Crossover
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Autore: Harriet    22/12/2004    3 recensioni
Quando le Clamp si trovano nei guai, a volte devono ricorrere ai loro personaggi e chiedere loro aiuto. Ora, pensate ai personaggi delle Clamp. Secondo voi...saranno affidabili, o finiranno invece per rendere la situazione ancora più caotica? Dai Draghi Terrestri e Celesti di X, alla banda di Clover, passando attraverso i Clamp Detectives per arrivare fino alla combriccola di Tsubasa, e tanti altri manga ancora...Un crossover clampiano dove...beh...Si cerca di fare luce sui misteri delle Quattro Signore dei Manga! Vi unite all'avventura?
CAPITOLO XI ONLINE: continua la saga di Clamp Suu!
Genere: Avventura, Commedia, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Anime/Manga
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Questa amena storiella che vado a narrarvi tratta dei lavoretti che le Clamp affidano ai loro personaggi, e alla maniera tutta

Questa amena storiella che vado a narrarvi tratta dei lavoretti che le Clamp affidano ai loro personaggi, e alla maniera tutta personale di risolverli che tali creaturine hanno.

Il titolo voleva essere un gioco di parole tra “Lavoro delle Clamp” e “Le Clamp funzionano”…

E’ tutta dedicata a un sacco di persone in gamba che ho la fortuna di conoscere e sono troppe per essere elencate.

Voglio ricordare però i bambini del mio gruppo parrocchiale, perché quest’anno sarà memorabile. E le belle donne di sm.com, soprattutto quelle che condividono con me i deliri clampiani, e tra esse in special modo Leryu-chan, che si becca le anteprime delle mie fic (povera lei!).

Buona lettura!!!^__^

Clamp Work

Episodio I: Il Compleanno di Riyoko

- In questo capitolo c’è una citazione di “Kill Bill”…Lo riconoscete, vero? (a fine capitolo ve lo svelo, comunque…). Inoltre il bonsai di ciliegio appartiene a Leryu-chan (cioè, appartiene a me, ora, visto che Seishiro me l’ha spedito a casa per il compleanno…) -


I – L’incarico

Chi avesse spiato all’interno dei saloni della grande Villa Clamp, avrebbe visto quattro donne affaccendate e ansimanti, e molto angosciate. Le quattro signore che correvano qua e là non erano altri che le leggendarie Clamp, mangaka famosissime e amatissime.

Ma quel giorno le quattro erano quasi pentite della loro bravura e fama. Eh, si, la loro prolificità nello sfornare nuovi manga aveva giocato loro un brutto scherzo. Infatti ben quattro editori avevano preteso le nuove tavole entro quel giorno, e siccome le signore avevano una dozzina di manga in sospeso, naturalmente erano ben lontane dall’aver terminato il loro lavoro!

- Nana-chan, ma tu credi che si arrabbieranno se ritardiamo ancora? Insomma, siamo le Clamp, siamo star…-

- Mikku, sarebbe la decima volta che diamo buca all’editore! Io penso proprio che si arrabbierà!-

- E che facciamo?-

- Tu e Mokona vi mettete subito al lavoro, per illustrare le nuove tavole, Satsuki vi darà una mano, mentre io telefono a tutti gli editori per farci dare una proroga di una mezza giornata!-

- Ragazze!- le richiamò all’improvviso Satsuki Igarashi. – Non vi sarete dimenticate che giorno è oggi?-

Le altre tre si fermarono, quasi inorridite.

- Oh no…- sussurrò Mokona Apapa. – E’ il compleanno di Riyoko! E stasera dobbiamo a tutti i costi portarle un regalino!-

- Non avremo mai il tempo di comprarle un regalo!- si lamentò la Ohkawa.

- E allora dobbiamo chiedere aiuto a loro…- affermò la Nekoi, e nessuna le dette torto, sebbene tutte sapessero a cosa andavano incontro.

- Draghi del Cielo e Draghi della Terra, avete una missione importante da compiere.- disse, con aria grave, la Nekoi alle sue creature. Le creature, un po’ diffidenti, si misero in ascolto (c’erano tutti, a parte Kakyou, come potrete ben comprendere). – Oggi la nostra adorata Riyoko, figlia di una nostra cara amica e nostra figlioccia, compie gli anni. Ma siccome noi siamo…ecco…un pochino indietro con il lavoro…-

- Un pochino indietro?- commentò gentilmente Fuuma, sistemandosi sul naso un paio di occhialetti con le lenti viola. – Diciamo pure che se voleste finire tutti i manga che avete iniziato, non vi basterebbero tre vite…-

- Però è nostro dovere fare un regalo a Riyoko.- proseguì Mikku Nekoi, ignorandolo. – Perciò, vi prego, aiutateci! Andate a comprarle il regalo e forse vi faremo succedere qualcosa di bello nel prossimo numero.-

- Sarebbe già molto bello se uscisse, un prossimo numero!- commentò Sorata. – Ma va bene, io ci sto. Andiamo! Si parteeeee!-

- Un momento.- lo fermò Arashi. – Quanti anni compie Riyoko?-

- Sette anni. Siete in grado di acquistare un regalo che abbia una qualche utilità e sia gradevole per una bambina di sette anni?-

- Ma certo!- rispose Sorata, ottimista. – Abbiamo con noi Kamui, e lui può fare tutto, no?-

Kamui gli rivolse un sorriso sforzato, poi si guardò attorno per cercare il nascondiglio più vicino.

- Allora contiamo su di voi?- insisté la mangaka.

- Sicuro!- rispose il monaco, uscendo per primo dalla sala e conducendo con sé tutta la brigata dei Draghi.

- NOI andiamo da SOLE.- precisò Arashi, non appena i Draghi furono in strada. – Non siete d’accordo con me, ragazze?-

- Ragazzi, mi dispiace, ma Arashi ha ragione.- la sostenne Karen. – Insomma, per una donna fare shopping con un branc…un gruppo di uomini non è piacevole, non sarebbe rilassata e non potrebbe dare il meglio di sé! Una donna fa bene shopping solo con un’amica.-

- Uomini o donne è lo stesso, io mi annoio.- disse amabilmente Satsuki. – Ma tra i due, statisticamente dovrei incontrare meno inconvenienti con delle donne, trattandosi di comprare oggetti. Per cui sto con Arashi.-

- Beh, se le cose stanno così, sono dei vostri, amiche mie!- gridò allegra come al solito Yuzuriha.

Così le quattro fanciulle sparirono, lasciando il nutrito gruppo dei loro compagni abbandonato e perplesso.

- Lo dico sempre, che le donne sono delle toste.- commentò Sorata. – Beh, è l’ora di andare anche per noi!-

- Vi va una sfida?- domandò all’improvviso Fuuma.

- Sarebbe?- chiese il monaco.

- Io mi prendo i Draghi della Terra e Kamui porta a spasso quelli del Cielo. Vince chi sceglie il regalo migliore.-

- Che ne dici Kamui?- domandò il monaco. Il ragazzo fissò il suo “miglior amico” con i suoi occhioni viola, e fece un sospiro.

- Come vuoi tu, Fuuma.-

Così il gruppetto si divise di nuovo.


II – Le Ragazze

- Allora, dove andiamo?- chiese Yuzuriha, guardandosi attorno con aria eccitata.

- E’ pur sempre una ragazza, anche se è tanto giovane.- notò Karen. – Io sceglierei qualche bel capo di abbigliamento!-

- Si, può andare.- rispose Arashi.

- Secondo i dati raccolti dal mio computer portatile, una diretta emanazione di Beast, c’è il 58% delle possibilità che la marmocchia apprezzi il regalo. Per me è una percentuale accettabile, per cui approvo la vostra idea.- disse Satsuki con la sua solita passionalità. Così le quattro ragazze si diressero verso il più vicino negozio di abbigliamento per tutte le età.

- Ooooh, che carine!- esclamò Yuzuriha, appena furono entrate, lanciandosi ad afferrare una delle magliette rosa esposte.

- Quel cane rappresentato sulle magliette è orribile.- sentenziò Satsuki.

- Sentiamo un po’, cosa ci dovrebbe essere su una maglietta, uno stupido computer?-

- Sempre meglio che uno stupido cane.-

- Ragazze!- le richiamò Karen. – Su, guardiamoci attorno, e cerchiamo qualcosa di soddisfacente.-

Le quattro iniziarono a pellegrinare per l’enorme negozio, perdendosi tra scaffali ed espositori. Dopo un po’ si radunarono, mostrando alle altre cosa avevano trovato.

- Che ne dite di biancheria intima colorata?- propose Karen, esibendo alcuni capi.

- Karen, ha sette anni…- notò Arashi.

- Ma crescerà…-

- Forse è meglio cambiare genere, eh?-

- Tu cosa proponi?-

- Beh…- Arashi spiegò davanti alle altre il kimono che teneva in mano. – Dovrebbe essere della sua misura, no?-

- Troppo serio.- la liquidò tranquillamente Satsuki. Poi mise davanti alle altre una tuta blu. – Il requisito principale per l’abbigliamento infantile è la comodità, e questo capo risponde a tale requisito.-

- Si, ma è spaventoso!- inorridì Yuzuriha, facendo una faccia schifata. – Non è meglio una cosa del genere?- Sollevò una graziosa camicetta rosa ricamata a fiorellini.

- Solo una persona priva di gusto potrebbe regalare un capo del genere.- commentò Satsuki.

- E’ un po’ infantile…- disse Karen, sorridendo.

- La destinataria è una bambina, è chiaro che il regalo deve essere infantile.- precisò ancora Satsuki.

Le quattro si scambiarono un’occhiata scoraggiata. I loro gusti personali non coincidevano per niente!

Ad un tratto Yuzuriha si voltò e vide qualcosa di molto interessante.

- Ragazze…Quella là?-

Indicò una tuta. Era rosa, e sul davanti della felpa era disegnato un orsacchiotto.

- Arashi, ti piace?- domandò la ragazzina alla miko.

- Si, è graziosa.-

- Allora siamo a posto! Io adoro il rosa, è una tuta comoda, come vuole Satsuki, e penso proprio che a Karen piaccia molto quell’orsacchiotto!-

- S-si, è bellissimo…- singhiozzò la rossa, profondamente commossa. Arashi tirò un sospiro di sollievo. Le quattro comprarono la tutina e se la fecero impacchettare, felici dell’ottimo risultato ottenuto.


III – I Draghi della Terra

- Che hai, Sakurazukamori, saresti voluto andare con i Draghetti?- domandò Fuuma, con uno dei suoi soliti dolci sorrisetti.

- Mmm…- rispose l’altro, con fare enigmatico. – Dove andiamo a cercare il regalo?-

- Entriamo in un centro commerciale, e facciamo un giro.- propose Yuto. – Magari troviamo qualcosa che ci ispira.-

- Fuuma è l’esperto di bambini, no?- notò Seishiro, accennando con la mano a Nataku, che, poco distante, osservava con adorazione una farfalla.

- Credevo fossi tu quello bravo coi bambini!- commentò Yuto.

- Io?-

- Sembra che i bambini con cui hai dei contatti non riescano più a staccarsi da te!- rise Fuuma.

- Mmm…- rispose vagamente trasognato l’assassino di professione. – In ogni modo, cerchiamo di non perdere altro tempo. Ho del lavoro da sbrigare, più tardi.-

- Seishiro, perché non porti con te al lavoro anche Nataku?- domandò Fuuma, deliziato all’idea. – Ha così tante cose da imparare!-

- Fuuma, ti prego, lo sai cosa succede alle persone che mi vedono mentre lavoro?- ribatté il Sakurazukamori.

- A me sembra che tu sia sempre stato piuttosto incline ad infrangere questa regola…- lo provocò il Kamui oscuro, ma Yuto li richiamò all’ordine:
- Ragazzi, dobbiamo trovare questo regalo!-

Così gli irrequieti Draghi della Terra raggiunsero il più vicino centro commerciale, ed entrarono, ben decisi a svolgere il loro compito e vincere la sfida contro i Draghi del Cielo.

- Se andassimo sui classici fiorellini? Che so, una piantina…- propose Yuto, indicando un negozio di composizioni floreali all’interno del centro.

- Tu sei folle!- gridò scandalizzato Kusanagi. – Tu non hai la minima idea di cosa passano le povere piantine quando vengono tagliate, piantate in angusti vasini e costrette a trascorrere la loro infelicissima vita tra le grinfie di qualche essere umano senza cuore! Io non regalerò mai a nessuno un povero vegetale maltrattato che…-

- Seishiro, uccidilo.- borbottò Fuuma, seccato dal monologo.

- Ma ti serve…-

- Tanto lui desidera morire, perché si sente in colpa del fatto che con la sua presenza sporca e inquina Madre Terra…-

- Fuuma! Stai sputtanando ai quattro venti il desiderio del mio cuore!- piagnucolò Kusanagi.

- Però un bel bonsai di ciliegio…- li interruppe Seishiro, ma Yuto mise fine al dibattito, proponendo un altro genere, per evitare che i bisticci dei suoi compagni finissero in strage.

- Ragazzi, che ne dite di qualche gioiello?-

- Ha sette anni.- ricordò Seishiro.

- Ah, è qui che vieni a comprare i regalini per farti perdonare da Kanoe quando ti becca con Satsuki, e i regalini per Satsuki quando ti becca con Kanoe…- indovinò Fuuma. Yuto desiderò per un secondo di essere un Drago del Cielo.

- Fuuma, perché non seguiamo l’istinto di Nataku?- suggerì Kusanagi. – In fondo è un bambino. Lasciamolo libero, e vediamo dove ci porta.-

- Oh, si…- acconsentì Fuuma.

- Non ha uno strano sorriso?- bisbigliò Kusanagi a Yuto.

- Ce l’ha sempre, quel sorriso.-

- Si, ma adesso fa particolarmente paura…-

Così seguirono il piccolo del gruppo che entrava tutto giulivo in un negozio di audiovisivi.

- Un dvd?- disse Yuto. – Già, ai bambini di solito piacciono i cartoni animati…Potremmo cercarle un film di Miyazaki…-

- Credevo tu guardassi tutt’altro genere di film.- commentò Fuuma.

- Insomma, non sempre!- si ribellò Yuto. – Ehi, guarda, Nataku ha preso un dvd! Vediamo cos’è… “Il giustiziere”???? Fuuma, ma che razza di film gli fai vedere?-

- Lui si è affidato a me, perché io lo crescessi e io lo tiro su a modo mio!- si difese il Kamui oscuro.

- Se portiamo alle nostre autrici un regalo simile, temo proprio che non ce lo perdoneranno. Vediamo di cambiare idea.- suggerì Seishiro, e condusse via il gruppetto dal negozio potenzialmente pericoloso.

Tre ore e molte discussioni dopo, il gruppetto di Fuuma sedeva pigramente stravaccato sulle graziose sedie bianche di un bar all’interno del centro. Nataku stava mangiando il terzo gelato, e Yuto stava ricordando a Fuuma che era un padre degenere e che educava il suo figlioletto/a in modo vergognoso. Fuuma si limitava a sorridere con una punta di fierezza.

- In ogni modo, non abbiamo ancora trovato il regalo.- ricordò loro Seishiro.

- Vorrei sapere perché hai avuto la bella idea della sfida con i Draghi del Cielo!- si lamentò Kusanagi.

- Fuuma ha il complesso di inferiorità nei loro confronti.- disse Yuto.

- Scusa, potresti ripetere?- domandò Fuuma con un sorriso un po’ troppo sfavillante per essere sincero.

- E’ la verità. Fai tanto il grande, ma sei invidioso di Kamui. Gli hai anche preso il nome!-

- Quando non mi servirai più potresti anche morire, sai?-

- Sto solo dicendo la verità.-

- Mi fai venire voglia di anticipare la fine del mondo. Per ucciderti subito.-

- Dai, non negarlo, ti sei messo a fare concorrenza a Babbo Natale perché vuoi avere qualcosa in più di Kamui!-

- Yuto, hai i minuti contati. Ho intenzione di ucciderti seduta stante, senza darti nemmeno una mezza possibilità di salvezza.-

- Odio dover interrompere una bella strage, ma il fatto è che la sfida è stata lanciata, e dobbiamo trovare il regalo.- disse Seishiro.

Sotto la “paterna” guida del Sakurazukamori, il gruppetto degli Angeli riprese il difficile viaggio all’interno del centro commerciale.

Finalmente incontrarono un negozio che attirò la loro attenzione: una bottega di antiquariato, curiosa in un centro commerciale, che vendeva innumerevoli oggetti interessanti, tra cui armi antiche.

Inutile dire che Fuuma e Seishiro furono piuttosto presi dalla cosa!

- Ehi, Seishiro, e se le comprassimo un’arma? Un pugnale lavorato, un piccolo arco…-

- O la sua prima katana…-

- Non è una bella idea?-

- E le alleghiamo un biglietto con scritto “Per farti uccidere dalla persona più cara che hai, o per ucciderla”!-

- Perfetto!-

- Credete che le Clamp approveranno?- domandò Kusanagi con un brivido.

- Io non sono d’accordo.- sentenziò Yuto.

- Nataku, dì a papà se questo regalo ti piace!-

- Si, papà!-

- Tre contro due. La maggioranza vince. E se non vi va bene, posso sempre uccidervi.-

Una piccola katana fu incartata, e al pacchetto fu aggiunto un bigliettino dal contenuto piuttosto inquietante. Poi i cinque Angeli si divisero, dandosi appuntamento per quella sera alla Villa.


IV – Intermezzo: dentro al sogno

- Kakyou, mi sbaglio o nel tuo sogno c’è qualche cambiamento?-

- Ehm…Sa, Hinoto-san, io devo sempre stare qui, e può diventare molto noioso. Ho aggiunto qualche tavolino sulla spiaggia…Un ombrellone per il sole…E quei fiori, trovo che diano un tocco raffinato all’ambiente!-

- Beh, il sogno è tuo, puoi farne quel che vuoi!-

- Hinoto-san, le va una partita a carte?-

- Perché no, ragazzo mio? Tanto devo stare qui ad aspettare…Un momento, io le carte posso sognarle e così vederle, ma tu non osare spiare le mie, eh!-

I due sedettero ad un tavolinetto bianco, di ferro battuto lavorato, e dettero inizio alla loro sfida.

- Sorellina!-

- Kanoe? Che ci fai qui?-

- Oh, beh, mi annoiavo…Volevo andare con i ragazzi a comprare il regalino alla bambina, ma ho visto nel tuo sogno come andrà a finire. So già cosa le compreranno, non mi divertirei più!-

- Kanoe-san, purtroppo il futuro non può essere cambiato.- sospirò Kakyou. – Si sieda con noi, e faccia una partita!-

- Storie!- rispose Hinoto. – Il futuro non è ancora stato deciso. Ma una partitella a briscola è più divertente, in quattro! Chiama il mio alter ego, e vediamo di fare una sfida come si deve!-


V – I Draghi del Cielo

- Che ne direste di esplorare la zona storica della città?- propose Seiichiro ai suoi compagni. – Potremmo trovare qualche negozietto di cose insolite e graziose!-

- Bella idea, mister! Ma come ci arriviamo? Mi risulta che sia un po’ distante da qui.- fece notare Sorata.

- C’è la mia auto, è parcheggiata qui vicino!-

Seguirono così il giornalista fino al parcheggio, e raggiunsero la station wagon grigia posteggiata in un angolo. Seiichiro inserì la chiave per aprire lo sportello, ma un’improvvisa scarica di elettricità e inquietanti scintille sibilanti lo costrinsero ad allontanarsi in fretta.

- Ma cos’è?- gridò, osservando il fumo che saliva dalla sua auto.

- Avverto una forte attività spirituale!- esclamò Subaru, facendo cenno agli altri di allontanarsi dall’auto.

- La mia auto è posseduta?-

- Adesso cercherò di fare qualcosa!- gridò lo sciamano, piantandosi davanti all’auto ed estraendo i suoi sigilli.

- Oooh, il maghetto ci sa fare, eh?- disse Sorata, osservando i movimenti di Subaru.

- Non è davvero bravo e professionale?- sussurrò Kamui, in adorazione.

Uno dei sigilli di Subaru andò a segno e colpì il misterioso “qualcosa” che si era impossessato dell’auto. Lampi di luce e scintille si sollevarono ovunque, infine tutto tacque, e solo un filo di fumo si levò dalla vettura.

- Che cos’era?- domandò Seiichiro.

- Qualcuno aveva lanciato una maledizione alla tua auto.-

- Fuuma…- mormorò Kamui, con le lacrime agli occhi. – E’ stato lui, sicuramente. Vuole vincere la sfida. Oh, possibile che non riesca a prendere con serenità nemmeno un gioco?-

- Su, su, Kamui-chan, lasciamo perdere il senso dell’umorismo del tuo amico, e preoccupiamoci di come arriveremo nel centro storico!- cercò di sollevarlo Sorata.

- In treno?- propose Seiichiro. – C’è una fermata proprio dove dobbiamo andare noi. La stazione non è distante.-

- Allora, tutti alla stazione!- gridò allegramente Sorata, e preso Kamui sottobraccio, condusse la brigata alla stazione.

- La stazione di Kyoto è veramente labirintica!- commentò Seiichiro, appena fu entrato. – Dobbiamo trovare il treno giusto e…Subaru-kun, cosa stai facendo?-

Lo sciamano era rimasto indietro, immobile, con gli occhi fissi su un punto indefinito e distante.

- La stazione…Il nostro primo incontro avvenne in una stazione…-

- Subaru, no!- gridò Kamui, prendendo a scrollarlo. – Smettila con questi ricordi!-

Sorata e Seiichiro si scambiarono uno sguardo sconfortato.

- Signor giornalista, mi sa tanto che dovremo cambiare mezzo di trasporto!-

- Eh, si. Questi ragazzi però sono così problematici…-

- Diciamo pure che lo sciamano è mezzo suonato…Vabbè, forza, ripieghiamo sul tram! Ci vorrà un po’ di più, ma almeno non dovrebbero esserci brutti ricordi o maledizioni…-

Quando il tram imboccò la sua strada, senza alcun inconveniente, i quattro compagni tirarono un sospiro di sollievo.

- Sembra che questa volta vada tutto…Kamui, che c’è?- chiese Seiichiro, notando che il ragazzo era inorridito alla vista di qualcosa.

- Là. Quel ragazzo biondo…S-somiglia tantissimo…-

- Ah, somiglia al tuo compagno di scuola!- riconobbe Sorata. – Com’è che si chiama? Shuichi Sawada?-

- K-keichi Segawa…- sussurrò Kamui, nascondendosi dietro Subaru.

- Kamui, ho come l’impressione che quel tipo ti stia terrorizzando…-

- Non è lui, vero? Gli somiglia soltanto…-

- Non è lui, Kamui.- rispose Subaru. – Quel ragazzo è di carne, noi siamo di carta, e così anche il tuo amico.-

- Non è mio amico.-

- No?- chiese Sorata. – Ma se sei sempre con lui!-

- Solo perché mi fa paura…- balbettò Kamui, rabbrividendo.

- Ma se sorride sempre ed è così affettuoso…-

- A-appunto…-

In quel preciso istante un autista dalla guida un po’ disinvolta strinse troppo una curva, sbandò e volò addosso al povero tram che percorreva serenamente la sua strada.

Il tram si scontrò con un muro lì vicino, i passeggeri furono sbalzati in aria, i vetri si infransero. Ora, se tutto fosse andato secondo i piani dell’eterna sfiga che ormai da anni infestava Kamui, il ragazzo sarebbe dovuto volare fino a spiaccicarsi sul pavimento del tram ed essere investito da una cascata di frammenti di vetro, tanto per cambiare (scusate, è il mio trauma non superato causato dalla scena della morte di Kotori!, n.d.H.). Ma per una volta le cose andarono diversamente: Subaru riuscì a prendere al volo il ragazzino, facendogli scudo e proteggendolo dai vetri e dalla caduta.

Finalmente il caos provocato dall’incidente si quietò, e i quattro Draghi del Cielo riuscirono ad emergere dalla vettura distrutta.

- Subaru, non è che tra le tue arti sciamaniche hai una benedizione contro la sfiga?- domandò Sorata, mentre si accertava che il loro capo fosse tutto intero.

- Non credi che se ci fosse l’avrei già usata da diversi anni?- gli rispose giustamente il Sigillo, che controllava l’entità dei danni fisici subiti.

- Oh, Subaru, stai bene?- continuava a ripetere Kamui, sconvolto.

- Sì, stai tranquillo. Solo qualche graffio. Sto bene.- tagliò corto Subaru. – Ma ho bisogno di sedermi un attimo.-

- Entriamo in un bar, beviamo un po’ d’acqua e ci riprendiamo.- propose Seiichiro, e il consiglio fu seguito.

- Aaah, finalmente un po’ di…- Sorata fu bruscamente interrotto dal rumore della porta del bar che veniva sbattuta con insolita violenza. Tre uomini col volto nascosto da sciarpe entrarono, tutti e tre armati. Scese il silenzio sugli avventori del bar.

- Fermi tutti!- strepitò il capobanda dei tre, puntando la pistola contro il barista. – Dateci tutto quel che avete in cassa e nelle tasche!-

Uno dei tre, per rendere più convincenti le parole del compagno, si guardò attorno, cercando un disgraziato da prendere come ostaggio. E notò un ragazzo dall’aria seria, piuttosto esile, in un angolo, cieco da un occhio. Fece un sorriso perfido e puntò la pistola alla tempia del ragazzo.

- Se uno di voi si muove, gli sparo!-

- Subaru!- gridò Kamui, scattando in piedi.

- Tsk!-. commentò il Sumeragi. Poi tirò fuori il Sakurazukamori che era in lui, e in meno di tre secondi i ladri erano disarmati e privi di sensi sul pavimento.

- Forza, abbiamo perso fin troppo tempo. Dobbiamo ancora prendere questo regalo! Aoki-san, chiama un taxi!-

Le parole decise di Subaru convinsero tutti, e per l’ennesima volta in quella giornata tranquilla il gruppetto si rimise in movimento.

- Potrebbe portarci al centro storico?-

- Ma è distante da qui.- notò il taxista.

- Conosco una scorciatoia.- rispose Subaru, accomodandosi davanti. Il taxista lanciò un’occhiata a Kamui, e spalancò gli occhi.

- Quello avrebbe bisogno di un’ambulanza, più che di un taxi…-

- Non si preoccupi, sono ferite già di tre giorni fa.- rispose cortese il ragazzo. – Domani sarò già in grado di farmi sconfiggere un’altra volta in combattimento da Fuuma.-

- Vediamo di non farci sconfiggere in questa gara del regalo, eh?- disse Sorata, scompigliando i capelli del ragazzo. (ora, avete notato quante volte Sorata compie questo gesto nel manga? Io adoro Sorata, lo trovo delizioso quando è così paterno, però a me, a sedici anni, se mi scompigliavano i capelli, come minimo li mordevo…Secondo me, appena hanno salvato il mondo, se Kamui e Sorata sopravvivono, Kamui gliele fa scontare tutte…n.d.H.)

Dopo quattro ore di ingorgo nel traffico cittadino, Kamui chiese a Subaru di venire dietro con lui, al posto di uno degli altri due. Disse che ciò era perché Sorata e Aoki erano robusti e si sentivano stretti là dietro, ma la verità era ben altra. Non sopportava più Sorata che lo chiamava con i diminuitivi più impossibili, né Aoki che gli ripeteva quanto somigliasse a sua figlia. Finalmente Subaru prese il posto di Aoki, e Kamui poté addormentarsi beato sulla sua spalla.

- Eh, maghetto, dì la verità, un pochino pochino te ne importa, del ragazzo…- gli sussurrò Sorata, compiaciuto. Subaru gli rispose con un’espressione indecifrabile.

Finalmente il traffico riprese a scorrere, e, ormai a notte fonda, il taxi giunse a destinazione.

Solo che non era quella la zona in cui sarebbero voluti arrivare. La scorciatoia di Subaru portava da tutt’altra parte.

- Beh…- iniziò Sorata, prossimo allo sconforto.

- Io ho un’idea.- lo interruppe Kamui. – Torniamo a casa, e prendiamo ognuno un oggetto che gli è caro, o una cosa fatta da lui. Poi mettiamo tutto insieme e lo portiamo alle Clamp. Non sarà un regalo perfetto, ma almeno sarà fatto col cuore.-

Fu così che i quattro Draghi del Cielo approvarono la proposta del ragazzo, e si diressero verso le loro abitazioni, per metterla in atto.


VI – La scelta

E così, finalmente, a notte fonda, i tre gruppetti si radunarono alla Villa, di fronte alle loro madri, per decidere quale regalo sarebbe stato scelto per Riyoko.

- Bene, vediamo un po’ cos’abbiamo qui…Oh, che carina!-

- Decisamente di buon gusto!-

- E’ perfetta!-

I commenti entusiastici delle quattro sulla tutina scelta dalle ragazze riempì le fanciulle di orgoglio. La tutina venne approvata in pieno.

- Bene, passiamo ai Draghi della Terra.- disse Mikku Nekoi.

- E speriamo bene.- commentò Nanase Ohkawa.

Fuuma porse alle quattro l’ambiguo pacchettino, che fu scartato e fissato con estremo disgusto da parte delle Signore.

- Fuuma caro, e anche voi, Draghi della Terra…- iniziò Mokona Apapa, con fare compassionevole, ma Satsuki Igarashi la interruppe:

- Ragazzi, possibile che non abbiate altro per la testa? Uccisioni, stragi, delitti e infilzamenti! Ma insomma! Ci sono così tante cose belle nella vita! Gli amici, gli uccellini, i fiori…-

- Di ciliegio?- la interruppe Seishiro, sorridendo.

- Zitto, tu, maniaco!- lo rimbeccò la Igarashi. – Uccisioni, morti e delitti! Ma i pic-nic, i pasticcini, gli animaletti, l’amore…-

- Ehi, io all’amore ci penso!- la interruppe di nuovo il Sakurazukamori.

- Hai un concetto di “amore” un po’ alternativo, però… E qualcuno, qui, potrebbe confermare.- notò Yuto.

- Sei spregevole!- esclamò con foga Kamui.

- Voglio morire…- mormorò Subaru, nascondendosi nel punto più lontano dal Sakurazukamori.

- Insomma, lasciamo perdere!- e così Nanase salvò la situazione un po’ tesa. – In poche parole, ragazzi, il vostro regalo è assolutamente inaccettabile! Passiamo ai Sigilli!-

Con mano tremante, Kamui porse alla sua creatrice un cestello decorato con rametti fioriti di sakura, dentro al quale c’erano dei pasticcini, una bambola di pezza e dei guantini colorati.

- Mmm…- iniziò la mangaka, vagamente sospettosa. – E questo che cos’è? Perché non ce lo spiegate?-

- Ecco…- rispose Kamui. – Abbiamo avuto qualche piccolo contrattempo, e alla fine abbiamo deciso di portare delle cose a noi particolarmente care, da regalare a Riyoko. Io ho portato il cestello, che era di Kotori.-

- Ah, mi ricordo, lo usavate per giocare alle massaie che fanno la spesa!- esclamò a gran voce Fuuma.

- Giocavano a cosa?- gridò Yuto, sgranando gli occhi.

- Fuuma…- mormorò Kamui, con le lacrime agli occhi. – Dovevi proprio dirlo?-

- E questi pasticcini?- tagliò corto la Ohkawa.

- Li ho fatti io.- rispose Sorata. – Sono i preferiti della mia Arashi!-

- La bambola invece l’hanno preparata mia moglie e la mia figlioletta.- rivelò Aoki-san.

- Immagino che i guantini fossero di Subaru a sette anni.- indovinò la Ohkawa.

- Sì. Me li regalò Hokuto per il compleanno.-

- Ma…non ti dispiace di darci un regalo tanto importante?-

- Ehm…Hokuto mi ha regalato un paio di guanti praticamente ad ogni compleanno…-

- Va bene. E i rametti di ciliegio?-

Silenzio.

- Chi li ha usati per decorare il cestino?-

- I-io.- sussurrò Subaru.

- Ma che ragazzo adorabile!- disse il Sakurazukamori con trasporto.

Subaru si rintanò dietro una tenda.

- Beh…- commentò la mangaka. – L’idea è bella.-

- E ci hanno messo tanto impegno!-

- Si, io direi di approvare anche il loro regalo!-

Fu così che la figlioccia delle Clamp ricevette due regali speciali, come mai ne aveva ricevuti in vita sua.


Epilogo – Il pacchetto dei Draghi della Terra

- Beh, non hanno apprezzato i nostri sforzi!- sospirò Fuuma, dando il pacchetto a Seishiro. – La sfida l’hanno vinta quegli sfigati!-

- Ma tu puoi rendere utile questo regalo.- gli fece notare l’uomo, indicandogli “qualcuno”.

- Mmmm…ottima idea…Kamuiiiiiii!-

- Fuuma…-

- Ho un regalino per te…Leggi il biglietto e abbi cura di quest’oggetto!-

Lanciò la spada al ragazzo, e poi sparì con Seishiro.

- “Per uccidere la persona che ti è più cara o per farti uccidere da lei”. C-cielo…Che cosa orribile!- piagnucolò Kamui, tremando.-

- Kamui! Non vorrai davvero fare quella cosa tanto stupida che ti viene suggerita in quel biglietto, vero?- gridò Subaru, accorgendosi dell’oggetto nelle mani del ragazzo. – Perché, credimi, è davvero una pessima idea! Te lo dico per esperienza personale!-

Kamui sollevò il visino verso Subaru, e sorrise.

- Oh, Subaru-kun, non farò mai nulla del genere, credimi!-

- Sarà bene…- Poi Subaru prese l’arma ed il biglietto, li piazzò a terra, e, mormorando alcune frasi rituali, grazie ad uno dei suoi sigilli li tramutò in polvere. – Ora sono sistemati.-

- Subaru-san…Ma…se tu li hai distrutti…vuol dire che eri preoccupato per me…Allora di me ti importa qualcosa!-

Subaru gli rivolse un sorrisino timido, mentre il ragazzo, realizzato e felice, aveva dimenticato in un attimo tutte le disavventure della giornata.

FINE

P.S.

Alla fine, nella parte sui DdC, c’è scappata qualche notarella seria sull’amicizia tra Kamui e Subaru. Che volete, da persona ottimista&speranzosa quale sono, mi ripugna troppo l’idea che a Subaru non importi un fico secco di Kamui, che lo adora!

Ah, l’omaggio a “Kill Bill”, ovviamente, era nella scena in cui Nataku prende il dvd piuttosto insolito, per un bambino (è una scena del Vol.2, quando Beatrix incontra la figlioletta e scopre come Bill l’ha tirata su…).

Grazie ancora a Leryu-chan per il suo bonsai e perché è una grande. Grazie a Rei che mi ha consolata dopo la lettura del n.16 di X, nonostante non sopporti le Clamp. Grazie a Stefano, Luca e Daniela, che non c’entrano un accidente coi manga, ma sono persone proprio in gamba.

Grazie ai lettori di questo e di tutti i miei deliri!

yumemi@hotmail.it (-> intasatela di mail, gente!)

   
 
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