Serie TV > Dexter
Ricorda la storia  |      
Autore: MrDarkFlame    27/04/2014    2 recensioni
L'ultima notte di Dexter, posizionata cronologicamente dopo la 8x09 ufficiale di Dexter. Una conclusione alternativa per la serie.
Genere: Azione, Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Debra Morgan, Dexter Morgan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
N.B. Alcune piccole forzature sono dovute al fatto che per spiegare alcune cazzate (scusate il termine) dell'ottava stagione non c'era altro modo per rendere la storia coerente. 
P.S. Debra usa la parola "fuck" o suoi derivati nel 99,9% delle sue frasi. 

[TESTO]=Voce interiore/pensieri di Dexter. 
DEXTER
THE LAST NIGHT

Dexter si trovava a casa di Debra, con Hannah. Jamie invece insieme ad Harrison. Oliver Saxon/Daniel Vogel faceva colazione con sua madre. 

<< Vuoi dirmi davvero che se l'è bevuta? Hannah è una distrazione così grande per lui? Beh, in fondo c'è da comprenderlo... in ogni caso, il piano è ancora valido, giusto? Ci penserai tu ad attirarlo. >> Espresse Daniel Vogel, bevendo una tazza di tè e non smettendo di fissare la madre. 
<< Sì, Daniel. Dexter avrà quello che si merita. >> Rispose la dottoressa. 

Nel frattempo, Dexter ed Hannah erano impegnati a discutere. 

<< Se vuoi parti. Tu ed Harrison, prendete il primo volo per l'Argentina. Io vi raggiungerò non appena avrò sistemato Oliver Saxon. >> Affermò Dexter, abbracciando la ragazza e non distogliendo lo sguardo imbambolato da lei. 
<< Io voglio partire con te, so che ce la farai, ma chiudere con questa storia non è la cosa più importante. Se ce ne andiamo adesso e tagli i contatti con tutti tranne con Debra, avrai già chiuso con questa storia. >> Rispose Hannah, sospirando. 
<< Devo farlo per la dottoressa Vogel, è merito suo se non sono finito sulla sedia elettrica. Devo salvarla da suo figlio, come lei mi ha salvato da me stesso. Senza il suo codice probabilmente non ti avrei nemmeno conosciuta, Harrison non sarebbe neanche nato. Avrei disonorato il buon nome dei Morgan e Debra avrebbe dovuto vivere per sempre con questo fardello, ma soprattutto, sarebbe sola. >> Rispose Dexter, rimanendo impassibile alle motivazioni della ragazza. 
<< Capisco le tue motivazioni, Dexter, ma io non ci credo. Non credo al fatto che suo figlio voglia ucciderla. Io conosco Oliver Saxon, e non è capace di una cosa del genere. Mi ha sempre parlato bene di sua madre, mi ha detto che si è sempre tenuto informato sulla sua vita e sulla vita di un "fratello spirituale". Non so a cosa si riferisca, Dexter, ma potresti benissimo essere tu. Se la dottoressa ha contribuito a farti diventare ciò che sei e in qualche modo lui lo sapeva, magari hanno intenzione di farti del male, magari sono d'accordo. >> Disse Hannah, facendo riflettere l'uomo. 
<< Come fai a conoscere Oliver? Cosa aspettavi a dirmelo? >> Chiese Dexter, stupito. 
<< Siamo stati insieme. Lo lasciai nello stesso periodo in cui ti incontrai. Si comportava in modo diverso, non si arrabbiò mai per quella mia azione, o almeno non me lo diede a vedere. Però una volta mi disse che mi ero messa in mezzo ad una cosa più grande di me. Mi dispiace davvero di non avertene parlato, Dexter. >> Affermò Hannah, singhiozzando e piangendo. 
<< Se la tua teoria è corretta, molte cose hanno senso, e non posso rischiare di perderti. Andiamo a prendere Harrison, prenderemo il primo volo per l'Argentina. Avviseremo Deb, altrimenti potrebbe ess... >> Disse Dexter, frettoloso, venendo interrotto dall'ingresso di Debra in casa. 

<< Avvisarmi di cosa, eh, Dex? >> Chiese Debra. 
<< Oliver Saxon, o Daniel Vogel... insomma il figlio psicopatico della Vogel... beh, è l'ex di Hannah. Andremo a prendere Harrison, e tu verrai con noi in Argentina, almeno momentaneamente. >> Affermò Dexter, riprendendo il controllo di sé. 
<< Cosa?! E tu vuoi portare Harrison insieme a... a quella squilibrata?! Che cazzo di padre compierebbe una fottuta azione così sconsiderata?! >> Chiese Debra, urlando. 
<< Con Oliver Saxon a piede libero e con la probabile intenzione di uccidermi sei in pericolo, Deb. Non ti lascerò qui da sola. Tu verrai con noi, penseremo dopo al da farsi. >> Disse Dexter. 
<< Non potremmo avvisare la Miami Metro di questo psicopatico? Perché devi per forza occupartene tu? >> Chiese Debra. 
<< Perché se lo prendessero potrebbe confessare, potrebbe dire tutto quella che sa su di me, sul codice, sul fatto che sono un serial killer, Deb. Hai pensato a questo? Adesso andiamo. >> Affermò Dexter, prendendo le valigie che si erano già fatti e mettendo in tasca il portafogli con dentro le varie carte di credito e il denaro che gli serviva. Hannah e Debra andarono insieme a lui, seguendolo fino in macchina, sistemarono le valigie dentro il portabagagli e di diressero verso la casa di Dexter, in cui si trovavano Jamie ed Harrison. 

Nel frattempo, Daniel Vogel e sua madre avevano ascoltato tutta la conversazione che c'era stata a casa di Debra. 

<< Quindi è così che spiavi Dexter, l'hai fatto per anni. >> Apprese la dottoressa, stupita. 
<< Ho sempre avuto dei microfoni nascosti a casa di Dexter, di Debra, nelle loro auto e persino nel suo vecchio appartamento quando ancora era fidanzato con Rita. Per il resto bastava stare attenti, e quella vecchia truffa da 1 milione di dollari mi ha sempre dato tempo libero e le possibilità di fare tutto. Anche qui ci sono dei microfoni nascosti, sai? Prima di re-incontrarci due anni fa, sorvegliavo anche te. Prendi la valigetta blu, io ho già sistemato tutto ciò che era necessario. Non appena usciranno dalla casa di Dexter, ci dirigeremo all'aeroporto. Arriveremo prima di loro, siamo più vicini. >> Disse Daniel, sorridendo e con la conseguente approvazione della madre. 

Intanto, Dexter, Hannah e Debra erano appena arrivata a casa di Dexter, Hannah rimase in auto, i due Morgan salutarono Jamie e le spiegarono che dovevano partire urgentemente. 

<< Non capisco, Dexter, cosa succede? >> Chiese Jamie, stupita. 
<< Non preoccuparti, saremo presto di ritorno. E' successa una cosa ad un nostro parente e non voglio lasciare nessuno indietro. >> Disse Dexter, cercando di liquidare velocemente la babysitter. 

Harrison corse verso Dexter, chiedendogli dove fosse Hannah, il padre non rispose e gli disse subito che dovevano andarsene senza fornire spiegazioni. Jamie abbracciò Harrison, salutandolo. 

<< Fai il bravo Harrison, ci rivedremo presto. >> Disse Jamie, salutandolo affettuosamente. 

Dexter, Debra ed Harrison andarono verso l'automobile, Dexter e Debra si sedettero sui sedili anteriori, mentre il bambino corse entusiasta a sedersi sui sedili posteriori abbracciando Hannah. Appena la macchina raggiunse l'aeroporto, scesero tutti e Dexter aprì il porta bagagli, il piccolo Harrison si chiese perché dovevano partire, ma non gli furono date spiegazioni, affermando che si trattasse di "qualcosa da grandi". 

<< Cristo, Dexter... non avrei mai immaginato di trovarmi in una situazioni simile. E' assurdo dover scappare da uno psicopatico, di solito io li arresto... e beh... tu... li fai stare zitti per sempre. Come cazzo è diventata la nostra fottuta vita? >> Urlò Debra, arrabbiandosi. 

Dexter indicò Harrison, evitando di rispondere e procedendo verso l'aeroporto con le valigie insieme al resto della sua famiglia. I quattro entrarono e acquistarono dei biglietti per il prossimo volo per l'Argentina, che si sarebbe tenuto entro un'ora, fecero il check-in, consegnando le valigie che sarebbero poi state imbarcate. 

<< Diamine, Dex! Dobbiamo parlare di questa fottuta storia, senza Harrison e senza quella cazzo di sociopatica con cui vuoi tirar su famiglia! >> Urlò Debra. 
<< Papà che significa "sociopatica"? >> Chiese Harrison. 
<< Non significa niente, Harrison, la zia stava scherzando. >> Disse Dexter, quindi Debra tirò un lunghissimo sospiro. Il padre, quindi, abbracciò Harrison e gli raccomandò di non perdere di vista Hannah neanche per un momento e di restare con lei, quindi abbracciò Hannah e la baciò, dicendole di stare attenta ad Harrison. 

<< Se Deb vuole parlare in privato con me, allora d'accordo. Saremo di ritorno prima dell'imbarco, potete tranquillamente aspettarci qui. >> Disse Dexter, allontanandosi con sua sorella, fino ad uscire dall'aeroporto. 

<< Ottimo, Deb, il mio piano era di far pensare ad Hannah che saremmo venuti anche noi per farla mettere al sicuro. Non abbandonerei mai qualcosa che ho iniziato. E poi tu cosa faresti in Argentina con noi? Devo sistemare Oliver Saxon, e tu devi darmi una mano, perché non voglio lasciarti da sola. Non voglio perderti, Deb. >> Affermò Dexter, spiegandole perché aveva agito in quel modo. 
<< Capisco, Dex, ma cazzo... ti fidi a lasciare Harrison con Hannah? >> Chiese Deb, stupita. 

Uno sparo sfiorò Dexter, Debra si girò di scatto, afferrò la pistola e sparo un colpo. Essi si trovavano in un'area appartata del parcheggio, Debra aveva colpito la dottoressa Vogel alla gamba destra, quest'ultima tentò di riprendere in mano la pistola, quindi Debra le sparò un altro colpo, bucandole la mano. I due si avvicinarono alla donna e videro che la pistola era a tranquillanti. 

<< Volevo soltanto addormentare Dexter... ma non temete, anche se io morirò, mio figlio non vi lascerà via di scampo. Lui è la persona più intelligente che ci sia. E' il serial killer perfetto, anche più di te, Dexter, io h... >> Disse la dottoressa Evelyn Vogel, chiudendo lentamente gli occhi e lasciandosi andare, non riuscendo più nemmeno a parlare. 

<< Dobbiamo tornare indietro, Deb. Se la Vogel voleva spararmi un tranquillante, questo significa che suo figlio deve essere nei paraggi e che forse sa che avevamo in mente di partire. Forse in qualche modo ci ha spiati, proprio come mi disse Hannah, forse mi ha spiato negli ultimi anni... forse sa davvero tutto su di me. Non possiamo lasciare Hannah ed Harrison da soli, dobbiamo partire con loro, probabilmente Oliver Saxon sarà sull'aereo. >> Affermò Dexter, ottenendo l'approvazione di Debra, che decise di non chiamare aiuto per la dottoressa Vogel, perché se si fosse salvata, avrebbe potuto rivelare il nome di chi le aveva sparato e confessare la verità su suo fratello. Dopo averli traditi, in fondo, forse meritava di morire. 

Dexter e Debra tornarono da Hannah ed Harrison, di diressero all'imbarco, Debra mostrò il distintivo e le permisero di portare la pistola con sé sull'aereo. Il resto di loro non aveva nessun tipo di arma. Passarono diversi minuti, e non c'era ombra di Daniel Vogel, dopo aver effettuato l'imbarco sull'aereo, si misero all'erta, potevano benissimo non averlo visto. 

L'aereo decollò con successo, ma dopo una decina di minuti, il comandante pronuncia uno strano messaggio: << Il passeggero Dexter Morgan è desiderato presso la cabina del pilota, ripeto, DEXTER MORGAN è desiderato presso la cabina di pilotaggio. >> 

<< Che cazzo succede in questo fottuto aereo? Io vengo con te, Dex, con quel pazzo in giro non ti lascio da solo. >> Disse Debra. 
<< Vorrei convincerti a rimanere qui, ma mi sa che non sarei abbastanza convincente. Hannah, tu rimani qui con Harrison, prenditi cura di lui, qualunque cosa succeda. Ti amo. Harrison: stai sempre con Hannah, non separarti da lei nemmeno per un attimo e comportati bene, fai tutto quello che ti dice. Io la zia Deb torneremo presto. Ricorda che ti voglio bene, Harrison, non dimenticarlo mai. >> Disse Dexter, quasi come se fosse un addio. 
<< Fai attenzione, Dexter. Questo non è un addio. Debra non azzardarti a tornare senza Dexter. >> "Minacciò", la bionda. 

Harrison fece cenno di sì con la testa in seguito alle raccomandazioni del padre. Dexter e Debra andarono come richiesto verso la cabina di pilotaggio, Debra prese in mano la sua pistola, tenendola bassa per evitare di farla vedere ai passeggeri. Dexter aprì la porta della cabina di pilotaggio e vide Daniel Vogel con la pistola con silenziatore puntata contro la testa del co-pilota, mentre il pilota era seduto alla guida. 

<< Solo Dexter. La sorellina può anche andare a farsi fottere. E con può intendo DEVE. >> Disse Daniel. 
<< No, Dexter, io non ti lascio, quel pazzo ti ucciderà. >> Disse Debra, preoccupata e con la pistola puntata verso colui che si faceva chiamare Oliver Saxon. 

Quest'ultimo sparò in testa al co-pilota, lasciò cadere il cadavere e puntò immediatamente la pistola alle tempie del pilota. 

<< Se non te ne vai immediatamente, ucciderò anche il pilota, così moriremo tutti. E non provare a fare l'eroina, se mi spari, io sparo al pilota. Chissà se su quest'aereo c'è qualcun altro in grado di pilotarlo... io non rischierei. >> Disse Daniel, con aria minacciosa. 
<< Deb, ti prego, devi andare. Io me la caverò, riuscirò ad uscire da questa situazione, tu vai a tranquillizzare Hannah ed Harrison. Per favore, Deb, fai come ti ho detto. E ricorda che sei sempre stata la persona più importante della mia vita, la mia famiglia, l'unica cosa che mi tenesse ancorato alla realtà che Harry e la Vogel hanno contribuito a farmi costruire. E se non ce la dovessi fare, non disperarti, il mio oscuro passeggero avrà avuto ciò che si merita per tutto il male che ha fatto. Grazie Deb. E ora vai. VAI!! >> Urlò Dexter, intimando a Deb di tornare tra i passeggeri. 
<< Adesso farò come dici, ma ti salverò, Dex. Te lo prometto. E' una cazzo di promessa, hai capito? Non darti per vinto, per nessun motivo. E tu, fottuto figlio di puttana... vai a farti fottere, perché la prossima volta che ti vedrò, ti sparerò un fottuto colpo in testa senza pensarci minimamente. >> Affermò Debra, singhiozzando e quasi piangendo, quindi posò lentamente la pistola in tasca e scappò, tornando seduto vicino ad Hannah, spiegandole cos'era successo. 

Daniel Vogel iniziò a sorridere a Dexter, avvicinandosi verso di lui e puntandogli la pistola in faccia. 

<< Non è stato facile prenderti, Dexter. Ma adesso sei praticamente mio. E' vero, mi sei costato mia madre... la povera Evelyn era affetta da un disturbo della personalità multipla, come avrai sicuramente intuito da alcuni suoi comportamenti privi di senso. Ma vedrai cos'ho preparato per te. Ucciderti qui sarebbe stupido e scontato. E non potrei incastrare tua sorella. >> Disse Daniel, prendendo un ago con un'altra mano e iniettando a Dexter lo stesso tipo di tranquillante che usava lui per le sue vittime. 

<< Le conoscenze giuste possono farti fare di tutto, Dexter. Anche portare un ago e una pistola su un aereo! >> Affermò sorridendo Daniel Vogel, facendo addormentare Dexter. 

L'uomo puntò la pistola verso il pilota. 

<< E adesso, torna indietro, si atterra a Miami. Altrimenti sei morto. >> Disse Daniel, minacciando il pilota, che fece come da lui richiesto. 

Dopo una ventina di minuti, l'atterraggio sull'aeroporto di Miami avvenne, ma non avvertì nessuno, come richiesto da Daniel, in modo che potesse avere più possibilità di scappare. L'uomo ordinò di non far scendere nessuno finché lui non avesse abbandonato l'aereo, trascinò con sé Dexter, seppur con molta fatica, tenendo la pistola puntata verso il pilota a cui ordinò di seguirlo ma di mantenersi ad una certa distanza da lui, per evitare problemi. Riuscì a prendere un bus, appoggiò il corpo di Dexter a terra e prese in ostaggio l'autista, dandogli l'ordine di dirigersi verso la "Martin Street 22", quindi prese dalla tasca di Dexter il suo cellulare e compose un messaggio da inviare a Debra: "Sono in un'abitazione a Martin Street 22, vieni a prendermi, puttana.", l'uomo inviò l'SMS e non stava più nella pelle: non vedeva l'ora di arrivare. 

Intanto, Debra, Hannah ed Harrison erano scesi dall'aereo, Debra accese subito il cellulare e ricevette il messaggio inviato da Saxon. 

<< Hannah, tu rimani con Harrison. Io vado all'indirizzo a prendere Dexter. >> Disse Debra. 
<< Ma sarà sicuramente una trappola, lui ti vuole lì! Probabilmente vuole incastrarti! >> Ribadì Hannah. 
<< Non preoccuparti, non andrò da sola. Chiamerò i rinforzi, è per questo che non ti voglio con me. Bada ad Harrison, appena avrò sistemato le cose ti richiamerò tramite il cellulare di Dexter. >> Disse Debra, correndo via verso la sua automobile. 

Appena giunse in macchina, Debra prese il cellulare e fece subito una chiamata. 

<< Ciao Batista, sono Deb. Dexter è nei guai, Oliver Saxon lo tiene in ostaggio, credo voglia ucciderlo. Si trova a Martin Street 22, mi sto dirigendo lì. >> Disse Debra, al telefono. 
<< D'accordo Deb, io, Quinn e una squadra... Quinn dimmi subito chi c'è disponibile, serve aiuto a Deb... dicevo... io, Quinn e una squadra stiamo arrivando, tieni duro Deb. >> Disse Batista. 
<< Grazie Batista, ci vediamo lì. Fate veloce. >> Disse Debra, riattaccando e mettendo il moto l'automobile, dirigendosi verso l'indirizzo fornito da Daniel Vogel. 

Dopo una ventina di minuti circa, Daniel arrivò a destinazione, fece parcheggiare l'automobile al coperto e uccise l'autista, quindi posò la pistola col silenziatore in tasca e iniziò nuovamente a trascinare di peso Dexter, aprì la porta di un appartamento e lo trascinò dentro. Egli lasciò la porta socchiusa di proposito e trascinò Dexter in una stanza piena di foto, ricoperta tutta di plastica, con un tavolo al centro ricoperto di plastica e un set di coltelli su un tavolino. Daniel legò Dexter sul letto, lo avvolse quasi interamente nella plastica, gli mise lo scotch in bocca, quindi si mise un abito di plastica sopra i vestiti e dopo pochi secondi Dexter si svegliò. 

<< Benvenuto alla resa dei conti, Dexter. Qui ci sono le foto di tutte le tue vittime, tra le più importanti, ovvero quelle che ti hanno segnato di più, abbiamo: Harry, il tuo padre adottivo, lo so, non l'hai ucciso direttamente, ma è morto per colpa tua. Poi abbiamo Brian Moser, il tuo caro fratello, conosciuto anche come "il killer del camion frigo"... poi c'è Lila, la gnocca a cui avevi parlato di te e che hai ucciso a Parigi, ricordi? Poi abbiamo il sergente James Doakes... beh, Lila l'ha bruciato vivo, ma sei stato tu a metterlo in quella situazione e lei l'ha fatto per salvare il culo a te. Ed ecco il tuo primo omicidio in cui non hai rispettato il codice: Oscar Prado, che hai ucciso per autodifesa. Poi c'è anche il fratello Miguel Prado, quello che ti sembrava il tuo primo vero amico. Ed ecco a noi anche Artur Mitchell, detto anche il "Trinity Killer"! Lui aveva una famiglia, si era costruito una vita finta proprio come la tua... beh, con l'eccezione che la sua famiglia lo odiava, però. E mi sa che Trinity fu l'unico tra tutte le tue vittime che riuscì a batterti, Dexter, perché uccise Rita. Tu lo risparmiasti più volte, gli salvasti anche la vita per imparare da lui, e lui ti tolse la moglie. Ma andiamo avanti... lo sai che Lumen Pierce è morta? Sì, la ragazza per cui uccidesti Jordan Chase e quelli che "lavoravano" con lui. Oh, e per citare il buon Jordan, "se vuoi qualcosa, prenditela!" ed aveva ragione, ti volevo su quel tavolo e sono riuscito a prendere persino te. Tentò di uccidermi, anch'io ero fra loro, ma riuscii a coprire le mie tracce e tu non mi scovasti. Lumen non tornò mai a casa. Oh, comunque, uccidesti anche Stan Liddy per autodifesa, nemmeno lui rientrava nel codice. Un'altra tua vittima era Travis Marshall, soprannominato "il killer dell'Apocalisse". Poi abbiamo Clint McKay, il padre di Hannah che voleva incastrarla, ed Hector Estrada, il mandante dell'omicidio di Laura Moser, ovvero tua madre. >> Disse Daniel, prendendo in mano un pugnale e togliendo lo scotch dalla bocca di Dexter. 

<< Voglio solo sapere perché. Perché ora, se mi conosci da tutto questo tempo? Perché non quando aiutai Lumen Pierce? E perché ti interesso così tanto? Perché uccidermi? >> Chiese Dexter, leggermente agitato. 
<< Mi sei sempre interessato perché è come se fossimo dei fratelli spirituali, come ti disse Hannah. Entrambi siamo quelli che siamo per via di mia madre, la dottoressa Evelyn Vogel, che quindi in un certo senso è anche tua madre. Hannah, in ogni caso è mia, io in realtà non volevo ucciderti, Dexter Morgan. Davvero, mi incuriosivi. Se solo tu ed Hannah non vi foste incontrati, le cose sarebbero andate diversamente, probabilmente saremmo potuti essere amici. Ma adesso, mio caro Dexter, è giunto per te il momento di sentirti come le tue vittime. Ti ho parlato come tu parli alle tue vittime, e adesso ti senti impotente come le tue vittime. Come ti senti, Dexter? >> Chiese Daniel, sorridendo. 
<< Sai che non provo emozioni, Saxon, così come non le provi tu. Anche tu sei sociopatico, solo che io lo sono diventato per via del trauma che ho subito da bambino, tu sei nato sociopatico. Toglimi una curiosità: come pensi di uscire da questa situazione? Pensi che confessare la mia colpevolezza ti possa discolpare dal tuo omicidio? Togliere la vita ad una persona che l'ha tolta ad altri è pur sempre togliere una vita, l'ho imparato col tempo, non servono le emozioni per comprendere certe cose. >> Affermò Dexter. 
<< Io non confesserò un bel nulla, Dexter. Ho attirato qui tua sorella, nel pugnale che ho in mano ci sono le impronte di Debra, per questo lo maneggio con la plastica. Non dovrò nemmeno disfarmi del tuo cadavere, si prenderà tutte le colpe lei e probabilmente alla fine confesserà, sai? Oppure si suiciderà, anche questa potrebbe essere un'opzione. Hannah potrebbe comunque sospettare di me, è vero. Non è mica idiota, ma sai cosa? Non ci saranno prove, non mi ha visto su quell'aereo e non verrà qui a guardarmi mentre ti uccido. Ho già pensato a tutto, Dexter. Ci vorrà tempo e forza, ma il nostro rapporto si risanerà. E forse crescerò tuo figlio, oppure lo ucciderò. Devo ancora pensarci, sinceramente. >> Affermò Daniel Vogel, con sicurezza. 
<< Fai ciò che devi fare, ma ti assicuro che non la passerai liscia. >> Rispose Dexter. 

[Per la prima volta dopo tanto tempo riesco a sentire qualcosa. Non è paura o senso di colpa, è qualcosa di diverso. E' come se il mio passeggero oscuro avesse imparato qualcosa da tutte le esperienze che ho passato. Non so cosa voglio, non so cosa provo, l'unica cosa che desidero è che tutto questo non finisca. Non mi ero mai sentito così, prima. Soltanto adesso mi rendo conto del valore della mia vita. Per una volta non penso al fatto che sono diverso da tutti gli altri, ma al fatto che vorrei essere vivo ora più che mai, vorrei essere con Deb, e darle tutto il supporto che merita; vorrei essere con Hannah, ed essere l'uomo che merita accanto a sé, scappare con lei e cercare di cambiare vita; e vorrei essere anche con Harrison, lui è sangue del mio sangue, e tutti meritano un padre. Non voglio lasciare Harrison senza un padre, non voglio lasciare Deb senza un fratello e non voglio lasciare Hannah senza qualcuno che la ami veramente, non voglio lasciarla nelle grinfie di Oliver Saxon o Daniel Vogel, comunque si farà chiamare dopo che sarà uscito di qui. Ma l'unica cosa che mi sento di dire, di urlare a squarcia gola, è che non voglio morire. NON VOGLIO MORIRE. NON VOGLIO MORIRE! VOGLIO VIVERE! VOGLIO VIVERE!]

<< NON VOGLIO MORIRE! VOGLIO VIVERE! >> Urlò Dexter. 

Daniel Vogel fece un taglio in faccia a Dexter, gli prese il sangue e lo mise in un vetrino, come faceva un tempo quello che adesso risultava essere la vittima piuttosto che il carnefice. Subito dopo, Daniel Vogel sollevò il pugnale con le impronte di Debra e si preparò ad infilzare Dexter in pieno petto. 

<< ADDIO DEXTER MORGAN!!! >> Esclamò Daniel Vogel ad alta voce, infilzando la sua vittima con il pugnale e lasciandolo conficcato al suo cuore. In quel momento, Debra sfondò la porta e assistette all'uccisione di suo fratello, in compagnia di Batista, Quinn e una squadra di agenti dietro di loro. 

<< TE... TE... NE... Umpf... TENENTE DEBRA MORGAN, ti dichiaro in arresto, Oliver Saxon! >> Urlò Debra, sparando immediatamente verso Daniel Vogel, che si abbassò, afferrò la pistola e sparò a Debra ad una gamba. Debra sollevò la pistola e mirò alla testa di Daniel, gli sparò un colpo alle tempie e lo uccise. 

<< DEB! DEB! Portiamola subito sull'ambulanza che avevamo chiamato per Dexter! RESISTI, DEB, NON MORIRAI! NON MORIRAI! >> Urlò Quinn, sollevando Debra e portandola sull'ambulanza. 

<< Dexter... Dexter... >> Disse Debra a bassa voce, prima di svenire. 

Dopo una settimana, Debra si riprese quasi totalmente a livello fisico, ma si sentiva morire. Non voleva vivere una vita senza suo fratello, ma doveva essere forte. Hannah ed Harrison scapparono in Argentina e cercarono di costruirsi una vita lì, Hannah provava un affetto sincero per Harrison, ed aveva promesso a Dexter si sarebbe preso cura di lui, quindi non contava quanto sarebbe stato difficile, avrebbe fatto tutto il possibile. Né Hannah né Debra dimenticheranno mai quell'ultima notte, mentre Harrison era ancora troppo piccolo per affrontare un simile dolore, probabilmente quando crescerà, anche lui saprà la verità, ma fino ad allora continuerà ad aspettare suo padre... ed ogni notte, fino all'ultima, ripenserà a lui e alla sua promessa.  
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Dexter / Vai alla pagina dell'autore: MrDarkFlame