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Autore: Kastel    27/04/2014    2 recensioni
Non è facile possedere un cane come Snoopy: Charlie Brown se ne rende conto ogni giorno che passa.
[Quarta classificata al contest "Alla ricerca dell'umanità" indetto da En~Dark~Ciel]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Charlie Brown, Snoopy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non è facile possedere un cane come Snoopy: Charlie Brown se ne rende conto ogni giorno che passa.
Non solo non si ricorda assolutamente il suo nome (e non è piacevole essere chiamati da quello che viene definito il miglior amico dell'uomo bambino dalla testa rotonda), ma tende ad essere tutto fuorché un animale.
Scrive, tiene i conti, finge di frequentare l'università, vola...
Insomma, vuole essere un umano fatto e finito. E, probabilmente, la delusione nel vedere che lui non potrà mai esserlo realmente lo spinge ad usare così tanto la fantasia.
Eppure, a Charlie Brown tutto quello non sembra lo sforzo di un illuso che cerca di raggiungere il sole.
Sembra solo il divertimento di uno spensierato.
Qualcosa che lo fa sorridere e a volte quasi tifare per lui e per i suoi sogni.
Solo, non vuole lasciarlo agire liberamente.
Non vuole perdere quel prezioso cucciolo che, nonostante non si ricordi il suo nome e tende ad ignorarlo un po' troppo spesso, rallegra le sue giornate con una semplice danza per accoglierlo appena tornato da scuola.
In fondo è un modo in cui si può dimostrare l'affetto verso qualcuno.
No?

 

 

 

Non è facile avere un padrone come il bambino dalla testa rotonda: Snoopy lo sa bene.
Non solo si aspetta di vederlo agire come un cane normale (ma perché dovrebbe diventare così scontato?) ma è noioso.
Noioso, noioso, noioso.
Si fa sempre troppi problemi, pensa troppo... probabilmente ha la testa rotonda proprio perché si è smussata a furia di ragionamenti complessi che neppure lei può capire appieno, ama credere Snoopy.
Eppure, nonostante ciò, non lo trova un padrone pessimo.
È sì problematico e sorride raramente, ma nonostante ciò percepisce che non può abbandonarlo per nessuna ragione al mondo. Non riesce a lasciarlo solo, non può fargli dimenticare quanto essere umani è divertente e liberatorio.
Gli umani lo chiamano affetto.
Lui tende a considerarlo “una giusta ricompensa per il cibo, l'ospitalità e le coccole che mi fa”.
In fondo è pur sempre un cane, Snoopy.
No?

 

 

 

Il genere umano è attratto dai cani perché sono così simili all'uomo; affezionati, confusi, facilmente delusi, avidi di divertimento, grati per ogni gentilezza e per la minima attenzione (Pam Brown)

Recensione del giudice: 

L’ho trovata adorabile, dona al lettore un bel senso di leggerezza, come la spensieratezza che Charlie Brown crede propria di Snoopy. Fa pensare alle nuvole, a una loro irreale e fantasiosa consistenza di morbidezza. 
Trovo molto bello quando un autore riesce ad esprimere simili emozioni in base al linguaggio e alla padronanza dei personaggi, perché - fondamentalmente - il fine della scrittura è emozionare. 
Mi piace il tuo stile (anche se rivedrei la punteggiatura in alcune parti, niente di tragico, ma è un annotazione che devo fare), limpido, incisivo e così in linea con la poetica di Schulz, ma con qualcosa di più, portato ad aspirare ad altro. Mi spiego: non è che obbiettivamente Peanuts sia una serie pessimistica, ma vedo in essa trionfare la cupidigia dell’età adulta e della realtà, quindi tendenzialmente percepisco un visione molto pessimistica della realtà di bambini (e Snoopy) delusi, che non riescono ad arrivare ai loro traguardi, anche se c’è molto di più di questo obbiettivamente e classificare con assolutismi sarebbe da persone superficiali. Tornando quindi alla tua storia, sei riuscita a donare a un contesto simile, tendenzialmente pessimistico, una storia molto più leggera, con messaggi di radiosa positività e dolcezza che, francamente, ho trovato molto belli e che hanno conferito l’aspetto originale della storia che, altrimenti - ahimé - non avrebbe spiccato certo per originalità e avrebbe avuto un punteggio molto basso. Hai voluto rimanere in un ambito intimista ed introspettivo, regalando una bella storia, ma credo che avresti potuto fare molto di più donando azione e dinamismo alla fanfiction. 
Il tema da te scelto per parlare di umanità è stato totalmente centrato, sei riuscita ad entrare dentro la citazione e a padroneggiarla perfettamente, guadagnandoti il punteggio massimo per ciò. 
Ho amato la tua fanfiction, non posso negarlo, ed è stato piacevole leggere di un fandom diverso, di una sfigafandom, non posso negare però una certa delusione per la mancanza di una vera e propria storia a cui hai preferito un viaggio interiore, un parallelismo, che seppur bellissimo, non ha permesso alla fanfiction di fare il grande salto di qualità. 

Grammatica & punteggiatura: 9. 
Sviluppo tema: 10. 
Originalità: 7. 
Gradimento personale: 8. 
Punti Bonus: 5. 
Punteggio totale: 39.
 

 

   
 
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