Morte Immortale

Cavalchi in perfetta postura eretta, come un semidio, verso la tua meta.
Dietro di te, il tuo esercito, schiere di soldati che hai comprato, fedeli a te, e a te soltanto.
Sei l'Imperator, un essere più divino che umano, ad un passo dall'Olimpo.
Ricalchi le orme dei tuoi predecessori, di Traiano, di Augusto, dello stesso Cesare. Potresti persino essere al suo fianco, a marciare con i tuoi legionari, e non sfigureresti, tu, simile ad un dio.
Le mura di Canne ora sono più distinte e vicine, come denti che sporgono dal deserto.
Morirai lì, Imperator Caracalla, ucciso da un tuo stesso soldato.
L'ironia della tua morte ti coglierà con uno scintillio di lama, e non sarà la morte gloriosa, simile a quella di Cesare, che hai sempre associato alla tua fine. Sarà la morte di un dittatore, ben presto dimenticato, morto a Carre, come Crasso.
E come Crasso, verrai inghiottito dalle nebbie dell'oblio, scordato, dimenticato.
Ma tu non lo sai ancora, credi che riuscirai a sconfiggere i Parti - non li vedrai nemmeno - e mentre oltrepassi le porte delle città, spalancate solo per te, sorridi con un che di vittorioso, assaporando la vittoria.
Ci saranno morti nel tuo esercito, ma che ti importa? Dopotutto, sei simile ad un dio, immortale sotto ogni aspetto, e ai tuoi predecessori, nobili Romani quasi divini.
L'unica cosa che ti accomunerà a loro sarà il luogo della tua morte, Imperator.



N.d.A (note di colei che al posto di schiattare è approdata anche sulle fanfiction originali)
Ok..salve a tutti! *viene accolta da un cri-cri delle cicale*
Va bene, so che questa cosa è uno schifoide profonda come una pozzanghera, ma ho avuto la malsana idea di pubblicarla, grazie anche al betaggio della mia beta (fingete che non ci siano ripetizioni) BlackLestrange4ever.
E poi, cioè, l'ho scritta mentre studiavo storia, precisamente Caracalla (non ci sareste mai arrivati da soli, vero? *un coltello le arriva accanto al piede*), quindi è normale che faccia tanto schifo, prendetevela con la prof *e non lo dice solo per evitare altri coltelli* u.u
In pratica ho tentato di scrivere come si deve essere sentito un dittatore come Caracalla ad arrivare a Carre, un luogo abbastanza significativo per la storia romana. Poi, siccome è più o meno uno fissato con l'immagine "imperatore divino ora e per sempre", bè..credo che sia stato leggermente arrogante. Ma proprio leggermente.
Ok, concludo prima di stressarvi troppo con frasi inutili tipo quella che sto scrivendo adesso.
Una doppia tavoletta di cioccolata offerta da Remus Lupin a chi avrà il coraggio di recensire. Critiche sempre accette :)
Baci
Nox