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Autore: Eden891    30/04/2014    6 recensioni
La vita di Kagome Higurashi, ventitreenne proprietaria con le sue due amiche di un negozio di fiori ed innamorata come non mai del suo ragazzo Koga, viene sconvolta dalla predizione di una vecchia chiromante che però, a detta di tutti, non ha mai sbagliato...se vi ho incuriosito almeno un pochino, buona lettura XD
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Koga, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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                                                                   Prologo/La chiromante


“Vedo amore nella tua vita..un grande e potente amore, uno di quelli veri e profondi…due amanti che si amano così profondamente che un sentimento come il loro esiste solo una volta ogni 100 anni…”
Non mi stupirono affatto le parole dell’anziana chiromante che avevo di fronte, dopotutto io ero felicemente fidanzata e amavo da impazzire il mio uomo.
Il mio nome è Kagome Higurashi, ho 23 anni, una personalità attiva e solare e due migliori amiche che non potevano proprio evitare di trascinarmi dalla zingara di cui mezza città parlava costantemente da un mese a quella parte.
Io e le mie amiche, Sango ed Ayame, lavoravamo insieme nel centro commerciale più grande della città, in un negozio di fiori di cui io mi ero premurata di dividere la proprietà con loro due.
Eravamo amiche sin dall’asilo, ci conoscevamo come si conosce l’interno delle proprie tasche.
Quel giorno avevano avuto la brillante idea di andare a consultare l’anziana chiromante che lavorava in centro:
“Andateci da sole, io non ho la minima intenzione di pagare una donna perché mi illumini su un futuro che non ho ancora vissuto e che può sempre cambiare!”dissi io smorzando il loro entusiasmo.
Non potevo farci nulla, io non credevo alle profezie e alla lettura del futuro, ero semplicemente convinta che il nostro destino non è segnato e che ognuno di noi possa scriverlo da se in base alle scelte che compie.
“Eddai Kagome!!! Dicono che sia bravissima e che fin’ora non ha mai sbagliato una sola predizione!” disse Sango entusiasta.
“Coincidenze!”replicai io, per niente convinta del fatto che davvero, quell’anziana signora, possa averci preso così tante volte…sicuramente le voci erano esagerate.
“Su, su Sango, non possiamo obbligarla…dopotutto se non crede a questo, non crederà che questa chiromante è specializzata nelle predizioni sulle storie d’amore, poi con Koga le sta andando così bene, quindi perché mai dovrebbe venire con noi?” disse Ayame guardandomi con occhi vispi e furbi finché non sopirai esasperata dicendo che le avrei seguite.
Era inutile, se tiravano fuori Koga avrei fatto veramente di tutto, in fondo quale donna con un po’ di sale in zucca per un uomo alto, dal fisico scolpito,i lunghi capelli neri e gli occhi azzurri, non avrebbe fatto ogni cosa?
Eravamo insieme da sei mesi, dopo un corteggiamento da parte sua durato circa il doppio, e non potevo essere più felice di così.
Osservai le mie amiche darsi il cinque soddisfatte e sorrisi nel vedere come andavano d’accordo pur essendo così diverse.
Sango era una ragazza alta e longilinea dai capelli neri lunghi e lisci e per occhi due pozzi scuri, infiniti nei quali molti uomini si erano smarriti.
Era una persona combattiva, che non perdeva mai occasione di dire cosa pensava anche se ciò poteva metterla nei guai.
L’amore e tutti i suoi problemi erano l’ultimo dei suoi pensieri.
Dopo una storia finita non molto felicemente, non ha più creduto nell’amore e negli uomini in generale perciò si dice felice della sua condizione di single.
Ayame, al contrario era una persona molto più pacata e riflessiva.
Anche lei diceva sempre quello che pensava ma lo faceva in un modo talmente contorto e con talmente tanti giri di parole che si finiva per darle ragione, per evitare di fare la figuraccia di aver perso il filo del discorso.
Con me e Sango era sempre piuttosto diretta, ma era davvero divertente vederla litigare con i genitori o con il malcapitato di turno.
A differenza di Sango, Ayame credeva profondamente nell’amore ed in tutte le sue magie, ma non si era mai fidanzata con nessuno nonostante lo stuolo di ammiratori che aveva sin dalle medie.
Ha sempre detto che l’unico ragazzo che abbia mai amato l’ha rifiutata e che finché non lo dimenticherà, non potrà mettersi con nessun altro.
Io la trovavo una cosa abbastanza strana dato che Ayame, con il suo fisico perfetto i capelli rossi e mossi e quegli occhi così verdi da far impallidire il più puro degli smeraldi, avrebbe potuto avere tutti i ragazzi che voleva, ma alla fine la vita era sua e se aveva deciso così, chi ero io per contestarla?
Dopotutto se Koga mi avesse lasciata ne avrei sofferto davvero moltissimo e probabilmente pure io avrei preferito stare sola per un po’.
“Koga…” sussurrai senza volerlo, facendo sorridere la donna di fronte a me ed io arrossii.
Eravamo arrivate davanti alla tenda della chiromante dove ci attendeva una fila di oltre venti persone, ragazzi e ragazze:
“cavoli..allora è davvero famosa” dissi io, impreparata a tutta quella folla.
“te l’avevamo detto!”disse Sango, soddisfatta di aver avuto ragione.
Quando fu il mio turno di entrare mi stupì di come quella tenda seppur piccola ad angusta fosse stata finemente arredata, con drappeggi scarlatti e viola, erbe mai viste prima sistemate in piccoli barattoli ordinati e tutt’intorno aleggiava un buonissimo profumo di gelsomino.
La chiromante, una donna minuta, anziana degli abiti sgargianti e dai magnifici occhi grigi, mi fece accomodare, pungendomi un dito con un ago e versando una goccia del mio sangue sulla sfera di cristallo presente sul tavolino tra me e lei.
 Per me fu naturale pronunciare il nome di Koga non appena mi disse di vedere molto amore nella mia vita e che quell’amore era così profondo da nascere solo una volta ogni cento anni.
“Allora sei fidanzata..non riesco a vedere di preciso chi sia…”disse lei scrutando nella luminescente sfera di cristallo che aveva di fronte:
“…riesco a vedere solo un meraviglioso paio di occhi dorati e degli splendidi capelli argentati” concluse la vecchia.
Quelle parole furono come una doccia fredda per me, che mi alzai di scatto.
“qualcosa non va cara?” chiede lei con uno sguardo compiacente che mi piaceva davvero poco..lei lo sapeva…sapeva che non era il mio ragazzo quello che diceva di aver visto.
“io ho già un ragazzo che amo alla follia e non ha gli occhi dorati, ne i capelli argentati!”dissi io arrabbiata mentre lei mi osservava tranquilla.
“Mi dispiace,cara..ti ho detto solo quello che ho visto, ed ho visto te tra le braccia di un ragazzo dagli occhi dorati e i capelli argentati…tu dici di amare alla follia il tuo ragazzo…sei certa che per lui sia lo stesso?”disse enigmatica lei, facendomi infuriare ancora di più.
“Certo che sono sicura!”sbottai io.
“la tua fiducia in quel ragazzo è davvero commovente, ma ti avverto ragazza..io uso il sangue per le mie predizioni e ciò mi garantisce un’affidabilità che va dal novantotto al cento per cento…non so chi dei due lascerà l’altro ma vi lascerete..Koga, come l’hai chiamato tu, non è il tuo destino!”disse ed io decisi che non volevo sentire una sola sillaba di più.
Lasciai i soldi sul tavolo e me ne andai il più veloce possibile ma non abbastanza in fretta poiché la sentii dire:
“Va pure..ma tornerai” certo, contaci! Pensai adirata mentre passavo davanti alle mie amiche a passo di carica dicendo loro, molto velocemente che le aspettavo da me più tardi.
So che avrei dovuto aspettarle, ma proprio non ce la facevo a stare li.
Erano cavolate, tutte cavolate! Pensai, mentre mi buttavo di peso sul letto osservando il soffitto.
Figuriamoci! Io ero innamorata persa di Koga, non era possibile che il mio destino fosse con un altro!
No assolutamente impossibile! Pensai, ma se ne ero così fortemente certa, perché le parole di quella vecchia befana, non volevano lasciare la mia mente?
La giornata non poteva iniziare peggio di così!
 
                                                                               ***
Sentii bussare sonoramente alla porta di camera mia, un bussare insistente seguito da una voce squillante che rischiava di mandare a quel paese entrambi i miei timpani:
“Padrone? Mi perdoni ma deve andare in ufficio! Vostro fratello vi sta già attendendo in salotto!” disse la cameriera.
Già quel giorno dovevo andare in ufficio per terminare quell’assurda causa di divorzio tra mio fratello e la sua ormai ex moglie.
“Inuyasha! Muoviti ad alzarti dal letto, a mandare a casa la signorina che stanotte l’ha diviso con te e a portare le tue chiappe in macchina! Dobbiamo andare!”disse mio fratello Sesshomaru, tuonando al di la della porta.
Biascicai un “arrivo” sussurrato appena ma sapevo che aveva sentito.
Dopotutto aveva ragione, ero il suo avvocato e dovevo concludere il suo caso.
Sapevo che lui e Rin, la sua affascinante ex moglie, prima o poi sarebbero giunti al divorzio..in fede mia mi chiedevo come avesse fatto quella povera donna a resistere tanto a lungo.
Mio fratello era una persona pacata e cordiale, ma era più freddo di un blocco di ghiaccio,mentre Rin era sempre stata una persona solare ed affettuosa che lo amava sinceramente.
Ne era tutt’ora innamorata ma non sopportava più la freddezza e il distacco di mio fratello e in tutta onestà non me la sentivo darle torto.
Finì di vestirmi ed aprì le tende, vedendo che la ragazza con cui avevo passato la notte dormiva placidamente.
Come si chiamava? Darla? Carla? Finiva con La, ne sono sicuro!
Mi  scervellai letteralmente, ma non riuscì a ricordate il nome dell’avvenente bionda che avevo tenuto tra le braccia.
Non potevo farci nulla, era solo una delle tante segretarie dell’ufficio legale che m’imploravano ogni giorno di uscire con loro, pur sapendo che da me non otterranno altro che sesso..finché sta bene ad entrambe le parti, non dovrebbe esserci nulla di sbagliato.
Mentre mi aggiustavo il nodo della cravatta, il mio sguardo cadde su una foto che non avevo ancora avuto il coraggio di buttare.
Tutto di Lei era sparito, ma quella foto non sono riuscito a toccarla.
Scossi la testa e raggiunsi mio fratello che con fare scocciato legò i miei capelli argentati in una treccia elegante.
“Almeno al lavoro cerca di presentarti come si deve!”disse lui mentre io quasi ringhiai, scocciato.
Non solo mi aveva obbligato a rappresentarlo legalmente contro Rin, che io adoravo, ma rompeva anche le scatole sui miei capelli?
Mi diedi un’ultima occhiata allo specchio sentendomi ancora più scocciato, constatando che aveva avuto ragione a legarmi i capelli.
Incapace di impedire ai miei occhi di manifestare emozioni affilai il mio sguardo che era dorato come i miei occhi, anche se lui non mi stava più degnando di un solo sguardo.
La giornata non poteva iniziare peggio di così!
 
 
 
 
Note dell’autrice: Ciaoooooo ragazzi e ragazze^^ ve l’avevo promesso ed ecco a voi il primo capitolo della mia Long XD si tratta solo del prologo ma spero che possa incuriosirvi e spronarvi a leggere il seguito XD spero di sapere cosa ne pensate XD
Un bacione a tutte
Eden891
 

 
 
 

  
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