rispose soddisfatto
Lupin che salutando aprì la porta dello scompartimento.
“Ciao!” dissero in coro i due amici che lo videro uscire per poi
ritornare sui suoi passi pochi attimi dopo e dire “Posso lasciarvi soli
per pochi minuti, non darete fuoco al treno?”
“Certo che puoi!” risposero sorridenti i due moretti.
“Sicuri?”
“Si mamma, te lo promettiamo, niente giochini stupidi!” ribattè
James sbattendo gli occhioni.
“Lo giuro papà, mi comporterò bene!” aggiunse Sirius
mandandogli un bacio con la mano.
“Se farete i bravi bambini, vi porterò un regalo!” rispose
loro sarcasticamente l’amico che dopo aver sorriso richiuse lo sportello
dello scompartimento lasciandoli da soli. Le loro risate lo accompagnarono sino
a metà treno. Adorava quei due ragazzi, li considerava al pari di due
fratelli, avrebbe fatto qualsiasi cosa per loro, anche chiudere un occhio dinanzi
alle loro bravate.