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Autore: ShawnArms    02/05/2014    4 recensioni
Hermione sorrise.
- E vuoi tu Hermione Jean Granger prendere Harry James Potter come tuo sposo?
- Lo voglio.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Hermione, Luna/Ron
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Questa storia fa parte della serie 'Come d'incanto'
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La ragazza con i capelli castani era raggomitolata sotto le coperte, ancora troppo intontita per uscire dal letto.

Sua madre, la stava chiamando a squarciagola da cinque minuti e cominciava a spazientirsi. Dopo un po' il padre tuonò dal soggiorno:

-TESORO ... ALZATI IMMEDIATAMENTE O TI ALZO IO!

Hermione non poté più ignorare i suoi genitori, così, di malavoglia si alzò con gli occhi impastati, cercò con le dita le ciabatte e se le infilò. Volendo evitare di sbattere contro il muro, allargò le braccia e si diresse con passo incerto verso lo specchio.

Ci mise un po' a mettere a fuoco ma, quando lo fece, una smorfia inorridita le uscì naturale: aveva il segno del cuscino sulla guancia, gli occhi impastati e i capelli in uno stato alquanto poco dignitoso.

Sbuffando sonoramente, raggiunse la porta e la aprì di scatto: un dolce profumo di colazione le solleticò il naso invogliandola a scendere.

La signora Granger era in cucina e, per non sporcarsi, teneva i capelli color miele raccolti da una bandana rossa. Stava facendo le frittelle sciroppate, il piatto preferito di Hermione.

Mrs. Granger indossava un leggero abito scozzese e un grembiule di cotone pieno di macchie di cioccolato, sugo e succo. Anche se si era appena alzata, si era già truccata con gusto: un filo d'ombretto, un po' di eye-liner e un leggero tocco di fard.

Quando Hermione entrò nella piccola cucina, sua madre, lasciò la padella sul fuoco e le andò in contro. L'alito le profumava di caffè e biscotti.

-Agitata?-

-Emh ... un pelino...- mormorò la ragazza con un sorriso.

Mrs. Granger le stampò un buffetto sulla fronte, come faceva da quando la figlia era bambina. Tornò poi ai fornelli, tolse la padella dal fuoco e rovesciò le frittelle su un piatto.

Dopo aver divorato la colazione, Hermione andò nell'accogliente salotto per dare il buon giorno al padre.

Questo stava leggendo il giornale e, come al solito, gli occhiali che in teoria avrebbe dovuto portare giacevano abbandonati sul tavolino.

Il signor Granger aveva gli stessi capelli della figlia, riccioluti e castani. Aveva occhi dalle iridi blu elettrico che però la figlia non aveva ereditato.

Un suo segno distintivo erano i sottili baffetti che teneva rigorosamente in ordine da quando era ragazzo.

Poggiata sul tavolino di vetro vicino alla lampada di ottone che illuminava il soggiorno, c'era una fotografia abbastanza recente che ritraeva Hermione insieme al suo ragazzo. Lui la faceva volteggiare tenendola tra le braccia, i capelli di lei raccolti in una morbida coda.

Mr. Granger posò il giornale e gli occhiali. Si alzo e abbracciò la figlia.

- Sei ancora in tempo per tirarti indietro. - mormorò speranzoso.

- Neanche sotto tortura.

- Hermione tesoro, è meglio che cominci a preparati. La macchina sarà qui tra poco. - annunciò sua madre dalla cucina.

Agitata Hermione, si fiondò in camera sua. Dalla foga, rischiò di calpestare Grattastinchi che si era accoccolato davanti alla porta della camera della padrona.

Con mani tremanti aprì la serratura dell'armadio bianco vicino alla sua scrivania. Le giunture cigolarono quando la ragazza fece scorrere le ante che da due mesi la separavano dall'oggetto dei suoi sogni.

Un abito bianco spiccava in mezzo agli indumenti babbani.

***

- Dove cavolo hai messo l'abito? - urlò il ragazzo con i capelli neri alla sua migliore amica.

- Stai tranquillo è qui ... - sbottò lei irritata.

- Ti puoi girare per favore?

Ginny si voltò aspettando che l'altro s'infilasse l'abito da cerimonia. Quel giorno Harry era davvero intrattabile.

Aveva urlato per un'ora a causa del minuscolo foro che aveva trovato sul collo della sua camicia bianca, solo Ron era riuscito a calmarlo urlando più forte di lui.

- PER LE MUTANDE DI MERLINO, USA UN INCANTESIMO! SEI UN MAGO O NO?- urlò esasperato.

Quella sua reazione ammutolì Harry all'istante.

- Ecco sono pronto

- Wow Harry ... stai benissimo - la ragazza abbassò lo sguardo: ci sarebbe dovuta essere lei all'altare, naturalmente era felicissima per Hermione, ma ...

In quel momento Molly Weasley entrò nella camera di Ginny per annunciare che era ora di andare.

Quando Harry mise il piede sull'ultimo gradino, fu accolto da uno scrosciante applauso. L'intera famiglia Weasley, pigiata nel piccolo salotto, si era radunata per fare una sorpresa a Harry.

- Silenzio per favore!- esclamò il sempre più stempiato signor Weasley. Tutti nella sala ammutolirono

- Harry, oggi è per te un giorno molto speciale. Sono sicuro che se i tuoi genitori fossero qui, sarebbero veramente fieri di te.

Una lacrima solcò il viso della signora Weasley.

- È quindi un immenso piacere annunciarti che il numero dodici di Grimmauld Place è stato predisposto per accogliere i novelli sposi.

Harry abbracciò il signor Weasley e rise, immaginando il ritratto della signora Black totalmente rimesso a nuovo.

***

Hermione, che era già sul luogo della cerimonia, corse a vedere il camerino che le avevano riservato: era grande e luminoso, con le pareti dipinte di bianco.

La cerimonia avrebbe avuto luogo all'ombra delle lunghe fronde di un salice piangente, il ricevimento invece si sarebbe poi svolto in una cascina poco distante.

In cuor suo, la ragazza sperò che dopo mesi di estenuanti preparativi, tutto andasse per il meglio.

Sulla scelta dell'abbigliamento per gli invitati c'erano state parecchie discussioni accese.

- No, no, no! Non permetterò che al mio matrimonio magico ci si siano presone vestite in abiti babbani. - Harry stava spasmodicamente stringendo un panino nella mano.

- Santo cielo! Ma che t'importa? Se non sbaglio anche tu sei mezzo babbano e quindi, a rigor di logica, mi pare giusto che tutti si vestano come ogni babbano con un poco di sale in zucca si presenterebbe a un matrimonio!

Dopo qualche altra battuta, la ragazza aveva finalmente zittito il fidanzato, il quale però aspettava il momento giusto per vendicarsi.

Mentre aspettava l'arrivo della parrucchiera, andò a rimirare ancora una volta il suo abito:

Madama McClan le aveva cucito uno splendido abito in stile impero. Il vestito le ricadeva morbido sui fianchi, per poi restringersi sotto il seno. La ragazza aveva optato per un modello senza spalline, cosicché potesse lasciare sciolti i capelli.

L'unica cosa che si era concessa era un cerchietto di brillantini, che aveva l'importantissimo scopo di tenerle indietro i ciuffi.

Il trucco era semplice e raffinato: un ombretto antracite le risaltava gli occhi e un delicato rossetto color pesca.

Quando alla fine sua madre la vide non poté far altro che scoppiare a piangere.

- Oh Hermione, sei davvero bellissima

- Ti prego ma', non farmi piangere. Mi si scoglie il mascara- sussurrò lei con un sorriso.

Il signor Granger, con indosso un elegante completo celeste, la condusse fuori. Si sentiva il profumo dei fiori portati dal vento.

Quando la ragazza giunse ai piedi del salice un sorriso le illuminò il volto: era tutto perfetto, il palchetto circondato da tende bianche, le rose bianche che diffondevano il loro inebriante profumo e sì, perfino un agitato ragazzo dai capelli scuri e scompigliati.

Gli invitati si alzarono in piedi mentre una musica, la cui provenienza si rivelò poi Fanny, cominciava a intonare dolci note.

Hermione avanzò lungo la navata. Molti visi familiari le sorridevano: la famiglia Weasley, sua madre, molte sue amiche, la professoressa McGranitt ...

Raggiunse Harry vicino all'altare e non poté far a meno di notare l'emozionato viso rosso di Ron e Ginny, radiosa, in mano il cuscinetto delle fedi. Suo padre la consegnò a Harry, che le rivolse un timido sorriso. I suoi occhi invece, brillavano.

Il prete fece sedere gli invitati, richiamò il silenzio e iniziò la funzione.

-Vuoi tu Harry James Potter, prendere Hermione Jean Granger come tua legittima sposa?

-Lo voglio. - le infilò la fede

Hermione sorrise.

- E vuoi tu Hermione Jean Granger prendere Harry James Potter come tuo sposo?

- Lo voglio. - lei ripeté il gesto.

- Vi dichiaro ufficialmente marito e moglie. Signor Potter, può baciare la sposa.

Harry strinse la ragazza, la guardò negli occhi castani e poi si cambiarono un lungo bacio, che sembrò protrarsi per secoli. Hermione,stretta nell'abbraccio del marito, pensò:

-Questo sì che è un giorno perfetto!

   
 
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