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Autore: Kiritsubo83    01/05/2014    7 recensioni
L'amore può "eruttare"?
Certo, la domanda sembra avere poco senso... Ma ci sono certi piccoli gesti, capaci di scatenare reazioni, che mai ci si aspetterebbe...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Castiel, Lysandro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Burp-





 
-Mi sento uno schifo!- disse, sbattendo il boccale di birra sul tavolino del pub.
Lysandre sembrò risvegliarsi all’improvviso da uno dei suoi sogni ad occhi aperti, come al solito si estraniava dalla realtà, per andare a rifugiarsi in un altro mondo. Il suo mondo.
-Non sarà perché è il quinto boccale di birra che ti scoli?-
-Macché, è tutto una merda Lys…-
-Che ti succede sta sera? Di solito sei sempre pronto a fare casino, e a rimorchiare qualunque cosa che respiri!-
-Mi sento un cazzo di fallito!- disse Castiel, pulendosi col dorso della mano, la schiuma della birra che aveva nuovamente buttato giù.
Lysandre roteò gli occhi al cielo, -ci risiamo…- sbuffò stanco.
-Bell’amico! Te ne freghi se ho dei problemi, vero?-
-Lo sai bene che non è così, solo che è da più di un mese che tiri fuori questa storia del “fallito”! Sembri un disco rotto!- sbottò, con un tono di voce che pareva quasi normale, ma chi come Castiel lo conosceva bene, sapeva che quell’impercettibile variazione ti tonalità, era segno di quanto l’amico fosse seccato. E come dargli torto, in quel periodo il rosso non faceva altro che lagnarsi, per il rifiuto che si erano beccati da una casa discografica indipendente. Lysandre aveva tentato di spiegargli che non era la fine del mondo, ma il chitarrista l’aveva presa come un fatto personale. In fin dei conti la musica era la sua più grande passione e, non essere considerato all’altezza della situazione, gli aveva fatto piombare il morale a terra.
Il cantante, invece, sembrava non esserne rimasto turbato. Trovava ridicolo che Castiel si attaccasse in modo tanto patetico ad un evento del genere, in fondo, anche se erano all’ultimo anno, frequentavano ancora il liceo, avrebbero avuto altre occasioni per riprovarci.
Castiel non aveva gradito la frecciatina dell’amico, il fatto che lo avesse paragonato ad un disco rotto, lo aveva davvero irritato. Gli era sembrato quasi che Lysandre volesse mettere il dito nella piaga, e sottolineare il fatto che quella dannata casa discografica, gli avesse chiuso la porta in faccia.
Gli occhi del rosso diventarono due fessure, la bocca si serrò in una linea sottile, per poi aprirsi a contatto con il boccale di birra. Trangugiò un lungo sorso, che finì con un sonoro rutto direttamente sulla faccia di Lys. Per un attimo scese il silenzio più totale tra i due, certo, c’era sempre la musica di sottofondo e il locale era pieno di gente che parlava, ma per Lysandre e Castiel il tempo sembrò congelarsi.
Il chitarrista fissava con sguardo di sfida il suo interlocutore.
“Dai, fammi vedere come ti incazzi adesso!”
Lysandre non distoglieva i suoi occhi da quelli dell’amico, e stava prendendo un lungo respiro, per cercare di trattenere tutto il suo sdegno.
“Cerca di capirlo è solo ubriaco.”
Nessuno dei due aveva intenzione di abbassare lo sguardo, farlo avrebbe significato darla vinta all’altro.
Fu Castiel a parlare per primo, rompendo quel silenzio che durava solo da qualche secondo, anche se sembrava un tempo infinitamente più lungo.
-Ti stai innamorando di me, vero?- inarcò le sopracciglia per poi ghignare nel suo solito modo, un atteggiamento fin troppo familiare a Lysandre, così beffardo, irritante, provocatorio e arrogante, così… adorabile? No, quell’ultimo aggettivo non era per nulla indicato, anche perché Castiel aveva fatto quella battuta, proprio perché sapeva che Lysandre era disgustato da quella mancanza di savoir-faire.
Il cantante non riuscì a trattenere una risata, come poteva avercela con un simile elemento? Ok, la finezza di Castiel era totalmente inesistente, ma aveva altri pregi e gli voleva comunque bene.
Era già da un po’ che si era reso conto che, alla domanda appena fatta dall’amico per scherzo, avrebbe risposto di “si”, ma per davvero!
Sapeva dell’omosessualità di Castiel da anni, ma non gliene era mai importato molto, rimaneva comunque il suo migliore amico: etero o gay che fosse. Poi col tempo qualcosa era cambiato, non sapeva né come né perché, se ne era semplicemente reso conto gradualmente.
-Fai davvero schifo Castiel!-
-E’ colpa tua che non mi prendi sul serio!- ridacchiò nuovamente.
Lysandre si alzò dalla sedia dirigendosi verso l’uscita del locale, -vado a prendere una boccata d’aria-
-Hey, fai l’offeso ora? Guarda che non ci casco, poco fa sei persino scoppiato a ridere!-
Il rosso si alzò dalla sedia a sua volta, seguendo l’amico che ormai aveva già aperto la porta per uscire.
Non appena fu fuori, Castiel venne afferrato per un polso, ritrovandosi con la schiena contro il muro dell’edificio, dove, fino a pochi istanti prima, si stava gustando il suo boccale di birra.
Lysandre era davanti a lui, non doveva nemmeno faticare per tenerlo bloccato, visto che il rosso, non appena si era accorto che era l’amico, quello che lo aveva trascinato via in quel modo, si rilassò.
-Sì…-
-Sì, cosa?-
-E’ la risposta alla tua domanda-
-Quindi ti sei offeso davvero!?-
-A volte mi chiedo se tu non abbia qualche ritardo mentale…- disse Lysandre, scuotendo lievemente la testa.
-Cosa? Ma vaffanculo!-
Castiel tentò di divincolarsi dalla stretta dell’amico che, non appena lo aveva sentito agitarsi, aveva serrato nuovamente le mani sulle sue spalle, per poi rischiacciarlo contro il muro con tutto il suo corpo.
-Lys non ti tiro un pugno solo perché sei tu, ma sappi che quella battutina del cazzo me la lego al dito!-
-Siamo pari, tu mi hai ruttato in faccia, no!-.
Castiel non riuscì a trattenersi, scoppiò a ridere attraverso una sonora pernacchia, di sicuro l’alcool in circolo non lo aiutava a rimanere serio. La faccia di Lysandre oltre ad essersi beccata un rutto, era anche stata appena annaffiata dalla saliva del rosso.
Le spalle del chitarrista erano scosse da risa convulse, e anche se l’amico in quel momento lo stava fulminando con lo sguardo, lui non riusciva a fermarsi. Si bloccò solo quando si ritrovò le labbra di Lysandre incollate alle sue.
Al principio sgranò gli occhi sorpreso, e anche se colto alla sprovvista, schiuse istintivamente le labbra, lasciando libero accesso alla lingua di Lys che andò subito ad accarezzare la sua. Non solo, ma prima che riuscisse a rendersene conto, le sue mani si erano posate sulla schiena dell’amico, risalendo lungo il collo per insinuarsi tra suoi capelli.
Non sapeva perché fosse successo. Non sapeva perché restasse lì a farsi baciare e a ricambiare quel bacio.  Era strano vivere quella situazione proprio col suo migliore amico.
Lys aveva un buon profumo, la sua bocca era morbida e dolce, come il cocktail alla frutta che stava bevendo solo fino a qualche minuto prima. Anche se Castiel non era un amante delle cose zuccherose, quel bacio  travolgente, impetuoso e passionale… cazzo se gli piaceva!
Mentre le loro labbra continuavano a succhiarsi e i loro respiri si fondevano, facendosi sempre più ansanti, le mani si cercavano, esploravano il corpo l’uno dell’altro, palpando, stringendo e premendo tutto quello che capitava lungo il loro percorso.
Infine, il rosso si staccò per prendere fiato.
-Penso di conoscerti abbastanza, da sapere che non avresti mai fatto una cosa del genere senza un motivo. Da quando sei diventato gay Lys?-
Castiel lo scrutò da sotto la frangia scompigliata, con lo sguardo più malizioso che fosse in grado di fare. Ormai lo stupore gli era già passato da un paio di minuti, giusto quelli che aveva concesso al suo amico, perdendosi in quel bacio inaspettato.
-E io penso di conoscerti abbastanza, da sapere che se non lo avessi voluto anche tu, mi avresti respinto immediatamente. Ne deduco che il bacio è stato di tuo gradimento, Castiel-
Il rosso arrossi lievemente, distogliendo per un attimo lo sguardo da quello dell’amico, lo irritava essere stato colto in flagrante, sì, gli era piaciuto… anche troppo!
Castiel tornò a guardare Lysandre, sarebbe sicuramente stato scoperto, se avesse cercato di inventarsi una qualche bugia, per risultare quello più forte tra i due. In passato gli era capitato di fare qualche pensiero poco casto sull’amico, infondo, Lysandre non era niente male, aveva due occhi così particolari, un bel sorriso e… un culo da favola! Ma era anche il suo migliore amico, non avrebbe mai rovinato il loro rapporto per una scopata!
-Cosa hai intenzione di fare ora?-
-Credo che ti bacerò di nuovo…-
Castiel fermò Lysandre che stava per riprendere il “discorso” appena interrotto.
-Di solito sono io quello che non si fa problemi a passare subito ai fatti, sai bene quanto mi piaccia condurre il gioco nelle mie relazioni, ma in questo caso…-
-Hai paura?- lo interruppe Lysandre.
-Non dire cazzate!-
-Cambierebbe tutto…- sussurrò Lysandre a pochi centimetri dalle labbra del rosso.
-E’ questo il punto, noi due siamo amici!- disse Castiel, resistendo all’impulso di assaggiare nuovamente la bocca dell’amico.
-Quindi non dovremmo…-
-Esatto…-
-E allora perché ti voglio così tanto?- Lys chiuse gli occhi, appoggiò la sua fronte a quella di Castiel e sospirò lievemente.
-Perché le cose che non si dovrebbero fare, sono quelle che si desiderano di più…-
-In definitiva, mi stai dicendo che anche tu mi vuoi-
La mano di Lysandre accarezzò la guancia di Castiel, scese poi sul mento per risalire a torturargli le labbra col pollice. Le sfiorava gentilmente, quasi come se le stesse vezzeggiando con la lingua, avrebbe potuto farlo, visto che la sua bocca era talmente vicina che, Castiel, poteva sentire il suo caldo respiro lambirgli proprio le labbra e tutta la zona circostante. Il rosso non si era mai accorto di avere una pelle tanto sensibile, o forse era semplicemente la vicinanza di Lysandre ad amplificare ogni sua percezione.
-No…- disse flebilmente il chitarrista, sapendo bene che quella era una bugia.
-Ah no? Allora dimmi cosa vuoi che faccia. Se vuoi che non cambi nulla tra di noi mi tirerò indietro, faremo finta che niente di tutto questo sia accaduto, soffocherò quello che provo fino a farlo scomparire, io…-
Castiel non aveva creduto a una sola parola uscita dalla bocca dell’amico, ciò nonostante, l’improbabile ipotesi che Lysandre smettesse di desiderarlo e di… amarlo, gli si conficcò come un pugnale nel cuore, provocandogli un profondo dolore.
-Cazzo! Baciami ancora idiota!-
Lysandre non se lo fece ripetere una seconda volta, certo, non sapeva cosa sarebbe potuto succedere in futuro, non sapeva se quell’amicizia a cui entrambi tenevano così tanto, sarebbe stata irrimediabilmente rovinata dalla loro scelta.
Il futuro era sicuramente un grande punto di domanda, ma quello che importava ad entrambi in quel momento, era il presente. Un dolce, intenso e meraviglioso presente, persi l’uno tra le braccia dell’altro, a darsi quel calore che inconsciamente avevano sempre desiderato.
 
L’amicizia e l’amore sono due sentimenti talmente affini che talvolta, è difficile stabilire quale tra i due sia quello dominante, basta un battito di ciglia per rovinare uno splendido rapporto o per fare in modo che diventi qualcosa di ancora più profondo e magnifico… qualcosa che riesce a farti sentire completo, riempiendoti il cuore di una gioia che mai avresti pensato di poter provare.
 
 
Fine


A questa shot segue: Al chiaro di luna

Se non va clicca qua: http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2886367&i=1
  
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