Scommetto un bacio.

 

«Cento metri», la stuzzicò. «Scommetto che non riesci a battermi.»
«Scommetto che ci riesco», rispose Liesel.
«Ma cosa vuoi scommettere, piccola Saumensch? Hai del denaro?»
«Certo che no. E tu?»
«No.» Rudy ebbe un’idea. Il rubacuori in erba faceva capolino in
lui. «Se ti batto, ti bacio.»

 
Il minuscolo corpo del ragazzo dai capelli color limone venne portato fuori dalla macerie. Liesel rimase un attimo a fissarlo, prima di corrergli incontro sussurrando il suo nome.
«Furfante…»
La voce stanca, il fiato corto, gli occhi che cominciavano a spegnersi: la Morte stava arrivando a ritirare l’anima del piccolo Rudy per aggiungerla ai vagoni dell’immenso treno che quel giorno portava con sé.
«Liesel…»
Liesel lo incitò a fare silenzio, a risparmiare quelle ultime forze per sopravvivere. Lui non la ascoltò, nel disperato tentativo di comunicarle quelle parole che da tanto tempo premevano nel suo petto per uscire. Alzò la testa, quei capelli color limone si alzarono dalle macerie, e Liesel afferrò il gracile corpo che tante volte aveva sfidato in una corsa.
«Io ti a…» la voce si spense prima che la frase fosse completa.
Scommetto un bacio che sopravvivi. Pensò Liesel mentre la consapevolezza che la scommessa era già persa in partenza sostituiva la speranza.
Gli occhi del suo primo migliore amico, della persona con cui aveva condiviso tutto, perfino il primo amore, si chiusero, e una nuba eterna coprì per sempre quel cielo fatto di sogni e speranze di un ragazzino.
«Rudy… Rudy no! Rudy svegliati!»
Inutili furono le richieste disperate di chi si sentiva ormai solo al mondo. Le labbra del bambino dai capelli color limone rimasero sigillate, come gli occhi, mentre anche il petto fermava per sempre la sua corsa.
«Rudy baciami!»
Hai vinto la scommessa Saukerl, baciami, ti prego.
Ma ancora una volta, il piccolo corpo rimase immobile sospeso a metà tra le braccia della ladra di libri e le macerie che gli avevano portato via la vita.
Ti amo, questo lo senti? Ti amo.
Liesel aveva perso, eppure diede a Rudy quel bacio che tante volte aveva chiesto con desiderio. Peccato che, quando finalmente lei si decise a concederglielo, lui non ebbe la possibilità di rispondere. Le  labbra del ragazzino erano ormai già fredde come il ghiaccio, e sapevano di polvere e di tristezza.
«Ti faccio una promessa, Saukerl» mormorò ancora Liesel, mentre scuoteva le spalle di Rudy e i suoi occhi si riempivano di lacrime. «Vivrò anche per te, è una promessa.»
Forse per la stanchezza, forse per il dolore, la ladra di libri si accasciò sulle macerie, pregando quel Qualcuno con la Q maiuscola di farla raggiungere la sua famiglia e il suo amico, se davvero era lassù a nascondersi dietro il cielo plumbeo.
Rimase stesa accanto al corpo di Rudy finché un soldato non la prese tra le braccia. Per un attimo, si fece trasportare dalla sua fantasia, lasciandosi cullare dalla convinzione che fossero le braccia del suo Papà a dondolarla mentre scivolava nel sonno.
Prima di addormentarsi, vide tre figure che la salutavano.
 
Ci vediamo dall’altra parte, Saumensch. Disse la figura della Mamma.
A presto, vostra maestà. Sussurrò gentilmente quella del Papà.
Ti amo anche io, ladra di libri. Concluse quella pallida di Rudy.



 

*spazio autrice*
Hola gente :3
Sì, sono tornata all'attacco con questa cosina su "La bambina che salvava i libri",
che magari ora conoscete meglio come "Storia di una ladra di libri".
Anyway, premetto che ancora non ho finito il libro, quindi la storia l'ho scritta basandomi 
sul film (tranne la prima parte, ricopiata pari passo dal libro).
Quindi, che dire? Spero davvero che qualcuno la legga e che possa piacere (:
E io mi dileguo, ringraziando chiunque abbia letto e voglia lasciarmi qualche parere :3

A presto belli ♥
MockinGleek_