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Autore: sailormoon81    27/04/2014    0 recensioni
Bella, la parola bella è nata insieme a lei...
Tre personaggi della serie cantano l'amore per la loro principessa sulle note di "Bella", canzone del musical Notre Dame de Paris, di Riccardo Cocciante
Genere: Generale, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più serie, Contesto generale/vago
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Bella
Lei mi porta via con gli occhi e la magia
Chi
È l'uomo vivo che potrebbe rinunciare
Sotto il castigo, poi, di tramutarsi in sale?
[Bella – Notre Dame de Paris]


 
«Tu sei pazzo.»
Alzo gli occhi su Taiki con un’espressione che sta ad indicare “Non scocciarmi e pensa agli affari tuoi”, ma al contrario di quanto sperassi, scosta le mie gambe dal divano e si accomoda accanto a me.
«Possibile che non riesci a levartela dalla testa, dopo tutto questo tempo?»
«Quando vorrò la tua opinione, te la chiederò» ribatto, ignorando volutamente la sua domanda che, per quanto retorica, immagino voglia una risposta.
A dargli manforte arriva anche Yaten. «Povero il nostro Seiya» commenta, squadrandomi come se fossi poco meno di un insetto spiaccicato sul parabrezza. «La cara Usagi ha lasciato una ferita ben profonda, eh…» e inizia a ridacchiare con Taiki, smentendo quella parvenza di preoccupazione che volevano dimostrare.
Dio, quanto li odio quando fanno comunella in questo modo.
«Idioti» commento, e mi alzo per allontanarmi da quell’aria opprimente che mi sembra di respirare in loro compagnia.
«Stavamo solo scherzando!» mi giunge la voce di Yaten, ma la ignoro.
Mi chiudo in camera e mi butto sul letto, schiacciandomi il cuscino sul volto.
So che agiscono a fin di bene, che i loro commenti dovrebbero essere stimoli a farmi uscire dal torpore che mi ha preso da… boh, non so neanche da quanto tempo sono in questo stato.
È più forte di me, lo ammetto.
Non faccio che pensare a lei, giorno e notte, e quasi spero in un nuovo attacco dei nemici per poterla ammirare in battaglia, aiutarla nei combattimenti, stringerla, anche solo per pochissimi istanti, tra le mie braccia.
Quando i miei occhi incrociano i suoi, è come se un pugno mi colpisse lo stomaco, facendomi perdere il respiro; il cuore manca un battito ed io mi sento morire.
Anzi, di più.
Mi sento trasportare in un altro mondo, un universo parallelo in cui non ci sono battaglie, non ci sono nemici da sconfiggere, e soprattutto non c’è un fidanzato lontano di cui si attende il ritorno.
È quando realizzo tutto ciò che mi sento morire: Usagi non sarà mai mia, perché ha già regalato il suo cuore a un altro, e il solo pensare che lui sappia tutto di lei, che le sue dita abbiano accarezzato quella pelle delicata chissà quante volte, che conosca il corpo di quella dea meglio di quanto potrò mai fare io… tutto questo risveglia in me un dolore sordo, un mostro sopito nel mio petto che fa le fusa in attesa di essere risvegliato per attaccare il mio rivale.
Ma so che per quanto possa promettere battaglia, non potrei mai far del male a Chiba Mamoru: ucciderei lei, la mia principessa.
Chissà, forse dovrei seguire i consigli di Yaten e Taiki.
«Dovresti guardarti intorno» continua a ripetermi Yaten. «Il mondo è pieno di belle ragazze, e alcune di loro farebbero carte false per essere guardate dal grande Seiya.»
Tze… come se potessi davvero interessarmi ad altre dopo aver conosciuto Usagi. Lo so che il suo intento è niente di meno che lusingare il mio ego che, in effetti, avrebbe bisogno di un sano restauro, dopo il rifiuto subito… Eppure questi commenti hanno il solo effetto di infastidirmi.
Poi però arriva il richiamo al dovere: «Non abbiamo tempo da perdere con queste sciocchezze sentimentali.» Taiki è sempre delicato… «Pensiamo alla nostra missione e andiamocene via da questo mondo. Una volta tornati a casa con la nostra principessa, potrei permetterti tutte le distrazioni che vorrai.»
Li lascio parlare, so che il loro obiettivo è risvegliarmi dal torpore.
Ma, realmente: credono che basti così poco per togliersi dalla testa e dal cuore una donna – perché non è più una ragazzina, da molto tempo ormai… – come Usagi?
Come potrei mai rinunciare a farla mia?
Meriterei di soffrire le pene dell’inferno se solo pensassi di guardare qualcun'altra.
Eppure non le chiedo molto: solo un bacio, perché possa deliziarmi del suo sapore, bearmi del suo calore…
Mi metto a sedere e stringo il cuscino tra le braccia, immaginando di stringere il suo corpo.
«Solo un bacio, mia dolce Usagi» mormoro nel silenzio della stanza, «e sarò il tuo schiavo. Per l’eternità.»
 
***
Chiedo scusa per il ritardo con cui giunge la fine di questa mini raccolta, ma il tempo è tiranno e mi ci vorrebbero giornate di trenta ore per dar credito a tutte le cose che devo fare… *sigh*
Ringrazio di cuore chi ancora attende un mio cenno in questo fandom, e anche chi vorrà scoprirmi piano piano, partendo da questa storia e andando a ritroso nel tempo, sfogliando le storie che, in quello che sembra un passato ormai lontano, mi hanno fatto compagnia nel corso degli anni.
Un abbraccio, e a presto con il seguito di “Lei dov’è?”.
 
Kla
   
 
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