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Autore: saramichy    27/04/2014    2 recensioni
Rory è partita per un anno per la campagna elettorale di Obama ed è stata in giro per l'America, ma non si è scordata quel giorno a Philadelphia dove ha detto a Jess di amare un altro.
Jess, invece, ha deciso di andare avanti. Il tempo delle scelte era giunto e lui era tornato ad abitare a Stars Hollow con la sua nuova ragazza, per stare più vicino alla famiglia.
I due si ritroveranno così nella stessa cittadina come tanti anni prima e le cose non andranno sempre per il verso giusto, riusciranno a dimenticare il passato e crearsi un nuovo futuro insieme?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jess Mariano, Rory Gilmore, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Spiegazioni

Spiegazioni:


Jess uscì dal locale di Luke imprecando contro se stesso. Continuava a ripetersi che avrebbe dovuto stare zitto, ma poi tutti lo avrebbero preso per un ignorante, d'altronde era cortese dare il bentornato alle persone. Non si accorse nemmeno di Dean, che continuava a seguirlo anche se non sapeva dove si stava dirigendo. Jess ripercorreva la prima volta in cui era stato lui a tornare e Rory gli aveva detto le stesse precise parole e che lui ne fosse o meno stato conscio, aveva ripetuto la stessa cosa a lei proprio due minuti prima.

Jess si chiedeva se anche lei aveva ricordato o se tra loro fosse tutto passato talmente in fretta da non aver lasciato alla ragazza il minimo ricordo della loro storia. Mentre continuava a camminare senza accorgersi di essere seguito, si avviò verso il pontile. Dean cominciava a preoccuparsi, non aveva mai visto Jess in quello stato prima di allora o forse era meglio dire che non lo aveva più visto in quel modo da quando cercava di portargli via Rory e la cosa non era promettente.

Appena messo piede sul pontile, Jess si sedette e Dean decise che era venuto il momento di spiegare le cose come stavano, anche lui sedette sul pontile e iniziò a parlare per primo.

«Che cosa è successo là dentro? Mi sembri abbastanza sconvolto.»

Solo in quel momento Jess si rese conto di tenere ancora in mano i caffé e ne porse uno a Dean, il quale lo prese, pronto ad ascoltare.

«Scusa, non mi ero accorto che mi stessi seguendo. Non è successo niente, ho solo dato il bentornato a Rory, ma la cosa mi ha fatto pensare ad alcuni momenti del passato: è per questo che ero sovrappensiero.»

Dean annuì, ma non era molto convinto della cosa.

«Senti, se a te piace ancora Rory non ci sono problemi d'accordo? Voglio solo che non ci sia del rancore tra noi per le vecchie faccende, soprattutto perché lavoriamo insieme e rischio di perdere il posto altrimenti.»

Jess rise, era tipico di Dean fare larghi giri di parole per arrivare al punto.

«Non so se Rory mi piace ancora, è stato solamente strano. Rivederla, rievoca in me strani pensieri, non solo quelli che mi hanno portato qui sopra.»

«Jess, ti va di dirmi perché sei venuto proprio qui?»

Jess ci pensò un minuto, lui aveva detto che non voleva vecchi rancori ma raccontargli che cosa era successo tempo fa avrebbe potuto scatenarli.

«E' strano, qui è iniziato tutto, cioè... Non so come dirti... Ricordi la vendita dei cestini e il nostro litigarci quello di Rory?»

Dean annuì e Jess continuò.

«Siamo venuti qui a mangiare. Persino a Rory è sembrato strano e proprio qui ha perso il braccialetto che le avevi regalato. Tutti avete pensato che glielo avevo rubato, in effetti a lei era caduto ed io mi sono limitato a raccoglierlo e mettermelo in tasca.»

Dean comprese che la cosa era seria, erano tornati indietro di tanti anni e sentire adesso che cosa realmente era successo, gli faceva capire che Rory non era stata mai realmente presente nella loro relazione fin da quando Jess aveva messo piede a Stars Hollow.

«Capisco, così lei lo ha perso e tu lo hai raccolto, ma come mai oggi sei venuto qui?»

Tanto valeva dire tutta la verità, in fondo erano passati tanti anni e Dean meritva di sapere, quindi Jess fece un respiro profondo e ricominciò a parlare.

«Ricordi la maratona di ballo?»

Pensieri infausti colpirono Dean, aveva voluto sentire la versione di Jess tante di quelle volte, ma non era mai stato realmente intenzionato a chiederglielo e adesso poteva sapere tutto e non gliene fregava più niente: strano ma pur sempre vero, lui era interessato solo a Lindsey adesso e a riconquistarla.

«Ricordo ogni cosa, vai avanti.»

«Dopo che tu le avevi fatto quella scenata, Rory è venuta qui ed io l'ho seguita. E' stato qui che è iniziata la nostra storia: quella sera ho lasciato Shane e il giorno dopo noi stavamo assieme.»

«Capisco, quindi sei venuto qui perché la ami ancora.»

«E' difficile da spiegare Dean, non credo di amarla, ma è stata la prima persona a credere in me e qualcosa a livello inconscio è rimasto lì. Oggi il suo ritorno mi ha solamente trasportato indietro nel tempo a diciassette anni, ma lei mi ha fatto male, talmente tante volte che non credo di amarla più, non come un tempo per lo meno.»

Dean cercava di seguire il ragionamente di Jess, ma non riusciva a seguirlo, era chiaro e lampante che lui ancora ci stava dentro, ma se voleva negarlo, allora lui lo avrebbe aiutato in un altro modo. Se le cose dovevano funzionare a livello di amicizia tra loro due, era tempo di aiutarsi a vicenda e forse sapeva come fare.

«D'accordo, così non la ami più. Bene, sono contento, iniziavo a preoccuparmi, se tu volessi tornare con lei non so se tra noi ci potrebbe più essere questo rapporto di amicizia. Rory non ne sarebbe entusiasta.»

«Io non dipendo da Rory, Dean. Ho una ragazza ed intendo portarle rispetto, ho imparato soprattutto questo durante la relazione con Rory e non voglio fare un torto a Julia.»

«Sei cresciuto, Magliano. Un tempo non saresti stato così diretto e sincero, mi piaci di più così.»

«Si, forse anche tu mi piaci di più Dean. Piuttosto, dobbiamo decidere come puoi invitare Lindsey fuori a cena venerdì sera.»

«Ho già un piano, che ne dici se ne parliamo in libreria, mentre continuiamo a lavorare? Sai c'è ancora molto da fare prima dell'apertura di sabato.»

«Hai ragione, andiamo a lavorare che è meglio, altrimenti la libreria rischia di non aprire mai più.»

I due si diressero verso la loro libreria per continuare il lavoro, ognuno pensando alla propria dolce metà, che per uno era molto vicina, per l'altro era lontana trattenuta da impegni di lavoro.

*****

Rory e Lorelai si diressero verso casa, erano state molto taciturne nella macchina e la donna già sapeva che si stava preparando un uragano appena messo piede in casa. Non sapeva perché aveva taciuto alla figlia così tante cose, ma di certo sperava che la ragazza tornasse a casa senza avere più problemi con Jess, cosa che era tutt'altro che semplice.

Appena varcata la soglia di casa, Rory chiese spiegazioni.

«Mamma, dimmi perché non mi hai detto che Jess era tornato ed aveva acquistato la libreria.»

Lorelai prese un respiro e cominciò a raccontare.

«Tesoro, fin da quando mi hai detto di essere stata a Philadelphia da Jess avevo già capito che era successo qualcosa, non ti ho chiesto niente e ti ho lasciato la tua privacy. Tu sembravi tranquilla, eri tornata assieme a Logan ed io non volevo turbarti, ma sapevo che c'era stato qualcosa. Jess è sempre stato il motore che ti accendeva e faceva fare strane cose, fin da quando avevi diciassette anni: sei andata a New York boiccottando il giorno del mio diploma solo per salutarlo!»

«Certo, così adesso la colpa sarebbe la mia? Andiamo mamma, dimmi la verità, queste cose le so già da sola.»

«Amore mio, è difficile spiegare. Quando Luke ha chiesto aiuto a Jess per farti tornare con i piedi per terra e tornare a Yale, sapevo che le cose tra voi sarebbero state complicate; c'era Logan e i nonni e tante altre cose... Ma lui non ha chiesto niente in cambio, capisci? Era solo lì e ti ha fatto tornare indietro, solo Dio sa come ed io mi sono sentita stupida ed era come se lui ti conoscesse meglio di me. Lui ha saputo toccare le corde giuste, solo lui e tu sei sempre stata diversa con lui attorno e forse ho capito che lui era quello che ti conosceva meglio e sono stata gelosa in principio perché avrei giurato di essere io quella che ti conosceva meglio di tutti.»

«Mamma, ma che dici? Tu mi conosci meglio di chiunque, sei mia madre, mi hai portato in grembo per nove mesi e mi hai cresciuta da sola per tutti gli anni seguenti. Jess è stato con me solo per un anno, come poteva conoscermi meglio di te?»

Lorelai sembrava sul punto di mettersi a ridere, sua figlia non capiva perché lei stesse cercando di aprirle gli occhi e la cosa iniziava a preoccuparla. Non voleva che i tira e molla tra Jess e Rory turbassero la quiete della cittadina e della sua relazione con Luke, dovevano assolutamente capire che cosa voleva fare Rory e lei essendo sua madre doveva aiutarla, ne aveva l'obbligo morale.

«E' così e né tu né io siamo mai riuscite a capirlo. Jess è stato il solo a farti capire che stavi sbagliando, perché tu e lui siete legati, che voi lo vogliate o meno. Non ti ho detto niente perché avevo paura che tu lasciassi il lavoro. Il fatto è che dopo due mesi dalla tua partenza, Luke ha ricevuto una telefonata: Jess aveva avuto un incidente, una macchina l'aveva messo sotto.»

«Mamma, perché non mi hai chiamato allora? Avrei dovuto saperlo, io sarei potuta andare a trovarlo, ero nei pressi di New York in quel periodo e avrei potuto vederlo.»

«Tesoro, è per questo che non te l'ho detto. Vedi quanto sei sconvolta adesso? Che cosa avresti fatto se solo te lo avessi detto in quel momento? Io so che tu avresti reagito d'impulso e avresti abbandonato la campagna elettorale di Obama ed io non volevo rovinarti la carriera che era appena cominciata.»

«Capisco, ma non credo che avrei lasciato perdere tutto. Sono grande abbastanza, forse avrei fatto tappa a New York e sarei andata a trovarlo in ospedale, ma non avrei lasciato il lavoro, mamma, credimi.»

«Tu non capisci, era tra la vita e la morte, Rory. Io ho accompagnato Luke ed ho sentito i medici, dicevano che non c'era più niente da fare per lui. Quando Luke è entrato, mi sono permessa di entrare assieme a lui. Mentre Luke parlava e cercava di riportarlo indietro, lui non si muoveva, non accennava nemmeno un tic, ma quando ha sentito la mia voce, qualcosa è cambiato: tu non puoi capire, non eri là, ma ha parlato. Lui ha detto il tuo nome, mentre io cercavo di spiegargli che doveva tenere duro perché sua madre e Luke non meritavano di perderlo e lui non aveva ancora aperto gli occhi e ha detto: Rory. Non so cosa sia successo, ma so che dopo quel giorno, i medici mi facevano entrare e ho parlato con lui tanto di quel tempo che non so nemmeno come sia potuto succedere. Gli raccontavo quello che mi scrivevi nelle lettere e lui piano piano a cominciato a ritornare in sé, fino a quando un giorno si è svegliato e mi ha guardato negli occhi, probabilmente chiedendosi che cosa diavolo facevo nella sua camera d'ospedale. Da quel giorno ho scoperto un altro Jess, non era più il bulletto di diciassette anni che faceva aspettare mia figlia, ma solo Jess. Ha dovuto rimanere qualche mese in riabilitazione e lì ha conosciuto una ragazza. Adesso è fidanzato e lei dovrebbe tornare per l'apertura della libreria, questo sabato.»

Lorelai voleva aprire gli occhi a sua figlia, ma si era accorta che quando aveva raccontato la degenza nell'ospedale di Jess a Rory scappava da piangere e che quando aveva nominato la fidanzata lei si era irrigidita: era un sintomo evidente che la ragazza provava ancora qualcosa per lui, ma fece finta di niente.

«Rory, io non ho la palla di vetro e non so come andrà a finire tra voi, voglio solo che tu stia attenta. Lui adesso ha una ragazza e tu potresti soffrire.»

«Mamma, tranquilla. Tra me e Jess è finito tutto anni fa o forse ho rotto ogni speranza quel giorno a Philadelphia e dovrei solamente biasimare me stessa per questo.»

«A proposito non mi hai detto che cosa è successo quel giorno.»

«Niente di particolare, lui mi ha fatto vedere la libreria e io ero così contenta del suo successo e del suo entusiasmo, poi ad un certo punto siamo rimasti soli e lui mi ha chiesto se tutto era tornato al proprio posto, io ho detto di sì, ma lui aveva capito che non esisteva più nessun Logan, così mi ha baciato ed io sono stata così stupida da dirgli che amavo ancora Logan, anche se lui mi aveva tradito. Così abbiamo litigato e da quel giorno non ci siamo più sentiti. Prima di uscire dalla libreria, lui mi ha detto che non si meritava quello che gli avevo appena fatto e da quel giorno non l'ho più visto, anche se ho continuato a biasimare me stessa per quel gesto. Se io avessi tenuto la bocca chiusa, forse avremmo potuto tornare assieme e adesso saremmo qui felici e contenti. Forse il nostro non era destino, forse tra noi non avrebbe funzionato comunque o forse ho solamente perso la mia seconda possibilità e adesso lui ha una nuova vita e una nuova ragazza ed io sono solamente in cerca di occupazione.»

Lorelai era stata zitta, sapeva che Jess amava ancora Rory. Lei credeva di no, ma le cose tra i due sarebbero state strane per i primi tempi. Non voleva forzare nessuno dei due, dovevano decidere da soli che cosa fare delle loro vite, ma sapeva che le loro strade si sarebbe incrociate di nuovo. Quello che non sapeva è che quel tempo era molto vicino.

  
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