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Autore: yellowloid    27/04/2014    6 recensioni
{ Sono IbbyKiseki, ma ho cambiato nick in _shinkin }
{ Davide*Rocco } { se non vi piace lo slash non linciatemi } { one-shot }
I'm back, e le mie fiction gay vi daranno il tormento.
★★★
- Allora, che vuoi fare? - chiese sgarbatamente il quattordicenne.
- Giocare - rispose l’altro, e senza troppe cerimonie accese il televisore e attaccò la spina della sua PlayStation, porgendo un controller a Davide, che lo afferrò leggermente titubante. - Ti sfido - sussurrò il ragazzino, e per la prima volta in quella serata il quattordicenne sorrise.
★★★
Hope you like it, chu!
Mari. c:
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Davide, Rocco
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 Di baby sitter arroganti e ragazzini precoci.

 


Quella in cui si trovava Davide era decisamente una situazione imbarazzante. Quando gli era stato detto da suo padre e Lilia di fare da baby sitter a un bambino che abitava nei pressi del loro appartamento, il ragazzo non avrebbe mai pensato di doverlo fare davvero, e oltretutto con un bambino che tanto bambino non era. In effetti, Rocco aveva sì e no tre anni in meno di Davide, e quest’ultimo non capiva davvero perché la madre non lo lasciasse solo in casa per una sola sera.

In ogni caso, il ragazzo dai capelli ricci era stato lasciato a casa dell’altro verso le sette di sera, ormai erano le sette e mezza e il più piccolo non smetteva di fissarlo, in piedi sulla porta della cucina che dava sul soggiorno. Era da quando era arrivato che Davide sentiva lo sguardo di Rocco sul suo corpo, e ogni volta che si girava verso di lui - possibilmente per prenderlo a parolacce -, il ragazzino sorrideva radioso e continuava a fissarlo appena si girava di nuovo.

Il quattordicenne era seduto sul divano color cremisi del soggiorno e fissava con sguardo vuoto il televisore spento, leggermente perplesso per il comportamento di Rocco. 

- Allora? Hai intenzione di fissarmi ancora per molto, zombie? - chiese stizzito il ragazzo, notando immediatamente un’espressione di stupore nascere sul volto del più piccolo. Probabilmente si stava chiedendo il perché di quello strano soprannome.

- Che c’è? Ti chiamo così perché sei incredibilmente pallido e sembri morto. Sei inquietante, lo sai? E smettila di fissarmi! - continuò Davide, facendo scoppiare a ridere il ragazzino appena conosciuto.

- Veramente, signor Davide, - spiegò Rocco: - è il coma ad avermi reso così pallido. E’ un effetto permanente, credo -.

Cadde improvvisamente il silenzio, intervallato dai profondi respiri del ragazzino.

- … Ah. - l’unica cosa che fu in grado di dire Davide fu quella, un inutile monosillabo che lo fece sentire veramente un idiota. - C-Comunque non è un problema mio -. Nel sentire quelle parole Rocco fece spallucce, consapevole di come si fosse sentito il suo nuovo baby sitter dopo quella rivelazione.

- Allora, che vuoi fare? - chiese sgarbatamente il quattordicenne.

- Giocare - rispose l’altro, e senza troppe cerimonie accese il televisore e attaccò la spina della sua PlayStation, porgendo un controller a Davide, che lo afferrò leggermente titubante. - Ti sfido - sussurrò il ragazzino, e per la prima volta in quella serata il quattordicenne sorrise.

- Vincerò io, tanto -. Davide si sedette accanto a Rocco e la partita iniziò, finalmente i due poterono divertirsi insieme.

 

 

Era un gioco terribilmente difficile. Troppo difficile. Su nove partite, Davide non ne aveva vinta neanche una. All’apparenza quello al quale avevano giocato tutta la sera era un semplicissimo gioco di guerra, e il quattordicenne poteva vantare decine di vittorie in quel tipo di giochi, ma solo contro i suoi amici. Vincere una partita contro Rocco era decisamente impossibile, e l’ipotesi che quel ragazzino all’apparenza innocuo fosse in realtà un sadico e inquietante undicenne perverso si faceva ormai largo nella mente del più grande.

Dopo un’altra imbarazzante sconfitta, Davide lasciò andare il controller sul pavimento e si accasciò contro il divano dietro di lui, intento a bestemmiare in tutte le lingue possibili. Volse lo sguardo al piccoletto accanto a lui e notò che gli stava sorridendo radioso: forse lo stava prendendo in giro... Che odio!

A guardarlo bene, però… Quel sorriso era dolcissimo, Rocco sembrava quasi un angelo. Forse faceva quell’effetto solo a Davide - che, oltretutto, non l’avrebbe mai ammesso -, ma quel corpo così minuto e quel visino pieno di lentiggini, pallido, con quel ciuffo a coprire la fronte, solo a vederlo, faceva venire voglia di proteggerlo in qualunque modo.

Al solo pensiero il baby sitter improvvisato arrossì fino alla punta dei capelli e voltò il viso dalla parte opposta al ragazzino, sentendosi sempre più un emerito idiota. Che cavolo di sensazioni gli faceva provare quel nano dai capelli da femmina?

- Che c’è, Davide? - chiese incuriosito Rocco, notando il bizzarro comportamento del più grande. Quest’ultimo scosse la testa e si voltò, trovando il viso del piccolo a pochi centimetri dal suo.

- Ah? Eh…! Stavo pensando che- che quelle partite non valevano, sicuramente hai barato! - esclamò allontanando l’undicenne, che sorrise e gli si avvicinò di nuovo, insistente.

- Non ho barato. Comunque, a volte penso che entrare in coma un anno fa mi abbia dato poteri magici! -

- Eh? - chiese Davide, sconcertato. Improvvisamente sentì le labbra di Rocco entrare in contatto con la sua guancia, fu un leggero bacio che lo sorprese molto e al contempo gli fece venire dubbi che mai aveva avuto.

- A quanto pare riesco a leggerti nel pensiero, eh? - sussurrò l’undicenne sulla guancia dell’altro, poi si allontanò e si alzò. Il citofono aveva suonato e nessuno dei due se ne era ancora accorto, così risuonò con insistenza. - Ah! Mia mamma e i tuoi genitori sono tornati, uffa… Torna presto a farmi da baby sitter, okay? -.


 

 

Note dell’autrice.

Ehm… Va bene, lo so, mi odiate tutti perché scrivo slash quando slash nella serie non ce n’è. (?) Ma sono coppie fanon, queste, che mai verranno realizzate canonicamente, ma mi piace scriverci quindi niente. Davide è shippabile praticamente con chiunque quindi tie’ un po’ di Davide*Rocco, ahahah. Okay uccidetemi-

Voglio solo precisare che nella fiction i due non sono ancora propriamente innamorati, più che altro Rocco sta “giocando” con Davide e vuole vedere che succede because è un sadico. *headcanon* Sì, io penso che quel piccoletto sia tipo il Male, e lo amo per questo. Per la cronaca, dopo Toni e Davide, è il mio preferito in tutta la serie. Btw diciamo che i due devono capire i loro sentimenti (?), in una sola sera non ci sono riusciti, obv, ma a Rocco piace giocare con Davide e basta capiranno di amarsi punto. *one-shot con enormi film mentali dietro*

E… Basta?, non penso ci sia altro da dire, quindi vi saluto. Lasciatemi un commentino! c:

Chu!

Mari. <3

  
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