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Autore: Daenerys_Snow    04/05/2014    1 recensioni
"- Sai che facendo così mi fai ridere, vero?
Finalmente gli concedo il mio sguardo geloso. – Sembri una bambina quando fai così. Ma sei bellissima ugualmente. – Mi prende la mano per poi darle un bacio. Lo guardo con aria superiore. Poi si avvicina al mio volto e mette le sue mani sui miei fianchi. Cerco di indietreggiare, ma mi blocca subito.
- Non potrei mai avvicinarmi ad un’altra…"
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Show that you love me
 
  • Sei pronto, Simon?
Sto aspettando da venti minuti che il signorino esca dal bagno. E nemmeno si degna di rispondere.
  • Dai, che senno faremo tardi e sai che sono fissata con la puntualità! – Ancora nessuna risposta. Forse è il caso di preoccuparmi. – Simon…
Poggio la mano sul chiavistello color bronzo che cede alla pressione. La porta si apre appena e vedo uno scorcio della scena: Simon difronte lo specchio, pronto e pettinato. Poggiato con le mani sui bordi del lavandino, si guarda ininterrottamente allo specchio e non so da quanto tempo. Inarco un sopracciglio.
  • Cos’hai?
Si volta appena verso di me e mi fissa come fosse in un altro mondo, estraneo al presente. – Tu ti vergogni di me?
Strabuzzo gli occhi perché mai avrei creduto che mi avrebbe posto una domanda simile. Non lui. – Ma cosa stai blaterando? Ci dobbiamo…
  • Lascia un attimo da parte la festa e guardami negli occhi: ti vergogni del tuo ragazzo? – Ora, completamente voltato verso la sottoscritta, mi guarda come mai ha fatto.
  • Ovvio che no – rispondo senza esitazione, mentre mi torturo un unghia.
  • Ne sei sicura?
  • Perché queste domande? Hai paura di non piacere ai miei parenti, forse? – Chiedo ridendo e avanzando verso di lui per sistemargli un ciuffo di capelli scuri.
Abbassa gli occhi e mi lascia fare. Intanto penso e rifletto su quanto a volte possa essere insicuro. – Se piaci a me, piaci pure a loro. Fidati.
  • Ma se…
  • Niente ma né se. Sei il mio ragazzo e devi assolutamente stare tutta la sera con me, chiaro? – Gli punto in dito contro sorridendogli. Contraccambia facendo un sorrisetto dei suoi.
Corro in camera per prendere la borsa blu scuro e lui mi segue lentamente. Mi volto verso Simon e subito gli sistemo la cravatta. – Ecco, ora sta molto meglio…
  • Sei bellissima, lo sai? – Rimango due secondi pietrificata per quelle poche parole che non troppo spesso mi dice.
  • Bhe’, se me lo dici tu, sì – gli dico carezzandogli la guancia sinistra. Poi mi alzo sulle punte e gli do un leggero bacio sulle labbra. – Ed ora sbrighiamoci che…
  • Che senno facciamo tardi. Sì, lo so. – Lo guardo contrariata ma allo stesso tempo felice, perché mi conosce così bene.
Prendiamo le ultime cose per avvisare i miei genitori che stiamo per scendere. Li aspetteremo davanti al garage.
Quando sto per affrontare il primo gradino, sento affiancarmi Simon che subito mi porge il braccio. – Se non ti dispiace, ti accompagno come si deve.
Mi sta sorprendendo fin troppo in troppo poco tempo. Accetto l’offerta e cominciamo a scendere.
  • Stavo pensando: ma se concedessi un ballo ad Abigail, ti arrabbieresti? – Sa bene che quella ragazza mi sta antipatica e perciò nemmeno gli rispondo: lascio il suo braccio e, irritata e stizzita, fuggo scendendo velocemente le scale. Mi sento urlare dietro: - Dai, Bess, stavo scherzando! – Seguito da una risata.
Mi corre dietro, ma io apro rapidamente il portone e mi dirigo a lunghe falcate verso il garage. Lì mi raggiunge ancora con quel ghigno divertito in volto. Guardo altrove per non dargli corda.
  • Sai che facendo così mi fai ridere, vero?
Finalmente gli concedo il mio sguardo geloso. – Sembri una bambina quando fai così. Ma sei bellissima ugualmente. – Mi prende la mano per poi darle un bacio. Lo guardo con aria superiore. Poi si avvicina al mio volto e mette le sue mani sui miei fianchi. Cerco di indietreggiare, ma mi blocca subito.
  • Non potrei mai avvicinarmi ad un’altra…
  • E perché no, scusa? – Gli chiedo di rimando.
Quando incatena i suoi occhi marroni ai miei verdi, sento qualcosa nel mio petto impazzire. – Perché amo solo te, idiota.
Mi mancava il suo magniloquente modo di parlare. Aggrotto la fronte. – Dimostramelo – gli dico sicura.
Lo vedo immediatamente spiazzato e ciò provoca in me un sorrisetto. – Io…
  • Ricordi quando me l’hai chiesto tu più di due anni fa? Ricordi quanto amore ti ho sempre dato e quanto ne hai buttato via?
Accosta il suo naso al mio. – Ma poi l’ho capito, sai?
  • Che cosa? – Domando confusa.
  • Ho capito quanto tenessi a me da ogni piccolo gesto. Ho capito quanto io stesso ti amassi senza rendermene conto e quanto volessi che tu fossi la donna che sempre avrebbe camminato al mio fianco.
Sento la testa girare e gli occhi bagnarsi dalle prime lacrime. – Simon…
  • Perché, davvero, sei l’unica per me.
Mi viene una gran voglia di abbracciarlo e di dirgli quanto lo amo, ma capisce tutto questo da un mio semplice sguardo. Innocente, commosso, da ragazza innamorata.
Mi prende per mano quando sente i miei genitori arrivare per prendere la macchina. – Ed ora andiamo alla festa dei diciott’anni della mia ragazza – mi dice a bassa voce.
Mentre mio padre mette in moto la macchina e mia madre si siede al suo fianco, mi giro verso Simon e senza rendermene conto gli dico qualcosa che da me nessuno si aspetterebbe. Mi guarda curioso perché capisce che sto per dire qualcosa di importante. – Credo che siamo nati per stare insieme. Giuro che ti amo, Simon.
Mio padre è costretto a rimanere fermo ed a non fare retromarcia, perché dietro la vettura ci sono due giovani incondizionatamente innamorati l’uno dell’altra che si stanno baciando. 
  
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