Due anni che vai dietro ad un ragazzo che ti piace da impazzire, nonostante questo non ti consideri più di tanto. Si arriva ad un punto in cui nemmeno le parole “Guarda che io non ricambio i tuoi sentimenti” possono farti cambiare idea su di lui. Non è più amore, è dipendenza, è pretendere una persona che non puoi avere, una persona che non vuole avere te. Dopo quel ragazzo, che tanto ti era piaciuto, eri riuscita a trovare qualcuno che “scacciasse via il chiodo” per infilarsi al suo posto, e così un altro, ed un altro ancora. Una ricerca che non era ricerca, ma supplenza. Cercavi sempre nell’altro qualcosa che ti ricordasse quel ragazzo, il primo, che ti aveva ferita. Anzi, alla fine la colpa non era nemmeno sua, era tua, che ti eri illusa sapendo benissimo come sarebbe finita. Ma al cuor non si comanda…  Ripensi a tutto questo, mentre cerchi i vestiti più carini che hai nell’armadio: devi essere elegante per il compleanno del tuo compagno di classe, quello che ti è sempre stato vicino nei momenti difficili. “Magari conoscerò qualcuno di interessante” speri. Sì, dopo quei momenti terribili che si hanno quando chiudi definitivamente una porta, ti “dai via”, ti sembra facilissimo innamorarti di tutti. La verità è che stai solo cercando qualcuno che per una volta nella tua vita ti apprezzi, una persona che per una volta ti voglia veramente bene. Indossi i vestiti prescelti, ti trucchi e ti pettini al meglio, ed infine infili la giacchetta leggera, per una serata di metà ottobre, precisamente del 13 ottobre. Ti guardi allo specchio: non sei una ragazza di quelle che piacciono, bassa, bionda, con l’acne, non magra a tal punto da sembrare uno scheletro vestito, ma nemmeno così in carne. Esci e passi a prendere una tua compagna di classe, l’unica che sembra averti capita finora, quella a cui puoi dire tutto, quella che nonostante gli insulti ti vuole bene, ed insieme andate al punto di ritrovo stabilito dal festeggiato. Siete le prime ad arrivare, e man mano cominciano ad arrivare anche gli altri invitati. Ti accorgi di due ragazzi che non conosci, e non perdi l’occasione per andare a presentarti;  un ragazzo moro con gli occhiali ed uno biondo, pure lui con gli occhiali. Procediamo tutti assieme in pizzeria e ti siedi vicina alla tua amica e davanti al ragazzo moro. Tra l’arrivo di una pizza e l’altra ne approfitti per parlare con i due ragazzi “sconosciuti” di un argomento che non è dei più classici: essendo loro del liceo scientifico e tu del classico iniziate a parlare di matematica, di equazioni fratte e di radici. Quella serata capisci di essere interessata a quello biondo, anche se sotto sotto sai che si tratta di uno dei classici “chiodi” che ti sta accompagnando in quei mesi di “riabilitazione” all’amore. Finita la serata torni a casa, accompagnata da un tuo compagno, quello particolare, e dal ragazzo biondo, e quella stessa sera chiedi l’amicizia su Facebook ad entrambi i ragazzi.
Il giorno seguente controlli il tuo profilo e vedi che del ragazzo biondo non c’è nemmeno traccia, ma che il ragazzo moro ha accettato la tua richiesta d’amicizia. Iniziate a chattare, a conoscervi un po’, e tu inizia a raccontare tutto alla tua amica, sì, sempre quella che è venuta con te alla festa. Lei ti risponde con una frase che ti stupisce, dal momento che quanto da lei proferito si realizza, SEMPRE: “Ma guarda che ho visto come guardavi quel ragazzo alla festa!”. Tu le spieghi di come invece fossi interessata al biondo, ma lei non vuole sentir ragioni: crede ai suoi occhi profetici. Nel frattempo i giorni passano, ti scrivi ogni giorno col ragazzo moro e riesci ad ottenere il suo numero. Dopo un mese, finalmente, te la senti di dichiararti: sei convinta di esserti innamorata di lui, e ti sei accorta di come la tua amica avesse ragione. Ma che sia anche lui un supplente? Non te la senti di parlargli a voce, così gli mandi un messaggio, lungo, come tutte le dichiarazioni d’amore che avevi scritto coi ragazzi precedenti, tutte dichiarazioni che non hanno mai portato a nulla… Non sei mai stata fidanzata con nessuno. Rileggi cinquanta volte quel messaggio, quello che potrebbe dare una svolta alla tua vita, quello che potrebbe porre fine al tuo circolo di solitudine, quello che potrebbe destinare ad una persona che se lo merita il grande amore che devi donare. Perché certamente devi sentirti amata, ed è questo che cerchi in gran parte, ma soprattutto vuoi liberare l’amore che ti tieni dentro da anni e che nessuno era pronto ad accettare. Col cuore in gola premi invio sulla tastiera e vedi il tuo messaggio comparire sullo schermo per intero. Qualche minuto e compare un visualizzato, e dopo qualche secondo ancora la scritta sotto alla chat “sta digitando…”.