Lo vedo seduto sulla collina con lo sguardo perso nell'orizzonte.
Senza far rumore mi avvicino.
"Ehi" gli dico.
Senza voltarsi mugugna qualcosa che sembra un saluto.
Sorrido e mi siedo vicino a lui guardando anche io l'orizzonte.
Con la coda dell'occhio lo vedo guardarmi aggrottando le sopracciglia.
Mi volto e inclinando la testa, lo guardo.
"Ma come non me lo chiedi?" 
"Cosa dovrei chiederti?" gli domando perplessa.
"Come sto" mi dice alterandosi leggermente "Me lo chiedono tutti"
"Oh quello...No mi dispiace ma io non te lo chiederò" torno a guardare l'orizzonte.
"E allora cosa sei venuta a fare?" mi chiede.
"Niente...fra un po' avrai biosogno di una spalla su cui piangere" lascio la frase in sospeso.

Lo vedo alzarsi di scatto e chiudere le mani a pugno.
"Che cazzo ne sai?" urla.
"Lo so perchè so perfettamente cosa stai provando" gli rispondo.
"Voi non sapete nulla...non sapete niente di quello che si prova a perdere la propria metà..non mi dire che lo sai perchè non è vero" urla.
Senza far trasparire le mie emozioni lo guardo.
Ha la faccia stravolta, le lacrime continuano a solcargli le guance, probabilmente non piangeva da molto.
Sorrido tristemente.
Torno con lo sguardo all'orizzonte, prendo un respiro profondo e inizio a prlare.

"Tre mesi fa diedi appuntamento a mia sorella davanti ad un negozio di Diagon Alley, qualche giorno dopo sarebbe stato il compleanno di nostra madre.
Ero in ritardo, già questa cosa avrebbe dovuto farmi riflettere.
Io non ero mai in ritardo, era lei ad esserlo.
A metà strada una fitta al petto mi ha fatto bloccare.
Appena sono riuscita, ho ricominciato a correre più velocemente.
Ma quando sono arrivata era troppo tardi.
Mia sorella era a terra in una pozza di sangue, sopra di lei un Mangiamorte rideva.
Mi sono nascosta e appena lui se n'è andato mi sono lanciata su mia sorella" mi fermo cercando di non piangere quando le immagini di quel giorno mi si ripresentano davanti.
Respiro e mi accorgo che lui si è accasciato di fianco a me.

"Le ho fatto il funerale 3 giorni dopo.
L'ho fatta seppellire qui insieme ai mie genitori.
Si sono uccisi il giorno dopo.
Non sono riusciti a superare il colpo." gli dico.
"Ma perchè..." mi chiede non riuscendo però a continuare la frase.
"Perchè l'hanno uccisa? Per fare arrivare un messaggio a mio padre...nessuno si mette contro a Voldemort"
"Capisco il tuo dolore per la perdita di tua sorella ma penso sia diverso da querllo che provo io" mi dice abbassando lo sguardo sulle sue mani.
"Vieni" gli dico facendo entrare una mia mano nel suo campo visivo.

Si alza e lo porto davanti alla sua lapide.
Non parlo, lo guardo soltanto.
Spalanca gli occhi e si gira a guardarmi.
Sorrido triste.

"Vedi, penso, anzi sono sicurissima che, qu,i io sia l'unica a sapere esattamente cosa stai provando.
Lei era la mia gemella, la mia metà, come Fred lo era per te...e so perfettamente che senza di lui ti senti vuoto, imperfetto, incompleto e sarà così per sempre. Anche io stavo come te, ma a differenza tua io non avevo nessuna spalla su cui piangere"
Una lacrima scende dai mie occhi ma non la fermo.

Mi guarda e con un dito raccoglie quella lacrima solitaria, per poi portarsela alla bocca.
"E' vero mi sento incompleto senza Fred. Ed è anche vero che tu mi hai ascoltato e fatto sfogare ma non è detto che dovremo rimanere incompleti per sempre" mi dice avvicinandosi lentamente a me.
"Cosa vuoi dire?" 
"Forse il fatto che entrambi abbiamo perso la nostra metà, ci aiuterà a tornare ad essere completi insieme" detto questo mi bacia.
Forse ha ragione.
Dopotutto anche una perdita può essere superata se non si è da soli!