Castello
della Bestia
Qualche ora dopo la distruzione del Castello dei Sogni.
Tarda serata
La Bestia l’aveva
condotta sulla terrazza appena fuori dalla Ballroom,
e la
contemplava dolcemente. Belle lo
guardò a sua volta: finalmente in
lui riusciva a vedere qualcosa di profondo. Non erano gli occhi di una
bestia
quelli che la guardavano; erano gli occhi più umani che
avesse mai incrociato. L’amore
è il lato più umano delle persone.
E una sensazione strana la invase, una sensazione di
inquietudine: era
sicura di averla già provato. Comunque, forse per
l’istinto o forse perché
l’aveva appena fatto la Bestia, alzò lo sguardo e
lo spostò sul meraviglioso
cielo stellato. Stellato.
Accadde qualche istante dopo: la stella più luminosa si
spense con un suono
quasi impercettibile.
Più tardi.
Foresta intorno al castello.
Fino
a poco prima era
tutto così perfetto, perché tutto era finito? in
quel momento Belle era nel
panico, e la serata di poco prima sembrava quasi un sogno, ormai
lontano da
lei. La fanciulla, così felice insieme alla Bestia, si era
quasi dimenticata di
suo padre. Non che non gliene importasse, suo padre era tutto per lei,
ma si
era convinta che stesse bene, che non sarebbe
tornato, che non
avrebbe più rischiato la vita, neanche per recuperare lei. E
invece l’aveva
fatto, e solo per salvarla da un pericolo che ormai non esisteva
più.
Ovviamente non lo incolpava per questo, lui non avrebbe potuto saperlo
in alcun
modo. Però, ora lei lo
sapeva: la Bestia poteva anche avere
l’aspetto di un mostro, ma dentro era dolce e gentile, molto
più di
esseri come Gaston.
Non si tolse nemmeno il vestito da ballo che aveva indossato per la
serata;
montò sul cavallo e si avviò nella foresta
oscura. Poco prima il cielo era
stellato e meraviglioso, ora era nuvoloso e scuro. Lampi cominciarono
ad
abbattersi sulla foresta e un vento feroce iniziò a
soffiare. L’atmosfera ad un
tratto così terrificante peggiorava di gran lunga la
situazione.
“Papà! Papà!”
chiamò.
Non ci mise molto a trovarlo: per terra, senza sensi, lo vide e si
avvicinò
velocemente. Pensò di strattonarlo, ma prima di poterlo
toccare, successe
qualcosa di spaventoso…
“Ah! Aiuto! Papà!”
il vecchio corpo fu avvolto
dall’Oscurità e si trasformò in una
strana
creatura. Piccola, nera, con la testa tenda, le antenne, gli arti
prolungati e
senza dita. Si uniformava con la terra sotto e diventava
un’ombra, poi si
rimaterializzava nella creaturina e muoveva a scatti la testa, il
corpicino e
le antenne. Per occhi aveva due luminosi punti
gialli.
“Pa..papà… Sei tu?” Belle era
terrorizzata dal fenomeno, e così concentrata sul
piccolo mostro che non si accorse nemmeno dell’enorme vortice
oscuro sopra il
castello. L’esserino fece un rapido balzo, con
l’artiglio teso. L’avrebbe
colpita, non c’era niente da fare. Ma questo non avvenne.
“ARGH! Andatevene, stupide creature!”
La Bestia era accorso e si era piazzato davanti alla ragazza. Il
vortice,
sempre più esteso e devastante, stava ormai portandosi via
alberi e piccoli
pezzi del castello, come i tanti Gargoyle, ed erano comparse tante
creature
simili a quella in cui era mutato suo padre.
“Bestia! Oh, grazie al cielo sei qui! Che sta
succedendo? È
terribile!”
La Bestia la proteggeva con le enormi zampe e si guardava intorno in
allerta.
“Te lo dico io, mia cara
Principessa. Questo mondo sta per essere
inghiottito dall’Oscurità, come tutti gli altri, e
la cosa migliore per te,
ora, è venire con me” rispose una voce femminile.
Uscita dall’immensa oscurità,
a parlare era stata una donna alta e vestita di nero. Un lungo mantello
nero e
purpureo, la pelle verdastra, un mento pronunciato, gli occhi gialli e
un
copricapo nero con due grandi corna.
“Inchinatevi a me, Malefica, la Regina di
Tutti i Mali!”
“Chi sei tu, che vuoi?” Urlò la Bestia.
“Calmo, bestione. Non m’interessi tu, ma la tua
amichetta lì” rispose Malefica.
Intanto aveva cominciato a piovere e la tempesta era sempre
più violenta. Le
creature c’erano ancora, ma erano evidentemente tenute a bada
dalla strega.
“Che ne hai fatto di mio padre?” urlò
Belle prima che la Bestia potesse
rispondere.
“Io? A quel povero vecchio? Un bel niente. Sono stati gli
Heartless: stanno
entrando nel Cuore di questo mondo, hanno trovato la serratura, proprio
nei
sotterranei di quel tuo castello. Avresti dovuto fare più
attenzione” e rise.
Una risata acuta e fredda.
“Ma questo è proprio ciò che mi
serviva. La tua fanciulla, lì, è una delle
Sette Principesse Del Cuore, dal cuore puro e pieno di
luce”.
“Non m’interessano le tue chiacchiere, strega, e
Belle non viene da nessuna
parte!”
“Quindi volete diventare degli Heartless, è questo
che mi stai dicendo? Se
resta qui, o diventerà un Heartless, o sarà
trasportata in un altro mondo”.
“Non c’interessa!” esclamò
Belle. “Non ci separeremo, noi, e di sicuro non
verrò con te, non sembri molto amichevole… Non
credo che la mia sorte sarà
migliore con te, in ogni caso!”
Un’enorme scossa fece staccare dal castello il pezzo
più alto di una delle
torri e volò all’interno del vortice.
Belle, spaventata, strinse più forte la Bestia e si
riparò sotto il suo
mantello.
“Ah-ah-ah. Forse non ve ne siete accorti, ma sono proprio io
che sto
trattenendo l’Oscurità e gli Heartless, altrimenti
sareste già andati! Ma anche
la mia magia ha dei limiti… Dobbiamo fare in
fretta!”
La Bestia si limitò a ringhiare, e Belle rimase nascosta.
“Ti pongo di fronte a una scelta, Bestia. Decidi,
cos’è più importante per te?
La tua cara Belle, o questa?” chiese infine la strega, e alle
ultime parole
agitò il suo bastone ed evocò una rosa,
splendente dentro una teca di vetro.
“La rosa! La mia rosa…” la Bestia
abbassò la testa e strinse ancor di più la
ragazza, che piangeva, e rimase in silenzio.
“Allora!?” esclamò Malefica, spazientita.
“Sono stufo di magia” rispose infine la Bestia.
“Sono stufo di voi fate, buone
e malvagie. Fai quello che vuoi, io non abbandonerò Belle, e
comunque se
davvero stiamo per morire quella rosa, ammesso che sia quella vera,
è inutile…”
“Hmph”, la rosa scomparve e Malefica si
avvicinò. “Va bene. Non mi lasciate
altra scelta”. La fata malvagia agitò lentamente
la mano e aprì un varco oscuro
dietro di sé.
“Gaston, signori! Ecco la bestia di cui vi parlavo! Ha ucciso
il padre della
ragazza e vuole tenere prigioniera la figlia! È un pericolo
per voi e per le
vostre famiglie! Ora potete ucciderlo, finalmente!”
Per la prima volta Belle alzò il capo.
Una folla inferocita, con forconi e fiaccole, sbucò dal
varco aperto da
Malefica. Gaston, con grandi stivali, camicia rossa, robusto, alto e
con i
capelli neri legati in una coda, era al comando.
“Eccola! La Bestia! Forza, amici miei, facciamola fuori prima
che possa
mangiare i nostri bambini e le nostre mogli!”
esclamò Gaston, e dalla folla
sentirono provenire grida di approvazione. Malefica rise ancora, di
gusto. La
folla, comunque - Gaston incluso -, pareva non accorgersi che il mondo
intorno
a loro stava per essere distrutto, come se fosse soggiogata da un
incantesimo
di Malefica.
La Bestia stava fu travolta dagli uomini, e Belle, trascinata via dagli
Heartless, finì nel varco oscuro, subito seguita da
Malefica.
Fortezza Oscura
Qualche minuto dopo
Fu così che, dopo il buio opprimente, Belle si
ritrovò in una piccola stanza, quasi
buia, con luci soffuse, vicino ad altre ragazze di cui non
riuscì ad vedere
bene i volti.
Castello
della Bestia
Intanto
Le porte del cortile furono sfondate dai servitori della Bestia, tutti
mobili
od oggetti di medie dimensioni, che corsero fuori e raggiunsero la
Bestia.
Attaccarono gli uomini nei modi più strani: rinchiudendoli
in un armadio,
bruciandoli con le candele, versandogli addosso del tè
bollente… Comunque,
dopo poco, questi scapparono. Intanto, l’incantesimo di
protezione di Malefica
era svanito e Gaston fu trasformato in un grande Heartless molto
impressionante. Una creatura sferica, nera, con vari tentacoli nel
corpo (due
più lunghi sul capo), due anelli d'acciaio a testa, le punte
di tutti i
tentacoli di colore arancione, la bocca a zig-zag con l'interno rosso e
piccoli
occhi circolari gialli brillanti, delle occhiaie nere e infine due
catene
avvolgevano tutto il corpo, terminando con due pesi di forma conica.
L’enorme
mostro, comunque, fu inghiottito dall’Oscurità e
non ne rimase traccia. La
Bestia era svenuta e i servitori lo stavano portando dentro. Prima che
ci
riuscissero, però, finirono nel vortice Oscuro e la Bestia
rimase da solo sul
ponte che conduceva al castello, ormai l’unico pezzo di mondo
rimasto. Quando
anche questo scomparve, la Bestia non finì nel vortice, ma
non si trasformò
neanche in un Heartless.
Sospeso
a mezz’aria,
nell’oscurità, non udì più
suoni.
Cosa
succede? Dov’è Belle!? Dove sono io?
“Io, principe Adam, sono la fata che ti ha trasformato, la
vecchina che con
crudeltà cacciasti, e sono qui per concederti un
aiuto”.
Di che si tratta? La rosa è ancora salva?
“Tranquillo, lo è. La fata Malefica ha i miei
stessi poteri e non è stato difficile
per lei crearne una copia, un falso. Hai dimostrato nobiltà
d’animo, ma non è
ancora sufficiente. Il cammino è ancora lungo, stai andando
bene, ma non posso
ancora scogliere l’incantesimo”.
Non… non m’interessa. Io voglio
solo… Belle! Ho bisogno di.. lei.
“È
l’aiuto che ti voglio
dare. Ma devi volerlo. Solo la tua volontà potrà
creare la luce che ti condurrà
dalla tua amata. La tua forza di volontà è la tua
chiave. La tua salvezza, e
quella di altri. Sei tu che devi scegliere. Il tuo destino potrebbe
intrecciarsi con quello di molti altri”.
Sì, è quello che voglio, sono disposto a
tutto! Non ho paura! Io voglio farlo!
Voglio raggiungerla, devo raggiungerla! Altrimenti non avrò
mai pace, se non
sarò sicuro che lei sta bene. E non avrò mai la
felicità, se lei non
sarà accanto
a me…
“Allora il tuo percorso è tracciato. Ti
darò il potere che ti serve. Ma ti devo
comunicare che questo è il mio ultimo intervento. La tua
trasformazione
dipenderà solo da te!”
Certo! Mi sta bene!
“E scorderai questa conversazione! Scorderai di
aver parlato con me! Sarà
la tua volontà ad aprirti la via, e questo ricorderai. Ti
devo dire addio,
principe Adam”.
Addio.
“Segui
la luce”.
Ringrazio tutti coloro che hanno letto la storia fino a questo punto, e ci tengo a darvi alcune informazioni. Come forse già sapete se avete letto la mia “presentazione” nella pagina del mio profilo di EFP, le mie fanfiction di Kingdom Hearts sono tutte collegate da un filo logico. In altre parole, nessuna è in contrasto con un’altra a meno che non sia specificato nell’introduzione (e finora non è ancora successo), quindi tutte appartengono a uno stesso “universo”, che tende a rispettare gli avvenimenti della serie principali e, anzi, a spiegarne i “buchi mancanti”. Effettivamente questa storia è collegata in modo particolare alla serie che ho intitolato “I viaggi di Alice” (non c’è un motivo specifico per il quale l’ho pubblicata sotto forma di serie e non di storia con più capitoli), e finora diciamo che fa un po’ da “prequel” a questa serie, raccontando, parallelamente a come ho fatto per Alice, i rapimenti delle Principesse da parte di Malefica e la distruzione di mondi che abbiamo visto solo in Birth By Sleep o in Kingdom Hearts II.