Storie originali > Epico
Segui la storia  |       
Autore: _Marlena_    28/04/2014    2 recensioni
Anche gli dei, come tutti gli esseri viventi, soffrono, ridono, piangono, e si innamorano. E proprio come gli esseri umani, si innamorano spesso di persone di cui non dovrebbero innamorarsi.
Le protagoniste di questa storia, sono due dee completamente opposte, che non hanno nulla in comune, tranne un piccolo particolare: hanno giurato di non prender mai marito.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
A F.
perchè senza di lei sarei persa.

Prese un filo d’erba, strappandolo dal terreno vicino alla sua gamba ed incominciò ad avvolgerselo attorno al dito.
Il cuore le batteva un po’ più forte del solito, ma non riusciva a capirne il motivo.
Sì che lo sai, non fare la sciocca”, disse una voce nella sua mente.
Scosse la testa per liberarsi da quel pensiero.
Lei è così vicina e neppure la stai guardando…”
Girò il viso di lato e la vide.
Era lì, stesa sull’erba, proprio accanto a lei.
Aveva un braccio alzato e muoveva le dita in direzione del cielo. Atena  alzò la testa e notò che ad ogni movimento di quelle sottili dita, una nuvola passava davanti alla luna e poi si allontanava.
Abbassò nuovamente la testa e capì che ogni qualvolta una nuvola oscurava la luna e tutto il bosco, i capelli e gli occhi della dea accanto a lei si scurivano a loro volta.
«Fermati, ti prego» Atena le bloccò il polso alzato verso l’alto con la propria mano,  la voce leggermente tremante.
Sentì il viso andarle in fiamme.
Sotto il suo tocco, percepiva una pelle calda e morbida.
«Perché?» rispose l’altra, voltando il viso per guardarla, mantenendo comunque il braccio alzato e inarcando un sopracciglio.
«Perché ti preferisco così… Cioè, la luna. Mi piace vederla senza nuvole» disse alzando subito la testa verso il cielo, per non farsi vedere il viso ancora più rosso.
Artemide allora abbassò il braccio e chiuse gli occhi, ma Atena comunque non spostò la mano dal suo polso, anzi, strinse un po’ di più la presa.
La dea, stesa ancora per terra, sfiorò delicatamente col suo pollice il dorso della mano di Atena, a cui sembrò di esser accarezzata da una leggera brezza.
Un brivido le attraversò tutto il corpo e non potette fare altro che chiudere gli occhi e sorridere.
Poi li riaprì e le lasciò la mano, ma solo per accarezzarle il viso.
Sotto i suoi polpastrelli, sentiva la pelle liscia e delicata. Artemide aveva dei lineamenti perfetti. Nessuna statua creata da un mortale era in grado di raffigurare davvero la sua essenza. Era una dea, certo, doveva essere forte, severa, giusta. Ma aveva dei lineamenti dolci, come quelli di una fanciulla appena sbocciata. E ai lati delle sue labbra, spuntavano due fossette ogni volta che sorrideva.
Atena si chiese che sapore avessero le sue labbra, e se fossero ancora più morbide della sua pelle.
Così si abbassò leggermente, per poter portare il viso all’altezza di quello di Artemide e avvicinò le proprie labbra alle sue e con una leggera insicurezza la baciò, sfiorandola appena.
Artemide aprì gli occhi e sorridendo l’accarezzò, ricambiando subito il bacio.
Un bacio che, seppur breve, sembrò eterno.
Entrambe rimasero lì per un istante, sorridendo e con gli occhi chiusi, le fronti appoggiate.
Si ripresero la mano e giocando l’una con le dita dell’altra, riaprirono gli occhi e si guardarono.
Uno sguardo di quelli profondi, che ti entrano nell’anima.
Dopo un istante Atena si rialzò, lasciando scivolare la mano di Artemide sul terreno.
La sua mente si riempì di domande.
Di dubbi.
Di paure.
E l’unica cosa che riuscì a pensare mentre scappava via dalla radura fu: “E se avessi sbagliato tutto?”
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Epico / Vai alla pagina dell'autore: _Marlena_