*Ballo del Ceppo*

-Dai Luna sbrigati! Saremo in ritardo per l'inizio
-Arrivo Ginny. Stavo ripulendo il mio vestito dai nargilli. Sono molto fastidiosi

Le due ragazze scendono le scale del dormitorio femminile Grifondoro. Ginny indossa un grazioso vestito verde, di stoffa leggera che le mette in risalto i capelli rossi. Luna un vestito lungo azzurro chiaro, e se la si guarda in faccia, ha sempre l'aria di vivere in un mondo proprio.
Al loro ingresso nella sala grande, non vengono notate più di tanto. Solo qualche ragazzo Serpeverde si gira a fischiare Ginny.
Harry ha i capelli mossi, una giacca nera e una camicia bianca. Gli occhiali storti e la frangia disordinata mostrano la cicatrice a saetta che ha sulla fronte. Quando Harry avvicina le ragazze e si sporge per baciare Ginny, Luna ha un impercettibile sussulto. Arrossisce, e con una scusa si allontana.
 “Perchè faccio così?” pensa Luna “Harry non mi piace. Non può piacermi, è il ragazzo di una mia amica. E' vietato.”
Con questi pensieri in testa, si sforza di sorridere e si riavvicina alla coppia. Ora Harry e Ginny stanno parlando seduti tenendosi per mano, ma Harry sembra distratto. Guarda qualcosa al lato della porta. Quando Luna è più vicina, Harry sembra risvegliarsi e le dice che ha un bel vestito. Luna prova la famigliare sensazione di fuoco nel basso ventre e la pancia le si attorciglia. “No, ancora!” pensa. Con un'altra scusa va in bagno. I bagni femminili del primo piano a Hogwarts sono accanto a quelli maschili, e Luna riesce a sentire le urla dei bambini dei primo anno quando Mirtilla Malcontenta appare dalle tubature. Si appoggia con le mani a un lavandino, e guarda il suo pallido riflesso allo specchio. -Non capisco cosa mi stia succedendo- dice sottovoce -Harry non mi piace. Non mi può piacere. No, è sbagliato.- Nel frattempo una parte di lei si chiede cosa ci può essere di sbagliato nell'essere innamorati. Ma lei non può esserene innamorata, no. Aveva avuto solo un ragazzo prima, e non si crede all'altezza di uno come Harry. Lui merita Ginny. La stessa Ginny che quando Harry non è nei paraggi, manda occhiatine maliziose ai Serpeverde o ai Tassorosso. No, è sbagliato.
Con quella moltitudine di pensieri tella testa, non si accorge neanche che qualcuno è entrato in bagno.
-Luna? 
Per poco non cade al suono di quella voce.
-Harry?!- è sbigottita. Non si aspetta che si sia accorto della sua assenza, menchemeno che la venga a cercare.
-Stai bene, Lu?
-S-sì, mi è venuto solo malditesta- ha il timore di essere arrossita, e forse è così
Harry le si avvicina ancora di più, lei ha il bordo del lavandino che le spinge contro la schiena
-Sicura fosse solo per questo? Ho visto come guardavi me e Ginny. C'è qualcosa che non va?
Luna arrossisce, questa volta ne è sicura. Come può aver capito che succede? Riesce a leggerla così bene?
-Harry, non importa. Vai via per favore - fa con la voce che le trema un poco
Harry si avvicina ancora di più, Luna fissa il pavimento ma sa che si è avvicinato, sente il suo respiro sopra alla fronte.
-Guardami- dice Harry abbassando la voce
Luna sa che è sbagliato, ma non riesce a comandare il suo corpo. Non è il cervello che la muove, e per un secondo crede che alzare la testa sia ciò che il cuore vuole. E forse è così. Alza lo sguardo. L'azzurro chiaro degli occhi di Luna si fonde con il verde di quelli di Harry.
Le mani di Harry si aggrapano al lavandino dietro la schiena di Luna e spingendo avanti il viso, la bacia. Luna indugia, ma il corpo non si tira indietro. Il bacio è morbido e caldo, è affettuoso e dolce, non volgare come quelli che si scambiano lui e Ginny. Ginny. Questo pensiero fulmina Luna, che ha una contrazione involontaria del corpo. Harry se ne accorge, e si stacca.
-Qualcosa non va?
-Ginny. Harry non possiamo farlo.
Harry sospira e sembra stia cercando le parole per dire qualcosa
-Luna.. io e Ginny abbiamo qualche problema. A me lei non piace come prima. Non sorrido più involontariamente quando la vedo. Non mi sento più innamorato di lei.
Luna se lo aspettava, ma non riesce a togliersi i sensi di colpa di dosso 
Harry si riavvicina e la bacia di nuovo, lei risponde quasi immediatamente, e le mani di lui si stringono intorno alla sua vita. Luna ne rimane sorpresa, e lega le sue mani dietro al collo di Harry, pentendosene subito. Non doveva dare l'impressione di ricambiare, anche se lo stava già facendo. Non doveva dare l'impressione che lei volesse ricambiare. Era il suo corpo che si muoveva per lei, sembrava sapesse dove mettere le mani e cosa fare.
Luna sospira sulle labbra di Harry, quando le mani le disegnano dei cerchi sulla schiena lasciata scoperta dal vestito. Harry passa a baciarla sul collo, mentre le mani salgono sotto la poca stoffa che Luna ha sul dorso. Cercano il gancio del reggiseno, lo trovano e Harry indugia. Luna è pietrificata, non se lo aspetta, ma non si ribella né dice nulla. Harry interpreta il silenzio come assenso, e slaccia il reggiseno. Inizia a baciarla nell'incavo del collo, mentre le mani cominciano ad accarezzare i seni, quando un tacchettio li risveglia dal tunnel d'eccitazione in cui erano caduti. Erano avvinghiati nel bagno della scuola. Nella scuola. Gazza sarebbe potuto passare da un momento all'altro!
Si staccano, con ancora i corpi scossi da fremiti. Luna arrossisce, Harry si rimette a posto gli occhiali e si stacca dal corpo di lei. Luna si riallaccia il reggiseno, ben contenta che i lunghi capelli le coprissero il rossore acceso che ha sul viso. Un lungo silenzio si protrae tra i due, quando Harry si avvicina a Luna per sfiorarla in un ultimo bacio a labbra serrate. Dopodichè le sorride e si allontana
Luna resta ancora appoggiata al lavandino
“Che il mio cuore lo volesse?”