04/05/2014
0 recensioni«And after all you’re my wonderwaaaall» intona Liam con la sua voce nasale,un po’ calda per l’alcool ingerito poco prima di salire sul palco.
Wonderwall è l’ultimo brano in scaletta,Noel era dell’idea che si trattasse di una canzone che scalda gli animi,eccita,fa sognare e al tempo stesso regala scosse d’adrenalina. Insomma,quale altro brano per finire con l’amaro in bocca e l’eccitazione che trasuda da tutti i pori!
Alle parole del ritornello Liam rivolge sguardi ammiccanti al fratello,sguardi carichi di passione. Solo grazie alla musica riusciva a trasmettergli tutto quello che a parole non era in grado di dire.
Noel arrossiva sempre a quegli sguardi,ma “sono la mia unica forza”,dice.
Alla fine dello spettacolo il pubblico urla i loro nomi a squarciagola pretendendo il bis.
Liam stremato saluta il pubblico con un caloroso «GOODNIGHT MANCHESTAA!» accompagnandolo con il lancio del suo tamburello,Noel a sua volta lo imita lanciando tra il pubblico il suo plettro.
Liam è finalmente solo nel suo camerino,non proprio solo,diciamo che una bottiglia di Whiskey gli tiene compagnia.
Dopo neanche due bicchieri inizia a perdere colpi e qualcuno bussa alla sua porta:
«Hei Liam,sono Noel,ci sei? Dobbiamo andare!»
«Che cazzo di merda la nostra vita,eh? E’ tutto un fottuto casino...vai via!»
Noel non è per niente sorpreso da questo suo arrogante comportamento,non era di certo la prima volta. E’ Liam ed è perfetto così,ed è proprio questo che lo rende così affascinante a “quelle sgualdrine dei quartieri inglesi”,così le definiva lui.
Noel aveva sempre chiuso un occhio,sapeva che non poteva farci nulla,d’altra parte era il più grande sapeva quel che faceva.
I compagni incitano Noel a portare fuori Liam perché impazienti di partire. Noel a quel punto,stanco,apre la porta del camerino di Liam,questa volta senza bussare,e quello che gli si prospetta davanti gli toglie il fiato dai polmoni.
Noel trova suo fratello che tenta di iniettarsi qualcosa nel braccio,piangendo. Noel diventa bianco come un cencio e il suo cuore,per un istante,smette di battere.
«che cazzo fai?» gli urla correndogli incontro e strappandogli la siringa dalle mani.
«voglio morire!» risponde disperato come non mai.
Noel è sconcertato,sospeso tra sogno e realtà.
«che cazzo credi di fare?» chiede ancora Noel con la voce spezzata dalle lacrime che gli impediscono di urlare.
Liam,quindi,asciugandosi le lacrime con tono deciso si confida al fratello:
«Noel,non è la vita che voglio portare avanti,questa.»
«ma ..abbiamo tutto,soldi,belle ragazze,fama!»
«sì,lo so..ma non ne posso più di tutti questi casini. Concerti,paparazzi,pettegolezzi. Non so più chi sono,non mi riconosco. Ho perso i miei ritmi,ho perso la mia ragazza..sai,a volte prego per poter ritornare a Burnage dalla mamma.»
Liam non era il tipo che si perdeva così facilmente e mai in vita sua aveva osato confidarsi con suo fratello.
Ancora incredulo Noel gli dice:
«eppure,mi sembrava che tutto ciò non ti dispiacesse! Insomma non ti sei mai lamentato.»
«Bè,mi sembra ovvio. Non potevo di certo rovinare i vostri stupidi piani»
Nella stanza cala un silenzio imbarazzante pieno di parole lasciate a metà,ma non passa nemmeno un secondo che Liam si lancia a braccia aperte su Noel,le sue lacrime incessanti bagnano la giacca del fratellone. Mai aveva osato,ma ora che lo faceva si sentiva meglio. Tra i singhiozzi e i sobbalzi Noel gli carezza i capelli appiccicati alla faccia,sudata e rossa per lo sforzo.
«Grazie Noel. Scusa,mi dispiace. Per tutto.» gli sussurra in un orecchio,dolcemente.
«Ti voglio bene.» gli risponde di rimando l’altro e con le lacrime agli occhi,un po’ per lo spavento e un po’ per la stanchezza e lo bacia sulle labbra,sfiorandolo appena.
In quel momento Noel stringendolo sempre più forte a sé pensò che,nonostante l'odio che provava verso i suoi confronti,l'avrebbe amato per sempre,e se mai qualcuno avrebbe osato dargli un pugno in faccia,lui avrebbe rincorso quel fottuto bastardo fino in capo al mondo e gli avrebbe urlato di lasciar stare in pace il suo fratellino.
Noel arrossiva sempre a quegli sguardi,ma “sono la mia unica forza”,dice.
Alla fine dello spettacolo il pubblico urla i loro nomi a squarciagola pretendendo il bis.
Liam stremato saluta il pubblico con un caloroso «GOODNIGHT MANCHESTAA!» accompagnandolo con il lancio del suo tamburello,Noel a sua volta lo imita lanciando tra il pubblico il suo plettro.
Liam è finalmente solo nel suo camerino,non proprio solo,diciamo che una bottiglia di Whiskey gli tiene compagnia.
Dopo neanche due bicchieri inizia a perdere colpi e qualcuno bussa alla sua porta:
«Hei Liam,sono Noel,ci sei? Dobbiamo andare!»
«Che cazzo di merda la nostra vita,eh? E’ tutto un fottuto casino...vai via!»
Noel non è per niente sorpreso da questo suo arrogante comportamento,non era di certo la prima volta. E’ Liam ed è perfetto così,ed è proprio questo che lo rende così affascinante a “quelle sgualdrine dei quartieri inglesi”,così le definiva lui.
Noel aveva sempre chiuso un occhio,sapeva che non poteva farci nulla,d’altra parte era il più grande sapeva quel che faceva.
I compagni incitano Noel a portare fuori Liam perché impazienti di partire. Noel a quel punto,stanco,apre la porta del camerino di Liam,questa volta senza bussare,e quello che gli si prospetta davanti gli toglie il fiato dai polmoni.
Noel trova suo fratello che tenta di iniettarsi qualcosa nel braccio,piangendo. Noel diventa bianco come un cencio e il suo cuore,per un istante,smette di battere.
«che cazzo fai?» gli urla correndogli incontro e strappandogli la siringa dalle mani.
«voglio morire!» risponde disperato come non mai.
Noel è sconcertato,sospeso tra sogno e realtà.
«che cazzo credi di fare?» chiede ancora Noel con la voce spezzata dalle lacrime che gli impediscono di urlare.
Liam,quindi,asciugandosi le lacrime con tono deciso si confida al fratello:
«Noel,non è la vita che voglio portare avanti,questa.»
«ma ..abbiamo tutto,soldi,belle ragazze,fama!»
«sì,lo so..ma non ne posso più di tutti questi casini. Concerti,paparazzi,pettegolezzi. Non so più chi sono,non mi riconosco. Ho perso i miei ritmi,ho perso la mia ragazza..sai,a volte prego per poter ritornare a Burnage dalla mamma.»
Liam non era il tipo che si perdeva così facilmente e mai in vita sua aveva osato confidarsi con suo fratello.
Ancora incredulo Noel gli dice:
«eppure,mi sembrava che tutto ciò non ti dispiacesse! Insomma non ti sei mai lamentato.»
«Bè,mi sembra ovvio. Non potevo di certo rovinare i vostri stupidi piani»
Nella stanza cala un silenzio imbarazzante pieno di parole lasciate a metà,ma non passa nemmeno un secondo che Liam si lancia a braccia aperte su Noel,le sue lacrime incessanti bagnano la giacca del fratellone. Mai aveva osato,ma ora che lo faceva si sentiva meglio. Tra i singhiozzi e i sobbalzi Noel gli carezza i capelli appiccicati alla faccia,sudata e rossa per lo sforzo.
«Grazie Noel. Scusa,mi dispiace. Per tutto.» gli sussurra in un orecchio,dolcemente.
«Ti voglio bene.» gli risponde di rimando l’altro e con le lacrime agli occhi,un po’ per lo spavento e un po’ per la stanchezza e lo bacia sulle labbra,sfiorandolo appena.
In quel momento Noel stringendolo sempre più forte a sé pensò che,nonostante l'odio che provava verso i suoi confronti,l'avrebbe amato per sempre,e se mai qualcuno avrebbe osato dargli un pugno in faccia,lui avrebbe rincorso quel fottuto bastardo fino in capo al mondo e gli avrebbe urlato di lasciar stare in pace il suo fratellino.