Il piccolo Kim JongWoon era un bimbo tranquillo e felice. Aveva dovuto cambiare scuola perche si era trasferito con la sua famiglia a Seul, città dove era anche nato.

L'assolata giornata era il suo primo giorno nella nuova scuola elementare. La mamma lo aveva accompagnato fino all' ingresso.
“Vedrai che ti farai tanti nuovi amichetti, ormai sei grande e mamma ti permetterà anche di tornare da solo da scuola, va bene?”

“ne, omma” rispose il bambino tranquillamente. E giratosi si incamminò piano piano verso la grande scuola.
 

Le cose però non erano andate proprio come omma aveva detto.

Il bambino era troppo timido per avvicinarsi agli altri per primo e tristemente aveva inziato a passare le ore ricreative da solo in un angolo del cortile, seduto all'ombra di un grande albero, a giocare da solo con la sua tartaruga di peluche, amica fidata che non lo abbandonava mai.

Ogni giorno tornava a casa da bravo bimbo, ed entrando in casa sorrideva a sua madre raccontandole quanto si era divertito a scuola. Sapeva che le bugie non si devono dire, ma omma ci teneva così tanto e sorrideva sempre quando lui le diceva quelle cose.

Accanto alla scuola elementare c'era un altro edificio; era l'asilo.

“Aspettami Hyukkie!!!” grido il piccolo Donghae correndo dietro al suo amichetto. Il quale rideva scappando dall'altro.

“No no!”

“Aspettamiiiiiiiiiiii...Wookie digli di aspettarmi!” supplicò all'amichetto più piccolo.

“Hyukkie, se non aspetti Donghae io chiamo Kyu!” rispose il piu piccolo dolcemente.

Hyukkie si bloccò, ma lo fece talmente rapidamente che il piccolo Hae non riuscì a frenare la sua corsa e gli finì addosso, facendo cadere tutti e due.

“M-ma..Pe-perchè Kyu??” chiese il bimbo intimorito.

E subito una vocettina seria li raggiunse “Perchè mi avete chiamato disturbandomi? Stavo per battere il record al mio nuovo giochino che mi ha prestato Siwon!”

“Cos'è un record?” chiese il piccolo Hae curioso.

Il piccolo Kyu che aveva sentito quella parola dal suo amico Siwon ma in realtà non sapeva cosa fosse, alzò il mento con aria di superiorità e rispose: “ É una cosa difficile che solo i bambini intelligenti possono capire!”

e Hyukkie ribattè “ Ah ecco..quindi tu non lo sai!” iniziando poi a scappare!

Kyu lo fulminò all'istante con lo sguardo. Era uno sguardo che riusciva persino a far piangere la sua noona, quindi Hyukkie aveva ben motivo di scappare, perche presto il più piccolo si sarebbe vendicato.

Wookie intanto ridacchiava guardando la scena e stringendo la sua giraffina di peluche al petto.

“Andiamo vicino al cancello che Junsu cosi ci vede e andiamo a casa tutti insieme!” disse Wookie allegramente.

Così i quattro amichetti si incamminarono per la manina tutti insieme.

Arrivati al cancello videro subito il loro amico Junsu li aspettava fischiettando e chiaccherando insieme a Siwon. Subito Kyu si lanciò di corsa verso i due, abbracciando felice Junsu e sorridendo all'altro amico. Hyukkie e Hae arrivarono correndo mano nella mano. Mentre il piccolo Wookie arrivava trotterellando dietro con calma.

“Junsu...Hyukkie mi tratta male!” piagnucolò subito Kyu facendo gli occhioni al piu grande.

“Hyukjae” replicò lui con sguardo severo “chiedi scusa subito a quest'angioletto” aggiunse fissando Hyukkie, senza notare che il piccolo Kyu era semi nascosto dietro a Junsu e faceva le linguacce al bimbo davanti a loro.

Hae subito rispose “Ma Junsu, è Kyu che fa le linguacce” . Il bambino piu ingenuo del mondo aveva detto la sua. E subito il piu grande si girò, facendo però in tempo solo a vedere un' aria innocente e afflitta sul visetto del piccolo Kyu.

Siwon rideva, sapeva infatti che Kyu era il preferito di Junsu, e qualunque cosa avesse fatto il monello, lui non l'avrebbe seriamente sgridato o punito. E questa cosa la sapeva perfettamente anche il piccolo Kyu.

Wookie finalmente era quasi arrivato da loro, purtroppo la sua nuova giraffina gli stava scivolando dalle mani ed il bimbo preoccupato che questa potesse cadere a terra e farsi male, non si era accorto di essere finito contro un bambino più grande di lui.

“AHIIIIIIII” urlò il piccolo cadendo a terra.

“AISHHH!” Urlò l'altro “GUARDA DOVE VAI MOCCIOSO!” calpestando poi la piccola giraffa del bimbo.

Wookie spalancò gli occhioni, primo per come quel bimbo si era rivolto a lui, e in secondo luogo perchè aveva appena visto la sua giraffa adorata finire prima nella polvere e poi essere calpestata.

Subito grosse lacrime iniziarono a scendere copiose da quelle guanciotte. Il bambino tratteneva a stento i singhiozzi, ma la disperazione era palese.

“ECCO IL MOCCIOSO ORA PIANGE ANCHE, BASTA O GUARDA CHE LE PRENDI” continuò ad urlare quello.

Gli altri bambini erano ammutoliti. Hae spaventato si stringeva a Hyukkie, il quale rimaneva davanti al piu piccolo per proteggerlo, Leeteuk si era messo davanti a Kyu che aveva sgranato gli occhioni preoccupato per l'amichetto, Siwon stava quasi per scattare verso il bulletto per difendere il piccolo Wookie, quando un bambino apparve dal nulla piazzandosi davanti a Wookie con le braccia aperte come a voler difendere il più piccolo.

“Lascialo stare, non lo ha fatto apposta, e poi è piccolo, perchè devi trattarlo così male. Non vedi che hai schiacciato la sua giraffina? E se si fosse fatta male?” disse tutto d'un fiato JongWoon.

Sentendo quelle parole il piccolo Wookie si bloccò di colpo alzando lentamente lo sguardo. Davanti a sè vide un bimbo che non conosceva, più grande di lui, con un sacco di capelli scuri che brillavano al sole.

“TU SEI TUTTO MATTO” urlò il bulletto. Cercando di spintonare JongWoon, il quale però non si fece spintonare ne intimorire. Anzi, lanciò uno sguardo intimidatorio degno di Kyu e disse con vocetta seria “ Se provi a toccare ancora questo bimbo, o fare di nuovo il bulletto nel cortile dell'asilo, ti prometto che dirò a tutti che la tua mamma ti viene a prendere con l'ombrellino rosa di Hello Kitty!”

Il bulletto si fermò intimidito da quelle parole, non voleva che tutti i suoi amici lo prendessero in giro per via dell'ombrello di sua sorella, che la sua mamma si ostinava a far usare anche a lui.

Così con aria spavalda disse “Cosa vuoi che mi importi di un moccioso dell'asilo, per me te lo puoi anche tenere tu!” e velocemente si allontanò verso l'uscita.

Fu solo allora che quel bimbo misterioso si girò verso Wookie, inginocchiandosi e raccogliendo da terra la preziosa giraffina, scrollandola dalla polvere e parlandole dolcemente “Povera giraffina, non ti sei fatta male, vero? Adesso è tutto a posto, tra poco tornerai dal tuo padroncino al sicuro”, per poi guardare in faccia il piccolo Wookie con un sorriso dolce “Tranquillo ora. Lei non si è fatta male, quindi non piangere più” facendo alzare il più piccolo e asciugando le sue lacrime.

Wookie era abbagliato da quel bambino bellissimo, dalla sua voce cosi calda, dai suoi grandi occhi scuri e da quel sorriso luminoso, ma ciò che lo aveva fatto arrossire di più era il fatto che lo avesse protetto e che avesse trattato cosi dolcemente la sua giraffina, senza prenderlo in giro.

“Yesung” disse Wookie senza neppure pensarci “...vuol dire bella voce” aggiunse arrossendo ancora di più. “ Vuoi essere mio amico?” chiede timidamente.

Il più grande lo guardò prima sorpreso, poi felice. Finalmente anche lui aveva un amichetto!

“SI” urlò di pura gioia “per sempre!” aggiunse stringendo poi la manina del piccolo.

Si guardarono negli occhi felici. Ed entrambi seppero subito, nel profondo del loro cuore che non si sarebbero mai più lasciati. Perchè l'amore puro si può incontrare anche grazie ad una giraffina di peluche.