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Autore: lin_    03/05/2014    4 recensioni
“No, adesso le scuse sono inutili. Devi pagare!” Le gridai gettandola dentro l’acqua. Quando riemerse allacciò le gambe intorno alla mia vita e avvicinò il suo viso al mio facendo così scontrare le nostre labbra in un gioco passionale e nostalgico. Eravamo stati lontani per tre mesi e dovevamo recuperare il tempo perso, così l’ho portata al mare per un paio di giorni. Solo io e lei. Noi.
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“My life is brilliant
my love is pure
I saw an angel, 
of that I’m sure.

“Zayn! Mettimi giù! Dai amore, non volevo dire quello che ho detto!” Disse lei ridendo e colpendo con tanti piccoli pugnetti la mia schiena.
“Come hai osato dire che il ragazzo più bello, simpatico e attivo del mondo è uno scansafatiche?” Le chiesi divertito da quella situazione. Iniziai a correre verso il mare con lei sulle spalle come fosse un sacco di patate.
“Lo sai che scherzo Zay, so che non sei uno scansafatiche! Amore, non dicevo sul serio! Dai mettimi giù!” Mi implorò alzando notevolmente la voce.
“No, adesso le scuse sono inutili. Devi pagare!” Le gridai gettandola dentro l’acqua. Quando riemerse allacciò le gambe intorno alla mia vita e avvicinò il suo viso al mio facendo così scontrare le nostre labbra in un gioco passionale e nostalgico. Eravamo stati lontani per tre mesi e dovevamo recuperare il tempo perso, così l’ho portata al mare per un paio di giorni. Solo io e lei. Noi.


Si svegliò di soprassalto tutto sudato cacciando un urlo. L’aveva sognata, di nuovo. Aveva sognato l’ultima giornata trascorsa insieme in armonia prima che tutto andasse in frantumi, prima che lei decidesse di lasciarlo per il suo lavoro. “Troppo lontani Zay, non ce la faccio a sopportare una cosa più grande di me. Mi dispiace.” Aveva detto, spezzando il suo povero cuore. Geneviève era sempre stata molto impulsiva ma quella volta, prima di lasciarlo, ci aveva pensato e ripensato fino a quando non le parve la cosa più giusta per entrambi. Che poi giusta non lo era per niente, erano passati due anni da quel giorno e ricordava tutto, ogni singola parola e tutto questo non lo faceva, di certo, stare bene. Girò lo sguardo verso la sveglia che segnava le 5:56 del mattino, si alzò dal letto e andò a prepararsi una tazza di thè facendo attenzione a non svegliare le sue sorelline e poi andò a sedersi sul davanzale della finestra della sua camera guardando l’alba. Succedeva sempre così quando la sognava, andava in cucina e poi guardava il sole alzarsi nel cielo. I ragazzi gli dicevano di andare avanti, di dimenticarla ma lui, testardo e masochista com’era, preferiva soffrire. Gli mancava, anche troppo ma non lo dava a vedere, e quando qualcuno gli chiedeva come stesse lui rispondeva sempre e solo “Bene.” ma ormai lo sapevano anche i muri che quel ragazzo non stava bene da tanto, troppo tempo. Era innamorato, innamorato perso di Geneviève ma negava, negava fino a convincere se stesso.
Quella mattina doveva presentarsi in studio per registrare l’ultima canzone dell’album e non aveva alcuna voglia di andarci, ma sapeva che doveva. Allora posò la tazza, ormai vuota da una buona mezz’ora, nel lavandino e andò a prepararsi. Pantaloni neri, maglietta bianca, giubbotto di pelle, scarponi neri e il suo inseparabile ciuffo chilometrico. Adesso era pronto. Oggi aveva voglia di prendere la metro, niente autista: solo per sentirsi “normale” quei venti minuti di viaggio, nulla di più. Giunse alla fermata della metro e quando essa arrivò, salì e prese posto.
She smiled at me on the subway
she was with another man
but I won’t lose no sleep on that
‘cause I’ve got a plan.

Non appena girò lo sguardo la vide, in tutta la sua bellezza. Capelli rossi, occhi verdi, lentiggini sugli zigomi, il piercing al naso e il tatuaggio, il loro tatuaggio, al polso: Non era cambiato nulla, proprio nulla. Ma non fu quello che sorprese e sconvolse il moro infatti, non appena anche lei si accorse di lui gli sorrise e lì i loro sguardi si incrociarono. In quello sguardo c’era tutto: amore, amicizia, nostalgia, passione, tristezza, rabbia e delusione. Con quello sguardo  hanno rivissuto la loro vita insieme, tutti gli sguardi, tutte le risate, i baci, gli abbracci, le litigate e il loro modo unico di fare pace, i messaggi delle quattro di notte, le rose spedite a casa per scusarsi delle parole dette a caso, le serenate sotto la finestra, i bagni a mare in pieno inverno. Con quello sguardo hanno fatto l’amore, con quello sguardo si sono detti “Mi sei mancato amore.” “Anche tu, piccola mia.”, con quello sguardo hanno riempito il loro vuoto. Ma l’unica cosa che ancora il moro non aveva notato ma che notò poco dopo erano le mani di lei, intrecciate a quelle di un ragazzo poco più alto di lei, capelli biondi, occhi azzurri ed un sorriso ebete stampato in faccia; lì il mondo gli cadde addosso e una lacrima, che lei non si lasciò sfuggire, solcò il suo viso e la ragazza dovette reprimere la voglia di correre ad asciugargliela ed abbracciarlo.
You’re beautiful. You’re beautiful.
You’re beautiful, it’s true.
There must be an angel with a smile on her face,
When she thought up that I should be with you.


In poco tempo Zayn si ritrovò a piangere sulla metro, guardando quella coppia felice che si teneva per mano. Non poteva crederci, lui non era riuscito a dimenticarla, cercava un suo dettaglio in ogni ragazza ma nessuna era lei. Per lei, invece, era stato facile rimpiazzarlo. Si ritrovò ancora una volta a pensare a quanto fosse stato stupido nell’essersi illuso in un suo ritorno. Aveva sempre creduto nella loro storia d’amore, aveva sempre sostenuto che un amore come quello loro fosse unico ma si sbagliava. Una bambina gli si avvicino e facendogli una carezza, asciugando alcune lacrime, gli chiese perché stesse piangendo e lui cercando di reprimere i singhiozzi le rispose..
“Mi hanno spezzato il cuore.” Accennando un piccolo sorriso di gratitudine verso la piccola. Geneviève era a pochi metri di distanza e poté sentire tutto, quelle parole la fecero rabbrividire e subito dopo sentire tremendamente in colpa.
“ Tranquillo, passa tutto. Sei bello come un principe, questa ragazza non sa cosa si perde.” Aggiunse la bimba con una vocina che farebbe sciogliere chiunque.
“Forse sono io a non meritarla, lei merita qualcuno che le stia vicino ed io non sono affatto, purtroppo, quel qualcuno.” Le disse continuando a piangere.
“Sei dolce, spero di trovare qualcuno come te quando sarò grande.” Gli mormorò nell’orecchio quella bambina prima di scoccargli un bacio sulla guancia e andarsene raggiungendo la mamma .
Geneviève aveva sentito tutto e una lacrima solitaria solcò anche il suo viso che subito raccolse senza farlo notare al ragazzo che teneva per mano.
Zayn stava, in tutti I modi, cercando di far capire, alla ragazza che una volta stringeva tra le sue braccia, che lui l’amava ancora, dopo quei due anni, dopo tutte quelle lacrime e quel dolore ma quando la vide scendere dalla metro mano nella mano con quello che doveva essere il suo attuale ragazzo, capì di averla persa per sempre.
But it’s time to face the truth,
I will never be with you”.
Hey guyyyys!
In questi giorni sforno OS come fosse pane, lo ammetto! chiedo venia!
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate e non abbiate timore nel dirmi se fa schifo, riesco ad accettare le critiche.
Mi dileguo, grazie mille a tutti quelli che lasceranno un parere.
Lin.
  
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