06/05/2014
3 recensioniErano tre ore che scarpinava in un bosco, senza riuscire a scorgere, nemmeno lontanamente, una via d'uscita.
Aveva come l'impressione di aver già percorso quel sentiero più volte, parecchie volte.
Esausto, si sedette e prese ad asciugarsi il sudore con la sua bandana leopardata.
Gli era capitato di perdersi, eccome. Aveva attraversato la Corea, la Cina ed il Giappone, per cercare quel pivello di Ranma. Ora che finalmente era riuscito nell'intento, si era smarrito.
Alzò la testa, volgendo due occhi castani al tramonto, il quale, attraverso una magnifica sinfonia di colori caldi, lasciava ancora intravedere qualche spicchio arancione di sole, prima del buio.
Strinse con foga le buste della spesa.
Non riusciva nemmeno a fare qualcosa di semplice come andare al supermercato.
Avrebbe dovuto essere di ritorno per mezzogiorno invece era ancora disperso lì in quel mare infinito di arbusti.
Quella notte, invece di accoccolarsi tra le braccia della sua dolce Akane, avrebbe dovuto accamparsi in quel bosco buio e freddo, a chissà quante miglia lontane da quella tenera creatura.
Aspettò un'altra mezz'ora, mentre consumava del cibo in scatolola.
Quando si mosse per montare la tenda, il suo sguardo venne catturato da un bagliore proveniente dal cielo.
Era una stella cometa dalla lunga coda argentata.
Ryoga non era un tipo scaramantico, ma decise di tentare comunque.
Dopo aver appurato di essere solo, esclamò a gran voce: "Vorrei con tutto il cuore ritrovare la strada di casa!"
Detto questo, chiuse gli occhi e unì le mani per qualche secondo, mentre la cometa scompariva pian piano dal firmamento notturno.
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