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Autore: yuzuki chan    04/05/2014    0 recensioni
"Si sentiva esclusa da tutto e da tutti. Per questo iniziò a mascherarsi. Iniziò ad assumere un’aria allegra e spensierata quando si trovava con altri, mentre quando rimaneva in casa, prendendo tra le mani il suo quaderno, scriveva, senza remore, tutta la sua vita, le sue sensazioni, le sue passioni, i suoi amori, le sue delusioni e le sue felicità, sebbene rare. "
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Oggi avrei voluto scrivere qualcosa di felice. In fondo il cielo era sereno, di un azzurro inestimabile ornato di una preziosa gemma gialla lucente. Sì, assomigliava molto ad un’immensa tunica, a volte attraversata da piccole creature in volo. Il vento non era che una lieve brezza che accarezzava i capelli, i suoni che mi circondavano erano così dannatamente naturali da far sembrare il tutto un sogno. Poi venne un attimo, un attimo che rovinò tutto. La curiosità che demolisce. Io lo so, l’ho sempre saputo di non poterlo considerare unicamente un mio amico. Ogni sguardo, ogni gesto, ogni parola nella mia mente assume un significato diverso da quello con il quale è stato creato. Sì, sempre lui, ogni pagina di questo quaderno parla di lui. Se lo scrivessi ogni giorno trovereste solo il suo nome. Tutto questo perché è il primo a cui penso la mattina, l’ultimo a cui penso la sera, colui a cui non smetto mai di pensare. Una ragazzina stupida, ecco cosa mi sembra di essere. Quando sono con lui sorrido sempre, senza un motivo, eppure mi sembra uno dei sorrisi più genuini che io possa regalare. Le sue braccia intorno alla mia vita, il suo profumo, tutto è dannatamente perfetto nell’abbraccio che ci regaliamo. Eppure la perfezione non esiste e niente è mai tanto doloroso come scoprirlo in questo ambito. Lui non condivide quello che provo io, io per lui non sono altro che un’oggetto da sfruttare, non in modo violento, certamente, ma se lui ha bisogno di qualcosa, solo in quel caso posso esser considerata. Ma no, no, questo non è vero, o almeno mi rifiuto anche solo di analizzare la realtà in questo modo. Ma una parte di me mi suggerisce che in effetti la situazione sia questa. E io non so cosa credere di me, di lui del mondo… È forse meglio fidarsi del cuore o della mente? E come faccio a decifrare cosa mi dice il primo? Perché è tutto dannatamente difficile. Ogni secondo che passa vorrei da una passarlo con lui, dall’altra ogni secondo che passo con lui vorrei allontanarlo da me. Si, poiché questi provocano solo altro dolore. E non voglio continuare a soffrire.
Ultimamente ho iniziato la lettura dei dolori del giovane Werther, romanzo di Goethe. Ecco, io mi sento dannatamente simile a quell’uomo, forse ci troviamo nella stessa situazione. In fondo siamo entrambi innamorati di una persona già promessa ad altri, che però invia segnali riconducibili ad un sentimento condiviso con me. Ragioniamo su ciò, ci poniamo il problema che non sia unicamente una nostra illusione, ma ci rendiamo conto come il pensare che sia un’illusione lo renda un’illusione. Giochi di parole, linguaggio non del tutto colloquiale, in fondo sto riproducendo le sue azioni. Il caso vuole che vi sia anche la stessa distanza tra le abitazioni nostre. Eppure io sono solo a metà di quel che scrive Werther e non scrivo a nessuno, se non a me stessa. Ma in fondo anche lui non avrà cercato di ragionare maggiormente le sue sensazioni scrivendo all’amico? Eppure mi sento molto distante dal finale prefissato dall’autore. Sarà per la giovine età, sarà per il mio “spirto guerrier” ma non riesco a rassegnarmi. La speranza, seppur riconosciuta fallace, mi fa luce lungo il mio percorso, mi insegna che niente è impossibile se io voglio. E io in questo momento voglio, desidero e pretendo. Pretendo un futuro felice, un futuro dove vi sia l’amore, accetto un futuro con un cambio di idee del mio cuore, in fondo le interpretazioni fallaci sono più soventi di quelle veraci. Io pretendo e io avrò, sotto questo cielo inondato ormai di stelle, io realizzerò il mio sogno e un giorno brillerò, come il caro sole.   








Nota dell'autore: Salve a tutti :) è la prima volta che mi faccio sentire in questa fic, ma mi sembrava che un eventuale mio commento potesse rovinare l'atmosfera creata ^^" Poi mi sono resa conto che in realtà non c'è alcuna atmosfera e che vorrei sapere cosa ne pensate di questa storia. Immagino in realtà che vi stiate un po' rompendo le scatole, ma ho deciso di scrivere qualcosa di completamente introspettivo e mi sembra di riuscire nel mio obiettivo^^ Comunque vi chiedo di scrivere qualche piccola recensione per darmi la possibilità di migliorare e creare una storia che sia adatta ai vostri gusti^^
Grazie mille a tutti coloro che fino ad ora hanno letto questa storia :)
Baci
~yuzuki
  
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