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Autore: Harryette    06/05/2014    8 recensioni
Niall dorme profondamente, con la guancia poggiata adagio adagio sul cuscino di lino bianco che odora di viole. I suoi capelli biondi sono scompigliati eppure sempre dannatamente perfetti, e mentre lo guardo- per la prima volta in vita mia- mi viene da piangere.
[MISSING MOMENT DELLA LONG ''ANGELS AMONG US'', DA LEGGERE ANCHE SEPARATAMENTE]
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
- Questa storia fa parte della serie 'Niente muore.'
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     Ti chiederanno del nostro amore

Ed io lo so che dentro c’ho una tempesta
ma ti prego resta

Niall dorme profondamente, con la guancia poggiata adagio adagio sul cuscino di lino bianco che odora di viole. I suoi capelli biondi sono scompigliati eppure sempre dannatamente perfetti, e mentre lo guardo- per la prima volta in vita mia- mi viene da piangere.
Io non dormo, profondamente ancor meno, e ho la guancia opposta poggiata nello stesso identico modo sullo stesso identico cuscino che ha lo stesso identico odore, eppure non faccio lo stesso effetto. I miei capelli rossi sono un groviglio senza capo né coda, esattamente come i suoi, eppure non faccio lo stesso effetto. E l’odore del mio lato di cuscino non lo sento nemmeno.
Come se non esistessi.
Le ciglia di Niall sono chiare, quasi bionde ma non saprei dirlo con certezza, e i suoi occhi non li vedo ma conosco perfettamente tutte le loro sfumature. Lo sento respirare lentamente e per un secondo, uno solo piccolissimo ed insignificante secondo, mi viene voglia di coprirgli quel volto meraviglioso con un cuscino e soffocarlo.
Vieni giù con me, non mi lasciare da sola.
Niall si sveglia quasi di soprassalto, come se avesse ascoltato i miei pensieri e forse l’ha fatto veramente. Strofina gli occhi con le mani, si stende, sorride. Mi sorride.
Gli sorrido anche io perché non potrei fare altrimenti e perché è così che deve andare. Nessuno, però, conosce la guerra che ho dentro.
Niall mi si avvicina, mi bacia, mi abbraccia. ‘’Buongiorno’’ sussurra, con la voce impastata dal sonno.
E io vorrei urlargli che non è un buongiorno, neanche se è quasi Natale e neanche se viviamo insieme. Che non è un buongiorno neanche se lui è bellissimo, e in un modo contorto e distorto lo sono anche io, e neanche se lui mi sorride in quel modo.
Ma lo bacio a mia volta, e ‘’buongiorno a te’’ sussurro. Perché tanto, contro di me perdo sempre.
Lui incrocia le nostre dita, lo sento sospirare e poi sorride di nuovo. Sorride sempre, a volte mi irrita, la maggior parte delle volte- invece- mi fa piacere.
Mi sento quasi come stessi vivendo.
‘’Che cos’hai?’’ domanda, perché l’ha capito. E io sorrido di nuovo, perché non trovo niente di meglio da fare o da dire. Perché sono stanca, ho sonno dopo aver dormito per dodici ore di fila.
Mi fanno male i polmoni.
Però decido che, magari, in qualche modo velato potrei farglielo capire quanto sto male. Perlomeno provare a farglielo immaginare. Mi stringo di più a lui, annuso la felpa bianca che usa per dormire, che sa di pulito e di Niall, e forse è stupido ma mi sento un pochino meglio.
Le tue battaglie, soprattutto quelle contro te stessa, devi obbligatoriamente combatterle da sola però, forse, qualcuno che ti fa forza lo trovi.
Forse se credi e confidi in qualcuno hai una probabilità più alta di salvarti.
‘’Niall’’ inizio, pensando. ‘’Lo sai che a Glasgow c’è la più bassa percentuale di vita del mondo?’’
Lui stropiccia il naso e aggrotta le sopracciglia. ‘’Io so solo che fanno degli hamburger buonissimi’’ ironizza.
‘’Sono seria’’
E cerco di parlargli con gli occhi, anche se i miei sembrano specchi, per farglielo capire. Per fargli capire di smetterla di cercare di farmi sentire bene e nel mondo, perché non cambia più nulla nemmeno se è lui a ridere.
Anche se la sua risata supera ogni cosa.
‘’Va bene’’ dice, stringendomi ancora più forte perché non è stupido per niente anche se a volte vorrei che lo fosse per farlo vivere beato nell’inconsapevolezza. ‘’Quindi la gente di Glasgow muore prima?’’
Annuisco e sorrido, perché infondo mi viene davvero da ridere. ‘’I miei bisnonni erano di Glasgow’’ ammetto. ‘’So che è una sciocchezza ma non trovi che sia ironico?’’
Lui si irrigidisce, sento i muscoli del suo braccio latteo che si contraggono sotto il sottile strato di pelle che avvolge le mie ossa.
Mi fanno male le costole.
‘’No’’ dice solamente. ‘’Non lo trovo ironico. Lo trovo raccapricciante’’
E, stavolta, vorrei urlargli che anche io lo trovo leggermente raccapricciante ma conosco tante di quelle cose raccapriccianti che non mi fa neanche più effetto. E’ raccapricciante anche svegliarsi ogni giorno e pesare un chilo in meno, guardarsi allo specchio e vedersi scomparire.
E quella è la cosa peggiore. Vederti scomparire lentamente, come un alone di sporco. E magari un alone lascia il segno, ma non ho neanche più la forza di reggermi in piedi figurarsi di lasciare il segno.
Così penso che sarò solamente l’alone di me stessa, non lascerò nessun segno e nessun ricordo. Forse è meglio così.
Io non dico più niente, non lo stringo nemmeno ed evito di aggrapparmi alle sue spalle.
E’ raccapricciante svegliarsi ogni giorno con il terrore che la persona che ami di più al mondo possa trovarti troppo impegnativa e lasciarti. E vorrei urlargli in faccia anche questo: ti amo così tanto che mi sta facendo male, porca troia. Ti tengo dentro e mi fai perfino più male della leucemia.
La cosa più raccapricciante di tutte è il fatto che ti devo lasciare e neanche te ne rendi conto.
‘’Ria’’ sussurra, fra i miei capelli sottili e stringe la mia spalla. ‘’Di che colore vedi il cielo?’’
Mi fanno male le braccia.
‘’Nero’’ rispondo. E giuro che lo so che il cielo non è nero e so anche che sono le nove di mattina e non mezzanotte. Ma non è come lo vedo. E mi domando, a questo punto, dove sono. Dove sono finita.
Sento il respiro di Niall diventare irregolare, e mi chiedo se è normale che i miei sensi si siano sviluppati in questo modo quasi raccapricciante.
‘’Sei tu l’azzurro’’ dice, come se fosse la cosa più stupida di questo mondo. ‘’Tu solamente puoi rendere azzurro il tuo cielo’’
‘’E come?’’ mi lascio sfuggire, stringendogli la mano calda e accogliente.
‘’Come fai con me’’
E ha fatto bene a baciarmi, ne sono più che convinta, e credo che dovrebbe farlo più spesso perché il tempo non si ferma. E ‘’Mi ami?’’ domando, anche se conosco a memoria la sua risposta.
‘’Morirei io’’ dice. ‘’Se solo potessi’’
E lo bacio di nuovo, perché alla fine so benissimo che non lo lascerei morire al posto mio nemmeno se potesse.
‘’Ti dedico tutta la mia vita’’ gli dico, e forse glielo dirò spesso.
‘’Lo so’’ mi risponde, e poi si alza. Io fremo e tremo.
Mi fanno male le gambe.
Prende la chitarra marrone ai piedi del letto, e torna a sedersi accanto a me. La accorda, forse, non ne sono sicura ed intona qualche nota. Poi inizia a suonare, e stavolta i miei occhi si bagnano per davvero.
‘’ Well you done done me and you bet I felt it I tried to be chill but you're so hot that I melted. I fell right through the cracks. Now I'm trying to get back’’ canta.
E la canzone la riconosco subito. ‘’I’m yours’’ di Jason Mraz. E le immagini di due ragazzi che cantano e suonano in una piazza gremita di gente mi affollano la testa e non riesco a respirare.
‘’ Before the cool done run out. I'll be giving it my bestest. And nothing's gonna to stop me but divine intervention, I reckon it's again my turn to win some or learn some. But I won't hesitate no more, no more . It cannot wait, I'm yours’’
E allora sorrido perché non me ne frega più niente se vedo il cielo nero o se gli abitanti di Glasgow hanno la percentuale di vita più bassa del mondo.
‘’Sei tu il mio azzurro’’ dico, mentre lui continua a cantare e neanche mi sente. E alla fine la cosa più raccapricciante di tutte l’ho trovata davvero. Lui che canta, io che quasi piango e la vita che pian piano scorre ma non importa. Non importa se sto per morire, perché adesso- proprio adesso- mi sento viva.
E si, probabilmente molto presto- non appena me ne andrò- chiederanno a Niall di noi. Allora lo guardo e prego e spero: ti chiederanno del nostro amore ma tu non rispondere. Ti chiederanno del nostro amore ma tu non parlare. Ti chiederanno del nostro amore ma tu non dire niente.
Amami soltanto.
Amami soltanto perché adesso, e per adesso, mi basta.
Mi basti.
Mi fai male al cuore.
Ciao ragazze c:
Mi ha fatto perdere tre battiti di cuore scrivere questo ‘’missing moment’’
ma mi sentivo di farlo e faccio sempre di testa mia ahaha
Allora, chi ha letto ‘’angels among us’’ ci avrà capito di più ma la os si può leggere anche separatamente c:
Allora? Che ne pensate? Vi avviso che è la prima os su #riall ma non sarà per niente l’ultima. Ho ancora molte soprese in serbo c:
Vi lascio e vi amo <3
Harryette



Se vi interessa la long, qui trovate il link

                                                 
  
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