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Autore: Saiph_    03/05/2014    1 recensioni
Tony ha abbandonato i Vendicatori e il ruolo di Iron Man ed è scomparso senza lasciare traccia di sé.
A Steve è rimasto il compito di portare avanti da solo il gruppo, ma farlo è meno semplice di quello che sembra.
[Steve/Tony]
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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[Steve POV]
 
Ricordi la morbidezza delle sue labbra sulle tue, e il suo respiro sul tuo viso.
Ricordi il calore del suo corpo sopra il tuo e le lenzuola a coprire i vostri corpi altrimenti nudi.
Ricordi il suo primo “Ti amo” e tutti quelli sussurrati successivamente in quello stesso letto.
Hai perso tutto, niente sarà come prima.
Lui se n’è andato, portandosi via tutte le sue promesse, e ti ha spezzato come niente era ancora riuscito a fare.

Tu ti svegli sperando di aver vissuto un incubo, ma, come ogni volta, scopri con dolore che non è così, e non ci sarà più a stringerti e a cullarti per aiutarti a farti riaddormentare, e per questo non riuscirai a dormire per il resto della notte, ancora una volta. Sai che probabilmente non finirà mai, ma non sai se vuoi davvero che finisca. Affoghi nel tuo dolore quando sei da solo e senza nessun nemico da abbattere, se non la solitudine, e ti occupi di quello che rimane della vecchia squadra di Vendicatori di giorno.
Ne manca uno all’appello, e poco importa se ogni volta che vi riunite per un’assemblea generale tu aspetti almeno per un’ora che arrivi anche lui prima di cominciare davvero.
Tutti, pure tu, sapete che è inutile sperare in un suo ritorno.
Ha rinunciato al suo ruolo di seconda colonna portante dei Vendicatori e alla sua fama di eroe, genio e miliardario per ritirarsi a vita privata chissà dove, e a poco sono serviti tutti gli sforzi per trovarlo. Non vuole farsi trovare e sa come fare.
Ti alzi dal letto e raggiungi il cavalletto da disegno, sul quale sono appoggiati diversi fogli, la maggior parte dei quali è stata già usata.
Ne prendi uno a caso e ti ritrovi con un ritratto del suo viso tra le mani, e finisci ovviamente per  ricordare.
 
“Vuoi stare fermo? Non riesco a fare niente se continui a muoverti e ad agitarti!” Lo riprendi con aria di finta irritazione e lui ti risponde con una risata sincera.
“Si, Jack! Cercherò di stare fermo, promesso!” Tu non capisci l’allusione al film di Titanic e scuoti la testa, spazientito, lasciando perdere per non cominciare a battibeccare come al vostro solito e continuando a disegnare il suo viso. Ti soffermi particolarmente sulle labbra: vuoi che vengano perfette, anche se difficilmente riuscirai a farle sembrare migliori di quello che sono davvero.
Quando finalmente riesci a finirlo, ti alzi con un filo di esitazione e passi a lui il cartoncino.
Non ti è mai piaciuto mostrare agli altri i tuoi disegni, li ritieni qualcosa di troppo personale, ma lui ha insistito tanto che alla fine non hai potuto fare altro che capitolare.
Lui ti guarda dopo aver visto il disegno e tu sai che non esagera quando ti fissa così compiaciuto, anche se stenti a credere di essere tanto bravo.
Lui mette giù il disegno e allunga le mani verso di te, stringendo due lembi della tua camicia e tirandoli per avvicinarti a sé.
Non è mai stato bravo a esternare i suoi sentimenti, lui, e riesce a trasmetterli meglio attraverso il contatto fisico, cosa che per te non è mai stata un problema. Ti lascia un bacio sulle labbra senza spingersi oltre, e tu gli scompigli i capelli castani con una mano, mentre l’altra si posa sulla sua spalla destra.

Sei tu che ti fai avanti per questa volta, e dischiudi le labbra per far si che quel bacio sia meno casto e che lui sia costretto ad assecondarti, ma sai che ne è più che contento.
Sai anche che, per colpa e per merito del suo sguardo, finirete di nuovo sotto le lenzuola.

Ti accorgi troppo tardi che le lacrime hanno cominciato a scorrere sulle tue guance e cerchi di recuperare strofinandovi le mani. Al diavolo la virilità, hai passato mille notti a piangere pur non volendolo e ne passerai altrettante, fino a che non lo vedrai tornare, e sei perfettamente consapevole che no, non accadrà.
  
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