Lo so che avevo promesso che non ci sarebbero state fic in questo fandom, ma quando i pannolini chiamano...
I personaggi di Twiligh non mi appartengono ma sono di proprietà esclusiva di Stephanie Meyer.
Vampiri e
Pannolini
Rosalie Lillian Hale si lasciò scivolare
malamente sul divano. Al diavolo la grazia.
Si passò una mano tra i lunghi capelli color dell'oro, cercando di dare una forma ai boccoli ora disordinati, sbuffando irritata.
- Questa me la pagheranno per tutta la vita! -
Tutti i Cullen, guarda caso, erano spariti improvvisamente quella mattina, lasciandola sola con una borsa ed un bebé. Bebé che si era rivelato essere la figlia di Jacob Black e di Lucy, ragazza tutto pepe di origine siciliana.
Tra i Quileute e i Cullen c'era stato un nuovo patto a seguito della trasformazione di Bella e le cose tra i licantropi e i vampiri erano migliorate di giorno in giorno.
Toccava infatti a sua cognata occuparsi della marmocchia, doveva un favore a Jacob, ma la signorina l'aveva scaricato ad Alice che l'aveva lasciato ad Esme che si era defilata lasciandola sola con la bambina che, purtroppo, puzzava di cane. Non che fosse colpa sua, ma stare a contatto con loro aveva quel difetto.
Ed ora era lei che puzzava. E sapeva benissimo che quell'odore l'avrebbe perseguitata a lungo.
Aveva dovuto giocare con la bambina, farla mangiare, bere, l'aveva cullata, persino cantato per lei. Aveva dovuto anche raccontarle delle storie.
Storie che in realtà di fanciullesco avevano ben poco essendo tomi di medicina di Carlisle, ma casa Cullen non era attrezzata per supportare libri per l'infanzia...
E poi... poi... gli occhi si spalancarono spaventati da quella visione: un pannolino ricoperto di cacca.
Si mise una mano sul cuore, ne era sicura, se fosse stata viva avrebbe sentito batterlo all'impazzata. Lei, la fine Rosalie, si era abbassata a cambiarle il pannolino, MIO DIO. Per non parlare dell'odore. Lei, che con i suoi sensi ultra sviluppati, aveva sentito per cento quell'odore nauseante. Nemmeno spruzzare in aria tutto il suo costosissimo profumo era servito ad alleviare la situazione. -Il mio profumo- piagnucolò disperata.
Chiuse gli occhi.
Se un tempo il suo più grande desiderio era quello di avere figli, ora ne era sicura, avrebbe ringraziato per l'eternità Carlisle per averla trasformata, liberandola dal peso di pannolini e pupù.
Si ringraziano Eos75 e Kit05 per averla letta in anteprima. Se qualcuno si chiede chi sia Lucy. Beh sono io u_u
Si passò una mano tra i lunghi capelli color dell'oro, cercando di dare una forma ai boccoli ora disordinati, sbuffando irritata.
- Questa me la pagheranno per tutta la vita! -
Tutti i Cullen, guarda caso, erano spariti improvvisamente quella mattina, lasciandola sola con una borsa ed un bebé. Bebé che si era rivelato essere la figlia di Jacob Black e di Lucy, ragazza tutto pepe di origine siciliana.
Tra i Quileute e i Cullen c'era stato un nuovo patto a seguito della trasformazione di Bella e le cose tra i licantropi e i vampiri erano migliorate di giorno in giorno.
Toccava infatti a sua cognata occuparsi della marmocchia, doveva un favore a Jacob, ma la signorina l'aveva scaricato ad Alice che l'aveva lasciato ad Esme che si era defilata lasciandola sola con la bambina che, purtroppo, puzzava di cane. Non che fosse colpa sua, ma stare a contatto con loro aveva quel difetto.
Ed ora era lei che puzzava. E sapeva benissimo che quell'odore l'avrebbe perseguitata a lungo.
Aveva dovuto giocare con la bambina, farla mangiare, bere, l'aveva cullata, persino cantato per lei. Aveva dovuto anche raccontarle delle storie.
Storie che in realtà di fanciullesco avevano ben poco essendo tomi di medicina di Carlisle, ma casa Cullen non era attrezzata per supportare libri per l'infanzia...
E poi... poi... gli occhi si spalancarono spaventati da quella visione: un pannolino ricoperto di cacca.
Si mise una mano sul cuore, ne era sicura, se fosse stata viva avrebbe sentito batterlo all'impazzata. Lei, la fine Rosalie, si era abbassata a cambiarle il pannolino, MIO DIO. Per non parlare dell'odore. Lei, che con i suoi sensi ultra sviluppati, aveva sentito per cento quell'odore nauseante. Nemmeno spruzzare in aria tutto il suo costosissimo profumo era servito ad alleviare la situazione. -Il mio profumo- piagnucolò disperata.
Chiuse gli occhi.
Se un tempo il suo più grande desiderio era quello di avere figli, ora ne era sicura, avrebbe ringraziato per l'eternità Carlisle per averla trasformata, liberandola dal peso di pannolini e pupù.
Fine
Si ringraziano Eos75 e Kit05 per averla letta in anteprima. Se qualcuno si chiede chi sia Lucy. Beh sono io u_u