Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |      
Autore: M a r t    03/05/2014    3 recensioni
{KyouTaku} {verde} {una delle mie otp, quindi eccovela qui lol} {shonen-ai, ovviamente}
***
Ti sistemi la cravatta, con scarsi risultati, sei troppo agitato e aspetti con ansia il momento in cui lui uscirà da casa sua e ti saluterà con un sorriso leggermente sghembo, punzecchiandoti quasi con dolcezza.
Ti sei già preparato psicologicamente al suo arrivo, ma adesso tutto il lavoro che hai fatto sembra essere andato a puttane perché quando lo vedi chiudersi la porta di casa alle spalle e correre da te borbottando qualcosa sul fatto che foste in terribile ritardo, smetti di sistemarti la cravatta e rimani a bocca aperta.

***
Spero vi piaccia ;)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Shindou Takuto, Tsurugi Kyousuke, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Uno, due, tre e...
 
È da un po' che ondeggi nella tua stanza, ripetendo in testa le istruzioni che ti ha dato l'insegnante di ballo da sala.
Corrughi la fronte e sospiri, non riuscendo a ricordare un passaggio. Canticchi a bassa voce, e poi rilassi i muscoli del viso, appena ricordi il pezzo mancante.
 
Cerchi di concentrarti sui movimenti, fingendo che ci sia realmente lui tra le tue braccia. Ti scusi imbarazzato quando sbagli un passo, e subito dopo ti dai dell'idiota, perché non puoi aver pestato i piedi a nessuno e perché quella, è una cosa stupida.
Come il ballo di fine anno. Soprattutto, il ballo di fine anno.
 
Ti gratti la nuca in modo svogliato, sei stanco e annoiato. Preferiresti essere in un'altra situazione, magari non complicata come quella.
Se solo ti fossi sbrigato a trovarti una ragazza da accompagnare a quella cerimonia tanto odiata, fatta di bibite analcoliche e palloncini colorati, magari non staresti prendendo lezioni di danza da una signora che vive di caffè, con le gambe piccole e il viso vispo, con un neo fintissimo alla Monroe.
 
Ma, diamine, stai per portare Takuto al ballo. Non puoi fare brutte figure.
Non puoi arrivare sulla pista piena di coetanei in smoking scadenti e dirgli che no, non sai ballare.
E, più di ogni altra cosa, non ti puoi permettere di rovinare quell'occasione più unica che rara.
 
Così stringi i denti e continui a ripassare, sperando di non farti scoprire da tuo fratello o dai tuoi genitori, non hai voglia di inventarti qualche scusa bizzarra.
E intanto mandi al diavolo Sorano e le sue idee malate.


 
***



 
Quando vai a cercare lo smoking non sei solo: tuo fratello maggiore e il suo ragazzo ti accompagnano volentieri.
Non ci hai mai fatto tanto caso, ma Taiyou ha la tua stessa età e nonostante abbia passato la sua vita più dentro ad un ospedale che all'aria aperta, ne sa più di te, in quanto ad abiti da cerimonia.
Il ragazzo, da quanto ti ha raccontato tuo fratello, ama leggere riviste e libri di ogni tipo, dal gossip alla cronaca, dall'horror al romanticismo smielato di quei romanzi che si trovano spesso nelle librerie delle nonne.
 
Taiyou ha letto tanti libri nella sua vita, e in molti di questi, si parlava anche del ballo di fine anno. 
Entrate in molti negozi, talmente tanti che non ricordi neanche il numero, e ti accorgi di non aver mai provato tanti vestiti in vita tua. Il ragazzo dai capelli rossi non sta un attimo fermo, poi. Ti lancia  pantaloni su pantaloni, camice, giacche di vari colori e anche qualche papillon.
 
Ti accorgi che Yuiichi ridacchia, davanti a quella scena, mentre sta appoggiato al muro del negozio in cui siete appena entrati, tenendosi a distanza dall'euforia del proprio ragazzo.
Ti infili velocemente nel camerino, pregando di trovare subito quel dannato "smoking perfetto" come lo aveva definito Amemiya, anche se, a tuo parere, quegli abiti da pinguino era tutti uguali.
Cominci a provare tutto quello che il rosso ti passa, accorgendoti con orrore che quel mucchio di vestiti pieni di etichette dai prezzi improponibili, non decide di diventare più piccolo, anzi, cresce sempre di più, facendoti arrivare alla disperazione.
 
Mai più, andrai in giro per negozi con il ragazzo di tuo fratello, una volta ti era già bastata.
Passano svariati minuti, nei quali fai avanti e indietro tra il camerino e lo specchio fuori da esso, sotto gli urletti eccitati di Taiyou e i sorrisi dolci e silenziosi di Yuiichi.
Quel bastardo. È rimasto tutto il tempo appiccicato alla parete, senza intervenire neanche una volta, guardando le scenette divertenti che tirava su il suo amato fidanzatino e ridendo sotto i baffi. In quel momento avresti tanto voluto scoppiare a ridere in faccia a quelli che dicevano che tuo fratello maggiore fosse gentile ed educato! Era pur sempre un fratello, e tra fratelli è sempre e comunque guerra, anche se si ha un buon rapporto.
 
Tra fratelli si conosce il vero carattere di una persona, la si vede in tutte le sue sfumature. E tu avevi visto con i tuoi occhi il lato peggiore di tuo fratello, durante il primo periodo all'ospedale, dopo quel terribile incidente alle gambe.
Yuiichi era una persona precisa, educata e composta, ma sapeva essere anche scontrosa e incoerente.
Come in quel momento, ad esempio.


 
Quando finalmente Taiyou riesce a trovare l'abito adatto per il minore degli Tsurugi, si è già fatto tardi, così dovete sbrigarvi a rientrare.
Dopo aver accompagnato Amemiya, siete tornati a casa e ti butti a peso morto sul divano, mentre tuo fratello prepara qualcosa da mangiare per entrambi.
 
I tuoi genitori non ci sono, sono partiti quella mattina per motivi di lavoro di cui non ti interessa molto, gli vuoi bene, ma ti infastidisce che debbano partire così spesso e per tanto tempo. Da quando Yuiichi si è ripreso la cosa è anche peggiorata, possono stare fuori anche per una settimana.
 
Sbuffi sonoramente e addenti il panino che ti ha fatto tuo fratello, adesso vuoi solo riposarti e poi domani ricomincerai ad allenarti per ballare con Shindou. 
Arrossisci imbarazzato e Yuiichi ti guarda in modo strano, senza però farti domande.
Bevi un bicchiere d'acqua e corri in camera tua, augurandogli la buona notte.
Speri di arrivare in camera tua e di riuscire almeno a metterti il pigiama, perché sei veramente stremato quando ti butti sul letto fatto.


 
***


 
Ti sistemi la cravatta, con scarsi risultati, sei troppo agitato e aspetti con ansia il momento in cui lui uscirà da casa sua e ti saluterà con un sorriso leggermente sghembo, punzecchiandoti quasi con dolcezza.
Ti sei già preparato psicologicamente al suo arrivo, ma adesso tutto il lavoro che hai fatto sembra essere andato a puttane perché quando lo vedi chiudersi la porta di casa alle spalle e correre da te borbottando qualcosa sul fatto che foste in terribile ritardo, smetti di sistemarti la cravatta e rimani a bocca aperta.
 
Forse l'abito sarà quasi completamente identico al tuo, o a quello dei vostri compagni, eppure, con il capelli castani, leggermente mossi, legati in una coda alta ben fatta e le guance arrossate da un lieve imbarazzo caratteristico del suo carattere, non puoi far altro che pensare che Shindou Takuto sia sia bellissimo.
 
Gli sorridi, salutandolo e prendendolo per i fianchi, stringendolo a te. Gli baci lentamente una guancia, diventata praticamente bollente a causa del rossore su di essa, senza preoccuparti che state facendo veramente tardi e che probabilmente quando arriverete al ballo Shindou si comporterà da donnetta mestruata e imbarazzata, perché infastidito dal ritardo e dal fatto che la causa di esso sia una cosa che, accidenti, gli piaceva parecchio.
 
Quindi non ti stupisci quando delicatamente il castano ti spinge via, evitando il tuo sguardo, e sale in macchina intimandoti con un balbettio davvero, davvero tenero, di fare lo stesso. Lo segui, ridacchiando, mentre l'autista della macchina che vi ha preso Taiyou -sempre lui in mezzo, si- sfreccia a tutta velocità per le strade della città, fino ad arrivare alla vostra scuola.
 
Scendete dalla macchina e ringraziate l'autista, correndo velocemente nella sala dove si tiene la festa. Quando entrate, venite investiti da un'ondata di musica pop, luci colorate e palloncini di varie forme.
L'atmosfera non era pesante, anzi, tutt'altro. Aoi si era impegnata davvero tanto, in quanto organizzatrice dell'evento. La ragazza si era presa ogni responsabilità, quando aveva esposto la sua idea di non fare sempre la solita cena delle classi, come le avevano riferito i suoi senpai, ma di fare un ballo di fine anno che avrebbe coinvolto tutti gli studenti.
 
Come si suol dire: quella che era partita come una cosa maligna, si era trasformata in una cosa buona.
 
Prendi per mano il tuo compagno, trascinandolo sulla pista da ballo quando la voce del dj informa tutte le coppiette felici che è arrivato il momento del 'lento'.
Sei nervoso, il momento per cui ti sei preparato fino ad ora, è arrivato più in fretta di quanto ti aspettassi.
 
Così, gli prendi le mani e lo attiri a te, cominciando ad ondeggiare, come tutto il resto del corpo studentesco.
 
- È una cosa imbarazzante...- ti sussurra, poggiando la fronte sul tuo petto.
 
E lo hai visto, un leggero sorriso sul suo volto. Non uno di quelli tirati, uno di quelli imbarazzati ma al contempo stesso felici di Shindou.
Di quelli che ti fanno perdere un battito.
 
Gli accarezzi dolcemente la schiena, per poi allungare lo sguardo verso un coro di schiamazzi e urletti vari: Tenma e Shinsuke stanno facendo finta di ballare il valzer e una rossissima Midori sta rincorrendo Nishiki, con un vassoio tra le mani.
 
Fortunatamente la musica è troppo alta per far trapelare tutto il casino che stanno combinando, altrimenti, se ti avessero rovinato quel sensazionale momento di gloria, li avresti uccisi tutti.
 
La canzone sta per terminare, quando all'improvviso Takuto alza la testa, ritrovandosi faccia a faccia con te. Ha le guance imporporate, come quando sei venuto a prenderlo.
Sorridi, carezzandogli una guancia e posandogli un leggero bacio sulle labbra.
 
Lo vedi sgranare gli occhi, ma non ti allontana, non mostra imbarazzo o paura, così continui a lasciargli dei piccoli baci sulle labbra, fino a che non lo senti ridacchiare, prima di metterti le braccia intorno al collo e approfondire uno di quei dolci baci.
 
Sorridi, continuando ad ondeggiare, ripensi a tutte le lezioni segrete che avevi preso per imparare a ballare almeno un lento, ripensi a tutta la fatica fatta quel pomeriggio per stare dietro a Taiyou e cercare il vestito giusto e, diamine, ne è valsa veramente la pena.
 
Perché adesso, mentre stringi tra le braccia il tuo ragazzo, senza preoccuparti delle altre persone, senti di aver assaggiato un pezzo di paradiso.


















Angolo autrice:
 
Salve ~ 
Sappiate che non ho idea di come questa cosa sia stata partorita, fatto sta, che sono contenta di tenerla in grembo e farvela leggere(??) 
 
Avevo bisogno di un po' di KyouTaku, dato che di quelle del fandom le ho lette tutte *coughcoff* 
Magari non dovrei scrivere fanfiction che probabilmente alla gente non piacciono, magari dovrei iniziare la tesina perché siamo a magGIO E SONO NELLA CACCA YEAH~ 
 
Ma, ehi, se riesco a scrivere ferendo a morte la mia pigrizia e riaccendendo una flebile lampadina dell'ispirazione, c'è solo da farmi i complimenti. 
Il problema è quello che scrivo .-.
 
Il mio stile di scrittura sta variando in modo orripilante, e non so il motivo, ma spero che piaccia a qualcuno.
Nel caso, lasciatemi una recensione, positiva, negativa, neutra, come vi pare, basta che mi dite se vi è piaciuta, se vi ha fatto schifo, se sono una babba e quindi non sono portata... Cose così, siete libere di scrivere quello che vi pare, sempre con rispetto e dolcezza perché se fate le acide, sarò acida pure io è quindi creeremo una fantastica discussione accesa~ 
 
Ma comunque spero che vi abbia strappato un sorriso, perché, nonostante questa sia una mia OTP storica, non riesco mai a scriverci una cippa, ngé.
 
Vabbuò, me ne vado che è meglio~
 
 
Cià<3
 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: M a r t